Food is Life, puntata n.38: viaggio nel mondo del carciofo!
I consigli della nostra nutrizionista Dott.ssa Chiara D’Adda
“Buongiorno cari lettori e amici della rubrica “Food is Life”! Il mese di febbraio ci sta regalando gli ultimi scampoli dell’inverno, ma la primavera ormai ci sta strizzando l’occhio e dobbiamo affrettarci a fare il pieno di un alimento importantissimo per la nostra salute, oltre che gradito al nostro palato: il carciofo!
Il Carciofo, nome scientifico Cynara Scolymus, è una pianta della famiglia delle Asteracee (o Composite) coltivata in Italia e in altri paesi per uso alimentare e anche medicinale (capite la grande importanza?). Documentazioni storiche sembrano indicare che la domesticazione del carciofo possa essere avvenuta in Sicilia a partire dal primo secolo, circa. Proprio in orti familiari della Sicilia centro-occidentale pare sia avvenuta, infatti, la diffusione di questa pianta, già conosciuta dai greci e dai romani, ma sicuramente a carattere selvatico. A quanto sembra le si attribuivano poteri afrodisiaci (e oggi è S. Valentino…hahaha) e prende il nome da una ragazza sedotta da Giove e quindi trasformata in carciofo. Nel XV secolo il carciofo era già consumato in Sicilia, poi in Toscana e poi in Francia, introdotto da Caterina de’ Medici.
I carciofi sono fonte preziosa di numerosi composti, presenti in minuscole quantità, ma che svolgono un’azione fisiologica fondamentale, sono molto utili per la nostra salute e, naturalmente, sono buonissimi…come ad esempio:
- CINARINA: agisce sulle cellule del fegato per aumentare la produzione di bile e su quelle dei reni per aumentare il filtrato glomerulare, per aumentare la produzione dell’urina. Con la cinarina sono presenti : cinarosido, cinaropicrina, acidi organici ( malico, lattico, citrico, glicolico, glicemico).
- STEROLI: sostanze, nella loro struttura chimica, simili al colesterolo ma di origine vegetale. Producono l’interessante effetto di limitare l’assimilazione del colesterolo nell’intestino.
- Il carciofo è digeribile e ben tollerato sia dai sani che dai malati e lo si può considerare un alimento medicinale, particolarmente indicato nei seguenti casi: malattie epatiche, malattie biliari, disturbi renali, colesterolo troppo elevato, diabete, malattie della pelle (perché il fegato lavora meglio). Lo sapevate che il carciofo…
- contiene più calcio del latte?
- non contiene grassi ?
- contiene una particolare fibra alimentare detta inulina?
- Quest’ultima rappresenta il nutrimento di microrganismi probiotici intestinali e di conseguenza contribuisce allo sviluppo di una microflora positiva (eubiosi intestinale): i composti che derivano dalla sua fermentazione sembrano coinvolti nella prevenzione del tumore del colon.
Ma attenzione: la conservazione lunga e non adeguata dei carciofi può causare una perdita importante di inulina, perciò il miglior metodo di conservazione risulta quello in frigorifero (o comunque al freddo) a 4 gradi e avvolti in pellicola.
Come si preparano? Crudi, arrostiti, cotti (a vapore è meglio, perché così conservano la maggior parte dei sali minerali e degli oligoelementi). Fatene il “pieno” intanto che è ancora la loro stagione!
Io li abbino molto volentieri ai prodotti Amica Natura, per un pranzo sano e perfetto e gustoso e veloce da preparare. Sarà che li adoro crudi, tagliati a fettine sottilissime e messi a macerare con olio evo, sale (poco!) , limone e un pizzico di pepe. Oggi me li sono gustati proprio così… “