LA GRANITA FA BENE?
Come tutte le cose, anche la granita può diventare un alimento salutare, oppure no, a seconda di come la si prepara.
Ce lo spiega bene la nutrizionista Chiara D’Adda.
STORIA DELLA GRANITA
Ecco l’altro alimento sul podio per un’estate tutta da vivere: la GRANITA!
Si pensa che la granita sia nata in Sicilia, tra il nono e l’undicesimo secolo.
In questo periodo la Sicilia era sotto la dominazione araba e proprio dagli arabi trae le sue origini. Era chiamata Sharbat ed era una bevanda ghiacciata al sapore di frutta e rose.
I Siciliani unirono succo di frutta mischiato a neve.
A Messina veniva praticato il mestiere dei “nivaroli”, cioè di quegli uomini che d’inverno si occupavano di raccogliere la neve sull’Etna, sui monti Peloritani, Iblei o Nebrodi.
Tutto l’anno si occupavano di conservare la “neve” nelle niviere (antesignane delle moderne celle frigorifere), preservandola dal calore esterno, così diffuso nella bella isola.
Poi nei mesi estivi la trasportavano sino in riva al mare, visto che in queste zone l’arsura e la calura erano insopportabili, e qui la vendevano per i più svariati usi.
LA GRANITA OGGI
Ai giorni nostri la granita viene considerata un dolce freddo, un composto liquido semi-congelato, preparato con acqua, zucchero e succo di frutta o altro ingrediente, tipo caffè, mandorla, pistacchio.
Se è solo a base di frutta, senza l’aggiunta di zucchero, la granita rappresenta l’equivalente di una spremuta, quindi utilissima ad ogni ora, anche per reintegrare i sali minerali persi col sudore.
Se viene aggiunto tanto zucchero o peggio ancora viene preparata con sciroppi dolcissimi, allora purtroppo diventa come una bibita ricca di zuccheri, senza una contropartita nutrizionale…anzi, a volte dopo il senso di primo refrigerio, fanno venire ancor più sete di prima.
UNA SANA GRANITA
Oltretutto tanti zuccheri assunti da soli, hanno una velocità di assorbimento molto elevata, fanno impennare la glicemia e l’insulina, insidiano la linea e la salute.
Il rimedio esiste, per non privarci di questa delizia: preparate le granite in casa, aggiungendo al ghiaccio tritato finemente della frutta frullata, senza aggiungere zucchero.
Se proprio amate le granite a base di sciroppi confezionati, limitatene l’assunzione ed evitate di consumarle da sole, così da ridurre il carico glicemico.