NUTRIRE LA PELLE
Quanto ci piacciono le ferie?
E quanto ci piace stare al sole?
Dobbiamo imparare a proteggere nel modo adeguato la nostra pelle, iniziando da una corretta alimentazione.
La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci spiega cosa fare.
I CONSIGLI DELLA NUTRIZIONISTA
Mi auguro che siate riusciti a fare un periodo di vacanza, e che abbiate preso abbastanza sole in modo d’avere una buona provvista di vitamina D, così preziosa, e una bella abbronzatura.
Questo è valido sia per chi è stato al mare, al lago o in montagna!
Bisogna anche dire che la nostra pelle un po’ (tanto) risente della troppa esposizione ai raggi solari e allora è buona norma cercare di proteggerla con cure quotidiane e anche con l’alimentazione.
Sapete già che nell’essere umano la pelle (o cute) è l’organo più esteso dell’apparato tegumentario e protegge i tessuti sottostanti, con funzione di barriera e protezione dagli insulti esterni.
Ed è importantissimo, per svariati motivi, averne la massima cura.
È essenziale proteggere la pelle anche dall’interno prima, durante e dopo l’estate, questo vuol dire che i buoni comportamenti a tavola sono essenziali per mantenere una pelle sana e protetta.
PROTEGGERE LA PELLE CON LA GIUSTA ALIMENTAZIONE
Ecco alcuni consigli, da mettere subito in pratica:
• Abbondante apporto di acqua, anche sotto forma di tisane, tè, minestroni e minestre.
• Assunzione di frutta e verdura, soprattutto di colore verde e arancione. Sono ricche di betacarotene, antiossidante per eccellenza delle cellule della nostra cute. Si trasforma in vitamina A. Via libera perciò a spinaci, broccoli, asparagi, lattuga, zucca, carote, agrumi, albicocche, frutti di bosco…
• Acidi grassi omega 3 che rendono la pelle più elastica e forniscono una protezione naturale contro le scottature.
• È importante assumere, sebbene in quantità limitata, latte, latticini, un ricciolo di burro (troppo a lungo demonizzato), lievito di birra, avocado, frutta secca, semi oleosi, olio EVO, kefir, yogurt
Non dimenticate di fare almeno una volta all’anno una visita dermatologica con la mappatura dei nei.
Molto importante è anche applicare buone creme protettive, nutrienti, emollienti.
Proteggi la pelle nel giusto modo, è molto importante!
SORRIDERE CON IL CIBO
La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ha deciso di parlare di sorriso.
Ma cosa c’entra con l’alimentazione?
Scopriamolo insieme, nell’articolo settimanale della rubrica Food is Life!
BENESSERE ALIMENTARE, BENESSERE MENTALE
Vi siete rilassati in vacanza?
Avete riso e scherzato?
Benissimo, perché dicono che il sorriso allunghi la vita!
Non esiste un reale benessere se non si cura anche la dimensione mentale e interiore del nostro essere.
Bisogna però aver cura anche di quello che portiamo sulla nostra tavola e assicurare il rifornimento completo dei cibi chiave per il nostro benessere mentale.
Ossia bisogna portare in tavola cibi che contengono sostanze che assicurano e partecipano alla sintesi dei cosiddetti neurotrasmettitori della felicità e della carica energetica.
I nomi di questi neurotrasmettitori sono un po’ difficili: acido gamma-aminobutirrico, L-glutamato, dopamina, acetilcolina, serotonina, noradrenalina, L-triptofano e altri.
I CIBI CHE FANNO SORRIDERE
Per fortuna sono contenuti in cibi e alimenti di uso comune: pesce, carne (soprattutto quella bianca), uova, latticini, legumi, tantissimi vegetali, frutta e verdura. E non dimentichiamo i tanto bistrattati carboidrati, perché modificano il rapporto tra alcuni aminoacidi nel sangue a favore del triptofano, che può così facilmente raggiungere le cellule nervose e aumentare la propensione alla serenità e all’allegria.
LA FLORA BATTERICA
Le ultime ricerche scientifiche hanno dimostrato che il nostro intestino produce in autonomia molti di questi neurotrasmettitori, soprattutto la serotonina.
L’80% di questa molecola è sintetizzato a livello intestinale, partendo dal triptofano contenuto in determinati alimenti.
Anche per questo, non mi stancherò mai di ripeterlo, è importantissimo prendersi cura della nostra flora batterica, con una alimentazione sana e bilanciata.
Il modello ideale è quello mediterraneo, nella sua forma più pura:
cereali integrali e non, pseudocereali, legumi, olio di oliva extra vergine, frutta fresca, verdure fresche, ortaggi, pesce, semi oleosi, frutta secca grassi buoni… e concedersi ogni tanto qualche gratificazione, anche se calorica!
COLORI IN TAVOLA
Il colore esercita sulla mente umana una importantissima influenza ed è addirittura in grado di modificare la nostra chimica organica.
Quando siamo di umore un po’ grigio, aggrappiamoci ai colori, vedrete che funziona!
Il colore diventa fondamentale anche nel cibo, per tantissimi motivi.
A Ferragosto infatti, le tavole sono sempre più allegre e colorate.
La dottoressa Chiara D’Adda ci spiega quanto sono importanti i colori nell’alimentazione.
I COLORI DELLA FRUTTA E DELLA VERDURA
Quando vai a fare la spesa dal tuo fruttivendolo di fiducia o al mercato, non rimani affascinato dalla meraviglia di colori che creano la frutta e la verdura?
Un vero e proprio arcobaleno!
Lì, davanti a te, pronto per essere scelto e portato sulla tua tavola.
La frutta e la verdura, non solo sono sanno essere belle da vedere, ma grazie al loro preciso e personale colore risultano essere un elemento fondamentale per il benessere del nostro corpo.
Cosa produce il colore nelle verdure?
I Fitonutrienti
I fitonutrienti (o fitochimici) sono piccoli composti nutrienti creati dalle piante per proteggersi dai batteri e dai virus per loro nocivi. Quando mangiamo le piante, il nostro corpo assume questi fitonutrienti protettivi.
Questi composti protettivi sono proprio quelli che vanno ad offrire alla frutta e alla verdura i loro magnifici colori: il sedano verde, la melanzana viola e il rosso del peperone ecc…ecc
Recenti studi hanno evidenziato l’importanza di avere una dieta “colorata”, cioè mangiare una grande quantità di verdura dai colori più svariati.
Questa dieta protegge le cellule contro i danni dei radicali liberi e in alcuni casi può DIMINUIRE la possibilità di sviluppare cellule cancerogene, malattie cardiache ed ipertensione.
Le verdure, da sempre fanno bene, ma se giochi con i colori fanno ancora meglio!
Ogni colore è dato da un fitonutriente particolare, ne esistono migliaia, la ricerca sta ancora studiando, ma proviamo a fare un piccolo elenco.
Colore Giallo – Arancio:
I vegetali di colore giallo o arancio sono ricchi di carotenoidi. Il beta-carotene, contenuto ad esempio nelle carote e nella zucca, viene convertito in vitamina A da parte dell’organismo, in modo tale da mantenere in salute occhi e mucose. Secondo alcuni studi, gli alimenti ricchi di carotenoidi possono ridurre il rischio di cancro e patologie cardiache, oltre che migliorare le funzioni del sistema immunitario.
Gli agrumi di colore giallo o arancio sono ricchi di vitamina C e acido folico, elemento molto importante durante la gravidanza per il corretto sviluppo del nascituro. Frutta e verdura di colore giallo-arancio: albicocche, arance, ananas, carote, mango, limoni, mandarini, pesche, papaia, peperoni gialli.
Colore Verde:
Il colore verde è dovuto essenzialmente alla presenza della clorofilla. Alcuni tra i vegetali di questo colore, come spinaci, piselli, peperoni verdi, cetrioli e sedano, contengono luteina.
La luteina, in sinergia con la zeaxantina, presente in particolare in mais, peperoni rossi e arance, contribuisce al mantenimento della salute degli occhi.
Spinaci e broccoli sono una fonte preziosa di acido folico e di ferro. La frutta e la verdura verde: broccoli, avocado, spinaci, zucchine, asparagi, insalata, kiwi, lime, uva, cetrioli, sedano, verza.
Colore Bianco:
La frutta e la verdura di colore bianco contengono all‘allicina, un composto solforganico (presente soprattutto nell’aglio), che studi recenti hanno collegato all’abbassamento del colesterolo nel sangue e della pressione sanguigna, così come ad una possibilità di riduzione del rischio di cancro allo stomaco e di patologie cardiache.
Vegetali come banane e patate sono considerati ottime fonti di minerali come il potassio.
Frutta e verdura bianca: rapa, banana, aglio, finocchio, cipolla, scalogno, sedano rapa, cavolfiore, patate, porro, asparagi bianchi, pesche bianche, pere.
Colore Rosso:
Gli ortaggi di colore rosso devono la loro sfumatura a sostanze come il licopene e gli antociani. Il licopene, presente ad in pomodori, angurie e pompelmo rosa, si pensa che possa aiutare a prevenire la formazione di alcuni tipi di cancro, con particolare quello alla prostata.
Gli antociani, presenti ad esempio in fragole e lamponi, agiscono come potenti antiossidanti e preservano la salute del cuore.
Frutta e verdura rossa: fragole, pomodori, anguria, peperoni rossi, ciliegie, lamponi, mirtilli rossi, ribes, arancia rossa, amarene, ravanelli, cavolo rosso, cipolle rosse, radicchio rosso.
Colore Viola- Blu:
Gli alimenti dal colore viola blu sono ricchi di antociani.
Gli antociani sono dei potenti antiossidanti nei confronti delle cellule del nostro organismo e ci possono proteggere dal rischio di cancro, ictus e patologie cardiache.
Il consumo di mirtilli potrebbe inoltre contribuire al miglioramento della memoria e ad un invecchiamento in salute e nelle donne può aiutare come integratore naturale per combattere la cistite.
Ortaggi e frutta viola – blu: melanzane, mirtilli, prugne, patate viola, verza viola, carote viola, more, fichi, uva nera.
I vegetali sono un’importantissima fonte di nutrimento e di benessere per il nostro corpo, bisogna imparare a conoscerli e a renderli un elemento indispensabile nelle nostre diete.
YOGURT, CHE PASSIONE!
Ci sono alimenti il cui consumo aumenta notevolmente nei mesi caldi.
Uno di questi è, senza dubbio, lo YOGURT.
Ne volete sapere di più?
Ce ne parla oggi la dottoressa Chiara D’Adda!
YOGURT E FERMENTI LATTICI
Lo yogurt è un alimento derivato dal latte tramite una fermentazione, ossia un processo metabolico compiuto da determinati batteri, i così detti fermenti lattici, i quali trasformano il lattosio in acido lattico.
Secondo la normativa europea si possono utilizzare i seguenti i batteri: Lactobacillus Bulgaricus e Streptococcus Termophilus.
A questo proposito è bene dire che vi sono in commercio dei preparati ottenuti attraverso l’uso di altri tipi di batteri. Sono alimenti rinforzati nei quali lo yogurt è stato integrato con prodotti con proprietà probiotiche.
COME SCEGLIERE
Lo yogurt è considerato, dal punto di vista nutrizionale, un ottimo alimento perché è ricco di proteine, calcio, vitamine e grassi in quantità simile a quelle del latte.
L’ideale è scegliere lo yogurt che abbia la lista degli ingredienti più corta.
Deve infatti contenere solo latte e fermenti vivi.
Meglio evitare quelli che contengono zucchero aggiunto come il fruttosio, che sull’etichetta può essere indicato con la dicitura “zucchero della frutta”.
QUANDO MANGIARE LO YOGURT
Il più delle volte viene assunto a colazione o a merenda, ma l’optimum sarebbe l’assunzione dopo pranzo o dopo cena, meglio se dopo un bel piatto di verdura o frutta.
In particolare asparagi, carote, carciofi, cicoria, patate, barbabietole, aglio, banane che sono alimenti molto ricchi di una sostanza chiamata inulina, che aiuta i batteri buoni contenuti nello yogurt a crescere e funzionare bene.
In generale è meglio scegliere yogurt compatti, perché i fermenti lattici sono più concentrati. Ben venga quindi lo yogurt greco, denso, cremoso con un sapore più ricco e meno aspro.
Un’annotazione: lo yogurt è ricco di triptofano, un aminoacido che rilassa in maniera naturale e fa aumentare i livelli di serotonina, favorendo così il riposo e aiutando a dormire meglio.
Due cucchiai dopo cena sono perfetti!
IPOTENSIONE: COS’È E COME COMBATTERLA
Vi è mai capitato di sentirvi stanchi, avere dei capogiri o la vista annebbiata?
Sono tutti sintomi che potrebbero essere collegati ad una pressione bassa.
Ce lo spiega la dottoressa Chiara D’Adda, qualificata nutrizionista, che ci elenca quali sono i sintomi e i rimedi per chi soffre di ipotensione.
PRESSIONE ALTA, PRESSIONE BASSA
La pressione arteriosa è la pressione, ovvero la forza, che il cuore esercita per far circolare il sangue nel nostro corpo, attraverso i vasi.
Il valore è dato da due numeri: il primo è la pressione sistolica, il secondo la pressione diastolica. È un parametro importantissimo, spia di tante patologie, e di conseguenza bisogna sempre tenerlo sotto controllo.
Di solito si dà molta importanza agli innalzamenti della pressione arteriosa. Questi valori elevati danno origine ad una patologia facilmente curabile con appositi farmaci e un corretto stile di vita, stiamo parlando dell’IPERTENSIONE.
Ma esiste anche un altro fenomeno, seppur meno dannoso, che consiste nell’avere un valore pressorio molto basso, cioè IPOTENSIONE. Se ne può soffrire in modo cronico, oppure si può incorrere in periodi di pressione bassa in determinati momenti.
D’estate, quando fa molto caldo e/o c’è molta umidità, l’ipotensione è in agguato e può colpire anche persone che hanno solitamente una pressione regolare.
SINTOMI DELL’IPOTENSIONE
Quando l’abbassamento della pressione è importante, si possono avere vertigini, capogiri, confusione, sonnolenza, vista annebbiata, sudori freddi, senso di svenimento o svenimento vero e proprio.
Oppure solo una stanchezza generalizzata, spossatezza per cui si sta meglio sdraiati a letto.
RIMEDI E CORRETTA ALIMENTAZIONE
Ci si può aiutare con una corretta alimentazione? Certamente!
Se ne soffrite in modo cronico:
1) evitare le bevande alcoliche, non effettuare pasti troppo abbondanti, evitare le diete chetogeniche prolungate, le tisane diuretiche.
2) Fare pasti poco abbondanti, ma frequenti.
3) Aumentare il consumo di alimenti contenenti ferro, vitamina C, vitamina B12, acido folico. Aumentare il consumo di centrifugati di frutta e verdura
4) Consumare liquirizia pura (meglio radice di liquirizia), caffè (a piccole dosi, se no si può avere l’effetto contrario), gingseng, eleuterococco, karkadè (infuso di fiori di ibisco)
5) Consumare cioccolato, frutta secca, banane, salvia, zenzero, banane, datteri, uva, mandorle, patate, spinaci, zucchine
6) Idratarsi in modo corretto
7) Integrare con Sali minerali
8) Se il calo pressorio è forte, consumare subito una piccola porzione di cibo molto salato, come per esempio un piccolo boccone di grana o parmigiano, una piccola quantità di prosciutto crudo, crackers salati.
9) Stendersi tenendo le gambe sollevate, possibilmente in un ambiente fresco e ventilato.
ABBRONZATURA E ALIMENTAZIONE
C’è un organo che più degli altri può soffrire di una eccessiva esposizione al sole: la nostra pelle!
È per questo che bisogna prepararla per tempo, attraverso una giusta alimentazione, fondamentale per ottenere un’abbronzatura omogenea, evitare le scottature e far sì che questo colorito sano e piacevole (quando non è eccessivo) si mantenga nel tempo.
Naturalmente, senza dimenticare l’uso di appositi prodotti solari con un’alta e un’altissima protezione dai raggi UV.
Ce ne parla oggi la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda
ABBRONZATURA E ALIMENTAZIONE
Vitamine e betacarotene sono le parole d’ordine, ma dobbiamo anche prediligere anche cibi antiossidanti e antinfiammatori, che aiutano a regolarizzare il microcircolo e rinforzare i capillari, che vanno in sofferenza per le alte temperature e per l’esposizione eccessiva al sole.
Sulla nostra tavola, in questa stagione, non devono mai mancare cibi contenenti acido lipoico, licopene, betacarotene, luteina, zeaxantina, vitamina A, vitamina C, vitamina E, acido folico, coenzima Q10, Omega 3.
COSA MANGIARE PER ABBRONZARSI BENE
Vediamo la lista della spesa:
• Pomodori -> ricchi di licopene che dona elasticità alla pelle, stimolando la rigenerazione del collagene
• Carote, cavoli, bietole, peperoni rossi, fragole, mango, melone, anguria -> sono i cibi migliori per avere un’abbronzatura senza scottature e che duri nel tempo. Contengono tutti betacarotene, che favorisce la produzione di melanina, utile a neutralizzare la produzione di radicali liberi in risposta ai raggi UV e così prevenendo l’invecchiamento cutaneo e alcune patologie degenerative
• Patate, spinaci, broccoli -> contengono acido lipoico, un’antiossidante potentissimo
• Cicoria, piselli, uova, prezzemolo, cavoletti di Bruxelles -> contengono luteina, la quale protegge gli occhi dall’azione dei raggi UV
• Mele, pesche, e tutti i vegetali di colore giallo arancione -> si fa il pieno di vitamina A
• Frutti di bosco, agrumi, kiwi, peperoni, ortaggi e foglia verde ricchi di vitamina C -> Si prevengono anche le macchie dovute all’avanzare dell’età, oltre che aiutare la pelle a rimane molto elastica
• Germe di grano, oli vegetali, avocado -> ricchi di vitamina E. Contengono anche coenzima Q10, migliorano l’idratazione e l’elasticità della pelle
• Legumi -> contengono polifenoli e saponine, potenti antiossidanti
• Yogurt naturale, formaggi -> aumentano l’acido folico indispensabile nella riparazione delle fibre del collagene ed elastina
• Frutta secca, pesce azzurro, frutti di mare -> qui troviamo Omega 3 e Omega 6
Come avete visto il pomidoro gode di un ottimo posto sul podio, per questo approfondiremo l’argomento la prossima settimana!
MAGNESIO, ESSENZIALE PER STARE BENE
Soprattutto d’estate, quando fa molto caldo, si sente spesso parlare di magnesio e di integratori dello stesso.
Ma cos’è esattamente il magnesio e perché è importante?
Lo abbiamo chiesto alla dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda.
COS’È IL MAGNESIO
Il magnesio è un elemento chimico (metallo) con simbolo Mg e numero atomico 12.
È l’undicesimo elemento più importante del corpo umano ed è ESSENZIALE per tutte le cellule e i tessuti.
Il corpo umano ne contiene oltre 20 grammi.
Combinato con calcio e fosforo è un costituente essenziale del tessuto osseo (idrossiapatite). Una quota si trova nei liquidi intracellulari e nel plasma.
A COSA SERVE
Contribuisce alla trasmissione degli impulsi muscolari e nervosi, alla produzione di energia del glucosio, al metabolismo di grassi e insulina, alla sintesi di proteine. La sua carenza può contribuire all’insorgenza di una vasta gamma di disturbi, da quelli cardiaci a quelli vascolari o respiratori.
Pertanto quando il fabbisogno non viene soddisfatto con l’alimentazione, occorre reintegrarlo con nutraceutici specifici.
IN QUALI ALIMENTI È CONTENUTO IL MAGNESIO
Ma dove si può trovare il magnesio negli alimenti?
Si trova in abbondanza nelle verdure a foglia verde, nella frutta secca, nei legumi, nei cereali integrali, nei datteri, nel cacao amaro, nei fichi.
Via libera e in abbondanza anche a tutti i cereali integrali, alle farine integrali, alla crusca, a piselli, fagioli, ai carciofi, ai datteri, all’aneto (erba aromatica), ai germogli di soia, ai semi di zucca, a spinaci, a bietole, banane, avocado, avena, mandorle, arachidi, pistacchi, anacardi, noci, semi di zucca.
Anche l’acqua minerale può essere ricca in magnesio. Basta leggere attentamente l’etichetta e controllare la composizione.
Ricordatevi che il magnesio agisce contro ansia, stress, dolori e tensioni muscolari, stanchezza e stitichezza.
Quindi integrarlo in modo corretto è molto importante.
W IL GELATO
Estate, sinonimo di gelato!
Cosa ci può dire la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda sul consumo di questo alimento?
COME NASCE IL GELATO
C’è chi si coccola con creme al cioccolato o al pistacchio, chi ama i sapori fruttati, chi quelli ricercati, ma il fatto è che il signor gelato conquista il 90% degli italiani.
Pare il gelato sia nato in Sicilia e che sia il dolce italiano più diffuso nel mondo!
Si dice che nacque come evoluzione dei sorbetti siciliani usciti dalla neve dell’Etna, evoluzione perfezionata poi a Firenze.
La leggenda narra che un certo Ruggeri preparò il gelato in occasione delle nozze di Caterina de’ Medici e Enrico d’Orleans…e fu un trionfo!
Ma fu a Parigi all’incirca nel 1686 che un cuoco siciliano, tale Francesco Procopio dei Coltelli, ne decretò il successo, con un clamore che si ripercosse in tutta Europa.
PERCHÉ CI PIACE TANTO
Sappiamo tutti che soprattutto in estate, con le temperature in continuo rialzo, aumenta notevolmente il consumo di gelato.
In effetti è un alimento con un’ottima palatabilità, goloso e super infrescante.
È piacevole per gli occhi ed eccezionale sia per il gusto e sia per la sensazione gradevole e fresca che lascia alle nostre papille gustative.
C’è chi lo sceglie alla frutta, chi preferisce i gusti cremosi, chi lo ama sul cono e chi in coppa…comunque sia, via libera a tutte le scelte, ma con qualche attenzione.
PROPRIETÀ ALIMENTARI
Per prima cosa, se siete a dieta e volete eliminare i chili di troppo, attenzione!
Il gelato soprattutto quello a base di crema e /o cioccolato fornisce tante calorie ed è ricco di grassi vegetali trans, usati per renderlo più cremoso.
È un alimento super energetico e rischia di trasformarsi in una bomba calorica e di far ingrassare quasi senza accorgersene.
Ma siccome anche se si è a dieta bisogna concedersi qualche trasgressione, allora via libera ai gelati piccoli, alla frutta, allo yogurt o anche al cioccolato, purché fondente.
È anche meglio puntare sui sorbetti preparati senza latte, e senza grassi. Ma non dimenticate che anche i sorbetti contengono tanti zuccheri e a volte anche alcol e magari vengono proposti alla fine di pasti già ipercalorici.
IL GELATO CI RENDE FELICI
Lo sapete che assaporare un gelato può migliorare anche l’umore? Ha un provato effetto simil endorfinico!
Riassumendo: idrata, regala energia, dona buon umore, perfetto dopo lo sport, ottimo come dessert o fuori pasto comodo e veloce, o come piatto unico nelle giornate più torride.
Tutto sta a sapersi limitare…
È anche bellissimo e salutare prepararlo in casa, provando ricette vecchie e collaudate e/o sperimentando accostamenti di gusti nuovissimi.
Poi esiste anche la granita… ma questo è un altro discorso che vi racconterò nel prossimo appuntamento!
LA BONTÀ DELLA BATATA
Oggi la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda, ci parlerà della batata.
Non è un errore ortografico o una piccola svista, si parla proprio di batata, anche conosciuta come patata dolce o patata americana.
LA BATATA
Nonostante il nome simile la batata non ha molto in comune con la patata tradizionale, infatti appartengono a due famiglie diverse.
La patata tradizionale appartiene alla famiglia delle solanacee, come melanzane e pomodori, la batata fa parte della famiglia delle convolvulaceae e non è un vero e proprio tubero, ma è una radice tuberosa o rizotubero.
Entrambe hanno avuto la loro origine in america meridionale e centrale.
La batata era lussureggiante soprattutto ad Haiti, ora sono diffuse in tutto il mondo!
IL SAPORE E LE PROPRIETÀ
Il sapore dolce e molto gradevole della batata è un misto tra quello della patata e quello della zucca. Lo sapete che per l’altissima concentrazione di sostanze nutritive è stata collocata al primo posto nella classifica dei 10 alimenti più salutari (center for science in the public interest)?
È ricca di fibre, vitamina a e c, flavonoidi, antociani e sali minerali, come calcio, potassio, ferro, magnesio. è un tubero molto digeribile.
QUANDO FA BENE
La batata ha tre applicazioni alimentari terapeutiche:
-> obesità: contrariamente alle apparenze il consumo di batata protegge dall’obesità, perché produce una sensazione di sazietà immediata e prolungata.
Riduce i picchi glicemici. La buccia contiene cajapo, una sostanza in grado di agire sul metabolismo di alcuni zuccheri, abbassandone il livello nel sangue. Per cui, previo lavaggio accurato, anche la buccia è commestibile.
Naturalmente la batata deve essere mangiata in dosi controllate.
-> arteriosclerosi e problemi cardiocircolatori: è ricca di bioflavonoidi e sostanze antiossidanti, alleati per la salute del sistema cardiovascolare e del microcircolo venoso. Non contiene grassi saturi, nè sodio.
-> corretto funzionamento dell’intestino: l’elevata quantità di fibre è di molto aiuto nei casi di stipsi
COME SI USA IN CUCINA
Sono molteplici i modi per cucinare la batata: arrostita al forno, come purè, nel risotto, in pasticceria.
Può anche essere consumata cruda, con la buccia ben lavata, masticandola molto bene.
Da provare anche aggiunta ad insalate miste.
Il periodo migliore per trovare la batata va da ottobre a marzo.
Una curiosità: viene impiegata anche per la produzione di farina, fecola, alcol, creme antirughe…e per l’estrazione di colorante rosso.
MIELE, IL “NETTARE DEGLI DEI”
Esiste qualcosa di più dolce del miele?
Scopriamo le proprietà nutritive con la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda
IL MIELE
Oggi vi parlerò di un alimento conosciuto da secoli e secoli nella storia della cucina e della farmacopea: il MIELE!
Può piacere o non piacere al nostro palato, ma indubbiamente il valore nutritivo del miele è acclarato.
Il miele è il prodotto della trasformazione effettuata dalle api, delle secrezioni dei fiori, il nettare, e dalle escrezioni di alcuni insetti, la melata. Viene poi immagazzinato nelle cellette dei favi (se le api sono allo stato brado) o nelle cellette delle arnie (se le api sono utilizzate per apicoltura).
La qualità del miele dipende da tanti fattori: il lavoro delle api, le condizioni ambientali come il clima e flora, ma anche dall’intervento dell’uomo.
Oggi purtroppo le api sono considerate animali in via di estinzione, per antropizzazione ambientale e a causa dell’utilizzo di insetticidi nell’agricoltura.
Esistono vari tipi di miele, differenti per colore, aroma, cristallizzazione.
La varietà dipende dalla fonte da cui proviene il nettare, dalla zona di produzione e persino dalle variazioni meteorologiche.
PROPRIETÀ DEL MIELE
Il miele si conserva a lungo, ma è importante non lasciarlo invecchiare troppo per evitare la perdita di caratteristiche e proprietà organolettiche. Diciamo che la conservazione massima consigliata e di due anni
Il miele è ricco di nutrienti con valore e azione antibatterica, antinfiammatoria, decongestionante, colagoga.
Non contiene però minerali con valori degni di nota per concentrazione.
Contiene una discreta concentrazione di vitamine del gruppo B, e una leggera di vit.C, inibina.
È un antibiotico naturale!
È però un alimento estremamente calorico, circa 300kalorie per 100grammi di prodotto, ed ha un indice glicemico altissimo!
Il miele potrebbe giovare:
1) azione decongestionante sulle prime vie respiratorie e come calmante della tosse.
2) sui muscoli con aumento della potenza fisica e della resistenza
3) sul cuore
4) protettivo e disintossicante riguardo al fegato
5) azione sull’apparato digerente con funzione protettiva, stimolante e regolatrice.
TIPI DI MIELE
Il miele, a seconda del tipo di fiore da cui viene succhiato il nettare, si diversifica in sapore, odore, colore cristallizzazione e proprietà.
Esistono tantissimi tipi di miele: acacia, castagno, eucalipto, melata, millefiori, sulla, tiglio, arancio, manuka, biancospino, ulmo… Ognuno con particolari e personali qualità!
E vogliamo parlare dell’uso in cucina?
Si può aggiungere a qualunque preparazione, basta sperimentare e trovare il gusto al palato che più ci piace!