Superfood: i mirtilli

L’ultimo appuntamento sui Superfood è dedicato alla scoperta di piccoli frutti blu/violacei, dal gusto fresco, dolce ed estremamente gradevole. Viene utilizzato per molte preparazioni gastronomiche, liquorose ed erboristiche, oltre a essere presente come additivo benefico in numerosi farmaci. La Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda presenta oggi l’ultimo superfood della nostra rubrica: il mirtillo. 

Piccoli frutti blu, freschi, dolci e ormai molto presenti sulle tavole degli italiani.
Avete capito qual è il superfood di questo ultimo appuntamento? I mirtilli naturalmente!

Mirtillo è il nome comune dato alla bacca di colore blu della pianta del genere Vaccinium, pianta inclusa nella categoria dei frutti di bosco. E’ un arbusto da frutto appartenente alla famiglia delle Ericaceae. La bacca viene principalmente consumata in cucina, al naturale o in preparati gastronomici e liquorosi, mentre le foglie soprattutto per ricavare prodotti di erboristeria.

Attualmente, in Europa, il più diffuso è il mirtillo nero.

NUTRIENTI E PROPRIETA’

I mirtilli sono gemme ricchissime di proprietà confermate come benefiche per l’organismo umano.

Contengono costituenti chimici come tannini, pectine, acidi malico e citrico, antocianosidi, flavonoidi, derivati dall’acido caffeico e iridoidi.

L’assunzione di questi piccolo frutto apporta numerose proprietà, tra cui:

  • Antisettiche e antinfiammatoria. Estratti a livello erboristico vengono utlizzati per trattare lievi infiammazioni del cavo orofaringeo.
  • Ipoglicemizzanti, migliorando la sensibilità verso l’insulina.
  • Ipolipidemizzanti, riducendo i livelli di lipoproteine a bassa intensità.
  • Antiossidanti che proteggono la mucosa gastrica da stimoli infiammatori o irritativi.
  • Antiaggreganti piastriniche
  • Vasoprotettrici, migliorando i livelli di pressione sanguigna
  • Antivirali
  • Astringenti, da utilizzare nelle forme di diarrea lieve.
  • Protettive sugli occhi e sulla vista. Sembra infatti che siano in grado di migliorare la visione notturna e i casi di cataratta o retinopatia diabetica.

Il consumo di questo superfood promuove inoltre un’azione protettiva a livello dell’endotelio di vasi arteriosi e capillari contro i danni provocati dal fumo, dal diabete o dall’ipertensione.

Ed è proprio grazie a questa lunga lista di benefici che i mirtilli e i loro estratti sono presenti in numerosi prodotti farmaceutici.

CONTROINDICAZIONI

È consigliabile non superare un consumo di 90g di mirtilli al giorno.

Evitare un consumo eccessivo se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti o se si soffre di carenza di ferro.

Superfood: Il Kefir

In questo quinto appuntamento, la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda presenta uno dei prodotti più diffusi dell’ultimo periodo: il kefir. Il Kefir è un prodotto alimentare particolare e curioso, sia per il suo gusto che per le sue proprietà organolettiche e la trasformazione che subiscono nel tempo. Scopriamo insieme le caratteristiche che hanno reso questo derivato del latte così diffuso. 

Nuovo appuntamento, nuovo superfood.
Il kefir viene sempre più consumato sia per il suo gusto piacevole che per le numerose proprietà che gli vengono attribuite.

LE ORIGINI

Prodotto tipico delle regioni del Caucaso, il nome deriva dal turco e significa appunto benessere o delizia.

La sua diffusione risale a migliaia di anni fa. Secondo una leggenda, Maometto donò i primi grani di kefir ai montanari del Caucaso che lo nominarono “il miglio del profeta”.

LE CARATTERISTICHE

Il kefir fa parte dei “latti fermentati”. Si tratta infatti di latte di mucca, di pecora o di capra, addizionato con lattobacilli bulgarici, streptococchi termophili, lieviti e batteri (si contano fino a 15 specie batteriche!), elementi che provocano una fermentazione sia lattea che alcolica.

È un alimento particolare e dinamico. Dopo un giorno dall’apertura, il suo sapore è dolce e la sua consistenza cremosa; dopo 2/3 giorni, il gusto inizia a diventare acido, spumeggiante e leggermente alcolico (1 grado circa).

È possibile preparare il kefir a casa, anche se l’acquisto nei supermercati è molto più comodo.

LE PROPRIETA’

Il kefir garantisce un apporto ottimale di fermenti lattici (probiotici), calcio, magnesio, zinco e fosforo.

Ricco di vitamine del gruppo B (B9 e B12) e di vitamina K, migliora la funzionalità epatica, biliare e intestinale.

Contiene molti aminoacidi, come il triptofano, precursore della serotonina e neurotrasmettitore della felicità.

Riassumendo, il kefir:

  • riequilibra il microbiota intestinale
  • contribuisce a promuovere la formazione di anticorpi
  • può essere consumato dalle persone intolleranti al lattosio. Il kefiran, cibandosene, ne riduce infatti di molto il contenuto.

Come si assume il kefir?
È consigliabile assumerlo lontano dai pasti principali, come se fosse uno yogurt ma molto più digeribile.

CONTROINDICAZIONI

Attenzione a chi è intollerante ai lieviti e alle proteine del latte.

Va inserito gradualmente nell’alimentazione. Inizialmente infatti si potrebbero avere fastidi come gonfiore, dolore addominale e stipsi.

La preparazione casalinga è molto semplice: aggiungere i grani di kefir al latte a temperatura ambiente e mescolare per far amalgamare bene. Lasciar fermentare per almeno 24 ore a 20 gradi circa in un barattolo di vetro non chiuso ermeticamente o in un contenitore coperto da stagnola. Finire la fermentazione in frigorifero per 1 o 2 ore prima del consumo.

Una volta pronto il kefir si conserva in frigorifero per oltre una settimana.

Non resta che provare!
Potrebbe diventare una sana abitudine.

Superfood: le alghe

Quarto appuntamento insieme alla Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda alla scoperta dei Superfood alla base di una dieta antinfiammatoria. Oggi scopriamo insieme un alimento un po’ particolare, molto utilizzato nella cucina orientale. Avete capito di cosa stiamo parlando?

Dalla tradizione culinaria orientale, questo superfood ha iniziato a essere utilizzato sempre di più anche nella cultura occidentale, soprattutto grazie alla diffusione di ristoranti asiatici nel nostro paese.

Avete capito di cosa stiamo parlando?

Seppur guardate con occhi sospetti, le alghe oggi si sono diffuse in tantissime ricette ed è ormai impossibile negarne i valori nutrizionali. La distanza che ancora esclude le alghe da un consumo domestico abituale è causata sicuramente dal loro aspetto non sempre invitante e dalla difficile reperibilità nei supermercati.

Ma che vita sarebbe senza un po’ di sperimentazione? Variare alimentazione includendo anche nuovi cibi è fondamentale per avere uno stile di vita sano e attivo, non vincolato dalla stessa routine anche a livello alimentare.

VALORI NUTRIZIONALI

Le alghe sono organismi mono e pluricellulari che vivono in ambienti acquatici e che proliferano in zone molto umide.

Nonostante l’aspetto spesso poco invitante, questi organismi possiedono proprietà molto interessanti e utili per la salute del corpo umano.

  • Alta percentuale di proteine e di aminoacidi essenziali, importanti per la sintesi proteica del nostro organismo.
  • Ricche di minerali, di acidi grassi polinsaturi, di sostanze antiossidanti e immunostimolanti.
  • Fonte di vitamine del gruppo B, ad eccezione purtroppo della importantissima vitamina B12 – o meglio, la contengono ma in una forma che non viene assimilata dal nostro corpo.
  • Controllo dei livelli di colesterolo nel sangue
  • Azione antinfiammatoria e benessere dell’apparato gastroenterico.

Numerose proprietà contenute in piccoli organismi da un aspetto a volte difficile da accettare. Ma se ci si abitua alla consistenza, hanno un sapore delicato e piacevole.

LE TIPOLOGIE

Esistono diverse tipologie di alghe che in base alle loro caratteristiche vengono utilizzate per valorizzare al meglio le loro proprietà.

  • Alghe Brune: ricche in iodio e potassio, alginati e fucani, polisaccaridi utilizzati nella preparazione di prodotti per il trattamento dei sintomi del reflusso gastroesofageo. Tra queste possiamo trovare:
    • Wakame, utilizzata spesso in insalate, zuppe o come contorno
    • Kombu, usata per preparare brodi o per ammorbidire la buccia dei fagioli secchi durante la cottura.
    • Hijiki e Arame, perfette per insaporire sughi e verdure saltate in padella
  • Alghe Rosse: usate soprattutto nell’industria di cosmesi e farmaceutica, ma anche in quella alimentare. Contengono infatti l’agar agar e la carragenina che hanno proprietà gelificanti e addensanti.
    • Dulse
    • Nori
  • Alghe Azzurre e Verdi: non usate per il consumo alimentare, trovano il loro impiego negli integratori. Famosissima l’Alga Spirulina.

ALGA SPIRULINA

L’Alga Spirulina ha un colore verde scuro. Il nome deriva dalla forma che richiama appunto quella di una spirale.

Oggi, moltissimi integratori vengono realizzati sulla base di questa alga, soprattutto quelli destinati a sportivi e a coloro che desiderano raggiungere un peso ferma in poco tempo. Si dice infatti che l’alga spirulina sia in grado di avere un controllo sul senso di appetito.

Spesso possiamo trovarla anche come alternativa naturale ai classici multivitaminici.

Anche l’alga spirulina ha un elevato contenuto proteico, ricco di aminoacidi essenziali. Proprio a causa di tutte queste sue proprietà, si è guadagnata l’appellativo di “alimento del futuro”.

COME USARE LE ALGHE IN CUCINA

Le alghe destinate al consumo alimentare vengono spesso vendute essiccate. Prima di utilizzarle in cucina o di integrarle nelle ricette, occorre reidratarle.

In alternativa è possibile creare una polvere da cospargere in seguito sui cibi già pronti.

È possibile acquistarle nei negozi specializzati in alimentazione naturale, ma grazie alla loro grande diffusione, stanno iniziando a comparire anche sugli scaffali dei supermercati.

 

 

L’IRRESISTIBILE SUPERFOOD CAVOLFIORE

Amica Natura esporta con regolarità in America un innovativo prodotto surgelato: il Cauliflower Latkes, a base di cavolfiore.
Realizzato con materie prime particolarmente selezionate ed una formula inedita, il Cauliflower Latkes contiene ingredienti scelti tra i migliori produttori certificati in Italia.
Ma perché proprio il cavolfiore?
Molto semplice: è un alimento superfood e per questo estremamente ricco di sostanze nutritive.

Sapete cos’ è un SUPERFOOD?
Ce lo spiega la nutrizionista Chiara D’Adda nella rubrica Food Is Life!

SUPERFOOD è un termine inglese che indica un cibo capace di conferire benefici per la salute derivanti da una eccezionale densità di nutrienti.
C’è molto marketing, ma c’è anche molta verità, come nel caso del CAVOLFIORE.

Il cavolfiore ha pochissime calorie, solo 28kcal per 100gr. Riesce però a dare una sensazione di sazietà pregevole.
È considerato il più delicato e digeribile fra le numerose varietà di cavoli.
➡️ “il cavolfiore non è altro che un cavolo che ha fatto l’università”, diceva il famoso scrittore Mark Twain e forse non aveva torto!
Sono stati necessari molti sforzi per selezionare questo cavolo, con infiorescenze così abbondanti e prive di clorofilla, a causa del loro sviluppo sotto uno spesso strato di foglie.

LE PROPRIETA’ DEL CAVOLFIORE

Il cavolfiore contiene piccole quantità di carboidrati  e proteine, niente grassi, zero colesterolo.
Contiene folati, provitamina A (betacarotene), vitamine del gruppo B, ma soprattutto vitamina C.
Per quanto riguarda i sali minerali, è molto ricco di potassio e povero di sodio. Ha anche quantità significative di calcio, magnesio, fosforo, ferro.
Ha poi oligoelementi in abbondanza: cromo, zinco, manganese, rame, selenio.

Sono ricchi di molecole biochimiche con proprietà antitumorali, sostanze che frenano lo sviluppo del cancro e impediscono alle sostanze cancerogene di provocare danni alle cellule:
✅ GLUCOSINOLATI hanno la capacità di liberare due classi di sostanze che possiedono una forte attività antitumorale (ISOTIOCIANATI e INDOLI)
✅ SULFORAFANO
✅ INDOLO-3-CARBINOLO (I3C)

Le applicazioni mediche di questa verdura sono anche :
✅ disturbi digestivi
✅ problemi cardiovascolari
✅ obesità e diabete
✅ malattie renali

Precauzioni: se ne sconsiglia il consumo abbondante nei casi di colelitiasi e di flatulenza intestinale.