SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, EDUCARE AL CAMBIAMENTO CULTURALE
Il tema dell’eco-sostenibilità è da sempre prioritario nel piano di sviluppo aziendale.
Oltre ad attuare le misure necessarie per la salvaguardia dell’ambiente, abbiamo deciso di collaborare con la Rete Scolastica “Morene del Garda”.
Grazie a diverse iniziative scolastiche sul territorio bresciano, si offre come centro di progettazione per l’educazione ambientale e sostenibile.
L’insegnamento all’educazione e alla consapevolezza dell’ambiente è molto importante.
Partendo proprio della formazione scolastica possiamo avere la speranza di un cambio culturale rivolto verso lo sviluppo sostenibile.
In breve l’intervento del Dott. Angelo Penna al convegno “Un mondo di Plastica?” organizzato per gli studenti di “Morene del Garda”.
L’IMBALLAGGIO IN PLASTICA NEL SETTORE ALIMENTARE
Il ruolo dell’imballaggio è quello di proteggere l’alimento, mantenerne la shelf-life e eventualmente prolungarla.
Il packaging in plastica trova numerose applicazioni nell’industria alimentare, perché garantisce perfette caratteristiche tecniche e funzionali.
Questo lo rende insostituibile.
Farne a meno, infatti, comporterebbe grosse difficoltà di conservazione e l’inaccettabile spreco di cibo.
Recentemente, però, ci si è focalizzati molto sul problema della plastica dispersa nell’ambiente e su come limitare il suo impatto legato all’inquinamento.
Sono noti a tutti, per esempio, i fenomeni di accumulo dei rifiuti plastici in mare o di quelli abbandonati su strade, spiagge e rive dei fiumi.
I problemi sono di natura comportamentale e infrastrutturale (non è il caso né dell’Italia né dell’Europa, ma di alcuni paesi in via di sviluppo o sottosviluppati).
Per ciò che ci riguarda da vicino, la maleducazione e la pigrizia hanno causato un danno estetico che può diventare un grave problema ambientale.
Come si può intervenire?
A livello individuale è importante che tutti si impegnino a smaltire i rifiuti plastici nella maniera più corretta.
Le imprese alimentari e i produttori di imballaggi, invece, agiscono o dovrebbero agire con diverse misure.
Innanzitutto diminuire l’utilizzo di plastica o rendere più facile lo smaltimento dei prodotti.
Alcass, azienda produttrice della linea Amica Natura, in questi ultimi anni ha ridotto al minimo lo spessore dei film plastici per il confezionamento dei prodotti, senza limitarne la funzionalità.
Tradotto in numeri si ha un risparmio di circa 15.000 Kg di materiale l’anno.
Utilizzare materia prima riciclata, invece, è fondamentale per favorire indirettamente lo sviluppo di nuove tecnologie che migliorino la separazione dei rifiuti plastici.
Questo permetterebbe di incrementare notevolmente le percentuali di RICICLO.
Un ulteriore scelta sarebbe quella di utilizzare le bioplastiche per la produzione di imballaggi compostabili, il cui smaltimento risulta facile e permette un riciclo completo del materiale.
Ad oggi, le proprietà tecniche e funzionali dei biopolimeri e il costo ancora molto alto impediscono il loro utilizzo per moltissime applicazioni.
Quindi, per ora, possono interessare solo alcuni mercati di nicchia o il settore dei prodotti monouso in plastica (stoviglie, posate e bicchieri).