Arance della Salute 2019, parliamo di prevenzione
Nell’appuntamento “Food is Life” di questa settimana, la Dottoressa Chiara D’Adda, medico chirurgo, nutrizionista e medico della squadra del Basket Brescia Leonessa, ci parla della prevenzione della malattia oggi e dell’importanza della ricerca medica in questo campo.
Arance della Salute 2019, l’importanza di prevenzione e ricerca
“Sabato 26 gennaio è stata la giornata delle arance della salute 🍊🍊🍊🍊 promossa da AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul cancro). Un appuntamento che si rinnova tutti gli anni. Le avete acquistate? Mi auguro di sì, abbiamo il dovere di sostenere la ricerca.
La prevenzione è la base del nostro star bene…
🔴 “Prevenire: letteralmente vuol dire “arrivare prima”, ossia fare tutto il possibile per impedire l’insorgenza di una malattia, per intercettarla prima che sia poi più faticoso e difficoltoso curarla, per ritardarne l’evoluzione.
Si parla di :
Prevenzione primaria ➡️ evita o contrasta l’insorgere di una patologia.
Prevenzione secondaria ➡️ è legata alla diagnosi precoce di una patologia nascente.
Prevenzione terziaria ➡️ cura e riduce i danni prodotti da una patologia, limitando le complicazioni.
La vera prevenzione primaria nasce nel quotidiano e cosa c’è di più quotidiano dell’alimentazione? Cosa c’è di più quotidiano del cibo che ogni giorno, regolarmente (minimo tre volte al giorno) introduciamo dentro di noi? Ne convenite che siamo responsabili (per un buon 80%) attraverso i nostri comportamenti (alimentari e non ) del nostro star bene?
✅Per la prima volta, all’inizio di questo millennio, la mortalità per cancro ha incominciato a diminuire e il merito di di questa bellissima svolta, va anche alla prevenzione. Si sa che il cancro è una malattia genetica e ambientale. Lo stile di vita individuale influisce sia sull’incidenza dei tumori, sia sulla curabilità, perché seguendo i programmi di diagnosi precoce è possibile scoprire le alterazioni iniziali e intervenire nella fase in cui il tumore è trattabile, per lo più con terapie non invasive, che rispettano la qualità di vita delle persone.
L’altra grande svolta storica di inizio millennio è la decodifica del genoma umano. Lo studio del DNA ha infatti spiegato e rafforzato i dati che l’epidemiologia ha raccolto per anni. Si sapeva che alcuni alimenti sono in parte responsabili di una larga quota di forme tumorali e si sapeva che al contrario alcuni alimenti hanno un grande valore protettivo, ma non si sapeva il perché. La lettura del genoma ci ha permesso di capire che questi cibi “protettivi”, contengono gli “antiossidanti”, che sono in grado di proteggere i nostri geni da mutazioni che trasformano cellule sane in cellule tumorali.
Gli antiossidanti sono anche in grado di combattere l’infiammazione delle nostre cellule, principale causa delle modificazioni nocive. In futuro la conoscenza del genoma delle piante ci condurrà ad individuare ancora meglio i cibi anticancro e a consigliare diete personalizzate in grado di proteggere meglio la singola persona dal rischio individuale di sviluppare alcuni tipi di tumori.
Sta nascendo e sta facendo passi da gigante , una disciplina dedicata a questo obiettivo : la NUTRIGENOMICA. Attendiamo con impazienza i progressi e gli sviluppi di questa affascinante prospettiva.
Vi siete mai chiesti come sarà il cibo del futuro ?
➡️ sarà attento alla salute, ma anche con un occhio ben aperto sulla salute dell’ambiente che ci circonda.
Sarà buono per noi e buono con la Terra e per la Terra.
E tanto dipende anche dalle nostre azioni e dalla volontà di aiutare la ricerca…
Al prossimo appuntamento con Food is Life!
Influenza 2018 sintomi e cosa mangiare per alleviarli
Oggi la dottoressa Chiara D’Adda, medico nutrizionista e consulente di Amica Natura, ci parla di un argomento caldo, ovvero il picco dell’influenza 2018, i sintomi e come fare a combatterla o a cercare di diminuire le conseguenze sul nostro organismo e il malessere/debolezza che si trascina poi anche dopo la guarigione. Scopriamolo insieme.
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Influenza novembre 2018, i virus para-influenzali
La vera influenza avrà il suo picco di contagio a Natale, ma intanto sono in circolazione i “virus cugini”, favoriti dagli sbalzi termici. Questi virus parainfluenzali girano indisturbati da ottobre a marzo, combinando disastri, complici le temperature più rigide, il cielo grigio, il sole che sorge tardi e tramonta presto.
I sintomi dell’influenza (parainfluenzale)
➡️mal di gola, mal di testa, tosse, starnuti a più non posso, stanchezza e a volte qualche linea di febbre.
💥Direi che è il momento di correre ai ripari!!
Il vaccino anti-influenzale
👩⚕️👨⚕️🚑 💉💊Per quanto riguarda i virus influenzali è buona cosa ricorrere alla vaccinazione stagionale, soprattutto se si fa parte di categorie a rischio per contagio o per malattie croniche e invalidanti. Ricordo che la campagna vaccinale chiuderà il 31 dicembre, ma che il vaccino impiega 15 giorni circa per essere efficace.
L’alimentazione per combattere i sintomi dell’influenza stagionale
Per i combattere i virus parainfluenzali è ottima cosa aiutarsi con un’alimentazione che sostenga l’organismo nel periodo in cui il clima cambia e che dia sprint alle difese immunitarie. Vitamine, minerali, antiossidanti tipici dei vegetali, sono coinvolti nel sistema immunitario, dunque grandi alleati per combattere le malattie invernali.
Quali sono gli alimenti migliori per dare energia all’organismo?
Portate in tavola zuppe, minestre e macedonie, scegliendo gli ingredienti in modo mirato. Gli agrumi (mandarini, arance, pompelmi, limoni) le mele, i kiwi, i frutti di bosco, cavoli, broccoli, patate, sono concentrati di vitamina C, che è considerata un’aspirina naturale per la sua azione simile a quella dell’acido acetilsalicilico.
La vitamina A, la puoi trovare in zucca, cachi e carote
Zucca, cachi, carote sono ricchi di betacarotene, il precursore della vitamina A, che mantiene in salute occhi e mucose (vie respiratorie) e che stimola la produzione di anticorpi.
La vitamina D, per attivare il sistema immunitario
Ricordatevi che anche la vitamina D da sprint alle nostre difese immunitarie e che per nostra fortuna l’estate e la maggior esposizione al sole ci lasciano in eredità ogni anno un carico di vitamina D, che oltre a essere fondamentale per fissare il calcio nelle ossa, è essenziale per attivare il sistema immunitario.
Una recente ricerca ha rilevato che la vitamina D favorisce la reattività delle cellule T, deputate ad aggredire virus e batteri. Quindi, cercare anche d’inverno, di stare al sole quando si può, scoprendo il più possibile viso e braccia. E non fatevi mancare alimenti che contengono questa vitamina: trota, sogliola, sgombro, cereali, uova, verdure a foglia scura ( bietole , spinaci, carciofi,erbette, funghi champignon ).
In caso di bisogno, è necessario integrarla con prodotti farmaceutici!
Non rinunciare ad aglio e cipolla, porri , ricchi di flavonoidi.
Proteggi l’intestino con yogurt e cereali integrali.
Aumenta il consumo di frutta secca.
Abbonda con i liquidi, incluse spremute e centrifughe di frutta e verdura, infusi e tisane di tutti i tipi. Come vedete esistono molti modi per cercare di evitare e combattere queste malattie invernali, non gravi e non invalidanti…ma molto, molto fastidiose !
Vitamina B12 a cosa serve e benefici
Dalla Rubrica Food is Life “L’importanza della vitamina B12 nella nostra dieta alimentare”
Torna l’appuntamento con la nostra rubrica #FoodIsLife con la Dott.ssa Chiara D’Adda, medico nutrizionista, esperta in alimentazione e sport e medico ufficiale della squadra Basket Brescia Leonessa.
A cosa serve la vitamina B12, è veramente importante?
“La vitamina B12 è idrosolubile ed è una vitamina fondamentale per l’organismo, perché?
La Dottoressa ci spiega i motivi per cui la vitamina B12 è essenziale nella nostra dieta alimentare.
Questa vitamina in particolare è un prezioso alleato al corretto funzionamento del nostro organismo:
➡agisce nella formazione dei globuli rossi
➡contribuisce alla formazione dei globuli bianchi
➡agisce nella complessa sintesi del DNA
➡contribuisce alla buona salute dell’intero sistema nervoso
Ma cosa succede se abbiamo una dieta alimentare sbilanciata e manca quindi il giusto apporto di vitamina B12 nella nostra scelta di alimentazione quotidiana?
I primi e fastidiosi sintomi della mancanza di vitamina B12 nella nostra alimentazione possono manifestarsi con stanchezza, debolezza, nervosismo, calo dell’attenzione e perdita di memoria.
In che alimenti si trova la vitamina B12?
La preziosa vitamina B12 si trova solo in alimenti di origine animale, soprattutto nella carne e nel fegato, ma anche in alimenti di origine animale come le uova e il latte. Per questo motivo è fondamentare avere una dieta alimentare bilanciata e varia. Se ci si avvicina ad una alimentazione vegana è invece essenziale e obbligatorio un supplemento con gli appositi preparati. #AmicaNatura #FoodIsLife