Come faremmo a combattere quella fastidiosa sensazione di stanchezza senza il caffè mattutino? I prossimi due appuntamenti insieme alla Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda sono dedicati alla scoperta del caffè, partendo dalle sue origini fino alle tipologie più diffuse e bizzarre. La giornata odierna è dedicata alle origini e alle proprietà dei chicchi di caffè e delle loro sostanze nutritive.
“Per prima cosa Dio creò il caffè, altrimenti non ce l’avrebbe fatta a fare tutto il resto…”
Frase ironica che forse si avvicina un po’ troppo alla reale sensazione provata ogni mattina della settimana lavorativa. Appena suona la sveglia, chi non desidera una bollente tazza di caffè energizzante?
Scopriamo qualcosa di più su questa droga così diffusa – se, per droga, intendiamo una pianta o parte di essa utilizzata direttamente, allo stato fresco o essiccato, per estrarne i principi attivi a scopo terapeutico.
ORIGINI
Il caffè è una bevanda ottenuta dalla macinazione dei semi di alcuni piccoli alberi tropicali appartenenti al genere Coffea, famiglia delle Rubiacee.
Fino al XIX secolo non era certo quale fosse il luogo d’origine della pianta del caffè; si ipotizzavano Etiopia, Persia, Turchia e Yemen.
Ma fu Pellegrino Artusi a sostenere che il miglior caffè conosciuto fosse quello di Mokha, città dello Yemen. Da allora è stato proprio lo Yemen a essere identificato come paese d’origine di questa bevanda ormai bevuta e apprezzata in tutto il mondo.
Secondo la leggenda più conosciuta e simpatica riguardo le origini del caffè, un pastore etiope, Kaldi, vide le sue capre cibarsi di strane bacche durante il pascolo. La stessa notte, anziché dormire, le caprette vagabondarono tutta la notte con un’energia e una vivacità mai vista fino ad allora.
A seguito di questa reazione, Kaldi decise di provare a raccogliere quelle bacche, abbrustolirle, macinarle e ricavarne una infusione. Ed ecco una delle presunte origini della prima tazza di caffè!
I POTERI DEL CAFFE’
La caffeina è un alcaloide che esercita una funzione nervina sul sistema nervoso; si tratta di una psicotropa, cioè una sostanza con effetti sulle funzioni psichiche.
Nello specifico, la caffeina ha il potere di migliorare il livello di attenzione, stimolare la veglia e migliorare la reattività muscolare.
Agisce anche sul sistema cardio-circolatorio come vasodilatatore e acceleratore del battito cardiaco. A livello cerebrale ha una funzione vasocostrittrice, utile per combattere alcuni tipo di emicrania.
Il caffè contiene inoltre metilxantina, una sostanza che sembra influire sul metabolismo dei lipidi, incrementando il rilascio di acidi grassi da parte delle cellule adipose.
Per questo motivo molti prodotti dimagranti, come integratori o creme per corpo, contengono elevate dosi di caffeina che non agiscono solamente a livello locale, ma anche sistemico. Bisogna prestare attenzione a non esagerare con tali prodotti poiché potrebbero causare nervosismo e tachicardie.
Il caffè ha pure una spiccata funzione diuretica!
LE TIPOLOGIE
Esistono numerose tipologie di caffè, dalle più comuni alle più pregiate e meno diffuse, alle note aromatiche e dolci a quelle acide.
Si contano oltre 60 specie di piante di caffè diffuse nel mondo, dall’arabico all’excelsa, alla robusta, alla liberica e via dicendo, con aromi e sapori distintivi.
Anche se non siete amanti del caffè, è quasi impossibile non condividerne una tazzina in compagnia. È diventato, infatti, un appuntamento quotidiano per milioni di persone al mondo!
Sapete quante varianti di caffè esistono oltre a quelle tradizionalmente consumate dai più?
Non perdetevi il prossimo appuntamento per scoprirle tutte!