Via libera alla zucca!

La zucca è uno degli ortaggi maggiormente legato a miti e leggende storiche. Un ortaggio che si presenta in varie forme e colori, ma che rimane ricco di proprietà e benefici per il nostro organismo. La nostra Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci svela alcuni misteri legati alla zucca. 

 

Morbida o soda, arancione intenso o color pastello, liscia o rugosa che sia, la zucca è la regina dell’autunno.

Nonostante sia possibile trovarla sugli scaffali dei supermercati tutto l’anno, è sempre meglio rispettare la stagionalità degli alimenti che la natura ci offre, anche a seconda dell’area geografica in cui si vive. Meglio fare quindi il pieno di zucca ora!

LE ORIGINI

La zucca è stata importata in Europa dai coloni spagnoli americani. Le sue origini sono incerte, ma alcune testimonianze dimostrano come la storia della zucca inizia più di 8000 anni fa.

Sin da subito trovò in Italia un ambiente di crescita ideale, tanto che già i romani ne esaltavano le qualità.

Ma i romani antichi mangiavano zucche ?

Sì, ma non delle specie e del genere che consumiamo oggi. La storia della zucca in Italia, infatti, si discosta dall’immaginario comune di un ortaggio più o meno sferico dal colore arancione intenso.

La storia della zucca in Italia inizia grazie alla lagenaria (Lagenaria siceraria), una specie di zucca caratterizzata da un frutto cilindrico e allungato.

ZUCCA IN TUTTE LE FORME

La zucca appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee. Esistono specie diverse, come maxima, pepo, moschata, ficifolia, argyrosperma, e svariate forme. Possiamo trovarla sferica, ovale, schiacciata, a bottiglia. La buccia può essere arancione, verde, gialla o violacea, liscia o molto rugosa e bozzoluta.

In commercio è possibile trovare anche le zucche decorative, non commestibili, perfette per creare centrotavola, composizioni naturali o per decorare la casa a tema Halloween.

PROPRIETA’, BENEFICI E VALORI NUTRIZIONALI

Da un punto di vista fitoterapico, la zucca ha proprietà ipotensive, diuretiche, lassative e anche antitumorali.

Può essere un alleato in caso di disturbi allo stomaco, disturbi renali, malattie delle coronarie e arteriosclerosi.

La zucca è una miniera di caroteni, provitamina A, vitamina C, vitamine del gruppo B. Ricca di fosforo, ferro, magnesio e potassio, calcio. Contiene fibra solubile che permette di avere un effetto saziante sull’appetito.

Attenzione a non eccedere nel consumo di zucca. Nonostante abbia un apporto calorico basso, circa 26 kcal per 100g, ha un indice glicemico abbastanza elevato.

ZUCCA IN CUCINA

La zucca è comunemente usata nella cucina di svariate culture, inclusa quella italiana.

Gli usi in cucina della polpa sono innumerevoli: al forno, al vapore, nel risotto, nel minestrone, nel ripieno dei tortelli, come hummus, flan, vellutate e anche in altri mille modi, tutti lasciati alla fantasia di chi si cimenta in cucina.

Anche la buccia, accuratamente lavata, può essere tranquillamente mangiata, perché ricca di nutrienti portentosi.

Oltre alla polpa si possono consumare i semi, uno degli alimenti con maggior contenuto di arginina. Questi vengono utilizzati come rimedio fitoterapico, ad esempio, nella cura dell’ipertrofia prostatica benigna.

Dai semi di zucca si ricava, per spremitura a freddo, un olio ricco di acidi grassi polinsaturi. Quest’olio possiede un aroma che ricorda quello di noce o nocciola e un colore verde intenso. Da usare solo a crudo, mi raccomando!

È un olio molto apprezzato anche in cosmetica.

CURIOSITA’

La zucca più grande mai coltivata ha raggiunto il peso record di 1147 kg…più di una tonnellata.

Negli Stati Uniti sono diffusissime le lattine di zucca cotta al vapore e ridotta in purè, utilizzata principalmente come base per preparare la tipica Pumpkin Pie, la classica torta del Thanksgiving americano, la festa del  Ringraziamento, che cade ogni ultimo giovedì del mese di novembre.

Tuttavia è sempre meglio consumare il prodotto fresco…tanto sapore e salute in più!

 

 

 

Forti come Braccio di Ferro

Son Braccio di Ferro, yes!
Gironzolo, navigo con i marinai,
mi chiamano anche Popeye.
E se sono debole mando giù…?

Avete capito di cosa parleremo oggi?

…spinaci a quintali, glup glup!

Esatto, gli spinaci!

Oggi cercheremo di analizzare meglio questo ortaggio, di capirne benefici, proprietà ed effetti sull’organismo. Ma soprattutto cercheremo di rispondere a una delle questioni più dibattute su queste foglie verdi: sono davvero capaci di donarci forza ed energia?

Leggi l’approfondimento della nostra Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda e scopri i falsi miti sugli spinaci.

LE ORIGINI

Lo spinacio è una pianta erbacea della famiglia delle Chenopodiacee. Il suo nome deriva dal persiano aspanahk, letteralmente “incrociato con la spina”.

Noti fin dall’antichità, sono originari della Persia. Giunsero in Cina grazie al Re del Nepal e arrivarono in Spagna, intorno all’anno 1000, grazie agli Arabi.
Si sono poi progressivamente diffusi negli altri Paesi europei e sono entrati a far parte della cucina principalmente come contorno.

Oggi, in Italia, la coltivazione degli spinaci è diffusa soprattutto in Toscana, Lazio, Campania, Marche, Veneto, Piemonte e Puglia.
Si può distinguere lo spinacio adulto e il baby-spinacio, ottenuto in serra e ottimo per le insalate.

COME CUCINARE GLI SPINACI

Gli spinaci sono un alleato prezioso per chi, in questo periodo, vuole mangiare verdura di stagione.

La loro coltivazione avviene in diversi periodi dell’anno ed è quindi possibile trovarli freschi da ottobre fino all’inizio della primavera.

Possono essere consumati:

  • Crudi. Quando le foglie sono tenere e fresche, si possono mescolare nelle insalate o mangiarle abbinate con parmigiano e noci. Provate anche ad aggiungerle a un’insalata di arance: la vitamina C favorisce l’assorbimento del ferro.
  • Cotti. Per evitare una perdita eccessiva di vitamine e minerali, è meglio optare per una cottura a vapore.
  • Succo fresco. La dose raccomandata è mezzo bicchiere al giorno prima di pranzo. Per creare un centrifugato più ricco, si possono aggiungere anche altre verdure.
  • Surgelati. Hanno solamente una piccola perdita di vitamina C e hanno il vantaggio che sono disponibili tutto l’anno con una shelf life nettamente superiore.

LE PROPRIETA’ NUTRIZIONALI

Gli spinaci sono ortaggi poco calorici: hanno un valore di 22 calorie ogni 100 gr.

Sono ricchi di vitamina A e di acido folico; presenti anche vitamina K, vitamina E, clorofilla e riboflavina (vitamina B2).

Hanno un alto contenuto di nitrato, una sostanza che pare aiuti ad aumentare la forza dei muscoli, e contengono luteina, utilissima per la salute degli occhi.

Sono ricchi in rame, fosforo, zinco, calcio, potassio, ferro.

Grazie all’elevato apporto di fibre, stimolano il senso di sazietà e combattono la stipsi (stitichezza).
Contengono inoltre tilacoidi, sostanze che riducono l’assorbimento di grassi e carboidrati.

Infine, pare che consumare una porzione giornaliera di spinaci possa aiutare a rallentare il processo del declino cognitivo.

Quindi, mangiare una porzione di spinaci al giorno ci rende davvero forti come Braccio di Ferro?

FORTI COME BRACCIO DI FERRO?

Delusione delle delusioni, gli spinaci contengono solo 3mg di ferro per 100grammi di prodotto crudo.

Il ferro contenuto negli spinaci si trova in una forma difficile da assorbire per il nostro organismo.

Gli spinaci sono in grado di diminuire la sensazione di stanchezza, hanno numerose proprietà benefiche sul nostro organismo, ma non di certo per il loro apporto di ferro.

CONTROINDICAZIONI?

Gli spinaci sono ricchi di acido ossalico, controindicato nei casi di:

  • litiasi renale (calcoli)
  • osteoporosi
  • fratture ossee (l’acido ossalico limita fortemente l’assorbimento del calcio).

 

A voi piacciono gli spinaci ? Come preferite cucinarli ?

Piccoli frutti, grandi potenzialità

In questo appuntamento la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci parla di un frutto ancora poco conosciuto: le giuggiole. Nonostante venga utilizzato molto nella medicina cinese e omeopatica, le giuggiole raggiungono poco le tavole degli italiani. Scoprite tutti i benefici che derivano dal portare questi piccoli frutti sulle nostre tavole.

Conoscete le giuggiole?

Stiamo parlando di un frutto piccolo e marroncino, con un sapore a metà tra una mela acerba e un dattero bello zuccherino. Un sapore particolare e allo stesso tempo gradevole.
Ma le giuggiole sono conosciute in tutto il mondo soprattutto per i loro molteplici benefici e proprietà medicinali.

LE ORIGINI

Ma vediamo da dove arriva questo piccolo frutto marroncino.

La pianta della giuggiola, appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae e al genere Ziziphus, è originaria dell’estremo Oriente. In Cina viene coltivata da più di 4000 anni sia per uso alimentare che per uso medico.

Pian piano questa pianta si è diffusa in tutto il mondo, soprattutto in Corea, Medio Oriente, Marocco, India e nel bacino del Mediterraneo.

UTILIZZO IN CUCINA

Il frutto può essere consumato sia fresco che essiccato. Il sapore del frutto fresco è molto simile a quello delle mele acerbe, mentre quello essiccato ricorda il dolce tipico di quei datteri belli morbidi e polposi.

La giuggiola, oltre a essere consumata tale e quale, può essere usata anche per realizzare confetture e sciroppi o come ingrediente per farcire dolci e biscotti. E’ inoltre l’ingrediente principale di un liquore molto particolare, conosciuto come brodo di giuggiole.

LE PROPRIETA’ NUTRIZIONALI

Piccoli frutti, grandissimi valori nutrizionali: vitamina C (contenuta ben 20 volte di più rispetto a qualsiasi tipo di agrume), vitamine del complesso B (B1, B2, B6), manganese, potassio, ferro, calcio e fosforo.

Ma quante giuggiole possiamo mangiare?

100 grammi di giuggiole fresche possiedono circa 80 calorie.
100 grammi di giuggiole essiccate possiedono invece circa 290 calorie.

Quindi via libera a quelle fresche, occhio al consumo di quelle essiccate!

LE PROPRIETA’ MEDICINALI

Grazie al loro elevato contenuto di antiossidanti, soprattutto polifenoli, hanno grandi proprietà infiammatorie e antispastiche.

Hanno inoltre azione emolliente e lenitiva, funzione regolatrice del sistema digerente e del transito intestinale.
Forniscono un valido aiuto per la salute cardiovascolare e migliorano il metabolismo.
Hanno proprietà epatoprotettrici, ipocolesterolemizzanti, espettoranti, diuretiche.

E per finire, aumentano la resistenza e la forza muscolare.

Questo piccolo frutto è quindi ottimo per aiutare la digestione, migliorare il sonno e…per ridurre l’ansia!
Sono infatti molto utilizzate sia nella medicina cinese che omeopatica.

E voi? Conoscevate le giuggiole e i loro superpoteri?

 

Evitare gli starnuti autunnali

Corpo e mente subiscono moltissimo il cambio di stagione. Un’alimentazione ricca di nutrienti e, in caso di carenze, l’aggiunta di integratori possono aiutarci a sostenere e rafforzare il sistema immunitario, evitando così le classiche patologie autunnali. Scopri il parere della nostra esperta Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda. 

Ah l’autunno!

Le castagne, i manti fogliosi arancio sgargiante e la prima nebbia.
L’autunno però è anche la stagione per eccellenza in cui aumentano a dismisura malattie delle vie respiratorie e dell’apparato gastrointestinale.

Complici il freddo e l’umidità, ma anche il passare la maggior parte della giornata in luoghi chiusi (come scuole, uffici o mezzi di trasporto).
È fondamentale quindi sostenere e stimolare il nostro sistema immunitario.

INTESTINO EQUILIBRATO, BENESSERE ASSICURATO

Visto che buona parte del sistema ha immunitario ha origine nel nostro intestino, una buona alimentazione è un tassello fondamentale per garantire la sua massima efficacia.

Punto di partenza è un intestino perfettamente funzionante. I batteri e i microorganismi naturalmente presenti dovrebbero trovarsi in stato di eubiosi, in equilibrio, e non di disbiosi, cioè squilibrati in senso negativo.
Un’integrazione a base di probiotici e prebiotici potrebbe aiutare il nostro intestino a mantenere lo stato di eubiosi. Bisognerebbe optare per quelli con più elevato numero di ceppi batterici, oltre che per quelli più consoni alle nostre esigenze.

I NUTRIENTI GIUSTI

Il secondo step per mantenerci in forze durante il cambio di stagione riguarda la nostra alimentazione. Nutrienti come vitamine e sali minerali sono essenziali.

Quindi ampio spazio a frutta e verdura, soprattutto quelle ricche di vitamine del gruppo B, C, A.
Sì ad agrumi, kiwi, frutti di bosco (anche surgelati ), cavoli, broccoli, patate, lattuga, spinaci, zucca, carote, ananas, banane, datteri, carciofi. Via libera a grandi quantità di centrifugati, ricchi di ogni tipo di frutta e verdura.

Fare il “pieno” di resveratrolo! E’ un potente antiossidante, antibatterico, antinfiammatorio e fluidifica il sangue e ha pure proprietà antitumorali. E’ contenuto nella buccia dell’uva, nei mirtilli, nei lamponi, gelso, pistacchi, noci, mandorle, arachidi, vino rosso, cacao amaro.
Aumentare il consumo di yogurt e di cereali integrali, così pure di frutta secca e di pesce, e di uova.
Non rinunciare ad aglio, porri e cipolle, alle spezie, al condire sempre tutto con abbondante olio EVO.
Porta in tavola zuppe, minestre di verdura e di ortaggi.

Per ultimo, ma non ultimo, controlla il dosaggio della tua vitamina D.

Recenti ricerche hanno rilevato che la vitamina D favorisce la reattività delle cellule T, deputate ad aggredire virus e batteri.
Se è in carenza sarebbe meglio integrarla con appositi alimenti supplementari, naturalmente sotto sorveglianza da parte di un medico.

NO ALLO STRESS!

E soprattutto, anche se sembra impossibile, cercate di ridurre al massimo stress, preoccupazioni e ansia.
Sono potenti immunosoppressori che a lungo andare compromettono l’efficienza del sistema immunitario!

Il re dei boschi

I funghi sono protagonisti delle nostre tavole da giorni ormai, accompagnando queste prime fredde giornate di fine settembre e arricchendo i nostri piatti della tradizione. L’umidità di inizio autunno rende infatti questo mese il migliore per il consumo di funghi freschi che crescono spontaneamente in natura. Attenzione però: nonostante i numerosi benefici, i funghi possono essere un “ortaggio” (classificandolo erroneamente – i funghi infatti sono una categoria a sé stante) molto pericoloso. Ce ne parla la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda. 

“Andare a funghi”

Se siete tra i più impavidi, armatevi di scarponi, giacca a vento, coltellino e cesto, recatevi nel sottobosco più vicino e date il via alla vostra ricerca! “Andare a funghi” è considerata ormai una vera e propria attività sportiva all’aria aperta, da fare da soli o in compagnia (anche di un amico peloso), soprattutto per le frequenti situazioni impervie in cui ci si può trovare. Bisogna tenere ben a mente che esistono decine e decine di tipologie di funghi e che non tutti sono commestibili. In mancanza di esperienza, quindi, ricordatevi di far controllare sempre il vostro raccolto a esperti micologi prima di procedere alla cottura e alla consumazione. Non fidatevi del vostro istinto in questo caso, i funghi velenosi possono essere molto dannosi per il nostro organismo, fino a portare, in alcuni casi, alla morte.

 

Funghi sì, funghi no

I più conosciuti e apprezzati sono sicuramente i porcini, seguiti da gallinacci, chiodini, cardoncelli e champignon. Ognuno ha le proprie caratteristiche e il proprio sapore particolare, adatto a diverse ricette della tradizione. Ma fate attenzione a non abusarne: i funghi contengono micosina, una sostanza che può rendere particolarmente difficile la digestione. Per questo motivo il loro consumo è sconsigliato a persone affette da patologie al fegato o ai reni e ai bambini al di sotto dei tre anni.
Oltre a quello moderato, anche un consumo consapevole deve accompagnare questi protagonisti dei nostri piatti autunnali. I funghi sono infatti pieni di tossine che potrebbero reagire improvvisamente con il nostro organismo.

 

Le proprietà nutrizionali

Ma guardiamo ora le caratteristiche nutrizionali di questi “ortaggi”.
Composti quasi completamente da acqua, i funghi hanno un apporto calorico che potremmo dire quasi trascurabile. Solo 20kcal per 100grammi circa.
Nonostante siano poco calorici, sono ricchi di fibre, proteine vegetali e di minerali. Potassio, fosforo, selenio, magnesio e silicio arricchiscono questo piccolo e gustoso alimento, rendendolo un super food per il nostro organismo.
Contengono inoltre lisina, triptofano, vitamine del gruppo B (B1, B2, B6), vitamina C, vitamina D, vitamina K, vitamina PP e sono ricchi di sostanze antiossidanti.
Se mangiati con moderazione e consapevolezza, i funghi si sono dimostrati ottimi alleati di ossa, sistema cardiovascolare e sistema immunitario.

E a voi piacciono i funghi?
Quali sono le vostre ricette preferite?

Carica il tuo corpo

Un piano alimentare sano ed equilibrato permette di darci la carica necessaria per affrontare tutta la giornata, scolastica o lavorativa che sia. In questo secondo appuntamento, la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci illustra alcune semplici regole che ci permettono di costruire una corretta routine a tavola, ricca dei nutrienti necessari per il funzionamento della mente e del corpo. 

Dopo una lunga estate passata tra tuffi in piscina e attività sportive, il rientro a scuola viene spesso vissuto come un vero e proprio trauma. Bambini e adolescenti faticano a riprendere la routine, addirittura più di quanto gli adulti fatichino a rientrare al lavoro.
Una dieta sana e bilanciata può di sicuro aiutare gli studenti a tornare dietro i banchi con la giusta energia. Seguire alcune regole gli permetterà di passare più serenamente lezioni e momenti di studio.

LA COLAZIONE 

Non saltare mai la colazione.
Il digiuno mattutino, infatti, può causare irritabilità e nervosismo, abbassare la concentrazione e rallentare l’apprendimento.

Ma come garantire ai figli i nutrienti essenziali che permettono di iniziare la giornata con la carica giusta?

I carboidrati complessi sono degli ottimi alleati.
Via libera a muesli, pane integrale (ancora meglio se fatto in casa), biscotti a basso contenuto di zucchero ma ricchi di fibre.
Se la mattina siete sempre di corsa, la sera potete preparare un porridge, arricchendolo con gli ingredienti che più piacciono ai vostri figli.

Frutta fresca (di stagione o spremuta) e secca (come noci, mandorle o nocciole) non dovrebbero mai mancare.

Ma le possibilità sono infinite! Provate a cucinare dei pancake light, dolci o salati, utilizzando latte delattosato o vegetale o una banana per realizzare l’impasto.
L’importante è permettere al bambino o all’adolescente di creare una routine che si sana, adeguata al suo fabbisogno e basata sulle sue preferenze.

Mi raccomando, però, non dimentichiamo di proporre un bel bicchiere di acqua appena svegli. Durante la notte si va incontro alla disidratazione ed è fondamentale reidratare il corpo ancor prima di mangiare.

IL PRANZO

Un pasto nutriente ed equilibrato non dovrebbe mai causare un senso di pienezza eccessivo.

Meglio preferire pasti leggeri, combinando carboidrati complessi e proteine, accompagnati da una porzione di frutta e verdura.

Pasta integrale, riso basmati e cereali (come farro, orzo o quinoa) sono facilmente digeribili e possono diventare piatti super gustosi se conditi nel modo giusto.
Optiamo per sughi light, arricchiti da una fonte proteica animale (come carni bianche e rosse, pesce o formaggio) o vegetale (come i legumi, ben cotti, anche sotto forma di creme tipo hummus).

La verdura non dovrebbe mai mancare sulla nostra tavola, cotta o cruda che sia. Un filo d’olio Evo la renderà più appetitosa.

LA CENA 

La sera è sempre meglio evitare di abbuffarsi.

Seguendo le direttive per il pranzo, meglio ridurre le dosi e diminuire l’apporto calorico. Possiamo inserire minestre, passati di verdure e legumi o zuppe (soprattutto con l’inizio della stagione fredda).

Le uova possono essere un’ottima alternativa proteica. Sono ormai sul podio dei cibi benefici e si adattano a diverse modalità di cottura: strapazzate, sode, occhio di bue, alla coque, in camicia. Oppure preparate una bella frittata e conditela a piacere. Insomma, sbizzarritevi!

GLI SPUNTINI 

Piccoli break sono fondamentali per mantenere la concentrazione e l’energia per tutta la giornata.

Lo zaino deve essere riempito con gli snack giusti. Meglio evitare i cibi confezionati troppo processati, molto buoni e gustosi per il palato ma poveri di nutrienti e ricchi di grassi idrogenati. A lungo tempo, questi alimenti possono manifestare effetti dannosi sull’organismo e favorire il rischio di obesità, una patologia estremamente in crescita che colpisce sempre più giovani della società odierna.

Bisognerebbe evitare anche le bevande, come bibite gassate, tè e succhi di frutta confezionati ed eccessivamente zuccherati. Da preferire infusi freschi, centrifughe o spremute naturali, frutta fresca o secca abbinata a qualche pezzetto di Parmigiano Reggiano o qualche scaglia di cioccolato fondente.

LA REGOLA D’ORO

La salute inizia a tavola.

È fondamentale avere delle buone abitudini in famiglia per permettere ai nostri figli di avere un regime alimentare bilanciato, completo e nutriente. Il buon esempio è il punto di partenza per permettergli di creare una routine che soddisfi non solo il palato, ma anche l’organismo.

Si torna a scuola!

Ritornare dietro i banchi di scuola è sempre difficile. Un’alimentazione completa e bilanciata è il giusto alleato per affrontare le giornate con le giuste energie. In questo primo appuntamento la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci indica i primi passi per poter creare e consolidare un piano alimentare corretto. 

Forza ragazzi, si torna a scuola!

Speriamo che questo nuovo anno scolastico sia meno travagliato dei due precedenti, così faticosi sia da un punto di vista fisico che psichico.

Amata o odiata, la scuola è il posto dove bambini e adolescenti passano la maggior parte del tempo, in compagnia di professori, amici, responsabilità e divertimento. Le giornate sono piene e spesso stressanti. Ecco perché è fondamentale avere un’alimentazione sana e bilanciata anche dietro i banchi di scuola.

MANGIAR SANO

Mangiare in modo sano significa permettere al corpo e alla mente di rispondere nel modo corretto agli stimoli esterni, stimolando l’attenzione e la concentrazione, e migliorando la memoria. Un percorso che permette di consolidare le abitudini alimentari fin dalla più tenera età.

Naturalmente è più semplice bilanciare l’alimentazione di un bambino. È compito dei genitori offrire cibi sani ma allo stesso tempo gustosi.

Diverso invece per il periodo pre-adolescenziale e adolescenziale. I ragazzi hanno infatti più libertà nella scelta degli alimenti. Risulta fondamentale che imparino a gestire quotidianamente il cibo che decidono di ingerire. Il buon esempio della famiglia, unito alle informazioni che la scuola dovrebbe fornire, sono alla base delle regole del mangiar sano.

LA SPESA CORRETTA

Ma da dove inizia questo processo educativo?

Dal supermercato. Si dovrebbero preferire prodotti di stagione e poco trattati. L’etichetta ci aiuta a evitare cibi processati e ricchi di grassi saturi, che rendono il fisico e la mente più pesante, e la digestione più difficile.

L’apporto calorico è un altro dato determinante ma variabile, in base all’età e alla fase di crescita in cui si trova il bambino. L’importante è non saltare nessun pasto. Questo porterebbe a un disequilibrio energetico e metabolico che provocherebbe, tra le altre conseguenze, una sensazione di stanchezza.

QUANTI PASTI FARE

Una ricca ed equilibrata colazione permette di iniziare con il piede giusto la giornata. Attenzione quindi a non saltarla, una brutta abitudine degli adolescenti, sempre di fretta o, spesso, troppo pigri.

Gli spuntini (non le merendine, quelli giusti!) sono importantissimi e andrebbero fatti in due momenti della giornata: tra la colazione e il pranzo, e tra il pranzo e la cena. L’ideale sarebbe non oltrepassare le tre ore digiuni.

Il pranzo deve essere completo, mentre la cena composta da alimenti leggeri che permettano di facilitare la digestione e di conciliare il sonno.

Ma quali sono gli alimenti che permettono agli studenti di avere un corretto piano alimentare per affrontare l’anno scolastico?

Siete curiosi?

Non perdetevi il prossimo appuntamento, nel quale scopriremo gli effetti benefici di una corretta alimentazione.

Basilico: come usarlo in cucina e non solo

Il basilico, protagonista dei piatti della tradizione italiana, tra cui pizza, pomodoro e mozzarella, è un’erba aromatica molto versatile. La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci insegna come utilizzarlo e coltivarlo per esaltarne al massimo le proprietà.

Ci ha tenuto compagnia tutta l’estate, profumando le nostre cucine e insaporendo i nostri piatti freschi.
Arricchisce le ricette delle conserve di pomodoro, pronte a scaldarci lo stomaco nelle prime giornate di freddo.
Dà quel colore e quel profumo inconfondibile al pesto fatto in casa e non.

Di cosa stiamo parlando?

Basilico, basilico e ancora basilico, naturalmente!

COME CONSERVARLO

Erba aromatica annuale, appartiene alla famiglia delle Lamiaceae ed è classificato con il nome scientifico Ocimum basilicum.

Originario dell’Asia e dell’Africa, oggi viene consumato e apprezzato in tutto il mondo. Ma se non avete un giardino da dedicargli, non preoccupatevi, il basilico si accontenta anche di un piccolo davanzale.

Due piccoli accorgimenti per esaltarne al massimo le qualità.
Staccate man mano gli apici superiori in modo tale da non far fiorire la pianta e da non perdere il suo inconfondibile aroma.
Al momento dell’uso lavate le foglie con gentilezza, per non rovinarne la delicatissima struttura.

COME USARLO

Il basilico, oltre a essere inconfondibilmente buono, è un’ottima erba aromatica zero-waste. Potete utilizzare le foglie rovinate per profumare i vostri impasti. Provate a tritarle nell’impasto del pane o delle crespelle, unendole direttamente alla base di uova sbattute. Se vi sentite più avventurosi, provate a realizzare dei muffin salati al formaggio.

Cosa fare invece con quei rametti, magari con qualche fogliolina superstite? Tagliateli in piccole parti, fateli seccare e utilizzateli per realizzare tisane e infusi caldi, ottime per favorire la digestione.

Oppure usateli per preparate un olio aromatizzato al basilico…renderà uniche le vostre bruschette fatte in casa!

E perché no, sbizzarritevi in cucina e create nuovi pesti, sughi o qualsiasi ricetta vi venga in mente!
Partendo da quella più tradizionale, il pesto classico, esistono numerose varianti che si discostano. Solo per citarne alcune: pesto vegan con anacardi; pesto con rucola, capperi e mandorle; pesto con avocado, spinacini e limone.

LE PROPRIETA’ BENEFICHE

Il basilico, oltre ad avere un ruolo importante nella cucina di tutto il mondo, è conosciuto per le sue caratteristiche terapeutiche.

Ha proprietà antispasmodiche, antinfiammatorie, stomachiche (utili in caso di inappetenza), carminative e diuretiche. È un ottimo alleato contro i disturbi intestinali, come senso di pienezza e flatulenza.
L’olio essenziale di basilico ha dimostrato di possedere attività antibatterica e viene anche impiegato per il trattamento di dolori reumatici, articolari e contro i sintomi del raffreddore.

Quindi ode al basilico, ingrediente che non dovrebbe mai mancare nelle nostre cucine.

E voi, come utilizzate il basilico?

L’INSALATA È UNA COSA SERIA

D’estate, col caldo, qual è la parola che viene subito in mente quando si parla di cibo fresco, veloce ed invitante da portare in tavola?
INSALATA, naturalmente!
Ce ne parla la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda.

L’INSALATA

Può essere tranquillamente posizionata nelle prime top ten della hit parade delle tavole estive e vacanziere.
E vi ricordo che non bisogna solo considerarla un alimento “facile”, inteso come senza valori nutrizionali essenziali, ma prendere la preparazione delle varie insalate come una cosa molto seria, aumentando così la consapevolezza di fare qualcosa di prezioso per la propria salute!
Ed è talmente facile!
A me piace sperimentare, creare soprattutto nuovi abbinamenti, nuove complicità salutari fra gli alimenti, unioni a prima vista strane… ma poi rivelatesi vincenti per il palato e per la salute.
Un po’ come l’amore, insomma …

INSALATONE

INSALATA, si diceva… Le insalate non sono solo buone per la salute, ma possono anche rivelarsi innovative, audaci e sostanziose come qualunque piatto cucinato con amore, intelligenza e sapienza.
Le insalate (o insalatone, come è in auge chiamarle) sono facili da realizzare, ma per essere gustose richiedono un buon abbinamento di sapori.
Poiché perché spesso gli elementi che le compongono sono consumati crudi, gli ingredienti devono essere della migliore qualità possibile.
E di sicura igiene, visto che purtroppo d’estate, le infezioni intestinali aumentano di numero.
Ecco perché è consigliabile scegliere frutta e verdura di stagione, lavate bene e igienizzate.

SALSE

Abbinate consistenze e sapori per creare soluzioni armoniose: frutta secca, frutta fresca morbida e semi croccanti, crostini aromatizzati, possono fare la differenza.
Senza dimenticare le salse.
Non ho nulla contro olio e aceto, ma cosa ne pensate di un po’ più di originalità?

Una semplice brunisse di verdura può diventare eccezionale grazie ad una salsa dal sapore esotico.
Qui ve le nomino solo, ma pensate a quanto gusto e valore aggiunto e a quanto è in vostro potere la possibilità di stupire i vostri commensali:
• Vinagrette semplice
• Yogurt shakerato
• Vinagrette tahi
• Miso e zenzero
• Yuzu
• Salsa medio oriente
• Maionese
• Salsa alle acciughe
• Lime e peperoncino
• Salsa piccante alle arachidi
• Dukkah

L’INSALATA PERFETTA

Ecco un piccolo decalogo che vi racconta come comporre un’insalata perfetta:
1. privilegiate le verdure di prima scelta e fresche
2. aggiungete dei carboidrati (se volete) tipo crostini di pane, cuscus, quinoa, bulgur, teff, orzo, farro,
3. per un buon equilibrio nutrizionale aggiungete piccole quantità di proteine animali (carne, pollame, pesce, uova, legumi, tofu) e grassi “buoni” (olio EVO, avocado, frutta secca, semi di vario tipo)
4. aggiungete colore, tipo dadini di peperone rosso, giallo, verde, pomodori di diverso colore, uva, semi di melagrana, mirtilli, mais
5. incorporate dei tesori nascosti: pezzettini di frutta secca, semi, nocciole tostate, piccoli assaggi di salumi (pochissimi!)
6. inventatevi o copiate salse gustose
7. mescolate molto bene la vostra insalata
8. un po’ di glamour…. con germogli e fiori edibili…bellissimi e buonissimi e pieni di salute!

Non mi resta che augurarvi buona e sana insalata, ricca di vitamine, sali minerali, fenoli, polifenoli, antiossidanti… e di allegria!

ESTATE… PASTASCIUTTA SÌ, PASTASCIUTTA NO

Pastasciutta sì, pastasciutta no… come decidere?
Ce lo spiega la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda nel nostro appuntamento settimanale della rubrica FOOD IS LIFE!

PASTASCIUTTA IN ESTATE

Chi l’ha detto che la pastasciutta in estate non si mangia?
Si mangia eccome!
Anzi, è il periodo in cui ci si può sbizzarrire con i vari sughi e condimenti (naturalmente quelli non “pesanti” per la digestione e non troppo ricchi in calorie), anche se secondo me la pasta per eccellenza rimane quella al pomodoro.

Esiste, secondo voi, un piatto nella nostra alimentazione che possa essere l’emblema della cucina italiana nel mondo, paragonabile alla pastasciutta?
Un piatto di pastasciutta ben cucinato, con il condimento giusto è decisamente un supporto funzionale al nostro organismo.
Ognuno ha le proprie idee, ma secondo me la “pasta al pomodoro”, può tranquillamente piazzarsi al primo posto delle preferenze di tanti di noi.
Appagante, allegra, profumata, nutriente, saziante, semplice e dispensatrice di buonumore!
E mai come in questa stagione in cui i pomodori sono quasi al culmine della loro produzione, rappresenta il modo giusto per rallegrare le nostre tavole.

IL POMODORO

Il pomodoro (solanum lycopersicum) è la pianta più diffusa tra le Solanacee, è infatti coltivato in tutto il mondo.
Fu introdotto in Europa dagli spagnoli che lo portarono dal Messico e dal Perù nel sedicesimo secolo, anche se ci sono voluti più di due secoli prima di essere pienamente accolto sulle nostre tavole.
Questo perché era molto somigliante col frutto della Belladonna, pianta tossica e velenosa.
Al contrario ora è considerato molto più di un ingrediente per le insalate o le salse.

PROPRIETÀ NUTRIZIONALI

Le proprietà terapeutiche del pomodoro si applicano a tutta una serie di malattie, così come la sua azione preventiva si esplica su certi tipi di cancro, come quello della prostata ad esempio. Per questo è universalmente riconosciuto quale alimento medicinale.
Il pomodoro fresco contiene molta acqua (quasi il 94% del suo peso), piccole quantità di carboidrati, di proteine, di grassi.
Questi nutrienti garantiscono un apporto calorico di 21 kcal/100grammi, uno dei più bassi tra i vegetali.
Il grande valore nutrizionale è determinato dall’alto contenuto di vitamine, sali minerali, e altre sostanze nutritive, fra cui spicca il licopene.
Per quanto riguarda le vitamine, la più abbondante è la vit. C, seguita da vit. B1 B2 B6, niacina e folati.
Ricco anche di potassio, magnesio e fosforo. E anche di ferro!!
Molto importante anche il contenuto di fibra che si trova nella polpa, più precisamente nella mucillagine che circonda i semi.
Grazie a questa sostanza il pomodoro ha effetto lassativo ed abbassa il colesterolo.

Contiene anche acidi malico e ossalico che conferiscono al pomodoro il suo sapore caratteristico.
Il colorante principale è un pigmento detto licopene, sostanza importantissima, appartenente al gruppo dei carotenoidi.
Ha spiccate proprietà antiossidanti, ed è utile per combattere l’invecchiamento e le malattie cardiovascolari.
Oltre che essere usati per il sugo per con dire la pastasciutta, esistono svariati modi per gustare questo dono della natura.
Il modo migliore di prepararli secondo voi?
A me piacciono tantissimo spadellati nell’olio caldissimo per pochissimi minuti… se piace, è buona cosa aggiungere dell’aglio e, naturalmente, basilico o prezzemolo alla fine della cottura.