PRIMO INCONTRO NUTRIZIONISTA PAZIENTE

Quando ci rivolgiamo a un nutrizionista?
Solitamente chiediamo il suo aiuto per perdere peso, oppure per avere una dieta mirata a un’esigenza sportiva, intolleranze alimentari o qualche malattia.
Chiedere aiuto a un nutrizionista è una cosa seria per prendere coscienza del proprio rapporto con il cibo e imparare le giuste basi per un’alimentazione corretta.

Come si svolge la prima visita nutrizionale?
Ce lo spiega la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda, professionista che visita a Brescia.
Approfittate di questa rubrica per farle le domande che desiderate!

PRIMO INCONTRO CON IL PAZIENTE

Per prima cosa rivolgetevi sempre ad un professionista qualificato, informandovi prima di prendere un appuntamento.
La durata della prima visita non deve essere inferiore a 60 minuti e implica:

• Conoscenza del paziente attraverso una anamnesi completa e approfondita delle patologie pregresse e /o in corso, con relative terapie farmacologiche seguite. Informarsi sul tipo di vita che il paziente conduce. Informarsi sul benessere psicologico.
• Esame obiettivo con misure antropometriche basate sulla plicometria e circonferenze corporee.
• Valutazione dello stato nutrizionale.
• Analisi tramite una bilancia ad impedenziometria, che rimane lo strumento migliore per avere dati su percentuale di massa grassa, massa magra, idratazione e metabolismo basale. Proprio per questo il paziente dovrà presentarsi a digiuno da almeno un’ora e con la vescica svuotata. E non avere fatto attività fisica da almeno due ore. Sconsigliato l’utilizzo di creme per il corpo.
• Chiedere al paziente in cosa consiste la sua alimentazione giornaliera. Tempi e alimenti usati di preferenza.
• Stabilire con il paziente gli obiettivi che si vogliono raggiungere.
• Esaminare gli ultimi esami ematici portati dal paziente ed eventualmente richiederne di più specifici e recenti. Eventualmente visionare i referti di precedenti visite nutrizionali e diete seguite.
• Fissare un appuntamento per la settimana seguente in cui si consegnerà il programma alimentare personalizzato e si spiegherà al paziente come seguirlo al meglio.
• Fissare un programma di visite di controllo.
• Dare la disponibilità di contatto telefonico o via mail per chiarire eventuali dubbi da parte del paziente. E vi assicuro che di dubbi o voglia di chiarificazioni sono all’ordine del giorno.
• Chiedere al paziente se si può scattare una fotografia del suo assetto corporeo (anche vestito), per poter confrontare prima, durante e dopo.

Diffidate da un nutrizionista che non svolge questi esami accurati o che propone una dieta standard il giorno della prima visita: sicuramente non è un professionista!
Ogni persona ha la sua storia, il suo stile di vita, le sue esigenze, per questo la dieta deve essere personalizzata.

Write a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *