Quante volte ci siamo dati l’obiettivo di “mangiare bene”?
Uno strumento da seguire è la Piramide Alimentare, che ci spiega in modo efficace quali e quanti cibi vanno preferibilmente assunti.
Ce ne parla la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda.
PIRAMIDE ALIMENTARE
La “Piramide Alimentare” è un grande edificio virtuale in cui trovano posto gli alimenti in base alla loro rilevanza nell’alimentazione quotidiana e alla frequenza con cui dovremmo consumarli, per preservare salute e benessere.
Il termine Piramide Alimentare è stato ideato nel 1992 dal dipartimento statunitense dell’agricoltura ed è un semplice espediente grafico per comunicare in modo sintetico ed efficace i principi della corretta alimentazione.
Il valore della Piramide Alimentare è duplice: da un lato rappresenta una eccellente sintesi delle principali conoscenze acquisite dalla medicina e dagli studi sull’alimentazione, dall’altro è un potente strumento di educazione al consumo che, grazie alla sua efficacia forma grafica e alla sua indubbia semplicità, svolge un importante ruolo promozionale a vantaggio di tutti quegli alimenti (in primis frutta e verdura), che essendo “unbrandend” non vengono pubblicizzati dalle aziende produttrici.
PIRAMIDE COMPORTAMENTALE
Attualmente il termine ha lasciato il posto al più nuovo “Piramide Comportamentale” che è simbolo di un sano ed equilibrato stile di vita e ci deve guidare nella scelta degli alimenti e dei comportamenti quotidiani.
È formata da più sezioni contenenti i vari gruppi alimentari, con l’aggiunta di una sezione dedicata all’attività fisica e in alcuni casi anche alla socialità e alla convivialità (giustamente!).
Ciascun gruppo alimentare deve essere presente nella nostra dieta in modo proporzionale alla grandezza della sua sezione.
Alla base troviamo gli alimenti che possiamo utilizzare più spesso mentre al vertice quelli che è meglio limitare.
Lo sapete che esiste anche una Piramide esclusivamente dell’attività fisica?