In questo momento di emergenza sanitaria mondiale non è possibile (o comunque è sconsigliato) viaggiare e visitare nuovi paesi esteri.
Approfittiamo della rubrica FOOD IS LIFE per portare nelle nostre case la cucina etnica!
Ogni cultura ha le sue ricette tradizionali, profumi e sapori che possiamo provare a riprodurre nelle nostre cucine.
Scopriamo le caratteristiche delle diverse tipologie gastronomiche con la dottoressa Chiara D’Adda: scegliere cosa mangiare aiuta la salute, perché c’è sempre qualcosa di buono in ogni tipo di cucina.
GIAPPONESE
Cosa c’è di più raffinato di una cena giapponese? Elegante, colori delicati, armonia delle presentazioni dei vari piatti.
Le pietanze risultano molto salutari in quanto ricche di pesce, dunque proteine nobili e acidi grassi omega 3, amici del cuore e della circolazione.
Presenti anche le alghe, contenenti iodio che stimola il metabolismo e la tiroide.
Pochi fritti (tempura) e grande uso di cibi crudi o cotture veloci al vapore, in questo modo si riducono i condimenti e si salvaguardano vitamine e minerali.
Come è noto nella cucina giapponese è molto usato il pesce crudo, importante però è imparare ad “abbatterlo”.
Abbattere il pesce è un processo fondamentale per eliminare la presenza eventuale di parassiti oppure di batteri, per farlo in casa bisogna posizionare il prodotto in un piatto pulito e coperto con pellicola trasparente: la temperatura va portata a -18°, lasciandolo in freezer per almeno 4 giorni prima di consumarlo.
Piano con il sakè, la bevanda prodotta dalla fermentazione del riso… sapore delicatissimo, ma molto alcolica.
È invece piacevole e salutare pasteggiare con uno dei tanti raffinatissimi tè giapponesi.
INDIANA
La cucina indiana, in particolare quella del Sud, non utilizza carni rosse in quanto nella religione Indù la mucca è un animale sacro, quindi solo carni bianche e molto pesce.
D’abitudine viene utilizzato yogurt e pochissimi formaggi, di conseguenza vengono limitati molto i grassi saturi, che sono nemici della salute e del cuore.
L’ingrediente principe della cucina indiana sono i legumi (famose le lenticchie rosse o dahl), fonte di ferro, potassio, fosforo, e anche di proteine.
Molto usato è il riso basmati, che ha un basso indice glicemico, e altri carboidrati molto digeribili.
Verdure e ortaggi, sani e colorati.
Ogni piatto è una vera e propria esplosione di spezie, a partire dall’onnipresente Curry, famosa miscela di polveri, in versioni più o meno piccanti.
Come sapete le spezie fanno benissimo alla nostra salute.
Attenzione ai tipi di pane indiani (chapati, roti, puri), spesso sono fritti in olio di cocco o palma che sono nemici della salute.
Nel prossimo articolo la dottoressa D’Adda ci parlerà della cucina greca, messicana e cinese.
Altre culture, altri sapori!