Basilico: come usarlo in cucina e non solo

Il basilico, protagonista dei piatti della tradizione italiana, tra cui pizza, pomodoro e mozzarella, è un’erba aromatica molto versatile. La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci insegna come utilizzarlo e coltivarlo per esaltarne al massimo le proprietà.

Ci ha tenuto compagnia tutta l’estate, profumando le nostre cucine e insaporendo i nostri piatti freschi.
Arricchisce le ricette delle conserve di pomodoro, pronte a scaldarci lo stomaco nelle prime giornate di freddo.
Dà quel colore e quel profumo inconfondibile al pesto fatto in casa e non.

Di cosa stiamo parlando?

Basilico, basilico e ancora basilico, naturalmente!

COME CONSERVARLO

Erba aromatica annuale, appartiene alla famiglia delle Lamiaceae ed è classificato con il nome scientifico Ocimum basilicum.

Originario dell’Asia e dell’Africa, oggi viene consumato e apprezzato in tutto il mondo. Ma se non avete un giardino da dedicargli, non preoccupatevi, il basilico si accontenta anche di un piccolo davanzale.

Due piccoli accorgimenti per esaltarne al massimo le qualità.
Staccate man mano gli apici superiori in modo tale da non far fiorire la pianta e da non perdere il suo inconfondibile aroma.
Al momento dell’uso lavate le foglie con gentilezza, per non rovinarne la delicatissima struttura.

COME USARLO

Il basilico, oltre a essere inconfondibilmente buono, è un’ottima erba aromatica zero-waste. Potete utilizzare le foglie rovinate per profumare i vostri impasti. Provate a tritarle nell’impasto del pane o delle crespelle, unendole direttamente alla base di uova sbattute. Se vi sentite più avventurosi, provate a realizzare dei muffin salati al formaggio.

Cosa fare invece con quei rametti, magari con qualche fogliolina superstite? Tagliateli in piccole parti, fateli seccare e utilizzateli per realizzare tisane e infusi caldi, ottime per favorire la digestione.

Oppure usateli per preparate un olio aromatizzato al basilico…renderà uniche le vostre bruschette fatte in casa!

E perché no, sbizzarritevi in cucina e create nuovi pesti, sughi o qualsiasi ricetta vi venga in mente!
Partendo da quella più tradizionale, il pesto classico, esistono numerose varianti che si discostano. Solo per citarne alcune: pesto vegan con anacardi; pesto con rucola, capperi e mandorle; pesto con avocado, spinacini e limone.

LE PROPRIETA’ BENEFICHE

Il basilico, oltre ad avere un ruolo importante nella cucina di tutto il mondo, è conosciuto per le sue caratteristiche terapeutiche.

Ha proprietà antispasmodiche, antinfiammatorie, stomachiche (utili in caso di inappetenza), carminative e diuretiche. È un ottimo alleato contro i disturbi intestinali, come senso di pienezza e flatulenza.
L’olio essenziale di basilico ha dimostrato di possedere attività antibatterica e viene anche impiegato per il trattamento di dolori reumatici, articolari e contro i sintomi del raffreddore.

Quindi ode al basilico, ingrediente che non dovrebbe mai mancare nelle nostre cucine.

E voi, come utilizzate il basilico?

QUANTO BISOGNA ASPETTARE PER FARE IL BAGNO DOPO MANGIATO?

Puntuale come ogni martedì torna l’appuntamento con la rubrica Foos is Life.
La nutrizionista Chiara D’Adda affronta un argomento intorno al quale c’è un po’ di confusione, una frase che sentiamo ripeterci fin da bambini: NON FARE IL BAGNO DOPO MANGIATO!
È estate, si va al mare, al lago, al fiume o in piscina e ricomincia il tormentone: NON FARE IL BAGNO DOPO MANGIATO!
Tormentone di grandi e piccini… da sempre!

QUALI SONO LE REGOLE DA SEGUIRE? CE LO SPIEGA L’ESPERTO!

Secondo alcuni studi la regola delle 3 ore dopo il pasto è più una preoccupazione nostrana che di altri paesi, dove si suggerisce di aspettare solo 1 ora.
Di fatto i dati scientifici sulla connessione tra pasti prima del bagno e rischio di annegare sono pochi, tanto che la International life saving federation” definisce infondata la raccomandazione di evitare il bagno subito dopo i pasti.

Io vi consiglio la regola del BUON SENSO!
Anche se i rischi di annegamento vero e proprio vengono da ben altri motivi, il buon senso ci deve spingere a guardare:
✅ quanto si è mangiato
✅ cosa si è mangiato
✅ la temperatura dell’acqua dove ci si tuffa
✅ per quanto tempo siamo stati esposti al sole bollente

La CONGESTIONE è un blocco digestivo quasi sempre dovuto ad un repentino sbalzo termico.
Altro termine usato è IDROCUZIONE, altrimenti conosciuto come “sincope da immersione rapida”.
Qualche semplice regola per far sì che le vacanze non si trasformino in brutte situazioni e ricordi, nel momento in cui vogliamo rinfrescarci?
✅ fai pasti leggeri
✅ entra in acqua gradualmente
✅ stai un po’ all’ombra prima di immergerti
✅ anche uno stato psicofisico non ottimale può esporti a inutili rischi, specie se le condizioni meteo non sono buone e il mare è mosso.
Se non ti senti al meglio, non entrare in acqua, non sforzarti e stai sotto l’ombrellone.

Qui di seguito vi do i tempi di digestione dei principali macronutrienti:
Carboidrati 1-2 ore
Proteine 3-4 ore
Grassi 4 ore circa
Frutta circa mezz’ora
Verdura cruda circa 30 -40 minuti
Verdura cotta circa 45-50 minuti

Naturalmente i tempi possono variare da individuo ad individuo, dell’attitudine a masticare bene, dalla quantità di cibo ingerito.
Ecco indicativamente quanto aspettare a seconda del tipo di pasto consumato:
LEGGERO ➡️ 2-3 ore
NORMALE ➡️ 3 – 4 ore
RICCO E ELABORATO ➡️ 5 – 6 ore

Seguite queste poche regole e il buon senso per godetevi le belle giornate estive!

Che abitudini alimentari favoriscono il benessere?

Torna puntuale il nostro appuntamento del martedì con la rubrica “Food is life” a cura della Dottoressa Chiara D’Adda, la nutrizionista di Amica Natura, medico chirurgo e medico della squadra Basket Brescia Leonessa.  Di cosa parliamo oggi? Oggi andiamo alla scoperta di un argomento molto importante e interessante “la digestione”. Se capiamo alcuni tra i processi importanti dell’apparato digestivo, saremo in grado anche di imparare come prevenire alcuni disturbi digestivi molto frequenti e fastidiosi.

Che abitudini alimentari favoriscono il benessere del nostro organismo?

Bisogna conoscere il corpo umano per capire come cambiare le abitudini alimentari errate e così sapere come contribuire al nostro benessere.  Soprattutto dovremmo imparare le fasi essenziali correlate ai processi di digestione e di assimilazione degli alimenti.

Oggi vi faccio partecipare ad un viaggio molto interessante 👩⚕️😉😊💪

💥 Cose da sapere sulla digestione:

La digestione è il processo che trasforma qualcosa di “macro” (il cibo) in sostanze nutritive microscopiche che alimentano le nostre cellule.

Il nostro apparato digerente, per essere in grado di far passare tutti i nutrienti del cibo al nostro sangue, svolge tre funzioni principali:
🔵 liquefa il cibo
🔵 estrae tutti i nutrienti e l’acqua
🔵 elimina tutto quello che non gli serve

Immaginate la digestione come un viaggio che si svolge passando da queste tappe
1) cervello
2) bocca
3) stomaco
4) intestino tenue e fegato
5) colon ( intestino crasso)

1 ➡️💥 cervello:  il viaggio comincia da qui. Il cervello accende la luce verde per il sistema digerente, in modo che si tenga pronto. Appena vedete il piatto pieno di cibo, le ghiandole della bocca e dello stomaco iniziano a fabbricare gli agenti digestivi chiamati “enzimi”.
2 ➡️💥 bocca: compie un passo fondamentale cioè la masticazione. La masticazione è l’unica azione su cui avete una certa autonomia e controllo. Masticare cibo accuratamente migliora l’assorbimento dei nutrienti, semplifica l’azione dello stomaco e riduce molto il rischio di indigestione.
Il cibo viene inumidito con la saliva, triturato e ricoperto di enzimi. Poi viaggia lungo l’esofago, direzione stomaco.
3 ➡️💥 stomaco: svolge la seconda fase della digestione, producendo acido cloridrico ed enzimi che agiscono sul cibo al fine di consentirne l’assorbimento a livello dell’intestino tenue. Ma lo stomaco non ha i denti… quindi masticate bene prima e tanti malesseri non compariranno più. Il “chimo” sarà perfetto.
4 ➡️💥 intestino tenue e fegato: dallo stomaco il cibo parzialmente digerito (chimo) arriva all’intestino tenue. Qui si completano le ultime fasi della digestione e  confluiscono i succhi pancreatici e quelli biliari, carichi di “super enzimi”,  pronti a suddividere tutto: proteine, grassi, carboidrati, vitamine, minerali. I villi che rivestono la parete intestinale fanno assorbire queste molecole nutrienti nella circolazione sanguigna e linfatica. I nutrienti sono poi trasportati al fegato per un filtraggio finale prima di arrivare nel sangue ed andare a nutrire ogni cellula del nostro corpo.
5 ➡️💥 colon: fuori tutto ciò che non serve. L’intestino crasso è un un’importante organo di disintossicazione. Tutti i detriti e il materiale indigerito, comprese le cellule morte del tratto intestinale vanno a formare il materiale fecale. È fondamentale tenere pulito e tonico il colon, in modo che il corpo possa assorbire bene le sostanze nutritive. Se i prodotti di scarto e le tossine rimangono troppo a lungo nel nostro corpo, possono causare problemi di salute con sintomi più o meno sfumati⚠️.
Bisogna mantenere il sistema digerente sano e giovane, con una adeguata alimentazione e questa attenzione si tradurrà in un corpo sano e in una mente sana. Il sistema gastrointestinale è noto anche come il “secondo cervello” (o cervello istintuale),  perché le sue pareti contengono oltre 100 milioni di neuroni che funzionano con oltre 30 neurotrasmettitori e producono più del 90% della serotonina, neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione del tono dell’umore. Quando l’intestino tenue e quello crasso non assorbono bene le sostanze nutritive e non le smaltiscono in modo regolare, si possono verificare infiammazioni e danni ai tessuti e agli organi.
Acquistare familiarità su come funziona il processo digestivo e su come funziona il vostro intestino è il primo passo dei tanti passi da compiere per farvi un immenso regalo: un corpo sano e una mente attiva e serena.
Allora, avete visto come in questo viaggio gli alimenti vengono :
1🔴 assunti
2🔴 elaborati
3🔴 assorbiti
4🔴 eliminati
Non vorrete che il viaggio sia pieno di inconvenienti, vero ? 😉 😊

Cavolfiore proprietà benefiche e antiinfiammatorie

Torna ogni martedì puntuale la rubrica di Amica Natura “Food is Life”, durante ogni appuntamento la nostra collaboratrice, la Dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda affronta un tema differente su alimentazione, salute e benessere.

Oggi il protagonista della rubrica Food is Life è il cavolfiore, un ortaggio prezioso, ricco di nutrienti, vitamine e minerali, ad alto potere anti-ossidante.

Il cavolfiore, proprietà benefiche e antitumorali

“Qualche curiosità sul cavolfiore, un alimento che bisognerebbe consumare con regolarità, date le sue proprietà benefiche per la nostra salute. Coltivato da almeno 5000 anni e quindi il capostipite di molte altre verdure, il cavolo è onnipresente sia nella storia dell’alimentazione che nelle tradizioni letterarie antiche e medievali.

La sua coltivazione in passato rappresentava una sorta di simbolo di tranquillità e di pace.
Il cavolfiore appartiene alla famiglia delle crucifere, un termine che designa la forma a croce delle infiorescenze prodotte da queste piante per riprodursi. Lo sapete che il famoso scrittore Mark Twain affermava che ” il cavolfiore non è altro che un cavolo che ha fatto l’università “?

Il cavolfiore dalle mille proprietà benefiche è considerato il più delicato e digeribile tra i cavoli e il suo sapore si adatta bene a ogni tipo di cucina, americana,europea, asiatica o araba.
La varietà più comune è quella bianca, ma ve ne sono anche di colore verde, giallo, viola.

Cavolfiore, iniezione di vitamine e minerali

Il contiene piccole quantità di carboidrati e proteine e praticamente niente grassi.
Contiene vitamina A, vitamine del gruppo B, ma soprattutto vitamina C. È ricco in potassio, povero di sodio. Contiene anche significative quantità di calcio, magnesio, fosforo, ferro. Non manca neppure la presenza di oligo elementi come cromo,zinco,manganese,rame, selenio.

Una bomba di salute, insomma!

Cavolfiore, proprietà antitumorali

Ma soprattutto gli studi svolti finora indicano che gli ortaggi appartenenti alla famiglia delle crucifere come il cavolfiore sono tra i principali responsabili delle proprietà antitumorali associate al consumo di frutta e verdura. Gli effetti spettacolari delle Brassicacee sulla riduzione del rischio di sviluppare vari tipi di tumori suggeriscono che queste verdure rappresentano una fonte importantissima di sostanze fitochimiche.

Una cottura rapida e una buona masticazione delle crucifere sono necessarie per sfruttare al massimo il potenziale antitumorale di questi ortaggi.

Preparazione e uso :
Crudo ➡️nell’insalata,quando è tenero e giovane.
Cucinato in molti modi diversi ➡️ lessato, al vapore ( la cottura più salutare ), al forno, fritto, stufato, gratinato.
Buonissimo in tutte le salse! “

****************************