CONOSCI LE PUNTARELLE?

Tra gli alimenti poco conosciuti, ma ricchi di benefici, troviamo le puntarelle.
Variare l’alimentazione e sperimentare è molto importante, sia per conoscere nuovi gusti, sia per integrare sostanze nutritive sufficienti e complete.
La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci parla oggi di questo alimento: le puntarelle

CONOSCETE LE PUNTARELLE?

Lo sapete che fanno benissimo se il vostro fegato è stressato?
Hanno proprietà purificanti e disintossicanti e quindi favoriscono enormemente la funzionalità epatica.
Le puntarelle non sono altro che i germogli teneri di una particolare varietà di Cicoria Catalogna. Questa cicoria si presenta come un cespo di foglie di colore verde intenso e di forma allungata.
Nella parte interna del cespo ci sono i germogli (in gergo tecnico “talli”), le puntarelle appunto, di consistenza tenera e croccante.

LA STORIA

Questo ortaggio è conosciuto da millenni, Plinio ne parla già in uno scritto del 1500 avanti Cristo e Galeno (medico dell’antica Grecia) ne consigliava il consumo per curare le malattie del fegato.
Le varietà di cicoria da cui ricavare le puntarelle sono principalmente due.
Una viene coltivata in Puglia e ha germogli più grossi e compatti. L’altra viene coltivata nel Lazio e i germogli sono più lunghi e affusolati.

Oggigiorno fortunatamente è possibile trovarle nei negozi di frutta e verdura o nei supermercati di tutto il nostro paese. Attenzione a scegliere un cespo turgido e compatto, con foglie ben chiuse intorno ai germogli e di colore intenso e brillante. E a prepararle nel modo giusto!

I BENEFICI

Si tratta di un alimento ipocalorico e molto salutare.
In 100 gr di puntarelle troviamo appena 15 calorie.
Sono ricche di acqua e hanno un buon contenuto di fibre, inulina, ferro, fosforo, vitamina B1 e B3, vitamina C, vitamina A, sali minerali.

È preferibile consumarle crude perché così rimangono inalterate le proprietà benefiche per l’organismo.
Si possono utilizzare come semplice contorno oppure realizzare primi piatti tradizionali o farcire torte salate rustiche.
Oltre agli effetti benefici sul fegato, aiutano la digestione, stimolano la circolazione sanguigna, favoriscono l’eliminazione dei grassi, ed hanno una leggera azione lassativa.
Voi come le cucinate?
Se non le avete mai mangiate è il caso di porre rimedio e provarle subito!

MANGIARE BENE, OTTIMIZZANDO COSTO E QUALITÀ

I portafogli degli italiani sono sempre più in crisi, per svariati motivi, tanto che a volte si fa fatica ad arrivare a fine mese.
Purtroppo una delle prime cose che ne risente in modo negativo è il nostro modo di far la spesa alimentare.
Ma è importantissimo e fondamentale mangiar bene, perché da qui deriva il nostro benessere.

CARNE E PESCE

Anche in momenti di crisi economica basterà fare le mosse giuste e giocare d’astuzia.
Vediamo quali.
Non serve mangiar carne tutti i giorni (anche se le proteine nobili sono essenziali) e anche per quanto riguarda il pesce si può scegliere fra categorie magari meno pregiate e costose, ma altrettanto ricche di proprietà nutritive.
Mai sentito parlare di pesce azzurro? Gustoso e ricco di omega 3 e molto versatile in cucina!

FRUTTA, VERDURA E UOVA

Un’altra buona pratica quando si va al supermercato nel reparto verdure e frutta è quella di non lasciarsi abbindolare dai prodotti già confezionati e lavati, che sono comodissimi, per carità, ma costano anche molto di più.
Meglio scegliere prodotti da pesare e di conseguenza da lavare a casa, avendo cura di riporli in appositi contenitori per una conservazione di lunga durata.
Se poi avete la possibilità di recarvi ai mercati generali, la vostra spesa in frutta e verdura sarà ancora più risparmiosa.
Fra gli alimenti via libera alle uova, che possono essere utilizzate in tantissimi modi, e non sono poi così pericolose per la salute come si pensava fino a pochi anni fa.
Alla larga dalla frutta fuori stagione, costa tanto di più e il più delle volte non è buonissima.
E anche la frutta esotica tenetela solo per qualche rarissimo momento di sfizio!

LA SPESA

Naturalmente siccome al supermercato si continuerà ad andare, un’altra regola semplicissima è quella di fare una lista di quello che dobbiamo acquistare anche in base alle date di scadenza dei prodotti che sono nel nostro frigorifero o nella dispensa.
Attenzione a non far scadere il cibo! E attenzione alla data riportata sui prodotti che andremo ad acquistare!
Lasciate perdere tutti quei prodotti precotti oppure le salse e i sughi pronti.
Costano di più e non sono affatto salutari.
Fate attenzione alle offerte speciali e alle confezioni risparmio. Sono una buona fonte di risparmio.
Cercate di non recarvi al supermercato prima di pranzo o cena, la fame può far fare acquisti immotivati.

CUCINA A SPRECO ZERO

La vera cucina a spreco zero utilizza al massimo tutte le parti degli alimenti!
Ora vi faccio un pratico esempio, ma penso che ognuno di voi abbia le proprie segretissime ricette.
Cavolfiore e broccoli:
parti più coriacee (più dure): eliminate lo strato più esterno con un pelapatate e poi
1. tagliate i gambi a cubetti e fate saltare in padella con altri ortaggi per preparare un ragù vegetale
2. cuoceteli in poca acqua con patate a cubetti e aromi a piacere, frullate il tutto e ottenete una salutare e morbido potage
3. Sbollentate i pezzetti di gambo, passateli al minipimer aggiungendo il condimento che più vi aggrada (aglio, olio, peperoncino, curcuma), fino ad ottenere un hummus (patè) da spalmare su crostini integrali.
4. Se i gambi sono troppo duri, tagliateli a striscioline con una mandolina e fate un carpaccio veg con scaglie di parmigiano e aceto balsamico.
Visto quante cose si possono fare?
E questo è solo un banalissimo esempio.
Voi che segreti avete?

POLPETTINE E ZUCCHINE

Un’idea leggera e golosa per il tuo pasto!
Un mix di sapori in un piatto colorato, partendo dalla base di zucchine dal gusto leggero e delicato, arricchito dalle note decise delle polpettine Amica Natura, surgelate senza conservanti e cotte in pochi minuti.
Un connubio di sicuro successo, per un piatto originale!

INGREDIENTI

300 gr polpettine Amica Natura
3 zucchine
Mezza cipolla
Sale
Pepe
Olio EVO

PREPARAZIONE

Lavare e asciugare bene le zucchine, tagliarle alla julienne utilizzando una grattugia dai fori larghi, oppure a mano con un coltello.
Tagliare finemente la cipolla.

Mettiamo un po’ di olio in una pentola e facciamo scaldare. Una volta caldo, soffriggere la cipolla.
Aggiungere le zucchine e cuocere per circa 10 minuti, spolverare con sale e pepe e spadellare.

Contemporaneamente prendere una seconda padella e aggiungere un filo di olio.
Usare le polpettine surgelate e cuocerle a fuoco medio per circa 10 minuti.

Una volta pronte le polpette, adagiarle sopra le zucchine.
Potete servirle a tavola direttamente in padella!

LA CIPOLLA CHE CI FA PIANGERE

Fa piangere, ma è molto buona e salutare.
Di cosa stiamo parlando?
Della CIPOLLA, naturalmente!
La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ha indovinato subito, e ci parla oggi proprio delle caratteristiche nutrizionali della cipolla.

STORIA DELLA CIPOLLA

Le cipolle sono ortaggi appartenenti al genere Allium, un genere che comprende anche aglio, cipollotto, scalogno, porro, erba cipollina.
Ma è la cipolla in assoluto ad essere ad essere la più diffusa e mangiata al mondo.
I Sumeri la coltivavano già più di 4000 anni fa!
Ma furono i Romani a diffondere la cipolla in tutto l’impero.

BENEFICI E CONTROINDICAZIONI

Tutte le specie del genere Allium contengono molecole ricche di zolfo, da cui deriva l’odore e il sapore caratteristico.
Ma la cipolla ne contiene in grandissima quantità, come se fosse una potente arma chimica per difendersi da parassiti e predatori.
Vari studi hanno dimostrato che esiste una correlazione tra il consumo di cipolle ed effetti positivi sulla salute dell’uomo, dovuto al contenuto di flavonoidi (antocianina, quercitina ecc) e fruttani.
Purtroppo però questi elementi possono recare fastidio a chi soffre della cosiddetta Sindrome dell’intestino irritabile (IBS).

TIPI DI CIPOLLA

Si possono consumare crude o cotte, a seconda del nostro piacere e di alcune intrinseche caratteristiche.
Vediamo ora i tipi di cipolla più utilizzati in cucina.
CIPOLLA ROSSA: è la migliore da mangiare cruda, ha un sapore dolce e croccante, aggiunge colore alle salse. Ideale per panini e pizza.
CIPOLLA BIANCA: croccante, molto ricca di acqua. Sapore pungente che si addolcisce con la cottura. Ottima nei sandwich, nelle zuppe, e anche lei sulla pizza. Superba lessata o cotta al forno quando è fresca di stagione.
CIPOLLA DORATA: perfetta per cucinare zuppe e stufati. Ideale da caramellare
CIPOLLA DOLCE: ideale da friggere e per fare anelli di cipolla fritti, piatti gratinati, con verdure arrostite. Buonissima anche nella frittata
SCALOGNO: sapore morbido e poco pungente, più delicato ma più aromatico. Si presta ad una cucina leggera.
E voi, avete qualche ricetta gustosa in cui la cipolla è essenziale?
E soprattutto…avete dei trucchi per non piangere copiosamente quando la affettate?
Io ce li ho…li volete conoscere?

4 febbraio, giornata mondiale contro il cancro

Il 4 febbraio è la giornata mondiale contro il cancro.
L’istituzione di questa giornata si deve alla Carta di Parigi del 1999.
Fortunatamente tanto è cambiato in meglio in questi anni e il cancro è diventata in molti casi una malattia perfettamente guaribile, ma mai abbassare la guardia!
La dottoressa Chiara D’Adda ci parla di cancro, prevenzione e nutrizione.

IL CANCRO E LA PREVENZIONE

Uno dei cardini della lotta al Cancro è la consapevolezza che molto dipende dal nostro stile di vita e dall’aver ben capito il significato della parola “prevenzione”.
Prevenire: letteralmente vuol dire “arrivare prima”, ossia fare tutto il possibile per impedire l’insorgenza di una malattia o per ritardarne l’evoluzione.
La vera prevenzione nasce dal quotidiano e cosa c’è di più quotidiano dell’alimentazione?
Del cibo che ogni giorno, regolarmente, minimo tre volte al dì, introduciamo dentro di noi?
Ne convenite che siamo responsabili (per un buon 80%), attraverso i nostri comportamenti, alimentari e non, del nostro star bene?

Per la prima volta, all’inizio di questo millennio, la mortalità per cancro, ha cominciato a diminuire e il merito di questa svolta va alla PREVENZIONE.
Si sa che il cancro è una malattia genetica e ambientale.
Lo stile di vita individuale influisce sia sull’incidenza dei tumori, sia sulla curabilità, perché seguendo i programmi di diagnosi precoce è possibile scoprire le alterazioni iniziali e intervenire nella fase in cui il tumore è trattabile, per lo più con terapie non invasive, che rispettano la qualità di vita delle persone.

LA NUTRIGENOMICA

L’altra grande svolta storica di inizio millennio è la decodifica del genoma umano.
Lo studio del DNA ha infatti spiegato e rafforzato i dati che l’epidemiologia ha raccolto per anni.
Si sapeva che il cibo è responsabile di una larga quota di tumori e sapevamo che alcuni alimenti come FRUTTA, VERDURE, SPEZIE, hanno un valore protettivo, ma non si sapeva perché.
La lettura del genoma ci ha permesso di capire che questi cibi contengono in gran parte gli ANTIOSSIDANTI, che sono in grado di proteggere i nostri geni da mutazioni che trasformano cellule sane in cellule tumorali.
Gli antiossidanti sono anche in grado di combattere l’infiammazione delle nostre cellule, principale causa delle modificazioni nocive.

In futuro la conoscenza del genoma delle piante ci condurrà ad individuare meglio i cibi anticancro e a consigliare diete personalizzate in grado di proteggere meglio la singola persona dal rischio individuale di sviluppare alcuni tipi di tumori.
Sta nascendo e sta facendo passi da gigante una disciplina dedicata a questo obiettivo: la NUTRIGENOMICA.
Attendiamo con impazienza i progressi e gli sviluppi di questa affascinante prospettiva!

Nel frattempo ricordiamoci tutti di mangiare in modo sano e sostenibile!
Gli studi più recenti hanno messo in evidenza che l’azione dei cibi sul rischio di sviluppare il cancro è molto estesa. Il tipo di alimentazione influisce sullo stato di infiammazione cellulare.
L’infiammazione cellulare può aprire la strada a modificazioni in senso maligno.
Anche come trattiamo gli alimenti nella preparazione e nella cottura ha una grande importanza.
E pure i recipienti usati in cucina devono essere di sicura origine e composizione.

PEPERONCINO CHE PASSIONE

Vi piace il peperoncino?
Questa bacca piccante è molto usata nella cucina italiana.
Ce ne parla oggi la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda, spiegandoci la provenienza, le caratteristiche e i benefici.

STORIA DEL PEPERONCINO

Il peperoncino nell’immaginario collettivo è una bacca simile ad un corno e di colore tipicamente rosso acceso. È il frutto piccante prodotto da alcune piante del genere Capsicum (famiglia delle Solanacee). È un arboscello perenne che raggiunge mediamente 100cm di altezza.
È originario della Bolivia e di alcune parti del Brasile e si è diffuso trasportato dagli uccelli.
Il popolo degli Atzechi fu il primo ad includere il peperoncino nel proprio cibo e nei rituali religiosi (5500 a.C. circa). Giunge in Europa ai tempi di Cristoforo Colombo.

EFFETTI COLLATERALI

Il grado di piccantezza del peperoncino è dovuto alla CAPSAICINA, un composto chimico che stimola i recettori del caldo situati sulla lingua, provocando un’estrema sensazione di bruciore.
La quantità di questa sostanza viene misurata con la scala Scoville.
Il peperoncino è un irritante che causa bruciore e irritazione alle mucose.
Per questo è una buona regola maneggiarlo con guanti di lattice e non toccare comunque occhi e labbra dopo averlo spezzettato.
Oltre al forte bruciore può provocare vere e proprie paralisi (naturalmente di breve durata) delle parti con cui viene in contatto.

I BENEFICI

Ora invece vi parlo delle tante virtù.
Il peperoncino fresco è ricco di vitamina A e vitamina C e di antiossidanti come i flavonoidi, luteina, beta-carotene, come sapete in grado di contrastare i radicali liberi.
Il peperoncino aumenta la sensibilità delle terminazioni nervose e stimola il rilascio di endorfine.
Ha proprietà antinfiammatorie contro tosse, raucedine ed ha proprietà antidolorifiche se applicato sulla zona dolorante.
Ha virtù antibatteriche, antidiabetiche.
Facilità la digestione perché favorisce la secrezione dei succhi gastrici.
È un vasodilatatore e migliora quindi la circolazione, cardioprotettivo ed è in grado di ridurre la quantità del colesterolo cattivo.
Ma attenzione: non mangiarlo a stomaco vuoto
Consumarlo non più di due volte a settimana
Adoperarlo in modiche quantità, all’interno di pasti che comprendano anche verdura, latticini, frutta.

L’ABC DELLA MERENDA

C’è qualcosa che non dovrebbe mancare mai nell’alimentazione dei nostri bambini?
Lo abbiamo chiesto alla dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda, ed ecco la sua risposta.

Certamente! È essenziale la merenda di metà mattina e la merenda di metà pomeriggio, fondamentali per la salute del bambino e per come possono influenzare il bioritmo giornaliero dei loro ormoni.
L’individuo adulto può tranquillamente rinunciare (anche se non è consigliabile), il bambino no.
Questo è valido sia che il bambino si trovi a scuola, oppure, come spesso purtroppo accade in questo periodo, a casa.

LA MERENDA IDEALE

Ma cosa si può fare perché queste merende siano ottimali?
Regola numero 1: dare il buon esempio!
Non possiamo pretendere che il nostro bambino si nutra in modo sano, mentre vede i genitori che assumono patatine fritte, brioche, dolci o merendine confezionate, coca cola o bibite ultra zuccherate!
È necessario offrire ai nostri bimbi cibi leggeri e nutrienti e non esagerare con le porzioni, perché la merenda è un supporto energetico, ma non costituisce un pasto vero e proprio.

La merenda deve essere:
MODERATA
PROPORZIONATA (in termini di calorie non bisogna per esempio assumere bevande gassate e dolcificate o, peggio ancora, bevande energetiche o eccitanti)
VARIATA è sempre bene abituare bambini e futuri ragazzi a sapori diversi.
Dovrebbero poi passare almeno circa 3 ore dal pasto vero e proprio successivo.

MERENDINE CONFEZIONATE

I bambini tendono a richiedere merendine golose ed è sempre più difficile dire di no. Ma perché?
In generale le merendine confezionate (così comode per altro) tendono ad indurre una dipendenza psichica a causa dell’elevato apporto di zucchero che innesca il fenomeno del “carb craving”, cioè più si mangiano zuccheri e più il corpo ne richiede.
Con il conseguente fenomeno di aumento dell’obesità infantile e dell’infiammazione generalizzata.
Che ne dite voi genitori di imparare a leggere bene le etichette delle varie merendine?
Perché sicuramente ora il mercato offre valide e sane alternative!
E ricordatevi di cominciare da subito a nutrire il vostro bimbo in modo sano: sarà un adulto consapevole del ruolo che gioca l’alimentazione sul suo benessere.

I CIBI SANI

Vediamo qualche esempio di merenda sana?
Frutta fresca di stagione
Frutta secca
Yogurt bianco con aggiunta di frutta fresca
Una fetta di dolce di lavorazione casalinga o alcuni biscotti leggeri
Un gelato (vedere bene i componenti)
Una fetta di pane preferibilmente integrale con olio evo e se è stagione, pomodoro.
Un mini panino sempre integrale con una mini fetta di prosciutto
Scaglie di cioccolato fondente
Carotine da sgranocchiare
Una fetta di tortina rustica con verdure
Una merendina confezionata, ma sana
Porridge con frutti di bosco o fettine di mela
Centrifugati di frutta e verdura fatti in casa
Tisane di gradevole sapore
La bevanda migliore è l’acqua!

Ultima raccomandazione: non forzate mai un bambino ad assumere cibi che non gli piacciono, ma stimolate l’assaggiare anche cibi che per lui possono essere una novità.
E proponete questi cibi in modo giocoso e convincente, amorevole.
A volte il modo in cui si propone un certo alimento fa miracoli!
E voi cosa date per merenda ai vostri bambini o ai vostri nipotini?

RISCOPRIRE IL CARDO

La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci offre sempre spunti interessanti per variare la nostra alimentazione, alla scoperta di cibi poco utilizzati.
Mantenere un’alimentazione varia ed equilibrata è importante, per sentirsi in forma e vivere le giornate con energia.

IL CARDO

Oggi vi parlo di un ortaggio dalle molte qualità, ma che è stato quasi dimenticato, ingiustamente. In effetti, quanti di voi usano il cardo nelle loro cucine?
Ma lo sapete che è straricco di sostanze benefiche per il nostro organismo?
Il cardo (cynara cardunculus) è un alimento tipico della stagione fredda ed appartiene alla stessa famiglia della camomilla e del carciofo, quella delle Composite.
La parte della pianta che si usa in cucina è la costa delle foglie, carnosa e larga, con un sapore a metà strada tra l’amarognolo e il dolciastro.
Una volta era molto usato nella cucina tradizionale, oggi, non si sa il perché, molto meno.

PROPRIETÀ NUTRIZIONALI

È costituito soprattutto da acqua, ma si trovano anche carboidrati e proteine, mentre i grassi sono assenti. Possiede tanta fibra e le calorie sono solo 12 per 100 grammi di prodotto.
È un tripudio di minerali:
potassio
ferro
calcio
zinco
magnesio
Contiene vitamina C e vitamine del gruppo B

PERCHÉ FA BENE

Contiene principi attivi che sostengono il fegato, i reni, lo stomaco, il pancreas, l’intestino.
Il più importante è la SILIMARINA, che protegge le cellule del fegato, migliora il controllo della glicemia, riduce il colesterolo LDL, quello cattivo.
Oltre alla silimarina contiene quercitina, apigenina, tannini, tocoferoli, kaempferolo.

Il cardo ha una potente azione drenante e diuretica, che favorisce l’eliminazione di tossine e scorie. Previene in tal modo anche la ritenzione idrica e la cellulite.
Ha un’azione emolliente e disinfiammante sulla mucosa gastrica, diminuendo la possibilità di bruciore e di fastidioso reflusso gastroesofageo.
Contrasta la stitichezza e può aiutare nel dimagrimento.

Il cardo si può consumare crudo (cardo gobbo di Nizza Monferrato o cardo di Bologna), lessato o aggiunto a zuppe e minestre.
Va pulito con molta cura e una volta ben pulito si può usare anche come antipasto, contorno, preparazione di torte salate, sformati, primi piatti.
E voi, avete qualche ricetta da suggerire?

LA SALUTE DEGLI OCCHI

Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima, misteriosi e romantici, raccontano molto di noi e delle nostre emozioni.
Ma pensiamo mai a come mantenerli in salute?
Abbiamo chiesto alla dottoressa Chiara D’Adda alcuni consigli.

COME PROTEGGERE GLI OCCHI

Fra i buoni propositi per l’anno nuovo, che ne dite se mettiamo anche il dovere di conservare la salute dei nostri occhi?
Gli occhi sono tutti belli, non per niente si dice che siano lo specchio dell’anima, ma è importantissimo anche tenerli in salute e far sì che questa bellezza duri a lungo.
Bisogna proteggerli perché i raggi UV possono provocare danni che spesso non si avvertono nell’immediato, ma a posteriori.
Perciò è consigliato l’uso di occhiali da sole molto protettivi non solo d’estate, quando il sole è alla massima potenza, ma anche d’inverno, quando il sole è basso all’orizzonte e anche in presenza di nuvole, capaci di diffrangere il raggio luminoso e aumentare la presenza di radiazioni.
Poi mettiamoci anche la sollecitazione data dall’uso quasi continuo di smartphone, computer, schermi televisivi, lampade a led, maxischermi ecc…
Non abusiamo di questi dispositivi!
Manteniamo una distanza di almeno 70 centimetri dal computer e di 30 -40 centimetri da smartphone e tablet.
È importante anche tenere una buona postura per evitare contratture cervicali che rallenterebbero la fisiologica lacrimazione.
Gli occhi non sono un apparato a sé stante, ma si relazionano con tutto l’organismo e anche il nostro stile di vita si riflette sulla loro salute.

OCCHI E ALIMENTAZIONE

Come possiamo aver cura dei nostri occhi con l’alimentazione?
Ci vuole un regolare consumo di frutta e verdura, perché così si fornisce un ampio spettro di sostanze benefiche. Contengono vitamine e antiossidanti capaci di evitare la secchezza oculare che può portare a gravi alterazioni della cornea.
Forniscono ostacolo ai meccanismi che sono alla base della degenerazione maculare ed hanno quindi una spiccata azione anti-age.
Via libera ad alimenti ricchi di:
vit. E ⇒ olio di germe di grano, olio extravergine d’oliva, frutta secca a guscio
vit. C ⇒ agrumi, peperoni, kiwi ecc
vit. B2 ⇒ cereali legumi, verdure a foglia verde
vit. A⇒ uova, pesce, burro, formaggio ecc
zinco ⇒ carni rosse, cereali integrali, germe di grano

Non si possono dimenticare i mirtilli ed in generale tutti i vegetali di colore viola-blu.
Contengono antocianosidi che sono potenti antiossidanti, migliorano l’attività retinica e la circolazione sanguigna dei capillari oculari, funzioni necessarie per conservare in salute cornea e cristallino e per contrastare le malattie della vista, in particolare quelle che si presentano in età avanzata.
Bere tantissima acqua, non fumare, usare poco sale e pochissimo zucchero.
Usare buoni colliri.
Occhio al make-up per gli occhi e struccarsi sempre prima di andare a dormire.

VINCERE FREDDO, ABBUFFATE E PIGRIZIA

Come ci sentiamo in questi gironi di festa in cui, inevitabilmente, mangiamo molto e in modo sregolato?
Lo sa bene la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda, che raccoglie ogni anno gli stati d’animo delle persone che si rivolgono a lei a gennaio, dopo le grandi abbuffate, per “sistemare” appetito, stomaco e intestino!

FREDDO, ABBUFFATE E PIGRIZIA

Complici le temperature rigide, il cielo grigio, il sole che sorge tardi e tramonta presto, l’organismo è portato fisiologicamente ad impigrirsi.
Inoltre con il freddo non è raro cedere alla tentazione di assumere una dose di grassi e carboidrati eccedenti il personale fabbisogno energetico.
Aggiungiamo le festività che stiamo vivendo, che ci mettono il carico da novanta con cene ed aperitivi, stravolgendo il nostro quotidiano tran-tran… e qual è il risultato?
Ci si sente appesantiti? Raffreddati? L’umore è un po’ grigino?

L’ALIMENTAZIONE CORRETTA

Probabilmente abbiamo bisogno di una sferzata di energia, di ritrovare la voglia di fare movimento e di prendere in mano la propria vita.
Si può partire senz’altro migliorando le nostre abitudini a tavola!
Bisogna dare la preferenza a carote, zucca, spinaci, verze, cavoli, broccoli.
Sono ricchi di vitamina C e di minerali come potassio, ferro, fosforo.
L’ideale è consumare la verdura cruda o cotta al vapore, per non disperdere nell’acqua di cottura le proprietà nutrizionali.
Come condimento scegliere sempre l’olio extravergine d’oliva che favorisce l’assorbimento dei carotenoidi, utilissime sostanze ad azione antiossidante, contenute in particolare in carote e zucca. Portate in tavola verze e cavolfiori, che affettati sottilmente possono essere consumati crudi, facendo delle ottime insalate e fornire così sostanze protettive per l’apparato gastrointestinale.
Via libera a finocchi, cipolle, porri, gustosi sia crudi che cotti, e ricchi di quercitina, flavonoide che aiuta il nostro sistema immunitario oltre ad avere proprietà diuretiche.
Ottima soluzione pratica se si pranza spesso fuori casa è quella di bere centrifugati che mixano frutta e verdura di ogni tipo. Questo anche durante il pranzo.

L’INTESTINO

Proteggete l’intestino prediligendo l’uso di cereali integrali, ricchi di fibre, e di yogurt, ricco di probiotici.
Fate entrare nella vostra quotidianità alimentare la frutta secca, i semi oleosi, che forniscono importantissimi omega 3 e 6.
Prediligete carne bianca e pesce (anche azzurro) , cucinati nel modo più semplice possibile.

Mangiate poco, leggero ma sostanzioso !
Fate una colazione che vi dia energia per tutta la mattinata
Coccolatevi con tè, tisane, infusi!
E vincete la pigrizia, anche solo facendo camminate a passo veloce, quotidianamente.