DONNE CHE ISPIRANO DONNE

Essere donna, lavoratrice, moglie, madre.
In occasione della “Festa della donna” abbiamo intervistato Roberta Tusi, Amministratrice Delegata di Alcass SpA, azienda che ha dato vita al brand Amica Natura.
Ci ha parlato di come sia fondamentale la conoscenza e la formazione, il credere in sé stesse, ma anche potersi dare tempo.

Le abbiamo chiesto di parlarci della sua esperienza lavorativa e abbiamo scoperto che è possibile disegnare la propria strada, perseguendo ambizioni e desideri, che le soddisfazioni arrivano, ma che servono anche sacrificio e determinazione.

Mi sono laureata nel 1992 in Economia e Commercio presso l’Università degli studi di Brescia e, da sempre, ho avuto a che fare con il mondo dell’impresa provenendo da una famiglia di imprenditori. In verità ho cercato di coniugare la dimensione imprenditoriale con quella della formazione e della scuola poiché, sin da bambina, ho sempre visto il ruolo della maestra e dell’insegnante come una figura di riferimento, positiva ed in grado di trasmettere certezze. Non senza difficoltà visto che i genitori avrebbero desiderato vedermi immersa al 100% in Azienda, ho iniziato a fare le mie prime supplenze alle scuole superiori e, nello stesso tempo, ad occuparmi di amministrazione e finanza nell’impresa industriale di famiglia. In modo testardo e convinto, sostenendo non pochi sacrifici soprattutto dopo essere divenuta madre di due splendidi ragazzi, ho continuato a portare avanti le mie convinzioni. Da un lato le aule degli Istituti Tecnici, dall’altro l’ufficio e sempre maggiori responsabilità in ambito aziendale. Nel mezzo: la mia famiglia. Le soddisfazioni ricevute a scuola, ove mi accorgevo di consegnare un “valore aggiunto” anche per via della utilissima e parallela esperienza aziendale, mi hanno dato enorme forza ed entusiasmo, anche quando, dovendo portare avanti una famiglia con Renato, il mio amato marito, abbiamo sacrificato quasi tutto il nostro tempo libero per far funzionare bene il nostro progetto di vita. Oggi sono decisamente soddisfatta del mio percorso, mi ritengo una persona fortunata e devo ringraziare la mia famiglia, a cui ho dato e continuerò a dare tanto perché, aldilà di tutto, credo sia la cosa più importante, quella che giustifica i grandi sacrifici ma che concorre a godere delle soddisfazioni che il lavoro dà a chi si impegna e porta avanti i propri valori.

Il lavoro femminile è un argomento molto dibattuto, in un contesto socio culturale in cui ci sono ancora molti stereotipi da abbattere, affinché il ruolo della donna sia efficace e inclusivo.
Cosa ne pensa?

L’importanza del ruolo della donna nel mondo del lavoro è un fatto riconosciuto. Numerosi sono infatti gli studi che dimostrano come il ruolo femminile, sia in ambito lavorativo, sia in ambito economico, finanziario e sociale, abbia un impatto fondamentale sullo sviluppo e sulla crescita di un Paese. In Italia l’impianto normativo esistente “sembra” garantire una sostanziale parità giuridica, almeno per quanto riguarda le regole di accesso al mondo del lavoro. Sappiamo però che non è così. Le norme, infatti da sole non bastano. Serve una reale e concreta volontà civica per garantire le famose pari opportunità ed il pari trattamento. Serve quindi ancora molto “lavoro culturale” per addivenire all’indispensabile cambiamento e per combattere tutti gli atteggiamenti non inclusivi nel mondo del lavoro e della Società in genere. Sono tuttavia convinta che l’equilibrio all’interno delle relazioni passa attraverso la composizione di gruppi misti. Non si può infatti parlare del ruolo della donna senza parlare anche di quello dell’uomo. Il tasso di formazione universitaria è, come noto, più alto nelle donne rispetto agli uomini. Dobbiamo renderci conto dello spreco di talento che si concretizza quando non mettiamo a valore il prezioso contributo femminile nel mercato del lavoro, soprattutto dopo l’arrivo di un figlio. Inoltre è risaputo come le donne siano portatrici di valori importanti, di esperienze, sensibilità complementari rispetto all’uomo. È infatti dimostrato come le Aziende con buone pratiche in materia di diversità di genere godono anche di migliori indici di sostenibilità finanziaria e gestionale. Le donne sono infatti portatrici di abilità e attitudini complementari a quelle maschili ed è la combinazione di esse a produrre maggiore efficienza, produttività e innovazione. La donna deve credere prima di tutto in sè stessa e nelle proprie capacità in modo da trasmettere questo potenziale nel proprio agire. La cosa certa è che non sarà mai facile, ma ciò deve essere uno stimolo a perseverare.

Un altro tema molto importante è l’ingresso nel mondo del lavoro, che mai come oggi risulta competitivo. Che consigli si sente di dare a una ragazza che, terminati gli studi, si presta ed inserirsi nel mondo del lavoro?

Credo che il mio migliore consiglio sia contenuto in questa “ricetta di valori e priorità”:
Guardare. Guarda il mondo con occhi curiosi cercando gli stimoli per affinare impegno e professionalità dove più si addensano i fermenti di trasformazione.
Conoscere. La conoscenza è la base di tutto, come una guida deve aiutare a sintetizzare i saperi, gli sguardi e le sensibilità di chi ci sta intorno, donne e uomini, con la convinzione che tutto ciò porta innovazione in ogni campo.
Fissarsi obiettivi raggiungibili. Darsi obiettivi senza demordere quando si incontrano ostacoli ma trasformando il fallimento in opportunità e credendo in sé stesse e nella attività che si sta portando avanti.
Darsi il tempo. Impegnarsi per conoscere l’ambiente e non avere paura cogliendo ritmi, linguaggi, relazioni, stati emotivi collettivi e individuali per elaborare una strategia relazionale e professionale efficace. Dire qualche “no” si può! Così come prendere il coraggio di presentare un’idea che magari non va bene subito, ma chissà… prima o poi si concretizza. A me è successo.

L’8 Marzo è l’occasione per confrontarci con la realtà quotidiana delle donne, dove ci sono certo difficoltà (basti pensare che il tasso di occupazione è inferiore al 50% per le donne e prossimo al 70% per gli uomini, dati OCSE), ma dove troviamo anche esempi di donne che hanno voluto seguire i propri obiettivi, che hanno una marcia in più, che hanno saputo affermarsi.
Donne che ispirano donne.