Avrete senz’altro sentito parlare dell’allergia al NICHEL, forse ne soffrite voi stessi o qualche vostro conoscente.
Lo sapete che è anche legata al cibo?
Scopriamo come con la dottoressa Chiara D’Adda.
ALLERGIA AL NICHEL
È un’allergia estremamente comune e il sesso femminile risulta quello maggiormente colpito, probabilmente per il maggior uso di gioielli, bigiotteria, cosmetici, detergenti ecc…
Tenete presente che il nichel è un metallo pesante altamente resistente all’aria e all’acqua ed è onnipresente sulla superficie terrestre. In bassissime quantità è necessario all’organismo.
Il sintomo principale dell’allergia al nichel è la dermatite da contatto, cioè uno sfogo cutaneo con prurito (ma anche eritema, vescicole, taglietti, secchezza) che compare quando la nostra pelle entra in contatto con un oggetto o cosmetico che contiene tale metallo.
Questo avviene entro le 12- 48 ore dopo il contatto e persiste anche per settimane.
NICHEL E CIBO
Non tutti sanno che il nichel è contenuto anche in svariati alimenti, la cui assunzione può dare sintomi sfumati e lievi come dolore addominale, meteorismo, acidità, oppure più evidenti come nausea, mal di testa, vertigini, difficoltà respiratorie, tosse, dolori vari, rush cutanei, stanchezza, dolori alle articolazioni, mialgie, senso di fatica cronica, rinite, asma.
Un’assunzione eccessiva di nichel è stata messa in correlazione anche con alcune forme tumorali (polmone e prostata), infarto e ictus.
È una allergia da accumulo, cioè i sintomi si manifestano dopo aver accumulato nell’organismo elevate quantità di nichel.
Il cibo è la principale fonte di esposizione al nichel, che è presente in molti costituenti di una normale dieta.
IN QUALI ALIMENTI È CONTENUTO
In linea generale i prodotti vegetali hanno un contenuto superiore rispetto ai prodotti animali.
Contenuto elevato:
• Frutta secca (arachidi, mandorle, noci, nocciole, anacardi), cereali (avena, miglio, segale, grano integrale), cacao e derivati, legumi (soia, lenticchie, fagioli, piselli), tè , lievito in polvere, bibite in lattina
Contenuto medio:
• Asparagi, cipolle, spinaci, pomodori, ortaggi, crostacei, molluschi, uova, patate
Contenuto basso:
• Riso, farro, carne, latticini, ceci, peperoni, barbabietola, cetrioli, melanzane, zucchine, melone, pesca, banana, birra artigianale, tisane, infusi, agrumi.
Questo è solo un minimo riassunto, esistono tabelle più complete da consultare.
Una dieta senza nichel è impossibile da mettere in pratica: perché è impossibile eliminare completamente i cibi contenenti nichel e perché il nichel contenuto nel cibo è difficile da determinare.
Ogni persona poi possiede un limite di tollerabilità personale, superato il quale manifesta dei sintomi.
Ogni caso va valutato singolarmente, perché uno stesso alimento responsabile di sintomi in un individuo spesso non comporta alcun sintomo per un altro.
È importante rivolgersi ad uno specialista e consultare diverse tabelle che possono essere d’aiuto nella gestione della terapia dietetica.