A cosa serve la vitamina D?
Parliamo oggi della vitamina D. A cosa serve? Quali benefici porta al nostro organismo?
Scopriamolo insieme grazie alla nostra rubrica ” Food Is Life” a cura della della nostra nutrizionista Dott.ssa Chiara D’Adda.
Bentornati, amici di “Food is Life”! Oggi ritorno a scrivere i contributi che trattano di medicina e alimentazione, dopo una piccola sosta dovuta alla preparazione di una sorpresa per tutti voi. Sono forse contributi un po’ meno discorsivi e leggeri, ma sono doverosi perché il mio compito è anche quello di darvi nozioni prettamente scientifiche sul funzionamento del nostro corpo e sulla sua meravigliosa composizione! 🙂
Oggi il mio argomento è la vitamina D. Una vitamina, o meglio un insieme di vitamine, delle quali si sta scoprendo la sempre più diffusa importanza, non solo limitata alla ormai famosa influenza sulle nostra ossa e sul tono calcico, ma anche a tanti altri distretti e funzioni del nostro corpo.
Per iniziare alcune nozioni prettamente scientifiche:
- per vitamina D si intende un gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito da 5 diverse vitamine > Vit. D1, D2, D3, D4, D5
- le due più importanti forme nella quale la vitamina D si può trovare sono la D2 (detta ergocalciferolo) e la D3 (detta colecalciferolo), entrambe dall’attività biologica molto simile. Il colecalciferolo, derivante dal colesterolo, è sintetizzato negli organismi animali, mentre l’ergocalciferolo è di provenienza vegetale, formandosi in seguito all’esposizione alla luce del sole (ergosterolo);
- La vitamina D ottenuta dall’ esposizione solare o attraverso la dieta è presente in una forma biologicamente non attiva e deve subire due reazioni di idrossilazione (fegato e reni) per essere trasformata nella forma biologicamente attiva, il calcitriolo. Il colecalciferolo (D3) è 50 /100 volte più attivo dell’ergocalciferolo…
- importantissima l’esposizione al sole, che ci viene molto facile d’estate, meno nella stagione autunnale e invernale, per quanto riguarda l’Italia, per ovvi motivi climatici e geografici.
Gli alimenti che contengono vitamina D3 sono: olio di fegato di merluzzo, sgombro, trota, carpa, anguilla, storione, sogliola, salmone, aringhe tonno, tuorlo d’uovo e uovo intero, latte, burro, fegato e grassi animali, funghi, alcuni cereali, soia, alcune verdure. Come si può notare i cibi che apportano la vitamina sono pochi e di scarso consumo (per la maggior parte non arrivano neppure sulle nostre tavole) e non riescono a coprire ovviamente tutto il fabbisogno di cui abbiamo bisogno. Soprattutto in particolari momenti dell’esistenza dell’essere umano:
- bambini dai 6 mesi a 3 anni
- adolescenti
- anziani
- donne in premenopausa e menopausa
- donne in gravidanza e in allattamento
- persone affette da malattie della pelle (e che non si possono esporre al sole)
- vegetariani e vegani
- persone affette da malattie tiroidee,
- sportivi amatoriali e professionisti.
Il carciofo fa bene alla salute?
Food is Life, puntata n.38: viaggio nel mondo del carciofo!
I consigli della nostra nutrizionista Dott.ssa Chiara D’Adda
“Buongiorno cari lettori e amici della rubrica “Food is Life”! Il mese di febbraio ci sta regalando gli ultimi scampoli dell’inverno, ma la primavera ormai ci sta strizzando l’occhio e dobbiamo affrettarci a fare il pieno di un alimento importantissimo per la nostra salute, oltre che gradito al nostro palato: il carciofo!
Il Carciofo, nome scientifico Cynara Scolymus, è una pianta della famiglia delle Asteracee (o Composite) coltivata in Italia e in altri paesi per uso alimentare e anche medicinale (capite la grande importanza?). Documentazioni storiche sembrano indicare che la domesticazione del carciofo possa essere avvenuta in Sicilia a partire dal primo secolo, circa. Proprio in orti familiari della Sicilia centro-occidentale pare sia avvenuta, infatti, la diffusione di questa pianta, già conosciuta dai greci e dai romani, ma sicuramente a carattere selvatico. A quanto sembra le si attribuivano poteri afrodisiaci (e oggi è S. Valentino…hahaha) e prende il nome da una ragazza sedotta da Giove e quindi trasformata in carciofo. Nel XV secolo il carciofo era già consumato in Sicilia, poi in Toscana e poi in Francia, introdotto da Caterina de’ Medici.
I carciofi sono fonte preziosa di numerosi composti, presenti in minuscole quantità, ma che svolgono un’azione fisiologica fondamentale, sono molto utili per la nostra salute e, naturalmente, sono buonissimi…come ad esempio:
- CINARINA: agisce sulle cellule del fegato per aumentare la produzione di bile e su quelle dei reni per aumentare il filtrato glomerulare, per aumentare la produzione dell’urina. Con la cinarina sono presenti : cinarosido, cinaropicrina, acidi organici ( malico, lattico, citrico, glicolico, glicemico).
- STEROLI: sostanze, nella loro struttura chimica, simili al colesterolo ma di origine vegetale. Producono l’interessante effetto di limitare l’assimilazione del colesterolo nell’intestino.
- Il carciofo è digeribile e ben tollerato sia dai sani che dai malati e lo si può considerare un alimento medicinale, particolarmente indicato nei seguenti casi: malattie epatiche, malattie biliari, disturbi renali, colesterolo troppo elevato, diabete, malattie della pelle (perché il fegato lavora meglio). Lo sapevate che il carciofo…
- contiene più calcio del latte?
- non contiene grassi ?
- contiene una particolare fibra alimentare detta inulina?
- Quest’ultima rappresenta il nutrimento di microrganismi probiotici intestinali e di conseguenza contribuisce allo sviluppo di una microflora positiva (eubiosi intestinale): i composti che derivano dalla sua fermentazione sembrano coinvolti nella prevenzione del tumore del colon.
Ma attenzione: la conservazione lunga e non adeguata dei carciofi può causare una perdita importante di inulina, perciò il miglior metodo di conservazione risulta quello in frigorifero (o comunque al freddo) a 4 gradi e avvolti in pellicola.
Come si preparano? Crudi, arrostiti, cotti (a vapore è meglio, perché così conservano la maggior parte dei sali minerali e degli oligoelementi). Fatene il “pieno” intanto che è ancora la loro stagione!
Io li abbino molto volentieri ai prodotti Amica Natura, per un pranzo sano e perfetto e gustoso e veloce da preparare. Sarà che li adoro crudi, tagliati a fettine sottilissime e messi a macerare con olio evo, sale (poco!) , limone e un pizzico di pepe. Oggi me li sono gustati proprio così… “
Vitamina B12 a cosa serve e benefici
Dalla Rubrica Food is Life “L’importanza della vitamina B12 nella nostra dieta alimentare”
Torna l’appuntamento con la nostra rubrica #FoodIsLife con la Dott.ssa Chiara D’Adda, medico nutrizionista, esperta in alimentazione e sport e medico ufficiale della squadra Basket Brescia Leonessa.
A cosa serve la vitamina B12, è veramente importante?
“La vitamina B12 è idrosolubile ed è una vitamina fondamentale per l’organismo, perché?
La Dottoressa ci spiega i motivi per cui la vitamina B12 è essenziale nella nostra dieta alimentare.
Questa vitamina in particolare è un prezioso alleato al corretto funzionamento del nostro organismo:
➡agisce nella formazione dei globuli rossi
➡contribuisce alla formazione dei globuli bianchi
➡agisce nella complessa sintesi del DNA
➡contribuisce alla buona salute dell’intero sistema nervoso
Ma cosa succede se abbiamo una dieta alimentare sbilanciata e manca quindi il giusto apporto di vitamina B12 nella nostra scelta di alimentazione quotidiana?
I primi e fastidiosi sintomi della mancanza di vitamina B12 nella nostra alimentazione possono manifestarsi con stanchezza, debolezza, nervosismo, calo dell’attenzione e perdita di memoria.
In che alimenti si trova la vitamina B12?
La preziosa vitamina B12 si trova solo in alimenti di origine animale, soprattutto nella carne e nel fegato, ma anche in alimenti di origine animale come le uova e il latte. Per questo motivo è fondamentare avere una dieta alimentare bilanciata e varia. Se ci si avvicina ad una alimentazione vegana è invece essenziale e obbligatorio un supplemento con gli appositi preparati. #AmicaNatura #FoodIsLife
Food is Life, puntata n.37: torniamo in cucina con le Arance della Salute!
I consigli della nostra nutrizionista Dott.ssa Chiara D’Adda
“Lettori carissimi, un caro saluto e bentornati a Voi che amate seguire la rubrica “Food is Life”, la rubrica che vi parla di informazioni mediche, scientifiche, di prevenzione e di curiosità legate al mondo dell’alimentazione, ma che vi propone anche piatti nuovi o già conosciuti riproposti in chiave innovativa, magari con accostamenti “audaci “ ma gustosissimi. Con “Food is Life” vi accompagno verso una presa di coscienza di quanto il cibo sia strettamente legato al nostro benessere e alla prevenzione, e in alcuni casi alla cura, delle malattie!
Nello scorso contributo vi avevo promesso un focus sull’argomento riguardante la soia, le sue proprietà e il suo uso nella cucina a tutti i livelli…ma devo rimandare questo approfondimento alla prossima settimana perché nel frattempo c’è stato un evento a cui io sono molto affezionata e che ci collega al mondo della prevenzione delle forme cancerogene e a tutto quello che si può fare per aiutare la ricerca sul cancro.
Lo scorso sabato 28 gennaio sono tornate in 2700 piazze di Italia le Arance della Salute, appuntamento promosso da AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Sana alimentazione, attività fisica e corretti stili di vita per rendere il cancro sempre più curabile e soprattutto per tenerlo lontano! Ecco perché sabato sono corsa ad acquistarle, per poter dare anche io un piccolo contributo, sia economico (minimo, ma con una goccia alla volta si fa il mare no?), sia per proporre anche a voi un ricettina facile facile, ma che unita ad un primo piatto già pronto (io ho usato le squisite lasagne Veggie di Amica Natura), vi fa fare un pranzo o una cena da re! E il tutto impiegando 10-15 minuti del vostro tempo…
L’apparato digerente è quello per cui il cibo può rappresentare sia un maggior fattore di rischio, sia uno strumento di prevenzione. Il cibo ha anche però un’azione generale ciò che mangiamo influenza il rilascio di ormoni e può favorire la comparsa e il mantenimento di stati infiammatori a focolaio. Ormoni e infiammazione sono i fertilizzanti di alcuni tipi di tumore. Le regole per un’alimentazione sana sono semplici e se mi seguirete, vedrete come io ne parlerò spesso…anzi, come ne ho già parlato spessissimo!
Ma torniamo a come ho usato io le Arance della Salute! Ho preparato una buonissima, fresca, appetitosa e sana insalata con: finocchio freschissimo e tenero, crudo, tagliato a fettine sottilissime, olive nere in salamoia, olio EVO, sale, pepe, se vi piace un pizzico di cumino e/o cardamono, arance tagliate a fettine.
Mescolate bene il tutto e lasciate riposare. Nel frattempo mettete in forno una confezione di lasagne veggie di Amica Natura con ragù di soia. Passato il tempo di cottura consigliato, estraetele dal forno (si può tranquillamente usare se preferite il forno a microonde perché la confezione si adatta perfettamente a questo uso) e spolveratele con abbondante grana a scagliette.
Ansia e alimentazione scorretta, c’è un legame?
Food is Life, puntata n.55: combatti l’ansia con la giusta alimentazione
I consigli della nostra nutrizionista Chiara D’Adda
Ciao a tutti! Finalmente sono arrivate anche per me le tanto sospirate vacanze…questo, infatti, è l’ultimo argomento da me trattato prima di una piccola pausa estiva. Ma tranquilli, ci rivediamo alla fine del mese di agosto, pronti ad affrontare una nuova stagione di “Food is Life”, con tante bellissime novità!
Oggi vi parlerò di un argomento molto attuale e di una patologia sempre più diffusa, purtroppo: l’ansia. Colpa della vita piena di stress, delle corse continue, dei pasti saltati, della stanchezza, della demotivazione, dell’irritabilità, del non riposare nel modo adeguato, delle richieste sempre più pressanti da parte di altri, ma anche da parte di noi stessi, oltre che (in alcuni casi) da una predisposizione familiare e genetica. Comunque sia, l’ansia accompagna sgradevolmente la vita di molti di noi. E se non si sta attenti, la testa e il fisico cominciano a cedere e non reggono più.
Ma dovete sapere che gli stati d’animo che rendono faticosa la vita di tutti i giorni nascono anche a tavola. Certe carenze nutrizionali sono dannose per la salute del nostro cervello, che consuma molta più energia per attivare i suoi circuiti nervosi.
Alimentazione sbagliata e ansia?
Attività come il pensiero, l’elaborazione delle emozioni, il sonno, hanno bisogno che l’essere umano apporti un preciso e giusto apporto di carboidrati e proteine, sia derivanti dalla carne che dai vegetali (proteine animali e vegetali). Bisogna sempre ricordare che sono i carboidrati e gli aminoacidi essenziali, che si trovano nelle proteine, a svolgere un ruolo fondamentale per il corretto rilascio della serotonina, il principale neurotrasmettitore con effetto sedativo e tranquillizzante!
Vitamine e minerali per combattere i disturbi dell’umore come l’ansia?
Inoltre è necessario (sempre secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ) non fare mai mancare nel nostro piatto vitamine e minerali, le cui carenze possono provocare perdita di memoria, affaticamento mentale, instabilità emotiva. Vitamina A e le vitamine del gruppo B (B1, B3, B9, B12) sono determinanti sia per il passaggio di informazioni fra le cellule del sistema nervoso, sia per mantenere intatta la membrana dei neuroni (che garantiscono una corretta elaborazione delle informazioni).
Vitamina D, la vitamina del buon umore
Essenziale che la vitamina D non sia in carenza! Sapete che stati depressivi di ansia si curano anche con un giusto apporto di vitamina D? Non vi siete mai chiesti perché la vacanza e l’esposizione al sole ci aiutano così tanto a star bene, a sentirci meglio? Tutto merito della vitamina D 🙂
Importantissimi anche minerali come rame e magnesio. Una loro carenza può diminuire l’ossigenazione cerebrale e l’eccitabilità nervosa, ossia la reazione agli stimoli esterni. Non dimentichiamoci dello iodio (mare…) , del ferro, dello zinco. E ricordiamoci sempre che un regime alimentare vario, basato su una dieta sana ed equilibrata, è sufficiente a fornire all’organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno. La salute (anche quella psichica) dobbiamo cercarla e conservarla anche nel nostro piatto !
PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE! BUONE VACANZE, A PRESTISSIMO! “
Come combattere la cellulite in modo naturale
I consigli della nostra nutrizionista Dott.ssa Chiara D’Adda:
“Ciao a tutti, amici di Food is Life!
Questo contributo è dedicato espressamente alle mie affezionate lettrici, visto che tratto un argomento che per la maggior parte di noi donne è un bel problema. Ovvero: estate + prova costume = stai a vedere che mi è aumentata la cellulite? Aiuto!! Cosa faccio? 😉
Come combattere la cellulite in modo naturale?
Beh, innanzitutto dovete sapere che secondo le più recenti indagini il 70% delle donne lamenta di avere cellulite, cuscinetti, buccia d’arancia, pelle fredda e pallida su fianchi gambe e caviglie. È di sicuro l’inestetismo più temuto! Il suo nome scientifico è quasi impronunciabile: pannicolopatia edemato-fibrosclerotica e in pratica è una alterazione dello strato sottocutaneo della pelle. La presenza di liquidi fra le cellule adipose va a comprimere i vasi sanguigni e linfatici: in questo modo si mette in atto il processo che provoca il tipico aspetto a buccia d’arancia.
La cellulite dipende da molteplici cause: ci può essere una predisposizione genetica, ma può derivare anche dall’assunzione di alcuni anticoncezionali e soprattutto da uno stile di vita sedentario, nemico della circolazione, da dimagrimenti repentini, da posture sbagliate, fumo, indumenti eccessivamente stretti, tacchi molto alti, stress, fumo, sovrappeso, dieta sbagliata. L’ideale è correre ai ripari appena questo antipatico e non sano aspetto si manifesta, anche in età adolescenziale.
Quali sono i rimedi alla cellulite?
La prima regola è strettamente legata all’attività fisica, che deve essere praticata in modo costante. Sono da preferire nuoto e acqua fitness, che sfruttano l’azione di idromassaggio indotta dai movimenti del corpo in acqua. Poi molto valide sono le pedalate lunghe in bicicletta o sulla cyclette o se siete super motivate spinning. Ottime le camminate a passo sostenuto.
I massaggi
Vanno bene, ma solo se fatti da personale competente, in particolar modo quelli linfo-drenanti, visto che alla base di questo inestetismo c’è spessissimo un blocco del sistema linfatico. Alcune creme possono avere un ottimo successo, ma fatevi consigliare bene!
Assumere tanti liquidi per diminuire gli inestetismi della cellulite
Ma poiché io sono un medico nutrizionista sta a me prendere in considerazione soprattutto quel che riguarda il vostro regime alimentare.
Avete visto la fotografia che ho pubblicato? A parte la bontà delle cotolette vegetali Amica Natura, avete visto la bottiglia di ACQUA AROMATIZZATA? Ecco, l’assunzione di liquidi è fondamentale per combattere la ritenzione ed eliminare le tossine!
È ottima abitudine berne da 1 litro a 2 litri al giorno, soprattutto d’estate quando è tassativo reintegrare i liquidi perduti col caldo e con la sudorazione. Bevete soprattutto lontano dai pasti e pochissimo a pasto (troppa acqua a pasto ritarda notevolmente la digestione perché diluisce molto i succhi gastrici).
Rimedi fitoterapici per stimolare la lotta alla cellulite
All’interno dell’acqua che ho preparato io ho messo limone, lime, menta, erba limoncina, zenzero. Vi assicuro che è buonissima! Un buon metodo è anche diluire nella bottiglia d’acqua rimedi fitoterapici adatti a coadiuvare la lotta alla cellulite.
Nel prossimo contributo vi parlerò proprio del tipo di alimentazione da tenere per avere un’arma importantissima in più!
Cachi, le vitamine e le proprietà benefiche
Torna l’appuntamento con la rubrica ” Food Is life” e oggi la nostra nutrizionista Chiara D’Adda parla di un frutto delizioso…
“Qual è la stagione dei cachi?
Che siano di un bell’arancione o di un brillante color rosso, i cachi evocano un fuoco ardente 🔥🔥🔥 come i colori dell’autunno, di cui sono indiscussi protagonisti. E questa è proprio la stagione dei cachi!
Approfittiamone! 😊😉
Che proprietà benefiche possiedono i cachi? Che vitamine contengono?
I cachi hanno tantissime proprietà benefiche come:
💥 sono ricchi di fibre, che aiutano a regolarizzare la funzione intestinale.
💥 migliorano il nostro profilo lipidico perché riducono l’assorbimento intestinale del colesterolo cattivo (LDL).
💥 sono ricchi in potassio e ferro
💥 sono ricchi di vitamina A, vitamina C, betacarotene, licopene, luteina, zeaxantina ➡️ un’insieme di sostanze atte a proteggere la pelle, la vista, il cuore, il cervello 🔝🔝🔝✔
😕 sono però ricchi in zucchero e quindi abbastanza calorici!
Alcune ricette per i cachi?
I cachi si possono gustare freschi o come crema, marmellata, confettura, composta.
Abbinati alle più svariate pietanze , arricchiscono e rallegrano la vostra tavola e sono utilissimi alla vostra salute ✔💪🔝😊
“
Coltivare erbe aromatiche in cucina fa bene
Ciao a tutti amici di “Food is Life”! La settimana scorsa vi ho elencato le erbe aromatiche utilizzabili in cucina e in altri campi. Avete visto quante? Ognuna con le proprie caratteristiche e poteri, ma tranquilli, oggi vi parlerò solo di alcune…
In particolare di quelle che vi serviranno ad esaltare il sapore dei vostri piatti: aggiungete i cosiddetti alle vostre preparazioni, cospargete insalate e profumi che sanno di mediterraneo, aggiungete erbette d’ogni tipo a frittate e sformati…farete un piacere al palato e alla vostra salute! Pronti? Si parte!
Le erbe aromatiche in cucina, come si usano e che proprietà hanno
Rosmarino: sapete che il suo nome significa “rugiada di mare”? Questo perché le piante più floride si trovano lungo le coste marittime. Era amatissimo fin dai tempi antichi e veniva considerato da Egizi e Romani una panacea (per le sue virtù antisettiche) per conservare la carne che veniva cosparsa di foglioline tritate. incluse quelle preziose del gruppo B, che sono preziose per il sistema nervoso e per la mente. Contiene quantità d Dalle sue caratteristiche foglie si estraggono olii essenziali dal potere balsamico e antinfiammatorio. È stimolante e diuretico, benefico per gli anemici e aiuta a tenere a bada colesterolo e trigliceridi. In cucina si usa su arrosti, pesce al forno, sulle focacce e sulle mitiche patate al forno. E se vi sentite appesantiti dopo un lauto pasto, fate bollire per tre minuti un rametto di questa magica pianta in acqua già bollente.
Lasciate riposare per cinque minuti e poi bevete. La digestione riprenderà alla grande Malva: pare che Cicerone ne facesse scorpacciate e Ippocrate e Plinio la consigliassero per ritrovare salute e serenità. Anche i greci la consideravano magica e amica degli dei, tanto che i seguaci di Pitagora la raccomandavano per calmare vizi e passioni umane. Storie antiche, ma naturalmente come sempre, con un fondo di verità. Perché la malva è ricca di mucillagini dalle proprietà emollienti e antiinfiammatorie per tutti i tessuti del corpo, preziosa in decotto contro il mal di gola, infiammazioni intime e infiammazioni del cavo orale.
Diuretica, depurativa, grazie all’azione protettiva delle mucillagini che creano un film protettivo sulle mucose, è utilissima per prevenire e contrastare problemi gastroesofagei e per favorire la regolarità intestinale. In cucina: foglie e fiori sono da sempre presenti in ogni cucina mediterranea, perfetti nelle minestre, nelle creme di verdura, nei soffritti, crudi in insalata. Con la malva si può anche aromatizzare il formaggio.
Conosci la cellulite per combatterla…
Ciao a tutti, amici di Food is Life!
Questo contributo è dedicato espressamente alle mie affezionate lettrici, visto che tratto un argomento che per la maggior parte di noi donne è un bel problema. Ovvero: estate + prova costume = stai a vedere che mi è aumentata la cellulite? Aiuto!! Cosa faccio? 😉
Beh, innanzitutto dovete sapere che secondo le più recenti indaginiil 70% delle donne lamenta di avere cellulite, cuscinetti, buccia d’arancia, pelle fredda e pallida su fianchi gambe e caviglie. È di sicuro l’inestetismo più temuto! Il suo nome scientifico è quasi impronunciabile: pannicolopatia edemato-fibrosclerotica e in pratica è una alterazione dello strato sottocutaneo della pelle. La presenza di liquidi fra le cellule adipose va a comprimere i vasi sanguigni e linfatici: in questo modo si mette in atto il processo che provoca il tipico aspetto a buccia d’arancia.
La cellulite dipende da molteplici cause: ci può essere una predisposizione genetica, ma può derivare anche dall’assunzione di alcuni anticoncezionali e soprattutto da uno stile di vita sedentario, nemico della circolazione, da dimagrimenti repentini, da posture sbagliate, fumo, indumenti eccessivamente stretti, tacchi molto alti, stress, fumo, sovrappeso, dieta sbagliata. L’ideale è correre ai ripari appena questo antipatico e non sano aspetto si manifesta, anche in età adolescenziale.
I RIMEDI – L’ATTIVITA’ FISICA
La prima regola è strettamente legata all’attività fisica, che deve essere praticata in modo costante. Sono da preferire nuoto e acquafitness, che sfruttano l’azione di idromassaggio indotta dai movimenti del corpo in acqua. Poi molto valide sono le pedalate lunghe in bicicletta o sulla cyclette o se siete super motivate spinning. Ottime le camminate a passo sostenuto.
I MASSAGGI
Vanno bene, ma solo se fatti da personale competente, in particolar modo quelli linfodrenanti, visto che alla base di questo inestetismo c’è spessissimo un blocco del sistema linfatico. Alcune creme possono avere un ottimo successo, ma fatevi consigliare bene!
L’ALIMENTAZIONE
Ma poiché io sono un medico nutrizionista sta a me prendere in considerazione soprattutto quel che riguarda il vostro regime alimentare.
Avete visto la fotografia che ho pubblicato? A parte la bontà delle cotolette vegetali Amica Natura, avete visto la bottiglia di ACQUA AROMATIZZATA? Ecco, l’assunzione di liquidi è fondamentale per combattere la ritenzione ed eliminare le tossine!
È ottima abitudine berne da 1 litro a 2 litri al giorno, soprattutto d’estate quando è tassativo reintegrare i liquidi perduti col caldo e con la sudorazione. Bevete soprattutto lontano dai pasti e pochissimo a pasto (troppa acqua a pasto ritarda notevolmente la digestione perché diluisce molto i succhi gastrici).
Nell’acqua che ho preparato io ho messo limone, lime, menta, erba limoncina, zenzero. Vi assicuro che è buonissima! Un buon metodo è anche diluire nella bottiglia d’acqua rimedi fitoterapici adatti a coadiuvare la lotta alla cellulite.
Nel prossimo contributo vi parlerò proprio del tipo di alimentazione da tenere per avere un’arma importantissima in più!
Dott.ssa Chiara D’Adda
Medico nutrizionista
La Piramide alimentare
Bentornati all’appuntamento settimanale con #FoodisLife!
Cosa avrà a che fare una piramide con l’importanza di una alimentazione sana e di una vita all’insegna del movimento? Ce lo spiega la nostra nutrizionista Chiara D’Adda! Buona lettura!
La piramide non è solo una figura geometrica o un elemento architettonico dell’Antico Egitto, ma nella scienza dell’alimentazione moderna è una pietra miliare dell’educazione a una sana e corretta alimentazione.
Il termine “Piramide Alimentare” è stato ideato nel 1992 dal dipartimento statunitense dell’agricoltura ed è un semplice espediente grafico per comunicare in modo sintetico ed efficace i principi della corretta alimentazione. Il valore della Piramide Alimentare è duplice:
- da un lato rappresenta una eccellente sintesi delle principali conoscenze acquisite dalla medicina e dagli studi sulla alimentazione
- dall’altro è un potente strumento di educazione al consumo che, grazie alla sua efficace forma grafica e alla sua indubbia semplicità, svolge un importante ruolo promozionale a vantaggio di tutti quegli alimenti (in primis frutta e verdura) che essendo quasi sempre “unbranded” non vengono pubblicizzati dalle aziende produttrici.
Lo sviluppo e la modernizzazione hanno reso accessibile ad un numero sempre più ampio di persone grandi quantità e varietà di cibo. Senza una cultura adeguata o delle linee guida nutrizionali che possano venir applicate e adottate facilmente su base quotidiana, le persone rischiano di seguire stili di vita alimentari (e non solo) sbilanciati e scorretti. Di ciò che ho scritto ne è la prova la recente e dilagante diffusione di patologie dovute ad eccesso di alimentazione e alla concomitante riduzione dell’attività fisica (ad esempio: obesità, malattie cardiovascolari, sindrome metabolica, diabete, assetto lipidico alterato, cefalee, stato generalizzato di infiammazione , forme neoplastiche) in tutte le fasce di età, comprese quelle giovanili.
Attualmente il termine “Piramide Alimentare” ha lasciato il posto al più nuovo termine “Piramide Comportamentale” che è il simbolo di un sano ed equilibrato stile di vita e ci deve guidare nella scelta degli alimenti e dei comportamenti quotidiani. Essa è formata da più sezioni, contenenti vari gruppi di alimenti, più una sezione dedicata all’attività fisica e in alcuni casi anche alla socialità e alla convivialità.
Ciascun gruppo alimentare deve essere presente nella nostra dieta in modo proporzionale alla grandezza della sua sezione. Alla base della Piramide troviamo gli alimenti che possiamo utilizzare più spesso mentre al vertice troviamo quelli che è meglio limitare.
Ecco alcune regole da non dimenticare mai:
- nessun alimento, preso singolarmente, è in grado di soddisfare tutte le esigenze del nostro corpo;
- nessun alimento è di per se indispensabile e quindi può essere sostituito da altri cibi con caratteristiche analoghe.
- almeno un alimento di ciascun gruppo dovrebbe essere presente nella nostra dieta quotidiana;
- bisogna limitare al minimo indispensabile condimenti e dolci;
- verdura e frutta non devono mai mancare.
- alternare e moderare il consumo di secondi piatti quali formaggi, salumi ,uova, carni.
- bere molta acqua, preferibilmente a ph alcalina.
L’importanza della Piramide alimentare a fatto si che ora esistano Piramidi Alimentari per bambini per sportivi, per anziani, per vegetariani, per donne in gravidanza. Insomma….siamo Piramide dipendenti! Ma ricordatevi, soprattutto, che il rispetto dell’ambiente (il nostro mondo) e soprattutto di noi stessi inizia a tavola!
L’ATTIVITA’ FISICA
Non si può ridurre il sovrappeso solo attraverso una riduzione dell’apporto alimentare, ma è necessario anche modificare lo stile di vita aumentando il movimento. Ecco perchè l’attenzione verso la necessità di favorire una costante attività fisica nella popolazione e combattere così i danni provocati dalla sedentarietà, ha fatto sì che, tra diversi specialisti di scienza dell’alimentazione ed esperti di malattie dismetaboliche, nascesse l’esigenza di ideare anche una piramide del movimento!
Ciao alla prossima!
Dott.ssa Chiara D’Adda
Medico Chirurgo