Un nuovo appuntamento con la nutrizionista Chiara D’Adda alla scoperta del burro. Un grasso alimentare che, se utilizzato correttamente, apporta dei nutrienti essenziali per l’organismo umano. Scoprite come sceglierlo, cucinarlo e consumarlo nelle giuste quantità!
Grassi in cucina, sì o no?
Troppo spesso vengono demonizzati senza cognizione di causa, classificati come proibiti, nemici della dieta e della salute a prescindere dall’utilizzo o dalle quantità.
Ma bisogna davvero bandirli dalla cucina per sempre?
Certo che no! Si possono e si devono usare, soprattutto in determinate occasioni.
Prendiamo come esempio il burro, uno dei grassi più conosciuti, utilizzati e demonizzati della nostra vita quotidiana.
In fondo, se usato con consapevolezza non è poi così cattivo. Prima di escluderlo completamente dall’alimentazione bisognerebbe conoscerlo e capire i benefici che anche questo grasso è in grado di apportare.
Il burro svolge infatti un importante ruolo nutritivo essenziale in una dieta sana e bilanciata. È il principale veicolo attraverso il quale vengono introdotte le vitamine liposolubili.
I grassi sono inoltre utili per la produzione di ormoni fondamentali per la regolazioni dei processi vitali dell’organismo.
COS E’ IL BURRO
Il burro è la parte grassa del latte separata dal latticello (siero) e condensata grazie a un processo di inversione di fase derivante dalla panna.
Il risultato del procedimento è un’emulsione in cui zuccheri e proteine sono disciolti.
E’ molto energetico (circa 758 per 100gr), ma, se mangiato crudo, è abbastanza digeribile. Non c’è da stupirsi: è perfettamente in linea con il resto dei grassi alimentari, anzi, addirittura al di sotto della media! Un etto di burro, infatti, apporta all’incirca 150kcal in meno rispetto alla medesima quantità di olio d’oliva o di semi.
Considerato il suo valore calorico e i suoi nutrienti, le linee guida ufficiali per una sana alimentazione permettono un consumo di 10g di burro al giorno.
Ha un aspetto solido, consistenza morbida e un colore variabile dal bianco latte al giallo pallido.
NUTRIENTI BURROSI
Il burro è ricco di:
- Calcio
- Vitamina D: importante per ossa e organi
- Vitamina A (930 microgrammi ca per 100g), importante per la preservare la bellezza della pelle, proteggere la vista e coadiuvare il sistema immunitario
- Vitamina E
- Potassio
- Fosforo
- Sodio
CONTROINDICAZIONI
Come la maggior parte di quelli di origine animale, il burro è un grasso saturo, ha cioè una struttura molecolare rigida e lineare che tende a “impacchettarsi”, accumulandosi sulle pareti delle arterie. Questo cumolo irrigidisce le arterie favorendo la formazione del LDL, il colesterolo cattivo, a cui sono associati aumenti di rischio di infarto e di ictus.
COME MANGIARE IL BURRO?
Il consumo migliore è a crudo, in piccole quantità. Ideale per la colazione anche dei più piccoli perché nutriente e digeribile.
Bisogna prestare molta attenzione al consumo del prodotto cotto, soprattutto alla frittura. Il punto fumo, cioè la temperatura alla quale il grasso si altera emanando sostanze tossiche, è inferiore ai 100°C rispetto ai 130°/200°C dell’olio. Non bisogna mai consumare un burro sciolto annerito!
BURRO GHEE
Se dovete cucinare qualcosa con burro cotto, meglio utilizzare quello chiarificato o Ghee. Si tratta di una tipologia di burro filtrata al quale viene tolta la maggior parte di acqua. È un grasso puro senza parte acquosa, proteine e lattosio, cosa che lo rende ideale per gli intolleranti.
Rispetto al burro classico, quello chiarificato e Ghee hanno un punto di fumo maggiore, sono in grado di eliminare le tossine e rinforzare il sistema immunitario.
Riassumendo: via libera a piccole quantità di burro classico a crudo, soprattutto se consumato a colazione per avere energia e leggerezza digestiva. Meglio utilizzare il buro chiarificato o Ghee se viene utilizzato per la cottura.