Sta arrivando la stagione dei carciofi!
Sono degli ortaggi amatissimi dagli italiani, tanto che il nostro paese è il primo produttore al mondo.
Si raccolgono in autunno e in primavera e per questo sono già presenti nei negozi di frutta e verdura, anche in questa stagione.
La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda saprà convincervi che, oltre ad essere buoni, sono anche ricchi di proprietà nutrizionali.
ORIGINE DEI CARCIOFI
Il Carciofo, nome scientifico Cynara Scolymus è una pianta della famiglia delle Asteracee (o Composite), coltivata in Italia e in altri paesi per uso alimentare e anche medicinale, quindi capite la grande importanza?
Documentazioni storiche sembrano indicare che la domesticazione del carciofo possa essere avvenuta in Sicilia a partire dal primo secolo, circa.
Proprio in orti familiari della Sicilia centro-occidentale pare sia avvenuta la diffusione di questa pianta, già conosciuta dai greci e dai romani, ma sicuramente a carattere selvatico. Il nome sembra derivare dall’arabo kharshuf
A quanto sembra le si attribuivano poteri afrodisiaci e la leggenda narra che prenda il nome da una ragazza sedotta da Giove e quindi trasformata in carciofo.
Nel XV secolo il carciofo era già consumato in Sicilia, poi in Toscana e poi in Francia, introdotto da Caterina de’ Medici.
PROPIETÀ NUTRIZIONALI E BENEFICI
I carciofi sono fonte preziosa di numerosi composti, presenti in minuscole quantità, ma che svolgono un’azione fisiologica fondamentale e che sono molto utili per la nostra salute.
La loro palatabilità è eccezionale e naturalmente sono buonissimi!
Nel carciofo si trova:
CINARINA: agisce sulle cellule del fegato per aumentare la produzione di bile e su quelle dei reni per aumentare il filtrato glomerulare, per aumentare la produzione dell’urina.
Grazie alla cinarina sono presenti: cinarosido, cinaropicrina, acidi organici (malico, lattico, citrico, glicolico, glicemico).
STEROLI: sostanze, nella loro struttura chimica, simili al colesterolo ma di origine vegetale. Producono l’interessante effetto di limitare l’assimilazione del colesterolo nell’intestino.
Il carciofo è digeribile e ben tollerato, sia dai sani che dai malati, e lo si può considerare un alimento medicinale, particolarmente indicato nei seguenti casi:
malattie epatiche
malattie biliari
disturbi renali
colesterolo troppo elevato
diabete
malattie della pelle.
Questo perché il carciofo contiene sostanze che contribuiscono a far funzionare meglio il fegato.
Lo sapete che il carciofo contiene calcio, più del latte?
Che il carciofo non contiene grassi?
E che contiene una particolare fibra alimentare detta INULINA?
L’inulina rappresenta il nutrimento di microrganismi probiotici intestinali, di conseguenza contribuisce allo sviluppo di una microflora positiva (si avrà un intestino sano, con uno stato di eubiosi intestinale) e i composti che derivano dalla sua fermentazione sembrano coinvolti nella prevenzione del tumore del colon.
Attenzione però che la conservazione per lungo tempo e non adeguata dei carciofi può causare una perdita importante di inulina, perciò il miglior metodo di conservazione risulta quello in frigorifero (o comunque al freddo) a 4 gradi e avvolti in pellicola di Domopak.
COME SI PREPARANO E SI USANO
Crudi, arrostiti, cotti (se cotti, meglio a vapore, perché così conservano la maggior parte dei sali minerali e degli oligoelementi).
Fatene il “pieno” intanto che è ancora la loro stagione!
E voi avete qualche ricetta particolare?
Nella vostra Regione come si consumano di preferenza?