ALIMENTAZIONE, CORONAVIRUS E FAKE NEWS

I social network sono una grande risorsa del nostro tempo: ci permettono di comunicare in modo immediato, raggiungendo molti destinatari in pochissimo tempo e permettendo alle informazioni di circolare in modo molto veloce.
Di contro, quello che viene a volte a mancare, è la veridicità delle notizie.
È molto importante come prima cosa verificare la fonte che ha scritto il post o l’articolo, per valutare se sono informazioni attendibili.
Ecco cosa scrive oggi il nostro medico nutrizionista Chiara D’Adda.

FAKE NEWS

Il termine FAKE NEWS in italiano vuol dire letteralmente “notizie false”.
Mai come in questo tragico periodo per il mondo le incontriamo quotidianamente, basta aprire un giornale o andare sui social.
Sono articoli redatti con informazioni inventate, ingannevoli o distorte, resi pubblici con il deliberato intento di disinformare, creare scandalo o paura.
Vengono condivise anche da chi è in perfetta buonafede.

Intorno al tema “coronavirus” ci sono innumerevoli e pericolose fake news.

Io mi occuperò delle più pubblicate ed inerenti alla mia specialità, che è la medicina nutrizionale.

Mangiare aglio può aiutare a prevenire l’infezione da Covid 19
NOOO! L’aglio ha alcune proprietà antimicrobiche, ma non è preventivo nei confronti di questo virus.

• Bere tanta acqua lava via il virus dalle vie aeree e lo spinge nello stomaco, dove l’acidità lo distrugge.
NOOO! L’acqua fa benissimo, ma non serve a prevenire dal contagio.

• Mangiare tante proteine aumenta l’efficacia del sistema immunitario.
NOOO! Non ci sono evidenze che superare la dose giornaliera raccomandata (0,8 gr per 1 kg di peso corporeo, se non si fa lavoro fisico molto pesante) dia benefici aggiuntivi al lavoro del nostro sistema immunitario.

Bere bevande molto calde uccide il virus.
NOOO! Il virus è in grado di replicarsi alla temperatura corporea che è di circa 37 gradi.

Mangiare tante arance e limoni previene il contagio, perché la vitamina C ha azione protettiva nei confronti del virus.
NOOO! Non ci sono evidenze scientifiche che provino questa azione. Anche se si può dire che un’assunzione di vit. C, male non fa.

Aumentare l’assunzione di vitamina D, protegge dall’azione del virus.
NOOO! Non fa senz’altro, male, ma non inattiva il virus

RICORDATEVI SEMPRE: distacco sociale, mascherina, lavaggio accurato e lungo delle mani con sapone, alcool o sostanze detergenti medicali.
Sono le misure essenziali per vincere questo nemico invisibile.

ALLA RICERCA DEL LIEVITO DI BIRRA

In queste giornate, in cui la parola d’ordine è “stare in casa”, abbiamo riscoperto la tradizione italiana a tavola.
Il piacere di impastare e di cuocere nel proprio forno casalingo, profumando la casa e soddisfando il palato!
Fa sorridere il fatto che nei punti vendita è diventato impossibile reperire il lievito di birra, gli scaffali sono vuoti, mentre fino a qualche giorno fa non era certamente difficile da acquistare.
Proprio del lievito di birra ci parla oggi la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda.

ITALIANI IN QUARANTENA E LIEVITO DI BIRRA

Questi giorni di quarantena (che bisogna tassativamente mettere in pratica), stanno facendo scoprire o riscoprire il lato creativo di ognuno di noi in cucina.
Permettetemi di fare una piccola battuta di spirito: a fine quarantena, tutti panettieri professionisti!
Molti di noi si stanno cimentando nella preparazione di pane, pizza, focacce, dolci di ogni sorta.
Un po’ per passare il tempo e mangiare cose buone, un po’ per evitare di uscire troppo spesso per fare la spesa.
Il lievito di birra è impiegato per la preparazione di numerose ricette per la sua capacità di far crescere ed aumentare di volume gli impasti.

COS’È IL LIEVITO DI BIRRA ?

È un fungo microscopico, formato da colonie di microrganismi unicellulari, ottenuti grazie ad un processo di fermentazione.
Il saccharomyces cerevisiae è un organismo unicellulare che si riproduce per gemmazione.
Si trova sul mercato come lievito fresco appena pressato o come lievito secco (conservabile per circa 1 anno).
Quello fresco ha un aroma caratteristico, mentre per la produzione del levito secco attivo, il materiale viene liofilizzato.
È il lievito più importante nell’ambito dell’alimentazione umana, il suo utilizzo è noto fin dall’antichità e viene utilizzato per la panificazione, la vinificazione, la produzione di birra.
Documenti segnalano che sia stato isolato per la prima volta dalla superficie di acini di uva.
È presente infatti nella pruina, che è una sostanza di consistenza cerosa che viene prodotta dalle cellule superficiali dell’epidermide di frutti e foglie.

BENEFICI E CONTROINDICAZIONI

Il consumo del lievito di birra ha molti benefici, ma anche alcune controindicazioni.

Contiene:
• potassio
• calcio
• fosforo
• ferro
• zinco
• cromo
• selenio
• ferro
• vitamine dl gruppo B, soprattutto B1 e B12

Il suo consumo ha effetti benefici sull’apparato cardiovascolare in quanto le vitamine del gruppo B abbassano i livelli di omocisteina, la quale favorisce la formazione di placche aterosclerotiche.
Apporta benefici al funzionamento del fegato in quanto esercita una vera e propria azione di depurazione
Offre sostegno all’attività intestinale, per la presenza di fermenti che aiutano il ripristino della flora batterica, facilitando così il transito intestinale.
Mantiene in buono stato l’apparato tegumentario e degli annessi cutanei, quindi fa bene ai capelli e alle unghie, che contribuisce a rafforzare.

Attenzione però alle controindicazioni!
Può risultare dannoso per chi soffre di gotta o di insufficienza renale, perché contiene molte purine: sostanze azotate che si trasformano in acido urico, un composto che crea problemi a chi soffre di tali patologie.
È sconsigliato a chi soffre di candida e micosi (abbassa il ph della pelle), ed è meglio evitarlo anche se si soffre di gonfiore intestinale o colite, in quanto può peggiorare i sintomi.
Naturalmente sto parlando dell’uso massiccio del lievito, assunto sottoforma di compresse o altre formulazioni! Una buona pizza è sempre ammessa!

Infine voglio mettervi in guardia dalle “bufale” riguardanti la preparazione in casa del lievito di birra: circolano molti video che illustrano queste casalinghe preparazioni.
Non è possibili creare il lievito di birra da zero, la soluzione è moltiplicarlo partendo dal lievito fresco.
ATTENZIONE! Verificate sempre l’origine di ciò che leggete o vedete, e non fidatevi mai troppo!

SCOPRIAMO COS’È IL KEFIR

In questo periodo di grande tensione sarebbe consigliato evitare il sovraccarico informativo circa gli aggiornamenti Covid-19.
Potete scegliere di tenervi aggiornati, giustamente e per buon senso, guardando però una sola edizione al giorno del telegiornale e consultare il web con parsimonia, filtrando le informazioni sicure da quelle fake.
La nostra mente è molto suggestionabile e l’umore nero non aiuta a farci coraggio.
Dobbiamo imparare a proteggere anche la nostra psiche!

La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci parla oggi del KEFIR, che in lingua turca significa “benessere o delizia”.
Anche il cibo può essere d’aiuto!

COS’È IL KEFIR?

Il KEFIR è un prodotto tipico delle regioni del Caucaso.
La sua diffusione risale a migliaia di anni fa e secondo la leggenda fu Maometto a donare i primi grani di kefir ai montanari del Caucaso, che per questa ragione lo chiamarono “miglio del profeta”.

Fa parte dei cosiddetti “latti fermentati”.
È infatti latte di mucca addizionato con lattobacilli bulgarici, streptococchi termophili, lieviti, alcuni batteri (si contano fino a 15 specie batteriche) che provocano una fermentazione sia lattea, sia alcolica.
Può essere prodotto anche con latte di pecora o capra.

È un alimento dinamico: dopo 1 giorno ha sapore dolce e consistenza cremosa, dopo 2-3 giorni diventa acido, spumeggiante e modestamente alcolico (circa 1 grado).
Garantisce un apporto ottimale di fermenti lattici (probiotici), di calcio, magnesio, zinco, fosforo.
Apporta vitamine del gruppo B e vitamina K le quali, in sinergia, migliorano la funzionalità epatica, biliare ed intestinale.
Contiene molti aminoacidi, come il triptofano ad esempio, che è il precursore della serotonina, il neurotrasmettitore della felicità.
Il kefir si può preparare in casa oppure acquistarlo in tutta comodità al supermercato.

COME SI ASSUME IL KEFIR?

E’ consigliabile assumerlo lontano dai pasti principali, come se fosse uno yogurt.
Riequilibra il microbiota intestinale, contribuisce a promuovere la formazione di anticorpi, può essere consumato dalle persone intolleranti al lattosio, in quanto il kefir, cibandosene, ne riduce di molto il contenuto.
Controindicazioni?
Attenzione a chi è intollerante ai lieviti e alle proteine del latte.
Va inserito gradualmente nell’alimentazione, perché inizialmente si potrebbero avere fastidi come gonfiore, dolore addominale e stipsi.

INSIEME CE LA FAREMO

È senza dubbio un momento di difficoltà per il nostro Paese, che sta mettendo a dura prova la popolazione tutta.
Come già comunicato nei giorni precedenti, Amica Natura sta continuando regolarmente la produzione, così come sono attive le consegne, sul territorio nazionale ed estero.

Quale azienda di produzione alimentare, abbiamo il dovere morale di garantire l’approvvigionamento necessario, dando la possibilità alle persone di acquistare ciò che desiderano ed evitare così di creare ulteriore panico tra la popolazione già disorientata
Ovviamente abbiamo messo in atto le dovute precauzioni in termini di sicurezza e prevenzione, come indicato dal Ministero della Salute, al fine di tutelare la salute del personale interno, di fornitori e clienti.

In questo momento davvero difficile ci è sembrato doveroso guardare anche al di fuori della nostra Azienda, sostenendo con una donazione di tute protettive il locale Centro Operativo Soccorso Pubblico.
Tali tute saranno utilizzate dal personale volontario in servizio.
Sono persone che prestano assistenza e primo soccorso, in convenzione con il 112.
È grazie al loro incessante e fondamentale lavoro, che possiamo avere il supporto necessario per affrontare questa situazione di emergenza.
In prima linea offrono il loro aiuto e l’assistenza indispensabile, esponendosi per primi ad un alto rischio di contagio.

Ci è sembrato doveroso aiutarli, per quanto ci è possibile, con questa donazione.
A loro e a tutto il personale sanitario, va il nostro pensiero e un sentito ringraziamento, che non potrà mai essere sufficiente per l’immenso lavoro che sono chiamati a compiere.

GRAZIE AL GIORNALE DI BRESCIA, INSIEME IN QUESTO DIFFICILE MOMENTO

In questo momento oltremodo difficile, sentiamo il dovere morale di garantire la continuità di fornitura dei prodotti alimentari.
Allo stesso modo il nostro impegno è di assicurare al personale occupato nella catena produttiva di lavorare in massima sicurezza.

Mai come in questi giorni le persone stanno vivendo la paura di un possibile stallo nella produzione alimentare, recandosi al supermercato e facendo provviste in grandi quantità.
Renato Bonaglia, CEO di Alcass, parla di come stiamo affrontando l’emergenza COVID in questi giorni, tranquillizzando la popolazione circa la continuità nella produzione.

Leggi l’articolo completo pubblicato sul Giornale di Brescia in data 20 marzo 2020.

RESTARE A CASA E GESTIRE LA FAME

In questo momento inaspettatamente difficile, viviamo col fiato sospeso, in attesa di quel benedetto “tutto è finito” che ci farà guardare al futuro, provati, ma con occhi di speranza.
È un momento complicato, molto complicato.
L’emergenza COVID-19 ci sta mettendo a dura prova.
Le misure di contenimento in Italia sono chiare: restare in casa.
L’unico modo per prevenire la diffusione, proteggere noi stessi, i nostri cari e la comunità tutta.
Ma il tempo, mentre si è chiusi in casa, sembra non passare mai.

La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci aiuta ad affrontare un tema molto sentito in queste giornate: COME FARE LA SPESA.

Si può uscire per andare a comprare generi di prima necessità, come gli alimenti indispensabili al nostro sostentamento.
L’imperativo è non farsi prendere dal panico, perché gli approvvigionamenti saranno sempre garantiti.
È necessario fare piccole scorte che ci consentano di uscire il meno possibile, ma nello stesso tempo avere un’alimentazione consapevole.
Non è necessario andare ogni giorno al supermercato, anzi è assolutamente da evitare!

Uno dei problemi di questa permanenza forzata in casa è la FAME NERVOSA E DI CONSEGUENZA IMPARARE A GESTIRLA.

Come si può resistere ai raid alla dispensa e al frigorifero?
Qualche piccola idea, dettata dal buon senso:
• Cucinare cibi sani, nutrienti, ma che siano anche buoni
Mangiare seduti, rigorosamente seduti
• Masticare bene e lentamente
• Quando si mangia non usare il telefono, spegnere la televisione, non leggere nulla. Caso mai ascoltare la musica che più amiamo
• Mangiare solo quando la fame la senti nella pancia, non nel cervello
• Mantenere i ritmi alimentari inalterati, come prima della quarantena
Comporre il piatto giusto: metà verdura, ¼ proteine, ¼ carboidrati integrali. Se hai ancora fame, riserviti di verdura
• Quando si sente di essere soddisfatti, bisogna fermarsi
Mangiare con i 5 sensi, assaporando lentamente ogni boccone che portiamo alla bocca
• Chiedersi dove si sente la fame…. stomaco, pancia, testa, petto (tipo ansia)

Ultimo, ma non ultimo: continuare a fare esercizio fisico! Non c’è lo spazio?
INVENTATELO!

Insieme ce la faremo!
Un abbraccio a tutti.

AMICA NATURA GARANTISCE LA PRODUZIONE

Comunicato stampa Amica Natura
A tutti i clienti, fornitori e collaboratori

Gentilissimi,
desideriamo comunicarvi che la nostra azienda ha messo in atto le dovute precauzioni in termini di sicurezza, come indicato dal Ministero della Salute, al fine di tutelare la salute del personale interno, di fornitori e clienti.

Amica Natura prosegue la produzione a pieno regime, così come sono attive le consegne, al fine di soddisfare le esigenze sul territorio nazionale e estero.

Un sentito ringraziamento ai nostri collaboratori per il grande impegno che stanno dimostrando nell’affrontare l’emergenza COVID-19, permettendo così il proseguimento della produzione a pieno regime.

Cogliamo l’occasione per dedicare un pensiero a tutti gli addetti della sanità che si stanno prodigando senza sosta da giorni, in strutture ormai messe a dura prova dall’emergenza.

In un momento molto delicato per il nostro settore e per il nostro paese, riteniamo doveroso lavorare insieme e nel rispetto delle regole, al fine di garantire la produzione alimentare.

Per qualsiasi informazione il nostro personale resta a disposizione info@amicanatura.it 030 6872108

#andràtuttobene

ANDRÀ TUTTO BENE

In un momento molto delicato per il nostro Paese, domenica 8 marzo non è stato possibile ricordare la giornata internazionale della donna con feste e cortei, come d’abitudine.
Desideriamo però ringraziare tutte le donne con questo articolo della dottoressa Chiara D’Adda, che ha deciso di promulgare tramite la nostra rubrica FOOD IS LIFE.
Un ringraziamnto il suo che condividiamo.
Grazie a tutte le donne sempre in prima linea, forti come solo le donne sanno essere!

Oggi vorrei dedicare il mio contributo alle Donne.

Al coraggio, alla forza, al sorriso, alla grinta, alla fragilità, alla poesia, alla fierezza delle donne, di tutte le donne.
In un momento così emotivamente impegnativo, come quello che stiamo vivendo in questi giorni, il mio pensiero va soprattutto a tutte le donne che stanno lavorando nei reparti ospedalieri, messi a dura prova.

Turni massacranti, riposi che saltano, notti in piedi, paura.
Il dolore e la paura di tutti i malati che avvolge le stanze e i corridoi di questi luoghi asettici.
Donne che mai come in queste ore hanno fatto della loro professione una vera e propria missione di umanità.
Questo virus ha colto di sorpresa l’Italia e il mondo intero e noi possiamo, anzi, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, con atteggiamenti virtuosi.
Noi possiamo e dobbiamo stare nelle nostre case, con le nostre famiglie e i nostri affetti. Loro no, non possono permettersi questo, non possono cedere alla paura, allo sconforto, alla stanchezza.
Non possono stare a casa perché oramai vivono in ospedale.
E nutrono con il sorriso, cercando di mitigare la paura altrui.
Eroi esausti, perché non si fermano più da tantissimi giorni. Eroi in trincea.

Grazie di cuore per tutto quello che state facendo in questo gravoso periodo, travolti da una pandemia inaspettata e quasi anacronistica.
Andrà tutto bene!

POLPETTINE DI SOIA ALLA SORRENTINA

Come creare un piatto gustoso partendo dalle polpettine di soia Amica Natura?
Giuseppe, dal suo blog di GIALLO ZAFFERANO, ci propone una ricetta tradizionale, che accontenta grandi e piccini.
Porta in tavola gusto e genuinità!

INGREDIENTI

600 gr passata di pomodoro
6 foglie di basilico
1 spicchio d’aglio
Olio EVO q.b
Sale q.b
250 gr mozzarella
70 gr parmigiano

PREPARAZIONE

In una pentola versare un filo d’olio e soffriggere l’aglio fino alla doratura.
Versare la passata di pomodoro, salare a piacere e insaporire con alcune foglioline di basilico.
Coprire e cuocere il sugo a fiamma bassa per almeno 20 minuti.

Far rosolare le nostre polpettine di soia in una padella antiaderente per 5 minuti, successivamente versarle nel sugo, continuando così la cottura del sugo con le polpette per altri 10 minuti.

A questo punto aggiungere la mozzarella e il parmigiano, lasciando che si sciolgano.
Ora impiattate e pappatevi le polpettine!