Che abitudini alimentari favoriscono il benessere?
Torna puntuale il nostro appuntamento del martedì con la rubrica “Food is life” a cura della Dottoressa Chiara D’Adda, la nutrizionista di Amica Natura, medico chirurgo e medico della squadra Basket Brescia Leonessa. Di cosa parliamo oggi? Oggi andiamo alla scoperta di un argomento molto importante e interessante “la digestione”. Se capiamo alcuni tra i processi importanti dell’apparato digestivo, saremo in grado anche di imparare come prevenire alcuni disturbi digestivi molto frequenti e fastidiosi.
Che abitudini alimentari favoriscono il benessere del nostro organismo?
Bisogna conoscere il corpo umano per capire come cambiare le abitudini alimentari errate e così sapere come contribuire al nostro benessere. Soprattutto dovremmo imparare le fasi essenziali correlate ai processi di digestione e di assimilazione degli alimenti.
Oggi vi faccio partecipare ad un viaggio molto interessante 👩⚕️😉😊💪
💥 Cose da sapere sulla digestione:
La digestione è il processo che trasforma qualcosa di “macro” (il cibo) in sostanze nutritive microscopiche che alimentano le nostre cellule.
Il nostro apparato digerente, per essere in grado di far passare tutti i nutrienti del cibo al nostro sangue, svolge tre funzioni principali:
🔵 liquefa il cibo
🔵 estrae tutti i nutrienti e l’acqua
🔵 elimina tutto quello che non gli serve
Immaginate la digestione come un viaggio che si svolge passando da queste tappe
1) cervello
2) bocca
3) stomaco
4) intestino tenue e fegato
5) colon ( intestino crasso)
1 ➡️💥 cervello: il viaggio comincia da qui. Il cervello accende la luce verde per il sistema digerente, in modo che si tenga pronto. Appena vedete il piatto pieno di cibo, le ghiandole della bocca e dello stomaco iniziano a fabbricare gli agenti digestivi chiamati “enzimi”.
2 ➡️💥 bocca: compie un passo fondamentale cioè la masticazione. La masticazione è l’unica azione su cui avete una certa autonomia e controllo. Masticare cibo accuratamente migliora l’assorbimento dei nutrienti, semplifica l’azione dello stomaco e riduce molto il rischio di indigestione.
Il cibo viene inumidito con la saliva, triturato e ricoperto di enzimi. Poi viaggia lungo l’esofago, direzione stomaco.
3 ➡️💥 stomaco: svolge la seconda fase della digestione, producendo acido cloridrico ed enzimi che agiscono sul cibo al fine di consentirne l’assorbimento a livello dell’intestino tenue. Ma lo stomaco non ha i denti… quindi masticate bene prima e tanti malesseri non compariranno più. Il “chimo” sarà perfetto.
4 ➡️💥 intestino tenue e fegato: dallo stomaco il cibo parzialmente digerito (chimo) arriva all’intestino tenue. Qui si completano le ultime fasi della digestione e confluiscono i succhi pancreatici e quelli biliari, carichi di “super enzimi”, pronti a suddividere tutto: proteine, grassi, carboidrati, vitamine, minerali. I villi che rivestono la parete intestinale fanno assorbire queste molecole nutrienti nella circolazione sanguigna e linfatica. I nutrienti sono poi trasportati al fegato per un filtraggio finale prima di arrivare nel sangue ed andare a nutrire ogni cellula del nostro corpo.
5 ➡️💥 colon: fuori tutto ciò che non serve. L’intestino crasso è un un’importante organo di disintossicazione. Tutti i detriti e il materiale indigerito, comprese le cellule morte del tratto intestinale vanno a formare il materiale fecale. È fondamentale tenere pulito e tonico il colon, in modo che il corpo possa assorbire bene le sostanze nutritive. Se i prodotti di scarto e le tossine rimangono troppo a lungo nel nostro corpo, possono causare problemi di salute con sintomi più o meno sfumati⚠️.
Bisogna mantenere il sistema digerente sano e giovane, con una adeguata alimentazione e questa attenzione si tradurrà in un corpo sano e in una mente sana. Il sistema gastrointestinale è noto anche come il “secondo cervello” (o cervello istintuale), perché le sue pareti contengono oltre 100 milioni di neuroni che funzionano con oltre 30 neurotrasmettitori e producono più del 90% della serotonina, neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione del tono dell’umore. Quando l’intestino tenue e quello crasso non assorbono bene le sostanze nutritive e non le smaltiscono in modo regolare, si possono verificare infiammazioni e danni ai tessuti e agli organi.
Acquistare familiarità su come funziona il processo digestivo e su come funziona il vostro intestino è il primo passo dei tanti passi da compiere per farvi un immenso regalo: un corpo sano e una mente attiva e serena.
Allora, avete visto come in questo viaggio gli alimenti vengono :
1🔴 assunti
2🔴 elaborati
3🔴 assorbiti
4🔴 eliminati
Non vorrete che il viaggio sia pieno di inconvenienti, vero ? 😉 😊
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Corsa nella natura o trail running #explore
A casa Amica Natura l’anno si apre all’insegna del benessere a 360 gradi. A partire dall’alimentazione, sana e genuina, fino alla promozione di uno stile di vita attivo e ricco di cose belle, di avventure indimenticabili, di momenti all’aria aperta da assaporare, di sport e di viaggi alla scoperta del mondo e della cucina internazionale. Iniziamo il nostro cammino per imparare a sentirci al meglio e vivere in armonia con l’ambiente, con la corsa in mezzo alla natura o trail running. Un’attività davvero ricca di benefici, a costo zero, che allena il fisico ma soprattutto libera la mente. Il contatto con la natura che ci circonda, che sia il mare o un panorama collinare poco importa, ci fa sentire bene e pieni di energia…l’essenziale è allontanarsi dal traffico, dall’inquinamento e dal tram tram della routine di tutti i giorni.
Quali sono i benefici della corsa in mezzo alla natura o trail running?
Ansia bye bye. Correre allontana i pensieri e anche lo stress. Un ottimo rimedio per lasciarsi alle spalle problemi e preoccupazioni di tutti i giorni.
Polmoni e pelle più ossigenati. Correre nella natura, lontano da auto e smog, aiuta a migliorare l’ossigenazione delle cellule, di pelle e polmoni.
Smaltire le tossine e le calorie. La corsa è una delle attività più efficaci per smaltire le tossine, le calorie in più e per mantenere il fisico e i muscoli tonici.
Vitamina D e luce naturale. Il sole è una fonte di energia inesauribile…correre all’aria aperta rende l’organismo più forte e aiuta a migliorare l’umore.
Sport a costo zero. La corsa nella corsa oltre agli innumerevoli benefici che ha sul nostro organismo e sul nostro benessere psico-fisico è una delle rarissime attività a costo zero!
Dieta Detox dopo gli eccessi delle Feste
Diciamoci la verità! Le festività natalizie e di fine anno che sono appena trascorse, ci hanno indotto a commettere eccessi alimentari, golose scorribande gastronomiche 🍗🍖🍠🍲🍟🍕🍰🎂 e enologiche🍾🍷…il tutto magari “condito” con uno scarso movimento fisico e una certa pigrizia a volte più che lecita per chi corre fra lavoro e gestione della famiglia per tutto l’anno 🏃♀️🏃♂️.
Ora queste Feste sono purtroppo (o per fortuna 😉🤭) passate e se ci guardiamo allo specchio cosa vediamo?
➡️ gonfiori, qualche chiletto di troppo, colorito grigio, umore non sempre al massimo della positività, per un motivo o per l’altro 🙄🤦♀️.
Keep calm 😊… 💥Ce la possiamo fare a porre rimedio e senza diete drastiche. Anche perché la colpa non è solo nell’eccesso di calorie introdotte e delle tossine prodotte in gran quantità (compresi i tremendi radicali liberi), ma dei cibi che hanno aumentato l’infiammazione e rallentato il metabolismo. Il consumo eccessivo di zuccheri e sale ci fa trattenere acqua nei tessuti e per riconquistare una silhouette più asciutta nell’ambito di un regime alimentare complessivamente vario e sano, si possono adottare semplici strategie alimentari detossinanti, drenanti e che velocizzano il metabolismo. Niente limitazioni estreme 💣 ! Ma solo sani e utili consigli 👩⚕️💪👍.
Pronti, via!
🔵 comincia la giornata con un bicchiere di acqua e limone
🔵 bevi almeno 8 bicchieri di acqua al giorno
🔵 bevi un succo di pompelmo al dì
🔵 fai merenda con smoothie e centrifugati
🔵 inserisci nei tuoi pasti almeno due /tre porzioni a settimana di broccoletti, cavolo, cavolfiore
🔵 inizia il pasto con un’insalata ( lo stomaco sarà presto sazio e gli altri alimenti li assumerai in quantità ridotte)
🔵 aggiungi un cucchiaio di legumi ad ogni pasto
🔵 usa la curcuma o il peperoncino per insaporire le carni, il pesce, le verdure cotte, i cereali integrali e i legumi
🔵 rivaluta la cipolla ottima come anti-cellulite e diuretica)
🔵 utilizza la barbabietola rossa (grande effetto depurante)
🔵 usa il sedano come spezza fame (calorie negative)
🔵 usa lo zenzero, anche utilizzato per fare tisane
🔵 consuma avocado e semi oleosi non tostati, da aggiungere alle insalate
🔵 mangia una manciata di noci e mandorle tutti i giorni
🔵 varia la frutta, ma non esagerare con il consumo (sono tanti zuccheri!) e attenzione alle associazioni
🔵 sostieni l’attività del fegato, che è l’organo detox per eccellenza, con vegetali ricchi di glutatione.
Però non dimenticatevi di diminuire drasticamente per almeno due settimane il consumo dei carboidrati , privilegiando il consumo di cibi proteici 🍗🍤🥩🐟! E portate in tavola 🍽 alimenti a basso indice glicemico… Smaltirete senza troppo sforzo e ansia i chili acquistati!
E anche l’umore migliorerà in modo evidente 🥳😊🙋♀️
Il Brindisi di Capodanno, consigli per l’uso
Felice Anno Nuovo a tutti voi!
Avete brindato ieri? Brinderete anche oggi?
Ecco qualche consiglio dalla nostra nutrizionista e dottoressa Chiara D’Adda sull’uso e l’abuso di alcool, quando fa bene e quando invece può fare veramente male!
“Quale momento è più adatto del Capodanno per brindare? Sembra quasi un piacevole obbligo. Ma ricordatevi sempre che l’alcol è un amico un po’ (tanto 😉) traditore e bisogna farne un uso saggio e più che corretto. L’alcol è una bomba calorica. Sapete che l’alcol fornisce 7,1 calorie per grammo, rispetto a carboidrati e proteine ( 4 calorie per grammo) ? E dunque un solo bicchiere di vino contiene 70-80 calorie. Subito dopo i grassi, l’alcol è in assoluto l’alimento più calorico…
E se a questo bicchiere aggiungiamo l’aperitivo, l’amaro per digerire, lo champagne per brindare ➡️ 300- 400 calorie assunte solo bevendo, quindi durante le feste natalizie e di Capodanno attenzione al vostro peso. E attenzione ai superalcolici, ancora più calorici.
Una nota positiva? Ma certo ➡️ il vino rosso 🍷 protegge dai malanni invernali perché è ricco di resveratrolo, l’antiossidante che oltre a mantenere elastiche le nostre arterie, aiutandoci a prevenire ictus e infatti, ha anche la capacità di supportare il sistema immunitario.
Ricordatevi: il suo consumo deve essere moderato e corretto, in caso contrario l’alcol diventa un killer per il fegato, riduce l’apporto vitaminico e altera la pressione arteriosa. Può produrre ( modificando le membrane cerebrali) effetti sul comportamento sovrapponibili a quelli delle patologie psichiatriche.
Vietato se si soffre di patologie epatiche, in gravidanza e allattamento e prima dei 18 anni perché non sono ancora presenti gli enzimi necessari a metabolizzato correttamente. Cautela in caso di diabete.
Vi ho terrorizzato? Fa parte della mia professione, avere cura del vostro benessere e della vostra salute.
Buon Anno a tutti voi! Brindate, ma con moderazione…”
Panettone a Natale, quale scegliere?
Per lo speciale appuntamento di Natale con la rubrica Food is Life parliamo del famoso – e goloso- panettone milanese… la dottoressa e nutrizionista Chiara D’Adda ci parla infatti della celebre preparazione meneghina, conosciuta ormai in tutto il mondo e ci regala qualche consiglio per mangiare il dolce natalizio durante le feste senza sensi di colpa!
“Al mio segnale, panettone senza pentimenti! È Natale! ☃️ 🎅
Da qualche anno il panettone, da specialità prettamente milanese, è passato a conquistare la ribalta nazionale ( si sta rivelando uno dei concept gastronomici più completi e premiati d’Italia) e addirittura internazionale. Secondo le ultime recenti ricerche, negli Stati Uniti d’America va fortissimo!
Ed in tutte le sue più svariate ricette e presentazioni, con un consumo esponenziale,man mano che il tempo passa.
E allora perché non approfittare di questi giorni di festa per toglierci la voglia 😋?
Ma vogliamo essere furbi, visto che si tratta di un super dolce e non vogliamo che abbia ripercussioni sul nostro peso?
Che panettone scegliere? Quali sono i migliori?
Alcune regole semplici semplici: scegliamo panettoni artigianali di pasticceria, avendo sempre un occhio per la nostra strategia alimentare. Una fetta abbondante di panettone equivale ad un piatto di pasta o ad una pizza piccola. Vedete quindi che è molto importante consumarlo in momenti della giornata dove non ci siano vicini altri carboidrati importanti.
L’ideale? A colazione!
Se però lo vogliamo mangiare con i parenti e gli amici alla fine del pranzo o della cena, bisogna fare in modo di rinunciare (durante il pasto) al pane e al primo. Oppure limitare l’alcol bevuto ad un solo bicchiere di vino in tutto il pasto.
Piccoli sacrifici, ma che ci consentiranno di gustare questo magico dolce senza pentimenti!”
Carboidrati semplici e complessi, cosa sono
Oggi parliamo dei famosi carboidrati…cosa sono? Come inserirli nella dieta? Come si dividono? Fanno realmente ingrassare i carboidrati?
Parla la nostra nutrizionista, la Dottoressa Chiara D’Adda:
“Si può rinunciare ad un piatto di pastasciutta 🍝🍝🍝? Difficile ! Sarà perché è così buona o perché i carboidrati sono la benzina del nostro organismo e ci mettono di buonumore ? Oggi vi racconto qualcosa sugli amati /odiati carboidrati😍.
I carboidrati ci danno energia, ma non sono tutti uguali. Gli zuccheri sono CARBOIDRATI SEMPLICI e rilasciano energia rapidamente ma si consumano in fretta. Lo zucchero ci da una sferzata di energia, ce ne ritroviamo tanta tutta insieme, poi c’è un calo che ci fa sentire di nuovo affamati. Dopo aver mangiato, i carboidrati semplici si modificano nel più semplice degli zuccheri : il glucosio, che è assorbito dal sangue. Tutto il glucosio che non viene sfruttato viene accumulato come grasso!
I CARBOIDRATI COMPLESSI vengono scissi lentamente così gli zuccheri nel sangue si alzano in modo costante e ci durano di più. Danno un’energia lenta, ma di lunga durata. Contengono anche una buona quantità di fibre e rilasciano piano il glucosio nel sangue 😊👍. Sono presenti in pane, pasta, legumi, frutta secca e in alcune verdure.
Ma i carboidrati vanno bene per un’alimentazione sana?
I carboidrati sono la base dell’alimentazione mediterranea, la più salutare del mondo è devono rappresentare il 45-60 per cento delle calorie quotidiane, secondo casi e situazioni cliniche.
Non bisogna privarsi dei carboidrati, ma bisogna imparare ad usarli distinguendo fra i diversi tipi, non esagerando con la quantità, scegliendo bene le cotture e associandosi al meglio con gli altri cibi.
Se si scelgono carboidrati a basso indice glicemico, la nostra linea e la nostra salute ne trarranno giovamento😊😋😍 !
Attenzione 💥 ! I carboidrati ( soprattutto quelli semplici ) creano dipendenza, perché producono nel cervello un aumento di dopamina, neurotrasmettitore del benessere. E così più dolci mangiamo, più ci sentiamo sereni e gratificati e sviluppiamo il desiderio di riprovare quella sensazione.
E se non facciamo una seria e continua attività fisica e sportiva, aumenta la massa grassa , con un conseguente aumento del peso. L’insieme di tutti i carboidrati semplici ( inclusi latte e frutta ) non deve superare il 15 percento delle calorie quotidiane.
Consigli per mangiare con gusto i carboidrati
Ora vi do alcune pillole di saggezza:
⭕ la pasta scotta fa ingrassare di più di quella al dente
⭕ senza carboidrati il corpo non ha energia
⭕ i cereali migliori per la nostra salute sono quelli integrali e antichi
⭕ se la pasta è integrale si limita il rischio di intolleranza al glutine
⭕ è meglio mangiarli di mattina
⭕ se si esagera con i carboidrati si può andare in deficit di vitamine
⭕ i più pericolosi sono i carboidrati nascosti”
Frutta secca e mandorle, proprietà e benefici
Oggi la nutrizionista di Amica Natura, la Dottoressa Chiara D’Adda ci parla di un argomento croccante e gustoso che si trova sulle tavole di molti italiani in special modo durante le festività natalizie, ovvero la frutta secca.
Noci, mandorle, pinoli e nocciole, non solo sono protagonisti di finger food, primi e secondi e chiaramente dei dolci, ma si mangiano comunemente anche sole come post dessert.
“Si avvicinano a passi veloci le feste natalizie 🎅🎄e dell’ultimo dell’anno e con loro una maratona di pranzi, cene e brindisi. E ci sarà anche una maratona di alimenti il cui consumo è presente nelle più svariate tradizioni di ogni regione : panettone, mostarda, tortellini, cappone, capitone, salmone, caviale, cotechino, frutta esotica ecc ecc ecc e chi più ne ha più ne metta 😉😊😋.
Frutta secca, alimento principe sulle tavole natalizie degli italiani
Lo sapete che anche il consumo di frutta secca (o frutta a guscio) aumenta in questi giorni? È questo non è un male 😉😊😋 !
È proprio di questo tipo di frutta che oggi vi voglio scrivere📃📄✒📝😊
Lo sapete che a tavola bisognerebbe mettere ogni giorno 30/35 grammi di frutta secca ? La comunità scientifica è concorde nel considerare noci&company ingredienti complementari di una sana dieta. Utili anche nella prevenzione di alcune patologie.
Facciamo un elenco della frutta a guscio?
💥noci
💥mandorle
💥nocciole
💥anacardi
💥arachidi
💥noci di macadamia
💥pistacchi
💥pinoli
Fa bene la frutta secca?
La frutta secca contiene grassi mono e polinsaturi che contribuiscono all’equilibrio lipidico e aiutano ad aumentare il colesterolo hdl , cioè quello buono. Protegge l’apparato cardiovascolare ed è ricca in omega 6 e omega 3. Tutti possono consumarla, seppur con moderazione. È naturalmente vietata in caso di allergie 🚦⚠️ ! E purtroppo la frutta a guscio è uno degli allergeni più frequenti 😔😟🙁
Qualche cenno sulle mandorle , che fanno la parte delle regine👑 fra la frutta secca ?
Le proprietà delle mandorle e i benefici
➡️Le mandorle sono fra la frutta secca più gettonata. Sono💫 alleate del buonumore, 💫ricche di potassio, calcio, fosforo, magnesio, ferro. 💫Ricche di vitamine, soprattutto la vitamina E.💫
Le mandorle sono povere in colesterolo, contribuiscono al benessere generale dell’organismo e aiutano chi ha problemi intestinali. Vantano il più grande contenuto di fibre, fra i vari semi oleosi. Sono mediamente caloriche (anche se spesso si pensa siano fortemente caloriche) e quindi non inficiano la vostra dieta , ma non consumatene in grande quantità. Utili per il benessere della pelle, dei capelli e per i problemi connessi ad un sonno disturbato. Aiutano a mantenere in buona salute il cuore , le arterie, le ossa. E sono un valido aiuto se si soffre di anemia.
Se ne ricava anche un ottimo latte vegetale, usato in svariati modi. Anche molti prodotti per la cura del corpo attingono all’uso delle mandorle.
E sono buone, tanto buone😋!”
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Influenza 2018 sintomi e cosa mangiare per alleviarli
Oggi la dottoressa Chiara D’Adda, medico nutrizionista e consulente di Amica Natura, ci parla di un argomento caldo, ovvero il picco dell’influenza 2018, i sintomi e come fare a combatterla o a cercare di diminuire le conseguenze sul nostro organismo e il malessere/debolezza che si trascina poi anche dopo la guarigione. Scopriamolo insieme.
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Influenza novembre 2018, i virus para-influenzali
La vera influenza avrà il suo picco di contagio a Natale, ma intanto sono in circolazione i “virus cugini”, favoriti dagli sbalzi termici. Questi virus parainfluenzali girano indisturbati da ottobre a marzo, combinando disastri, complici le temperature più rigide, il cielo grigio, il sole che sorge tardi e tramonta presto.
I sintomi dell’influenza (parainfluenzale)
➡️mal di gola, mal di testa, tosse, starnuti a più non posso, stanchezza e a volte qualche linea di febbre.
💥Direi che è il momento di correre ai ripari!!
Il vaccino anti-influenzale
👩⚕️👨⚕️🚑 💉💊Per quanto riguarda i virus influenzali è buona cosa ricorrere alla vaccinazione stagionale, soprattutto se si fa parte di categorie a rischio per contagio o per malattie croniche e invalidanti. Ricordo che la campagna vaccinale chiuderà il 31 dicembre, ma che il vaccino impiega 15 giorni circa per essere efficace.
L’alimentazione per combattere i sintomi dell’influenza stagionale
Per i combattere i virus parainfluenzali è ottima cosa aiutarsi con un’alimentazione che sostenga l’organismo nel periodo in cui il clima cambia e che dia sprint alle difese immunitarie. Vitamine, minerali, antiossidanti tipici dei vegetali, sono coinvolti nel sistema immunitario, dunque grandi alleati per combattere le malattie invernali.
Quali sono gli alimenti migliori per dare energia all’organismo?
Portate in tavola zuppe, minestre e macedonie, scegliendo gli ingredienti in modo mirato. Gli agrumi (mandarini, arance, pompelmi, limoni) le mele, i kiwi, i frutti di bosco, cavoli, broccoli, patate, sono concentrati di vitamina C, che è considerata un’aspirina naturale per la sua azione simile a quella dell’acido acetilsalicilico.
La vitamina A, la puoi trovare in zucca, cachi e carote
Zucca, cachi, carote sono ricchi di betacarotene, il precursore della vitamina A, che mantiene in salute occhi e mucose (vie respiratorie) e che stimola la produzione di anticorpi.
La vitamina D, per attivare il sistema immunitario
Ricordatevi che anche la vitamina D da sprint alle nostre difese immunitarie e che per nostra fortuna l’estate e la maggior esposizione al sole ci lasciano in eredità ogni anno un carico di vitamina D, che oltre a essere fondamentale per fissare il calcio nelle ossa, è essenziale per attivare il sistema immunitario.
Una recente ricerca ha rilevato che la vitamina D favorisce la reattività delle cellule T, deputate ad aggredire virus e batteri. Quindi, cercare anche d’inverno, di stare al sole quando si può, scoprendo il più possibile viso e braccia. E non fatevi mancare alimenti che contengono questa vitamina: trota, sogliola, sgombro, cereali, uova, verdure a foglia scura ( bietole , spinaci, carciofi,erbette, funghi champignon ).
In caso di bisogno, è necessario integrarla con prodotti farmaceutici!
Non rinunciare ad aglio e cipolla, porri , ricchi di flavonoidi.
Proteggi l’intestino con yogurt e cereali integrali.
Aumenta il consumo di frutta secca.
Abbonda con i liquidi, incluse spremute e centrifughe di frutta e verdura, infusi e tisane di tutti i tipi. Come vedete esistono molti modi per cercare di evitare e combattere queste malattie invernali, non gravi e non invalidanti…ma molto, molto fastidiose !
Come si usano i fiori commestibili?
Bentornati cari lettori di Food is Life! Dopo un lungo e freddo inverno, finalmente si comincia a sentire odore di primavera nell’aria! E cosa rappresenta la primavera meglio dei fiori? Colori, profumi, gioia per gli occhi e per l’anima, sensazione stupenda che la vita stia riprendendo. Ma lo sapete che i fiori non sono solo nati per essere messi nei vasi per rallegrare le nostre case, ma si possono anche mangiare? Ecco perché oggi vi racconto qualcosa sui fiori cosiddetti, per l’appunto, EDIBILI!
I fiori edibili, elenco e uso
L’uso dei fiori in cucina risale a migliaia di anni fa: dalla civiltà cinese (sempre loro…) a quella romana, passando per quella greca, si legge e ci si rende conto che molte culture hanno usato e usano queste meraviglie della natura nelle loro ricette tradizionali, pensiamo ai fiori di zucca utilizzati da noi italiani o ai petali di rosa usati in molte preparazioni indiane. È bello dare colore, sapore, fantasia e poesia ai nostri piatti ! Alcuni sono fragranti, altri speziati o erbacei.. alcuni solo colorati…ma che gioia per gli occhi e per il palato, e quanta allegria ed eleganza pur nella semplicità.
Idee creative per i fiori commestibili
L’uso creativo non ha limiti, anche se spesso vengono utilizzati in insalate, dessert, cocktail o addirittura surgelati nei cubetti di ghiaccio da mettere poi nei bicchieri più raffinati. Ottimi nelle frittate, nelle zuppe o nei minestroni, sono circa una quarantina i fiori che si possono utilizzare in cucina ma attenzione, mangiare fiori in modo inusitato potrebbe essere pericoloso. Per cui, senza particolari allarmismi, bisogna adottare alcune precauzioni per consumarli in tutta sicurezza.
Questo perché, ovviamente, non tutti i fiori possono essere utilizzati in cucina: per cui, per prima cosa, leggete e informatevi, tramiti appositi elenchi , su quali sono i fiori cosiddetti EDIBILI, cioè “mangiabili” e poi seguite alcuni accorgimenti.
- innanzitutto state alla larga da quelli dei fioristi, perché sono trattati chimicamente e quindi non adatti a finire nel vostro stomaco e neppure ad essere usati come decorazione (contaminazione)
- poi, ovviamente, non rubate i fiori nei giardini pubblici! C’è l’inquinamento e lo smog e i trattamenti disinfestanti (pesticidi) e concimanti (agenti chimici) sono in agguato.
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E allora? direte voi…per fortuna nei supermercati potete trovare vaschette con una selezione di fiori freschi, garantiti in tutto e per tutto. Io per esempio, per la ricetta che ho preparato e fotografato, oltre ai buonissimi burger con patate Amica Natura (comodissimi e molto gustosi) ho acquistato i fiori al supermercato e sulla confezione c’erano tutte le specifiche informazioni che mi hanno dato la massima garanzia!
Cachi, quali sono i benefici e le calorie?
Come ricorderete, la settimana scorsa abbiamo parlato dei colori dell’autunno e vi ho raccontato dei grandi benefici della zucca. Oggi rimango, più o meno sullo stesso argomento e vi parlo di un altro grande progtagonista di questa stagione: il caco, vero e proprio re della frutta di questo periodo, con il suo inconfondibile colore arancione!
Caco, quali sono le proprietà benefiche?
Lo sapete che in alcune regioni viene chiamato Diospero (fuoco di Zeus), visto proprio il suo colore fiammeggiante? Certo, è uno di quegli alimenti che spesso “divide”, perché a molti piace e a tanti altri no, ma è indubbio che questo frutto abbia davvero tantissime virtù!
Energia d’autunno grazie ai cachi
Innanzitutto è un frutto energetico (circa 65cal per 100gr) ed è composto da zuccheri, proteine, fibre, grassi, tannini, pectina e molta acqua. Ha un buon contenuto di vitamina C, molto importante per combattere raffreddori e sindromi influenzali (tipiche del periodo) e per favorire l’assorbimento del ferro, anch’esso presente in questo frutto.
Il caco è ricco anche di carotenoidi, come il betacarotene, precursore della Vitamina A, e la criptoxantina. Contiene anche licopene, che ha da un lato azione sfiammante sulle mucose intestinali grazie alla pectina e alla mucillagine in esso contenute, dall’altro azione astringente, utile nei casi di diarrea.
Una curiosità per concludere: lo sapevate che la pianta del caco (originaria della Cina) viene chiamata “albero delle sette virtù”? Vi piacerebbe sapere perché? E allora non vi resta altro da fare che seguirci sulla pagina Facebook di Amica Natura! 🙂