L’IMPORTANZA DELLA RICERCA, settimana di informazione sulla Sclerosi Multipla

La dottoressa Chiara D’adda oggi ci informa circa un’importante iniziativa che ha lo scopo di informare, sensibilizzare e sostenere la ricerca.
Insieme a 40 paesi di tutto il mondo, anche l’Italia il 29 maggio celebrerà la Giornata Mondiale della SM: il grande movimento globale per fermare la sclerosi multipla

26 maggio- 3 giugno: settimana di informazione sulla Sclerosi Multipla

I volontari  sensibilizzeranno, informeranno e raccoglieranno fondi per la ricerca scientifica sulla Sclerosi Multipla.
È una malattia neurodegenerativa demielinizzante, cioè con lesioni a carico del sistema nervoso centrale.

Per anni è stata considerata una malattia della sostanza bianca del sistema nervoso centrale, tuttavia un numero crescente di studi ha dimostrato anche un coinvolgimento della sostanza grigia.
Nella Sclerosi Multipla si verifica un danno e una perdita di mielina in più aree del sistema nervoso centrale.

Può esordire a ogni età della vita ma è diagnosticata per lo più tra i 30 e i 40 anni e le donne risultano più colpite degli uomini.
Le ricerche indicano che la malattia origina da una combinazione di fattori ambientali e fattori genetici.Pertanto appartiene al gruppo delle malattie multifattoriali.

Da alcuni ricercatori la malattia viene classificata come “malattia autoimmune”, ma altri specialisti non sono d’accordo con questa definizione dato che il bersaglio specifico non è ancora stato scoperto.

Quanto è importante continuare con la ricerca?

Ci sono ancora tante cose da scoprire e che ci aiuteranno per sconfiggere questa terribile malattia!
Il progresso dei sintomi e la loro gravità attualmente non sono prevedibili e variano da individuo a individuo.
Per questo è importantissimo supportare la ricerca su questa invalidante malattia.

Lo scorso weekend in varie piazze d’Italia si è potuto acquistare una borsina contenente tre vasetti di ERBE AROMATICHE.
Colori, profumi e aromi con cui abbellire gli ambienti in cui viviamo o insaporire i piatti preparati nella nostra cucina.
Mi auguro che abbiate contribuito anche voi all’acquisto delle erbe aromatiche a sostegno della ricerca la ricerca!
Un piccolo gesto ma molto importante!

Seguite la rubrica Food Is Life, la dott.ssa D’Adda nel prossimo articolo ci parlerà delle proprietà delle erbe aromatiche 🙂
Se siete curiosi e attenti alla vostra salute questa è la rubrica che fa per voi!

ALIMENTI VERDI, E TORNA LA PRIMAVERA!

Piove, piove, piove, la temperatura è bassa e il cielo è grigio… ma cerchiamo di sforzarci per ritrovare l’aria di primavera, quella bella, sana, colorata, saporita!
Ecco l’augurio e i consigli della dottoressa Chiara D’Adda, nutrizionista, medico chirurgo e medico del Basket Brescia Leonessa.

Come fare? 
Aumentando il consumo degli alimenti verdi

Il colore verde ha un significato molto positivo.  Viene utilizzato per rappresentare l’abbondanza, la fortuna, la fertilità.
La sua simbologia rimanda all’equilibrio totale, fatto di armonia e amore puro.
È il colore del chakra del cuore 💚.

Da un punto di vista prettamente medico gli alimenti verdi hanno questo colore per la forte presenza di clorofilla,  sostanza con  un altissimo potere antiossidante.
Le verdure verdi contengono carotenoidi in buona quantità  e acido folico, essenziale per la nostra vita.

Oggi vi parlerò dei PISELLI, che possono piacere o non piacere, ma sono indubbiamente uno degli alimenti verdi più versatili in cucina .
Potreste essere uno di quei bambini che, nel proprio piatto, separano accuratamente i piselli dalle altre pietanze, per evitare di mangiarli?
Invece dovreste aumentarne i consumo in quanto contengono:

✅carboidrati
✅proteine
✅vitamine del complesso b
✅ vitamina c in abbondanza
✅ potassio
✅ fosforo
✅ niacina
✅ folati
✅ ferro
✅ zinco

Per queste caratteristiche i piselli sono particolarmente utili nei seguenti casi:
– malattie cardiache
– disturbi a livello del sistema nervoso
– gravidanza e allattamento
– diabete

Se sono tenerissimi si possono anche consumare crudi, sono buoni e fanno bene!
La cottura non dovrebbe superare i 5 – 10 minuti,  perché un tempo di cottura più lungo distrugge quasi interamente le vitamine.
Una breve  cottura al vapore è l’ideale.

Una ricetta fresca e veloce per pasto rapido, ma pieno di vigore:
➡️ Songino+ mandorle+ piselli+ qualche foglia di menta + punte di asparagi  + olio evo + un pizzico di sale e pepe.
Voilà un’insalata appetitosa!
Se volete potete aggiungere straccetti di petto di pollo, precedentemente passati alla piastra o cotti in padella antiaderente

GERMOGLI CHE PASSIONE

La cucina è la cultura dell’umanità, l’espressione della sua ingegnosità nell’esplorare l’ambiente e scoprirvi (o riscoprirvi) nuovi alimenti.
La cucina deve rappresentare la ricerca costante del benessere, la modifica del proprio regime alimentare anche con piccole innovazioni e attenzioni, in modo da includere alimenti che siano fonte continua di molecole ben influenzanti e protettive sulla nostra salute.

È per questo che mi piace parlare anche di alimenti che spesso non rientrano nel nostro quotidiano, ma che bisogna imparare a conoscere e sperimentare!
Oggi vi racconto qualcosa sui GERMOGLI. Per germoglio si intende il prodotto del seme vegetale quando questo viene interrato.

I semi e i germogli hanno un contenuto energetico molto elevato, dovuto alla grande quantità di carboidrati che vengono trasformati in zuccheri semplici e assimilabili molto velocemente.
Le vitamine risultano essere il doppio rispetto al seme e il triplo rispetto alla pianta adulta. I sali minerali e universi (oligoelementi contenuti nel seme), divengono nel germoglio più facilmente assimilabili. Inoltre sono ricchi di aminoacidi e poveri di grassi.

I germogli oramai si trovano in vendita anche nei supermercati, in vario assortimento
Questo ci facilita il loro consumo, anche se non abbiamo i tempo di coltivarli in casa in appositi contenitori detti ” germogliatori”.

Si possono consumare germogli di:
alfa alfa (erba medica)
cavolo rosso
broccolo
bietola rossa
porro
ravanello
daikon
soia
grano
grano saraceno
avena
fagioli e ceci
lenticchie

Vanno consumati preferibilmente crudi, in aggiunta ad insalate o secondi piatti.
Nella fotografia un mio piatto, vi piace? 🙂

ALIMENTAZIONE E PELLE, SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO

ALIMENTAZIONE E PELLE, SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO

La dottoressa Chiara D’Adda, nutrizionista della rubrica Food Is Life di Amica Natura, affronta oggi un tema molto importante: la relazione tra  lo stile di vita e la qualità della  pelle.

In termini scientifici si definisce cute o pelle il rivestimento più esterno del corpo di un vertebrato. Nell’uomo è l’organo più esteso dell’apparato tegumentario e protegge i tessuti sottostanti, con funzione di barriera e protezione dagli insulti esterni.
E’ molto importante salvaguardare la nostra pelle con gli adeguati controlli, la prevenzione e lo stile di vita sano.
Quando saltano gli equilibri tra ciò che c’è dentro e ciò che c’è fuori di noi, la pelle è uno dei primi organi ad alterarsi.

I buoni comportamenti a tavola sono essenziali per mantenere una pelle sana, un’alimentazione scorretta può provocare carenze nutrizionali che si evidenziano proprio sull’aspetto e sul benessere della nostra pelle.
Inoltre il cibo influenza il “microbiota” intestinale, quell’insieme di batteri buoni e cattivi che popolano il nostro apparato gastroenterico. Avevamo già parlato del microbiota, dal quale dipendono la buona digestione, le difese immunitarie, la produzione di energia e altre attività del nostro organismo… eccolo coinvolto anche nel benessere della pelle!
La nostra pelle viene sottoposta a stress di ogni tipo durante il corso della nostra vita: sole, umidità, inquinamento, vento, stress ecc

L’ALIMENTAZIONE DIVIENE UNO DEI PUNTI CARDINE PRO SALUTE DELLA NOSTRA PELLE

Ecco alcuni consigli:
➡️ abbondante apporto di acqua, anche sotto forma di tè, tisane, minestroni.
➡️ frutta e verdura, soprattutto di colore verde e arancione (spinaci, broccolo, sparagi, lattuga, zucca, carote, agrumi, albicocche, frutti di bosco…); contiene beta carotene, l’antiossidante per eccellenza della pelle, che entrando nell’organismo si trasforma in vitamina A , la quale agisce per combattere e prevenire le rughe
➡️ è importante assumere, sebbene in quantità limitata latte, latticini, un ricciolo di burro (troppo a lungo demonizzato), lievito di birra, avocado, frutta secca, pesci contenenti grassi buoni, olio EVO, yogurt, kefir, latte acido.

Non dimenticare di fare almeno una volta all’anno una visita dermatologica con mappatura dei nei.
Parola d’ordine PREVENIRE, PREVENITE, PREVENITE!

Naturalmente queste sono le nozioni essenziali per la salute della pelle, per qualsiasi approfondimento la dottoressa D’Adda resta a disposizione, attende le vostre domande e sarà ben lieta di rispondere!

CIOCCOLATO DI PASQUA, I MIGLIORI ABBINAMENTI PER UN PASTO SANO E ALTERNATIVO!

Se appartenete alla categoria dei moderati e qualche piccolo pezzetto di cioccolato vi è avanzato, la Dott.ssa Chiara D’Adda, nutrizionista della rubrica Food is Life,  vi da dei salutari suggerimenti su come utilizzarli, tenendo presente che bisognerebbe prediligere sempre il cioccolato fondente, a parità di azioni benefiche, rispetto al cioccolato al latte.

Lo sapete che secondo la leggenda fu il Dio Quetzalcoatl (fondatore della stirpe precolombiana) a donare agli uomini il cacao? Sarà per questo che possiamo definire il cioccolato come un vero e proprio cibo degli Dei? È buono, confortante, salutare, ricco di elementi nutrizionali utilissimi al nostro benessere e ricco di antiossidanti (come la epicatechina), componenti che favoriscono l’azione anti-age e proteggono l’insorgere di svariate patologie.
Il cacao nasce amaro, ma una volta arrivato nelle cucine europee si è man mano arricchito di zucchero , diventando il re dei dessert. Questo non toglie la possibilità di provare a osare il cacao anche nei piatti salati, anzi, le ultime tendenze in cucina propongono abbinamenti arditi e stravaganti, anche se già noti in epoche remote.

ABBINAMENTI

Carne + cioccolato  ➡ si usava già in epoca rinascimentale e in piatti molto complicati.  Noi possiamo usare carni meno impegnative (come il vitello) e aggiungere scagliette di cioccolato oppure preparare gustose polpette di carne aggiungendo un 10 % di polvere di cacao nell’impasto. Soprattutto per chi pratica sport questo tipo di abbinamento è l’ideale. Potenzia la muscolatura e aumenta l’energia cellulare.

Pesce + cioccolato➡ gran vantaggio per la salute! Proteine nobili, grassi insaturi, vitamine, minerali + fosforo, calcio, magnesio. Poi tenete ben presente che gli omega 3 contenuti nel pesce influiscono sulla funzionalità della serotonina, il neurotrasmettitore della serenità  attivato dal cacao e così ne amplificano gli effetti. Lo sapete che il pesce bianco si può condire con olio al cioccolato ?

Pasta + cioccolato ➡usare il cacao per fare sfoglie,  tagliatelle, ripieno dei ravioli ecc… I carboidrati e le fibre del cacao diminuiscono l’indice glicemico dei carboidrati della pasta ! Si aumenta l’effetto antistress e si formano sinergie magiche, con un effetto allegria moltiplicato! Se si fa la pasta in casa, basta aggiungere il 10-15 per cento di cacao amaro in polvere all’impasto.

Verdure + cioccolato ➡ si può mettere del cacao nella caponata siciliana , o aggiungerlo alle melanzane calabresi. Si possono condire le verdure crude o cotte con olio al cioccolato.

Frutta + cioccolato ➡ connubio golosissimo e gustosissimo,  si possono intingere i frutti amati nel cioccolato caldo

UN’ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE PER VIVERE MEGLIO, IL RUOLO DELLA CARNE

La Dott.ssa Chiara D’Adda affronta un argomento molto delicato e di stretta attualità… è un bene introdurre alimenti a base animale nella nostra alimentazione?
Leggete i preziosi consigli e metteteli in pratica!

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un aumento di conversioni verso una dieta prettamente vegetariana o totalmente vegana, complici i media e le informazioni a volte errate, non complete o enfatizzate. Naturalmente non entro in discussioni di ordine etico e personale e non muoverò critiche a chi non vuole cibarsi di alimenti provenienti dal mondo animale.
Ognuno è libero di impostare il proprio credo e la propria vita come meglio sente di fare
e come meglio questo lo fa sentire. Molte sono le considerazioni, le sfumature, gli aspetti del dibattito che riguarda la carne: dal suo ruolo nutrizionale e culturale, alla sicurezza alimentare, fino a considerare il suo impatto ambientale e le recenti evoluzioni del quadro normativo che riguarda il benessere animale.

ANEMIA

Prima di iniziare a trattare questo argomento è doveroso però darvi qualche nozione prettamente medica sull’ ANEMIA. Si definisce “ANEMIA “ la riduzione patologica dell’emoglobina e/o dei globuli rossi (eritrociti) nel sangue al di sotto dei livelli di normalità:

Emoglobina valore normale:
14-18 g/100ml per gli uomini
12-16 g/100ml per le donne

Globuli rossi valore normale :
4.52- 5.90  uomini
4.10- 5.10 donne

Si può definire anche come una ridotta capacità del sangue di trasportare ossigeno.
I sintomi, se l’anemia si instaura lentamente, sono speso vaghi e spesso sottovalutati dal paziente e possono includere: sensazione di stanchezza, debolezza, mancanza di respiro. L’anemia deve essere significativa prima che in  una persona  si possa rilevare un aspetto della cute e delle mucose molto pallido (è uno dei sintomi che ad occhio nudo si rileva per primo). Si possono anche verificare ulteriori sintomi, come un senso di confusione nella ideazione.

Vi sono tre principali tipi di anemia, classificati in base alla causa che l’ha provocata:
⭐ perdita di sangue
⭐ una ridotta produzione di globuli rossi
⭐ una maggior distruzione di globuli rossi

Parlando in questa rubrica di alimentazione, a noi interessa maggiormente l’anemia da diminuzione di produzione di globuli rossi dovuta a carenza di ferro e/o di vitamina  B12.
L’elevato apporto proteico, nonché di minerali quali ferro e zinco in forma altamente biodisponibile, sono le principali caratteristiche nutrizionali di carne e derivati.
Inoltre, apportano vitamina B12, irreperibile negli alimenti vegetali ed essenziale durante tutte le fasi della vita.

LA CARNE

LA CARNE , al di là dei credo che costituiscono il libero arbitrio di una persona , È SICURAMENTE UN ALIMENTO DI ALTO VALORE IN UN’ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA E CONTROLLATA, per tutta una serie di motivi :

  1. Ottimo apporto di proteine e aminoacidi
  2. Favorisce la sintesi di enzimi e migliora le reazioni metaboliche
  3. Favorisce la sintesi di ormoni
  4. Effetti positivi sui tessuti, in particolar modo quello muscolare
  5. Fonte importantissima di vitamine del gruppo B  (soprattutto B12)
  6. Fonte importante di ferro, zinco, rame
  7. Ossigenazione dei tessuti e importante arma per la prevenzione e la cura dell’anemia
  8. Fonte di energia grazie ai grassi in essa contenuti
  9. Alto indice di sazietà in quanto ricca di proteine complete (cioè contiene tutti i 9 aminoacidi essenziali)
  10. Aiuta la crescita, il mantenimento e la riparazione del nostro corpo.

Occorre in primo luogo sottolineare che non abbiamo dati certi che mostrino come un’alimentazione priva di carne abbia un reale beneficio sulla salute, ma è il giusto consumo e uno stile di vita sano che riducono il rischio di patologie cardiovascolari e di patologie oncologiche.
Non è tanto il consumo o meno di carne a fare la differenza, quanto un adeguato consumo inserito in uno stile di vita virtuoso, che comprenda regolare attività fisica, peso nella norma, e astinenza dal fumo e dall’alcol.

SAREBBE OPPORTUNO DUNQUE NON ESAGERARE CON LA CARNE MA NEMMENO PRIVARSENE.

La sua totale assenza nella dieta implica una riduzione di apporto di ferro e di alcuni nutrienti importanti (tipo la vitamina B1). I nostri nonni davano grande importanza alla carne e a quella rossa in particolare, perché dicevano che “la carne fa buon sangue”! Poi, col tempo e con il progredire delle ricerche scientifiche si è visto che svolgono una funzione antianemica sia la carne rossa che quella bianca. La quantità di ferro contenuta nelle carni bianche è di poco inferiore a quella delle carni rosse, eccezione fatta per quella di cavallo (50% in più delle altre carni).  E’ emerso inoltre che oggi, grazie a un’attenta selezione delle specie allevate e a tecniche di allevamento innovative, la carne italiana risulta avere una quantità di grassi molto diminuita rispetto al passato, al punto che la distinzione tra carni bianche (più leggere) e carni rosse (grasse) può essere considerata oramai un vecchio preconcetto.
Ma la vera novità è stata una radicale rivalutazione dell’impatto ambientale della carne nel nostro modello alimentare.

E’ anche vero che studi più recenti hanno dimostrato che le proteine della carne possono essere sostituite da quelle di origine vegetale, bisogna essere consci però che le proteine presenti nella carne hanno valori nutritivi più completi.

Ricordatevi quindi di mantenere uno stile di vita sano: fate sport, mangiate bene, non bevete alcol e non fumate… e la vostra salute ne beneficerà!

 

IL CIBO È UN DIRITTO ALLA FELICITÀ E ALLA SALUTE DEI BAMBINI

Vogliamo sempre il meglio per la salute dei nostri bambini, ma vi siete mai chiesti come influisce la nutrizione sul benessere psicologico?

La dottoressa Chiara D’Adda nutrizionista di Amica Natura, medico chirurgo e medico della squadra di basket italiana Basket Brescia Leonessa ci spiega come una corretta gestione dei pasti e del tipo di alimentazione può fare la differenza.
Questo in termini di autostima, benessere psicologico, relazioni sociali con i coetanei e con le figure genitoriali.
In età scolare si impostano e/o si consolidano (di gran lunga meglio dire “si consolidano”, perché è dai primi passi che si gettano le basi) le abitudini alimentari del bambino.
Ricordiamoci che diventerà poi un pre-adolescente, un adolescente, un adulto.

Pertanto è in questa fase della vita che la famiglia e la scuola devono contribuire allo sviluppo di uno stile alimentare salutare, che permanga nell’età adulta.
I genitori, i nonni, i fratelli maggiori sono un grande esempio per i più piccoli.
Il buon esempio della famiglia accompagnato dalla formazione scolastica è la formula magica per insegnare ai bambini le regole del mangiar sano e con gusto.

ALIMENTAZIONE

Purtroppo c’è da ammettere che il progressivo cambiamento dello stile di vita delle famiglie e dei tempi lavorativi.

La mamma e il papà che lavorano non hanno “mai tempo”.

Questo ha portato a profonde modifiche delle abitudine alimentari familiari.
Conseguentemente si è diffusa nella popolazione infantile un’alimentazione scorretta.

Assistiamo ad un introito eccessivo di calorie, proteine di origine animale trattate con innumerevoli additivi.

Ne sono un esempio il sodio (sale), zuccheri raffinati, cereali raffinati, grassi saturi, carenza di glucidi complessi, fibre, vitamine e sali minerali.

Agli errori nutrizionali si associa spesso la monotonia della dieta e un’errata distribuzione dell’ intake calorico nella giornata.
La prima colazione molte volte è assente o insufficiente, i pasti nutrizionalmente non sono adeguati o intervallati da numerosi spuntini.

Il più delle volte si assumono alimenti già confezionati, ad alta densità calorica e basso valore nutrizionale, consumati dal bambino seduto davanti alla televisione o chino sui compiti.

CONSIGLI

Portare un bambino piccolo al supermercato spesso è un’impresa titanica per  i genitori , già indaffarati tra i mille pensieri.
Vi esorto a fare un piccolo sforzo.

I bambini sono come delle piccole spugne e assorbono tutto ciò che dite, anche se in quel momento magari vi sembrano  più interessati a dolciumi, caramelle e giochini vari.
A piccoli passi iniziate a leggere con i bambini le etichette e i contenuti del cibo che scegliete e che mettete nel vostro carrello della spesa (fresco, surgelato, inscatolato, confezionato ).
Fatelo sotto forma di gioco, sarà l’imput  per qualcosa di importantissimo per il loro prossimo futuro!

Il consiglio è poi quello di cucinare con i bambini, coinvolgerli per avvicinarli ad una alimentazione sana.
Fate toccare loro gli alimenti, fate lavare loro frutta e verdura, fate si che tocchino e manipolino, che esprimano le loro idea su questa o quella preparazione.
Accogliete nei limiti del possibile le loro stravaganti idee sulla realizzazione di un piatto.
Raccontate  qualcosa degli ingredienti che state usando, adoperando parole semplici ma esatte , che attirino la loro curiosità e che rimangano nelle loro menti.

Sono nozioni che ricorderanno per sempre e saranno un tesoro prezioso per il loro sano futuro
Insegnate con pazienza la regola di una buona e lunga masticazione, ricordando loro, con ironia ma anche con fermezza ,che lo stomaco non ha i denti.
Quindi la prima azione importantissima è di masticare bene e a lungo.

Infine mercanteggiate con la regola 80:20… va bene per noi e anche per loro.
Basta rispettare una dieta bilanciata e sana per l’80% del nostro tempo, per il restante 20% possiamo lasciarci un po’ andare!

Naturalmente voi adulti per primi dovrete dare il buon esempio, trasmettendo serenità nel momento in cui si è a tavola con la famiglia.
Quindi al bando tensioni e preoccupazioni e via libera al cibo sano, alla fantasia e all’amore!

PRIMAVERA, CIBO, SORRISI E FELICITÀ!

Siamo pronti a vive la nostra primavera con il sorriso sulle labbra?
La parola all’esperta! La Dottoressa Chiara D’Adda ci offre importanti consigli sui cibi da consumare per favorire il buon umore.

⭐ NON RINUNCIARE AI CARBOIDRATI
Non rinunciare totalmente ai carboidrati perché modificano il rapporto tra alcuni aminoacidi nel sangue, favorendo il triptofano, che è responsabile in buona parte della nostra propensione alla serenità
Scegli preferibilmente farine integrali, non raffinate e via libera a tanta frutta e verdura!

 IL CIOCCOLATO FONDENTE STIMOLA LE ENDORFINE
Contiene sostanze simil- cannabinoidi come le anandamidi e i loro precursori fosfolipidici; Sono sostanze che stimolano la produzione di endorfine e quindi aiutano il buonumore, oltre che previene la formazione delle rughe!

⭐ W LA VITAMINA C
Consuma cibi contenenti la vitamina C! Aiuti il tuo sistema immunitario e soprattutto aumenti la sintesi di dopamina e noradrenalina, i classici neurotrasmettitori dell’euforia, inoltre aiuta ad avere una pelle fresca e ampiamente tonificata!
Per cui via libera ad agrumi, peperoni, kiwi, frutti di bosco e verdure a foglia verde.

⭐ VOGLIA DI DOLCE
Punta su miele, banane mature, datteri, uvetta passa. Sono alimenti che contengono zuccheri complessi e poco nocivi alla salute (consumali sempre con parsimonia).

⭐ CONOSCI IL SELENIO?
Consumare alimenti contenenti selenio quali pesce di mare di taglia grossa (tipo tonno), gamberi, ostriche, cozze, legumi, broccoli, cipolle, aglio, crusca, germe di grano. Scacciamo così i pensieri tristi e la tensione!

⭐ ZENZERO, QUANTO SEI PREZIOSO
Favorisce il drenaggio e la depurazione dalle tossine, fa bruciare calorie, aumenta le energie, da tono e senso di benessere generalizzato.

⭐ CERVELLO FELICE ED ALLEGRO
Grazie all’assunzione di Omega 3 e Omega 6, per un buon equilibrio di tutte le funzioni cerebrali.

⭐ LA CHIAVE DELLA FELICITÀ
L-triptofano è un un aminoacido precursore della serotonina, a sua volta precursore della melatonina,ormone che regola il ritmo sonno-veglia.
Lo troviamo nella carne (molto in tacchino e pollo), latte, yogurt, frumento, avocado, banane, semi oleosi.

Ti ricordiamo che più stimoli la serotonina, più sarai di buon umore!
Nei periodi di stress acuti o cronici e nelle stagioni fredde e senza sole è una buona cosa assumere integratori che combattono il deficit di questo elemento, come Rhodiola Rosea o Griffonia Simplicifolia

Un ultimo consiglio: acqua e sorrisi gratis e a volontà! 

Cibi che migliorano l’umore e stimolano la felicità

Torna la rubrica “Food Is Life” a cura della Dottoressa Chiara D’Adda, medico chirurgo e nutrizionista e come ben saprete, medico del Basket Brescia Leonessa. Oggi la Dottoressa Chiara ci parla di un argomento realmente interessante e utile a tutti noi,  gli alimenti che fanno bene al nostro umore e che grazie a determinate sostanze nutritive riescono a stimolare gli ormoni della felicità.

 

Quali sono i cibi che migliorano l’umore e aumentano la felicità?

“Dottore, che sintomi ha la felicità 😊?

Ecco una domanda alla quale non so per certo rispondere, perché ognuno di noi ha un’idea soggettiva di quello che può essere la felicità, ma so per certo che alcuni cibi possono aiutarci a trovare o ritrovare il sorriso.  Partiamo dal presupposto che un regime alimentare corretto è quello che soddisfa anche i nostri centri cerebrali del piacere e che è necessario assicurare il completo rifornimento dei cibi chiave del benessere mentale, ossia delle sostanze che partecipano alla sintesi dei neurotrasmettitori della felicità, della carica energetica e della gratificazione:

➡️ acetilcolina, noradrenalina, dopamina, serotonina, acido gamma-aminobutirrico

E non fatevi spaventare dai nomi difficili. Sono contenuti infatti in alimenti molto comuni come carni bianche, pesce, uova, latte, latticini, legumi e in moltissimi vegetali.

Tenete ben presente che anche la cura dell’intestino è importantissima. Secondo ricerche recenti condotte dalla “neurogastroenterologia”, si è visto che l’intestino produce in autonomia molti neurotrasmettitori, in primis la serotonina. Lo sapete che ben l’80% circa di questa molecola è sintetizzata nell’intestino a partire dal triptofano contenuto negli alimenti? E che questo garantisce anche una buona motilità intestinale?

Il nostro apparato gastrointestinale può trovarsi in una situazione di eubiosi oppure di disbiosi.

EUBIOSI ➡️tutto bene 😊⭐
DISBIOSI ➡️iniziano i guai 🤢🚑

Bisogna per questa ragione, prendersi cura della flora batterica buona, con un’alimentazione bilanciata e completa.

L’ideale è il modello di dieta mediterranea nella sua forma più pura, perché ci si ritrova una grande quantità di cereali integrali, di legumi, di verdure, di olio d’oliva, di frutta fresca. Le fibre sono capaci di stimolare la crescita di specie batteriche ad azione probiotica.

Vi lascio con queste parole chiave:

⭐omega 3 e 6
⭐serotonina
⭐carboidrati
⭐L-triptofano
⭐frutta
⭐verdura
⭐vitamina C
⭐selenio
⭐miele
⭐cioccolato
⭐radice di zenzero
⭐fiori edibili
⭐acqua
⭐ SORRISO

L’ordine di elenco è puramente casuale.
Che ne dite di leggere il mio prossimo contributo per saperne di più?

Alternative allo zucchero, i dolcificanti naturali

Come promesso la scorsa settimana, la dottoressa Chiara D’Adda, nutrizionista di Amica Natura, medico chirurgo e medico della squadra di basket italiana Basket Brescia Leonessa ci spiega quali sono le alternative al classico zucchero bianco, i più famosi dolcificanti naturali, con proprietà e benefici.

Zucchero bianco, quali sono le alternative naturali?

Come vi avevo promesso, oggi vi do qualche notizia sullo zucchero e sulle alternative alimentari ad esso.

✅ Zucchero

Lo sapete che lo zucchero era già conosciuto ai tempi degli antichi Greci e degli antichi Romani ? Proveniva dall’Oriente ed era così prezioso e raro che veniva usato esclusivamente per motivi terapeutici. A seguito della scoperta dell’America, la sua produzione (a partire dalla canna da zucchero) si è molto diffusa ed è arrivato nelle cucine delle classi più elevate e abbienti nell’epoca settecentesca. Nel 1800 circa, un agronomo di nome Olivier de Serres, scoprì la possibilità di produrlo a partire dalle barbabietole  e così divenne di uso molto comune e diffuso.

ZUCCHERO BIANCO (saccarosio):  si può estrarre indifferentemente da canna da zucchero o da barbabietola. È bianco perché è sottoposto a lunghi e molto complessi metodi di raffinazione. La calce, l’anidride carbonica, l’acido solforoso,  lo privano di qualsiasi proprietà nutrizionale,  lasciando intatta solo la carica energetica, cioè le calorie. Come potete vedere dunque lo zucchero non ha nessuna utilità nella dieta giornaliera,  se non un delizioso sapore. È fortemente calorico e può produrre alterazioni della eubiosi intestinale,  con fenomeni di gonfiori e dolori, perché altera la flora batterica. Il suo valore è di ➡️390 calorie per 100grammi.

ZUCCHERO GREZZO DI CANNA: subisce meno processi di raffinazione e quindi conserva tracce di potassio,calcio, fosforo,magnesio e vitamine A e B. Contiene anche tracce di proteine. È leggermente meno calorico dello zucchero bianco➡️300 calorie per 100grammi

FRUTTOSIO: è lo zucchero contenuto nella frutta. Quando viene assunto come frutta si mescola anche a vitamine, minerali e fibre che ne rallentano l’assorbimento. Se assunto puro si associa ad alti livelli di acido urico e a un danno epatico di non chiara interpretazione.  Ha effetti simili a quelli dello zucchero,  ma ha meno calorie e indice glicemico basso. Purtroppo recenti ricerche americane rilevano un possibile ruolo del fruttosio estratto e trasformato  e la correlazione con malattie cardiache, renali e tumorali.

ZUCCHERO DI COCCO: viene estratto dalla linfa dei fiori di cocco. È molto in uso in America,  ma ora è arrivato anche da noi. Contiene Inulina, una fibra solubile che ne riduce l’impatto sulla glicemia. Ha un indice glicemico basso e influenza positivamente la flora batterica intestinale. Ha un sapore simile allo zucchero di canna grezzo.

SCIROPPO D’ACERO: è estratto dal tronco degli aceri ed è il terzo dolcificante meno calorico, dopo miele e stevia . Contiene vitamina B, minerali e antiossidanti.  Per cui non sono calorie vuote. Ha attività drenante, digestiva,  depurativa e antigonfiore. Molto adatto agli sportivi, usato dopo l’allenamento o le performance agonistiche. È molto usato in America, per arricchire i pankakes, ma si può usare anche per fare salse agrodolci.

✅MIELE : è il dolcificante più naturale e antico.  È anche il più salutare ! Contiene principi nutritivi molto preziosi , come zuccheri semplici,  minerali, enzimi, vitamine e sostanze rigeneranti per il nostro corpo. È l’unico fra i dolcificanti naturali a non prevedere particolari processi di raffinazione  artificiale ! Ha proprietà terapeutiche per parecchi malanni. E adatto a tutti,grandi e piccini.

✅ STEVIA: proviene da una pianta di origine sudamericana  naturalmente ricca di saccarosio. Il potere dolcificante è altissimo, a fronte di un apporto calorico molto basso , come pure è basso ( quasi inesistente) il suo indice glicemico. È adatto anche ai diabetici ,ha però un retrogusto di menta e liquirizia che non a tutti può piacere.

✅ ERITRITOLO : è la novità in tema di dolcificanti. È presente in una vasta varietà di frutti e alimenti. Si ricava attraverso processi di fermentazione ad opera di lieviti. Si riconosce la sua presenza negli alimenti con la sigla E968. Niente calorie, indice glicemico uguale a 0, nessun effetto lassativo, buona digeribilità. Via libera al suo consumo !

ASPARTAME : è forse il più conosciuto, ma ci sono pareri discordanti sul suo uso e comunque non bisogna eccedere nel suo consumo, tendo presente che si trova già in moltissimi cibi e bevande.

XILITOLO: è prodotto dalla conversione chimica  dello xilano, presente in piante, legni , frutti e nei gusci delle mandorle. Può avere potenti effetti lassativi e aumentare la fermentazione intestinale e per questo è meglio non esagerare con il suo consumo e evitarlo totalmente se si soffre di colon irritabile.

ZUCCHERO DI MALTO: si ottiene dalla germinazione dei cereali, soprattutto dell’orzo. È naturale ed è ricco di sostanze benefiche dalle proprietà depurative, digestive,e anche antitumorali  ( maltolo). Contiene però glutine, quindi non è adatto ai soggetti celiaci.

Al prossimo lunedì con la rubrica Food Is Life