La primavera è nell’aria e… stanno arrivando! Parliamo delle erbe aromatiche, naturalmente!
La dottoressa nutrizionista Chiara D’adda ci parlerà di queste profumate e saporite erbe!
LE ERBE AROMATICHE
E non è necessario possedere un vasto orto per coltivarle, ma basta anche solo un balcone ben esposto ai raggi del sole e qualche piccola attenzione
In più molte di queste erbe attirano gli insetti impollinatori (che sono molto utili) e tengono lontano quelli nocivi (tipo zanzare e afidi).
E soprattutto non c’è storia… volete mettere il sapore di un’erba appena colta rispetto ad un’erba aromatica congelata o seccata?
Il sale, un tempo, era assai difficile da trovare e veniva sostituito da spezie ed erbe aromatiche, per dare sapore alle varie preparazioni.
Oggi, con la disponibilità del sale decisamente aumentata (e purtroppo per la nostra salute, abusata) da anni, le erbe sono state decisamente confinate ad un utilizzo sporadico e saltuario, provocando di fatto una notevole perdita, poiché contengono numerosi principi nutritivi, vitamine e minerali utili nella digestione.
DIFFERENZA TRA ERBE AROMATICHE E SPEZIE
È forse il caso di rivalutare ampiamente il loro uso come insaporitore prezioso, atto a valorizzare ricette e preparazioni, in modo che si possa sostituire quasi completamente l’uso del sale. È solo una questione di abitudine!
Le erbe aromatiche prendono il loro nome proprio dal delizioso e gradevole profumo (AROMA) che emanano e quando sono fresche e appena raccolte, stimolano piacevolmente il nostro olfatto. Sono ricche di effetti benefici sulla nostra salute, a breve o lungo termine, basta sapere di ognuna le proprietà vincenti (oltre che palatalmente gradevoli).
Le erbe aromatiche, a differenza delle spezie che principalmente provengono dall’Africa e dal lontano Oriente, giungono proprio dalle aree mediterranee italiane, da cui venivano esportate e rendono sia l’Italia che la vicina Francia i luoghi di maggior diffusione, rispetto per esempio all’est Europa che sceglie di prediligere le spezie.
Le erbe aromatiche sono da alcuni considerate spezie ma in realtà si distinguono da queste perché vengono principalmente utilizzate fresche, mentre le spezie sono essiccate.
ALCUNE ERBE AROMATICHE E I BENEFICI
L’elenco delle erbe aromatiche è lunghissimo! Talmente lungo che, leggerlo tutto, può spaventare.
Mi limiterò a parlarvi di quelle più comunemente usate in cucina
Dai decotti delle nonne, alla moderna fitoterapia, fino alle stesse medicine (che nel 50 % dei casi sono ancor oggi di derivazione vegetale), erbe e piante sono da sempre presidi della salute e del gusto.
ROSMARINO: il suo nome significa “rugiada di mare”. Questo perché le piante più floride si trovano lungo le coste marittime. Era amatissimo fin dai tempi antichi e veniva considerato da Egizi e Romani una panacea (per le sue virtù antisettiche) per conservare la carne che veniva cosparsa di foglioline tritate.
Contiene molte vitamine (incluse quelle preziose del gruppo B), che sono preziose per il sistema nervoso e per la mente. Racchiude quantità di calcio, ha poteri calmanti e distensivi.
Dalle sue caratteristiche foglie si estraggono olii essenziali dal potere balsamico e antinfiammatorio. È stimolante e diuretico, benefico per gli anemici e aiuta a tenere a bada colesterolo e trigliceridi. In cucina si usa su arrosti, pesce al forno, sulle focacce e sulle mitiche patate al forno.
E se vi sentite appesantiti dopo un lauto pasto, fate bollire per tre minuti un rametto di questa magica pianta in acqua già bollente. Lasciate riposare per cinque minuti e poi bevete. La digestione riprenderà alla grande!
ORIGANO: la leggenda narra che era così profumato che la dea Afrodite lo coltivava personalmente nel suo giardino, ai piedi dell’Olimpo. Ma le sue virtù vanno ben oltre all’odore.
È ricco di oli essenziali e sostanze aromatiche, fenoli, calcio, sali minerali. Ha proprietà antivirali e digestive, favorisce il ciclo femminile senza dolori.
In cucina non c’è piatto mediterraneo senza origano: pizza, focacce, panzanelle, pomidori ecc…
Si può usare ovunque, ma anche per qualche ricetta fuori dalle nostre tradizioni. Che ne dite di tofu a tocchetti, più pomodorini affettati, più cipollotto, più olive spezzettate, olio, peperoncino, sale? Fate marinare per 20 minuti. Poi spadellate solo il tofu finché non è croccante, riunitelo alle verdure e spolverate il tutto con abbondante origano e semi di papavero.
SALVIA: questa meravigliosa pianta, nel XIII secolo, era nei mercati olandesi, valutata tre volte più del già preziosissimo tè. È un’autentica regina non solo dei sapori, ma anche della salute.
I flavonoidi contenuti nelle foglie hanno effetto antiossidante, quindi aiutano a combattere i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. È diuretica, balsamica, ipoglicemizzante e tonificante. Perfetta per l’igiene orale, tanto che gli antichi romani la usavano come spazzolino e come dentifricio. Può essere utile ancora oggi in caso di infiammazioni della mucosa orofaringea (sotto forma di infusi ben caldi, ogni 3 ore). Contiene inoltre sostanze simili agli ormoni estrogenici. In cucina il suo aroma speziato e leggermente amaro si accosta a qualunque piatto, dalle carni ai ripieni, ai formaggi a pasta morbida, alle minestre, ai legumi. Si può utilizzare fritta in pastella, col burro fuso, nelle salse, e anche nei sorbetti.
TARASSACO: detto anche cicorietta selvatica, si trova nei campi da marzo a novembre. È un vero regalo di madre natura, perché é ricco di fibre che aiutano la regolarità intestinale, di acido folico e di composti amari, particolarmente amici del fegato. È dunque depurativo e utilissimo per contrastare l’accumulo di tossine da stress, da inquinamento, da cattiva alimentazione, da patologie epatiche. In cucina: all’agro, ripassate in padella con olio e aglio, insieme alla carne per rendere più leggere le polpette, in frittata, in omelette.
MALVA: pare che Cicerone ne facesse scorpacciate e Ippocrate e Plinio la consigliassero per ritrovare salute e serenità. Anche i greci la consideravano magica e amica degli dei, tanto che i seguaci di Pitagora la raccomandavano per calmare vizi e passioni umane.
Storie antiche, ma naturalmente come sempre, con un fondo di verità. Perché la malva è ricca di mucillagini dalle proprietà emollienti e antiinfiammatorie per tutti i tessuti del corpo, preziosa in decotto contro il mal di gola e infiammazioni intime e infiammazioni del cavo orale. Diuretica, depurativa, grazie all’azione protettiva delle mucillagini che creano un film protettivo sulle mucose è utilissima per prevenire e contrastare problemi gastroesofagei e per favorire la regolarità intestinale. In cucina: foglie e fiori sono da sempre presenti in ogni cucina mediterranea, perfetti nelle minestre, nelle creme di verdura, nei soffritti, crudi in insalata. Con la malva si può anche aromatizzare il formaggio.
Mancano all’appello due delle erbe aromatiche più usate da noi italiani…quali sono?