Una mini rubrica insieme alla Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda. Tre appuntamenti alla scoperta di tre pseudocereali che, negli ultimi tempi, sono diventati protagonisti delle tavole italiane: quinoa, grano saraceno e amaranto.
Scopriamoli insieme.
Sapete qual è la differenza tra riso e quinoa? Tra orzo e grano saraceno?
O tra farro e amaranto?
Avete mai sentito parlare di pseudocereali?
CEREALE O PSEUDOCEREALE?
La parola cereale non fa direttamente riferimento alla classificazione botanica, quanto all’uso che si fa di un determinato alimento.
Il termine deriva dal latino e significa appartenente a Cerere, dea della fertilità e dei campi.
I cereali appartengono per lo più alla famiglia delle graminacee. Queste piante erbacee producono frutti dai quali si ricavano farine o altri cibi.
I più conosciuti sono grano, riso, mais, avena, farro e orzo, ma vi sono anche sorgo, bulgur, miglio e tanti altri ancora. Possono essere con o senza glutine.
Gli pseudocereali possiedono numerose caratteristiche simili ai cereali, sia per il loro utilizzo e consumo che per i valori nutrizionali.
Tuttavia, gli pseudocereali provengono da famiglie botaniche diverse e hanno delle caratteristiche particolari.
I più conosciuti sono la quinoa, il grano saraceno e l’amaranto.
Questi sono naturalmente privi di glutine, quindi ottimali per le persone affette da celiachia o da gluten-sensitivity.
Oggi vediamo insieme la quinoa.
LA QUINOA
La quinoa deriva dai semi di una pianta erbaceaa appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae (come le spinaci e la barbabietola), originaria dell’America del Sud.
Questi semi contengono però saponine, glicosidi terpenici dal sapore molto amaro.
I semi vengono lavorati per rimuovere il rivestimento fibroso contenente le saponine che, altrimenti, comprometterebbero la commestibilità del prodotto stesso.
Le foglie di quinoa vengono consumate come verdura, esattamente come quelle di barbabietola e spinaci.
Purtroppo, la loro disponibilità commerciale è molto limitata.
LE CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI
Coltivata soprattutto in Boliva, Perù, Cile ed Equador, la quinoa viene raggruppata in tre categorie a seconda del colore: bianca, nera e rossa.
Ha un apporto energetico significativo fornito principalmente da carboidrati, proteine e da un piccolo apporto di lipidi. La ricca presenza di fibre rende questo pseudocereale idoneo a una dieta per diabetici, evitando la formazione di picchi glicemici.
Inoltre, contiene sali minerali con buone concentrazioni di fosforo, ferro, magnesio, calcio e zinco. Contiene anche omega3 e omega6.
La quinoa è naturalmente priva di colesterolo, glutine e istamina. Per questo motivo la quinoa è un alimento ben tollerato da tutti.
IN CUCINA
La quinoa è un alimento molto versatile in cucina, perfetta per la preparazione di piatti sani e nutrienti, sia dolci che salati.
Oltre alle classiche insalate a base quinoa, condite con verdure e proteine vegetali/animali a piacere, si possono creare polpette, hamburger, biscotti o torte!
CONTROINDICAZIONI
Le situazioni di intolleranza alla quinoa sono molto rare ma presenti.
In caso di ripetuti episodi di formazione di calcoli renali, è meglio evitare un consumo eccessivo di quinoa.
Non perdetevi una fantastica ricetta a base di quinoa che uscirà martedì 21.02 sui nostri social!
Ci vediamo mercoledì 22.02 per scoprire insieme il prossimo pseudocereale.