🍞 Viva la bruschetta! 🍅
Dopo la settimana di Ferragosto, per molti di voi una settimana di pausa, il ritorno alla routine quotidiana può risultare difficile, soprattutto con questo caldo afoso che ci impedisce di lasciarci alle spalle l’estate. Il tempo e la voglia per cucinare vengono sempre meno: le ore davanti ai fornelli non fanno che peggiorare le temperature insopportabili! Come nutrirsi in modo sano, completo, veloce ma gustoso? La Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci parla oggi di uno dei piatti più conosciuti in Italia, spesso utilizzato come pasto frugale o aperitivo. Avete capito di cosa stiamo parlando?
Questo caldo afoso non sembra proprio avere intenzione di lasciare l’estate. Nonostante alcuni ne siano contenti, la voglia di mettersi in cucina, di fronte ai fornelli, è quasi o pari allo zero!
Cucinare è un’attività che richiede tempo, voglia e sacrifici, soprattutto con le vampate di aria calda che vi travolgono una volta aperto il forno. Meglio optare per soluzioni veloci, pratiche e versatili, ma soprattutto deliziose.
Cosa ne dite di una bella bruschetta?
ORIGINI
La bruschetta è un piatto rustico nato da una necessità contadina di conservare il pane.
Il suo nome deriva dal termine laziale-abruzzese “pane bruscato”, cioè pane abbrustolito, ma oggi ogni regione italiana ha una propria denominazione.
Da sempre pasto frugale, le bruschette risolvono qualsiasi urgenza con gusto. Sono la soluzione alimentare perfetta per una fuga in montagna o in barca, per una merenda o un pasto completo.
È leggera ma gustosa, facile da preparare e da mangiare, ma soprattutto ecologica! Dona una seconda vita al pane raffermo e a quegli ingredienti dimenticati nel frigorifero.
Inoltre, impossibile trovare qualcuno che non riesca a godersi una buona bruschetta!
LA BRUSCHETTA PERFETTA
Ecco alcune regole per ottenere una bruschetta a regola d’arte. Iniziamo dagli ingredienti base, che non possono mai mancare e che accomunano tutte le bruschette:
- Il pane.
- Deve essere vecchio almeno di due giorni, meglio un pane forte di rimacina.
- La fetta deve avere un’altezza minima di 1.5cm (non usate il righello!).
- L’olio: deve essere olio EVO buonissimo, il meglio che avete in casa o che potete trovare sul mercato.
Per quanto riguarda il rito della preparazione, esistono alcuni passaggi fondamentali per un risultato perfetto:
- Passare le fette di pane raffermo in acqua leggermente salata.
- Su un vassoio, preparare un mix di origano, capperi tritati, acciughine, foglie di basilico e olio EVO. Quindi pestare tutti gli ingredienti fino a creare una sorta di salsina.
- Passare le fette di pane sul composto ottenuto – da una parte sola.
- Preparare una padella antiaderente con un foglio di carta forno oppure una griglia con la carbonella. Una volta che la padella/griglia sarà calda, tostare il pane senza farlo bruciare. Quando sarà ben dorato, le bruschette sono pronte per essere condite.
Il condimento è la parte più versatile e personalizzabile che esista.
Potete passare dalla classica con pomodoro e origano, aggiungere mozzarella o stracciatella con pomodori secchi, al pesto, gorgonzola e noci… insomma, i condimenti non hanno limite!
E voi come le preparate?
Qual è il vostro condimento preferito?
Fatecelo sapere all’indirizzo info@amicanatura.it!
Pubblicheremo la tua ricetta sui nostri social.
Dieta anticellulite? 🍊
Oggi la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci insegna a combattere contro uno dei nemici principali della popolazione femminile: la cellulite. In alto scudi e spade. Siete pronte a scoprire una strategia per sconfiggere uno degli inestetismi più temuti?
Il suo nome scientifico è quasi impronunciabile: pannicolopatia edemato fibro sclerotica. Il suo aspetto ha il tipo aspetto della scorza di un agrume. La sua presenza non è affatto gradita.
Avete capito di cosa stiamo parlando?
Oltre il 70% delle donne lamenta di avere cellulite, cuscinetti, cute a buccia d’arancia, pelle fredda e pallida a livello di fianchi, gambe e caviglie.
RIMEDI CONTRO LA CELLULITE
Per poterla gestire, è fondamentale iniziare a combattere la cellulite il più precocemente possibile, prima che inizi ad espandersi e solcarsi maggiormente nella vostra pelle.
Ecco alcuni accorgimenti:
- Attività fisica quotidiana
- Massaggi linfodrenanti eseguiti da professionisti esperti.
- Correzione della postura.
- Smettere di fumare.
- Evitare indumenti eccessivamente attillati – specialmente i jeans molto stretti.
- Limitare l’uso di tacchi altissimi.
- Ridurre lo stress (più facile a dirsi che a farsi!).
- Ridurre il più possibile l’utilizzo di sale in cucina; meglio sostituirlo con spezie.
- Usare buone creme per il corpo.
- Bere almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno, optando per quelle con PH alcalino e basso residuo fisso.
- Assumere integratori naturali drenanti sotto forma di capsule o tisane, prestando sempre attenzione agli allergeni presenti.
- Impostare una sana alimentazione.
DIETA ANTICELLULITE
Uno stile di vita sano basato su attività fisica giornaliera e alimentazione bilanciata aiuta sicuramente a combattere gli inestetismi della cellulite. Tuttavia, esistono alcuni alimenti più potenti di altri nel controllarla.
- Alimenti ricchi di sali minerali e vitamine, soprattutto vit. C e bioflavonoidi. Questi oltre a regolare la permeabilità, la resistenza e l’elasticità dei vasi capillari, svolgono un’importante azione antiossidante (contro l’invecchiamento cellulare). Via libera a broccoli, peperoni, lattuga, cavoli, carote, agrumi, ribes, lamponi, mirtilli, kiwi, ananas e tè verde.
- Frutta e verdura in generale non dovrebbero mai mancare dalla nostra dieta. Fonte di fibre, soprattutto quelle solubili (non digeribili dall’organismo), favoriscono il senso di sazietà e aiutano la regolarità intestinale. Contengono naturalmente vitamine, acqua e potassio.
Frutta e verdura anticellulite per eccellenza:- Pomodori, zucchine, cetrioli, finocchi; fragole, anguria e melone. Stimolano la diuresi contrastando la ritenzione idrica.
- Cavoli, finocchi, spinaci, cipolle; banane, ciliegie, prugne, albicocche e ananas. Fonte di potassio che contrasta l’azione del sodio, principale responsabile della ritenzione idrica.
- Alimenti ad alto contenuto di aminoacidi essenziali, come carni magre, pesce, uova e legumi. Questi sono necessari per lo sviluppo della massa muscolare che, quando è tonica, permette una migliore circolazione di sangue e ninfa.
- Utilizzare grassi buoni, come oli vegetali e biologici, ottenuti da spremitura a freddo e consumati preferibilmente a crudo. Questi svolgono un ruolo importante nella costituzione delle membrane cellulari e nella prevenzione dell’invecchiamento cellulare.
- Alimenti ricchi di zuccheri complessi, integrali e privi di grassi aggiunti – come riso, kamut, orzo, farro e grano. Saziano e aiutano a limitare il desiderio di zuccheri semplici.
- Bere centrifugati di frutti rossi e di frutti di bosco, soprattutto i mirtilli.
Con questi accorgimenti l’aspetto della vostra pelle migliorerà sicuramente. Ma non disperate se avete un po’ di cellulite: l’importante è avere una pelle sana e idratata, così da risultare anche più tonica!
💧 Acqua, simbolo di vita 💧
L’acqua è uno degli elementi fondamentali di tutti gli organismi viventi sul pianeta terra e del suolo terrestre stesso. Ma che cos’è? Di cosa è fatta? Come possiamo integrarla? Si reintegra da sola dopo una situazione di stress? Perché viene sete?
Se siete curiosi non perdetevi il nuovo contributo della Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda che ha per protagonista proprio le risposte alle numerose domande che vi ponete quotidianamente su questo componente così prezioso.
Questo tempo sembra essere impazzito! I brutti temporali estivi che stanno colpendo il nostro paese si alternano a momenti di caldo e afa quasi insostenibile.
Come possiamo sostenere il corpo per fargli affrontare questi sbalzi improvvisi?
L’idratazione è fondamentale per l’organismo umano. Idratarsi correttamente gli permette di mantenersi in equilibrio fornendo i giusti strumenti per superare l’estate.
COS’È L’ACQUA
Partiamo dalla definizione scientifica.
L’acqua è un composto chimico di formula molecolare H20, in cui due atomi di idrogeno sono legati all’atomo di ossigeno con legame covalente polare. È un sistema bifase, costituito da un liquido incolore e insapore, e da un vapore incolore in condizioni di temperatura e pressione normali.
Ma soprattutto, è VITA!
È proprio dall’acqua che ha avuto origine la vita sul nostro pianeta ed è rimasta una delle componenti fondamentali degli ecosistemi e di tutte forme di vita finora conosciute, uomo compreso.
Oggi per l’uomo sarebbe impossibile vivere senza. È il vigile del fuoco delle infiammazioni ed è fondamentale per uso civile, agricolo e industriale.
Fin dal principio l’uomo ha riconosciuto l’importanza di questo composto, sia a livello fisico, identificandola come uno dei principali elementi costitutivi dell’universo, che astratto, attribuendole un profondo valore simbolico nelle principali religioni.
ACQUA IN NUMERI
L’acqua ricopre il 70,8% della superficie terrestre. Rappresenta il 55-60% del peso corporeo di un umano in età adulta e ben il 75-80% di un neonato.
Nel nostro organismo possiamo trovare:
- Acqua intracellulare, contenuta all’interno delle cellule.
- Acqua extracellulare, all’esterno delle cellule come linfa, plasma, liquido interstiziale e liquido spinale.
Il 75% dei muscoli e degli organi interni circa e il 10% del tessuto adiposo sono costituiti da acqua. Lo stesso scheletro ne è costituito per oltre il 30 %.
Il 66% del totale dell’acqua presente nel nostro corpo è localizzato all’interno delle cellule e ne determina il volume e il turgore. Il 6-7% è presente nel plasma, il 2% nella linfa e il 23- 25% è extracellulare, localizzata negli spazi esistenti tra le cellule.
L’acqua non resta immobile ma viene continuamente rinnovata tramite il circolo di perdita e recupero. Il nostro corpo la perde continuamente attraverso urine, feci, sudorazione, lacrime e perfino respirazione!
Per reintegrare correttamente queste perdite, bisognerebbe assumere acqua tramite bevande (800-2000ml al giorno) e alimentazione (500-900ml al giorno).
BEVIAMO MANGIANDO
È vero che si sopravvive solamente pochi giorni senza bere, ma moltissimi alimenti di cui ci nutriamo quotidianamente sono costituiti da una notevole percentuale acquosa.
- Frutta e verdura. Fatte per il 90% di acqua, contengono anche potassio, vitamine e sali minerali. Con percentuale maggiore: fragole, anguria, pesche, melanzane, zucchine, cetrioli, pomodori e lattuga.
- Carne, pesce, uova, formaggi freschi, costituiti per circa il 60-65% da acqua.
- Biscotti, grissini, fette biscottate, frutta secca ne contengono meno del 10%.
Sono pochissimi gli alimenti che contengono una quantità d’acqua vicino o pari allo zero, come olio e zucchero.
Inoltre, il nostro organismo è in grado di produrla mediante i processi di ossidazione di carboidrati e grassi, e la degradazione delle proteine, ottenendo circa 300ml di acqua metabolica al giorno.
PERCHÉ ARRIVA LA SETE?
Il centro della sete si trova nel cervello.
Attraverso un meccanismo molto complesso ed estremamente sensibile, raccoglie e elabora diversi segnali provenienti da vari tipi di recettori, localizzati in su tutta la superficie del corpo.
Quando i recettori segnalano una disidratazione delle cellule nervose, il cervello invia il bisogno di bere.
Altri fattori determinanti sono la secchezza della bocca e la diminuzione del volume del sangue.
La distensione dello stomaco, invece, provoca un minor desiderio di bere.
Bambini e anziani hanno minor desiderio di bere ed è per questo che, soprattutto quando fa molto caldo, bisogna regolare l’apporto di acqua, quasi ad orari e quantitativi fissi.
Allora, vista l’importanza per il nostro organismo, riusciamo a bere almeno 6-8 bicchieri di acqua al giorno?
Non temete, è più semplice di quel che sembra. Iniziate portandovi una bottiglia di minerale ovunque andiate. Se proprio non riuscite, provate alcune app da scaricare sul telefono: terranno conto di quanto bevete in un giorno e notificheranno nel momento in cui dovete bere.
E voi riuscite a bere almeno 1,5 L di acqua al giorno?
🍉 COCOMERO: Re dell’estate 🍉
L’estate è allegra e giocosa anche grazie a frutta e verdura che la colorano. Oggi la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci parla dell’anguria (o cocomero, dipende da quale parte dell’Italia venite!), dei suoi innumerevoli benefici e utilizzi, passando per le indesiderate controindicazioni che, purtroppo, sono sempre presenti.
Chiudete gli occhi e pensate all’estate. Sicuramente vi verrà in mente la spiaggia, il mare, il sole… il caldo! E qualcosa per placare la sete e rinfrescarsi.
Avete capito di cosa parleremo oggi?
Del cocomero ovviamente!
Un frutto dalla forma particolare, entrato nella cultura popolare come simbolo di un’estate allegra e spensierata, anche un po’ vintage.
Scopriamolo insieme.
UN COCOMERO DI BENEFICI
L’anguria (denominazione del frutto in diverse parti d’Italia) è il frutto del cocomero, citrullus lanatus, una pianta erbacea rampicante appartenente alla famiglia delle cucurbitacee.
Ogni pianta produce da tre a cinque frutti, con un peso che varia dai 3kg ai 10kg l’uno!
Ma perché questo strano frutto ovale è così amato?
Il cocomero è estremamente rinfrescante.
La sua polpa, dolce e profumata, riempie la bocca del suo succo donando una piacevole sensazione ristoratrice istantanea.
E’ idratante, dissetante, rimineralizzante, alcalinizzante, diuretico e lassativo.
Il suo consumo apporta svariati benefici all’organismo umano, tra cui:
- Rinforzo del sistema immunitario;
- Proprietà antinfiammatorie;
- Depurazione dell’organismo;
- Miglioramento dell’aspetto di pelle e capelli;
- Aiuto nel funzionamento del sistema circolatorio;
- Contributo alla solidità delle ossa.
VALORI NUTRIZIONALI DEL COCOMERO
Il caldo afoso e umido di queste ultime settimane – e delle prossime! – può causare stanchezza e spossatezza. Tramite la sudorazione perdiamo infatti molti sali minerali.
L’anguria ha un elevato contenuto di potassio, magnesio, ferro, fosforo, calcio e zinco, per un ottimo reintegro dei sali minerali persi.
Ma vediamo i principali nutrienti di questo prezioso frutto:
- Carotenoidi: pigmenti vegetali in grado di combattere l’azione dei radicali liberi e il conseguente invecchiamento della pelle. Il principale è il licopene, un antiossidante, che dona la tipica colorazione rossa alla polpa. Pensate che contiene più licopene del pomodoro!
- Vitamine, soprattutto A, C, B1 e B6.
- Citrullina, un aminoacido che assicura l’equilibrio della pressione e mantiene elastiche le pareti arteriose. La sua assunzione sarebbe quindi in grado di prevenire l’ipertensione e le malattie cardiache.
- Tantissima acqua (95%) e poche calorie (30kcal per 100g)!.
Alcuni studi sostengo che il consumo di una fetta di anguria al giorno sarebbe in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.
Un frutto perfetto! O quasi…
CONTROINDICAZIONI
Un consumo eccessivo può portare a gastriti e coliti. Coloro che hanno una digestione più lenta, potrebbero trovare il frutto difficile da digerire.
A causa dell’elevato indice glicemico, il frutto deve essere consumato con molta attenzione da persone che soffrono di diabete.
L’anguria è inoltre in grado di amplificare gli effetti di alcune reazioni allergiche. Contiene salicilati naturali quindi prestate attenzione se siete allergici all’aspirina. Attenzione anche se siete allergici a graminacee e polline in quanto l’anguria attiva l’istamina che potrebbe dare reazioni allergiche crociate.
TRUCCHI DA COCOMERO
Anche voi bussate in attesa di una risposta da parte dell’anguria?
Purtroppo non ci potrà mai rispondere dicendoci se è dolce, annacquata, acerba o troppo matura.
Provate invece a osservarla attentamente. La buccia deve essere opaca e scura, le striature ben allineate e delineate, mentre il picciolo è meglio se arricciato e tendente al secco.
Quella macchia gialla che spesso si vede alla base del frutto non indica un’anguria andata a male, ma il punto di appoggio sul terreno durante la fase di maturazione. Più il colore è di un bel giallo crema, maggiore sarà la garanzia di dolcezza e di intensità di sapore.
E se vi ritrovate con angurie da 10kg, difficili da consumare tutte in una volta e da conservare?
Provate a frullare quello che avanza e a congelarlo. Otterrete così un magnifico sorbetto super dissetante!
☀ L’abbronzatura è servita ☀
Che siate al mare, in montagna, al lago o in un parco, sentirete sicuramente l’energia del sole penetrare nella vostra pelle. Il sole è un toccasana per la mente e per il corpo, ma attenzione: la pelle è uno degli organi che più subisce l’esposizione ai raggi UV. Per evitare fastidiose scottature, meglio avere la giusta preparazione. Questo appuntamento con la Dott.ssa Chiara D’Adda è dedicato a un carrello tutto estivo, dedicato alla vostra pelle e all’abbronzatura selvaggia che avete sempre desiderato.
Finalmente le vacanze!
Vi fate baciare dal sole estivo sulla spiaggia, abbracciare dai boschi della montagna e avvolgere dalle musiche dei festival cittadini.
Eh sì, l’estate fa proprio bene, sia al corpo che alla mente. Ci regala quell’aspetto tonico e salutare che abbiamo desiderato per tutto l’anno, che dona così tanto ai freschi vestiti bianchi di pizzo Sangallo!
Se siete le classiche lucertole che ricaricano le batterie con la luce solare, non dimenticatevi però che c’è un organo che subisce particolarmente l’eccessiva esposizione al sole: la pelle.
PREPARATE LA VOSTRA PELLE
Una preparazione preventiva, duratura nel corso del tempo, è fondamentale non solo per ottenere un’abbronzatura omogena che duri nel tempo, ma anche per evitare scottature.
Oltre all’utilizzo degli appositi prodotti solari che permettono di creare un’alta barriera protettiva contro i raggi UV, anche l’alimentazione gioca un ruolo importante.
Sicuramente avrete già sentito parlare del betacarotene, precursore della vitamina A, associato principalmente al miglioramento della salute della pelle riducendone la sensibilità quando esposta ai raggi solari.
Accanto a vitamine e betacarotene non dobbiamo però dimenticarci di altri elementi antiossidanti e antinfiammatori. Questi aiutano a regolarizzare il microcircolo e rinforzare i capillari in sofferenza per le alte temperature e per l’eccessiva esposizione al sole.
L’ABBRONZATURA È SERVITA
La stagione estiva dovrebbe riempire la tavola di alimenti ricchi di:
- acido lipoico
- licopene
- betacarotene
- luteina
- zeaxantina
- vitamina A, B e C
- acido folico
- coenzima Q10
- Omega 3.
Foglio e penna in mano! Ecco la lista della spesa per un’abbronzatura selvaggia:
- Pomodori: ricchi di licopene che dona elasticità alla pelle, stimolando la rigenerazione del collagene.
- Carote, cavoli, bietole, peperoni rossi, fragole, mango, melone, anguria: gli alimenti migliori per un’abbronzatura perfetta, duratura e senza scottature. Questi contengono betacarotene che favorisce la produzione di melanina, utile a neutralizzare la produzione di radicali liberi in risposta ai raggi UV. L’assunzione di betacarotene aiuta a prevenire l’invecchiamento cutaneo, oltre che ad alcune patologie degenerative.
- Patate, spinaci, broccoli ricchi in acido lipoico, un potentissimo antiossidante.
- Cicoria, piselli, uova, prezzemolo, cavoletti di Bruxelles: contengono luteina che protegge gli occhi dall’azione dei raggi UV.
- Mele, pesche e tutti i vegetali di colore giallo arancione per un pieno di vitamina A.
- Frutti di bosco, agrumi, kiwi, peperoni, ortaggi a foglia verde. Contengono vitamina C che, oltre a mantenere la pelle elastica, sarebbe in grado di prevenirne le macchie dovute all’avanzare dell’età.
- Germe di grano, olii vegetali e avocado per un boost di vitamina E. Presente anche il coenzima Q10 in grado di migliorare l’idratazione e l’elasticità della pelle.
- Legumi: contengono polifenoli e saponine, dei potenti antiossidanti.
- Yogurt naturale e formaggi: aumentano l’acido folico, indispensabile nella riparazione delle fibre di collagene ed elastina.
- Frutta secca, pesce azzurro e frutti di mare, fonte importante di Omega 3 e Omega 6.
Ultimo ma non per importanza: l’acqua. È fondamentale bere in abbondanza per mantenere stabile il bilancio idrico.
E se vi addormentate al sole? Ovviamente vi risveglierete rosse come un peperone! Non temete: provate ad applicare un po’ di yogurt naturale bianco sulle scottature (evitando il contorno occhi), anche aggiungendo dell’aloe vera in gel. Lasciate agire la miscela per 20 minuti, quindi risciacquate con acqua fresca. Vi donerà subito una sensazione di freschezza e idratazione ristoratrice!
Sapore di mare ⛱
Di fronte alla spiaggia e al mare, i bambini faticano a frenare l’emozione e l’energia. Giocherebbero tutto il giorno fermandosi di tanto in tanto per mangiare un gelato al volo. Ma attenzione: il sole, soprattutto nelle ore più calde, può portare a disidratazione e perdita di energie. Come possiamo organizzare la loro giornata da un punto di vista alimentare? Seguiamo i consigli della Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda per costruire una dieta da spiaggia perfetta. Siete pronti a fare le valigie?
Ancora poche settimane e moltissime famiglie italiane rallenteranno finalmente i ritmi quotidiani. Mare e montagna regalano momenti di relax e tranquillità, tra bagni, passeggiate e tanto sole.
Giorni spensierati anche per i bambini che, distratti dalla bellezza della natura e dalle varie attività giornaliere, faticano a fermarsi per consumare il pasto. Preferiscono infatti deliziarsi con gelati, ghiaccioli e granite.
Spetta quindi ai genitori garantirgli un’alimentazione sana ed equilibrata, ricca di nutrienti ma anche fresca e gustosa.
DIETA DA SPIAGGIA
Escluse le ore più calde (dalle 12.00 alle 15.00 circa) e con le dovute precauzioni, l’esposizione al sole giova molto all’umore e alla salute dei più piccoli.
Bisogna però prestare molta attenzione a:
1. IDRATAZIONE
È fondamentale mantenere uno stato di idratazione ottimale, proponendo più vote ai bambini acqua a temperatura ambiente o fresca (nonostante la tentazione, non proponetela mai ghiacciata!).
Meglio evitare bibite gassate o zuccherine che non dissetano affatto con il caldo sole estivo. Nonostante garantiscano un sollievo immediato, questo è solamente passeggero: la sete tornerà in pochi minuti e ancora più forte di prima.
2. ALIMENTAZIONE
Di fronte alla scarsa voglia di mangiare, meglio proporre ai bambini pasti poco abbondanti ma frequenti in modo tale da velocizzare la digestione.
Questo permette di garantire loro la giusta energia lasciandoli liberi di giocare e di tuffarsi spesso in acqua.
Anche in questo caso frutta e verdura di stagione sono ottime alleate per apportare i giusti sali minerali e le giuste vitamine. Per essere più comodi, può essere lavata, sbucciata e preparata preventivamente a casa per poi conservarla al fresco in borse termiche.
Meglio evitare pietanze che richiedono una consumazione più complessa, come le tanto amate teglie di pasta al forno o di lasagne. Optate per piatti unici, freschi e completi.
Il piatto unico è infatti re dell’estate anche in spiaggia.
SAPORE DI MARE
Ecco alcune idee per riempire le borse frigo:
- Farfalle fredde con pomodorini, melanzane e olive nere;
- Pasta fredda con tonno e pomodorini;
- Fusilli al pesto;
- Insalata fredda ai cereali (orzo, farro o avena). Meglio evitare la giardiniera che con il suo acidulo non viene apprezzata dai più piccoli. Provatela con verdure grigliate, uova sode, prosciutto cotto a dadini e mozzarella;
- Riso freddo con piselli e prosciutto cotto.
Se non siete da primi piatti, i tramezzini sono la soluzione perfetta: comodi, veloci e semplicemente personalizzabili.
Ghiaccioli e gelati sono ammessi a merenda, ma meglio evitare la consumazione quotidiana. Alterniamoli a crackers integrali, barrette ai cereali, gallette di riso, frutta secca, semi oleosi, yogurt o verdure tagliate a strisce e pronte per essere sgranocchiate.
Non dimenticatevi di munirvi di un thermos che potete riempire con spremute o centrifughe fatte in casa. Anche un tè molto leggero può essere un’alternativa.
Genitori, puntate su sicurezza, semplicità e leggerezza.
Piacerà a tutta la famiglia !
Estate: inizio di una relazione con magnesio e potassio ❤
L’estate è iniziata e il caldo inizia a farsi sentire. Vi capita di svegliarvi stanchi e di provare una sensazione di spossatezza per tutto il giorno? Faticate a concentrarvi sul lavoro o sulle vostre mansioni quotidiane? Vi sentite più irritabili, ansiosi e soffrite spesso di mal di testa? Potrebbero essere tutti segnali di una carenza di magnesio che spesso vengono tamponati con l’assunzione di integratori specifici. Oggi la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda fa luce sulla questione magnesio, sulla sua natura e sugli alimenti che naturalmente lo contengono. Il fabbisogno giornaliero di questo elemento può infatti essere soddisfatto con una varia e corretta alimentazione: vediamo come.
Verdure a foglia verde, frutta secca, legumi, cereali integrali e cacao amaro.
No, non è la caccia all’intruso ma al componente segreto che accomuna tutti questi alimenti: il magnesio.
Con l’inizio delle calde e afose giornate estive, la TV, le farmacie, i supermercati, tutto si riempie di integratori a base di magnesio e potassio.
Ma vi siete mai chiesti cosa sia esattamente e perché è così importante?
COS’E’ IL MAGNESIO
Il magnesio è un elemento chimico appartenente ai metalli. Nella tavola periodica degli elementi lo troviamo con la sigla Mg, numero atomico 12.
È l’undicesimo elemento più importante per il nostro organismo, essenziale per cellule e tessuti.
Il corpo umano ne contiene oltre 20 grammi, di cui una quota si trova nei liquidi intracellulare e nel plasma.
Combinato con calcio e fosforo, diventa un costituente essenziale del tessuto osseo, l’idrossiapatite.
FUNZIONI SULL’ORGANISMO
Il magnesio svolge svariate azioni fondamentali, contribuendo a:
- trasmissione di impulsi muscolari e nervosi
- produzione di energia del glucosio
- metabolismo di grassi e insulina
- sintesi delle proteine.
Inoltre agisce contro ansia, stress, dolori e tensioni muscolari, emicrania, stanchezza e stitichezza.
La sua carenza può contribuire all’insorgenza di una vasta gamma di disturbi, da quelli cardiaci a quelli vascolari o respiratori.
Quando il fabbisogno non viene soddisfatto con l’alimentazione, è quindi importante integrarlo con nutraceutici specifici.
ALIMENTI RICCHI DI MAGNESIO
Un’alimentazione ricca, varia ed equilibrata aiuta certamente a sopperire al fabbisogno giornaliero di magnesio.
Quali sono gli alimenti più ricchi di questo nutriente?
Ecco una lista dei principali:
- verdura a foglia verde, come spinaci, bietole e carciofi
- alcuni frutti come banana, avocado, datteri e fichi
- frutta secca come mandorle, arachidi, pistacchi, anacardi e noci
- legumi, come piselli e fagioli
- cereali integrali e farine integrali, come crusca e avena
- cacao amaro
- aneto (erba aromatiche)
- germogli di soia
- semi di zucca
Anche l’acqua minerale può essere ricca in magnesio: basta leggere attentamente l’etichetta e controllarne la composizione.
Notte prima degli esami
In un periodo di così forte stress psicologico, è fondamentale supportare i ragazzi con la giusta alimentazione. I giusti nutrienti permettono infatti non solo di migliorare le prestazioni intellettuali, ma anche di distendere ansie e paure che rendono i giovani troppo spesso irascibili. Alcuni consigli della Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda su come supportare a livello emotivo, psicologico ma soprattutto alimentare i maturandi del 2023.
Ancora poche ore e migliaia di ragazzi affronteranno una delle prime grandi prove della vita professionale: l’esame di maturità. Tra ansie e preoccupazioni, pare difficile rimanere concentrati senza disperdere energia preziosa in futili paure.
Cosa si può fare quindi per aiutare questi ragazzi e distendere il loro fascio di nervi?
Accanto al fondamentale supporto psicologico ed emotivo, anche l’alimentazione vuole la sua parte.
A causa di una full immersion nei libri, troppo spesso i ragazzi saltano i pasti facendo il pieno di caffè con la speranza di combattere la stanchezza mentale e fisica dovuta anche alla mancanza di sonno.
Sbagliatissimo!
La dieta mediterranea è infatti costituita da numerosi alimenti utili per favorire la concentrazione e allentare l’inevitabile ansia. Molto spesso utili anche per attivare la memoria…
Vediamoli insieme.
SUPER NUTRIENTI
I nutrienti più preziosi per alleviare la sensazione di ansia e stanchezza ma soprattutto per aiutare il cervello sono:
- Carboidrati, la principale fonte di energia. Mai privarsene, nella giusta quantità e lavorazione. Meglio evitare i cibi processati / industriali, come cracker, grissini, biscotti o le fantomatiche merendine.
- Omega 3: contenuti in determinati pesci e nella frutta secca oleosa, come mandorle, pistacchi, noci e così via. Gli omega 3 contribuiscono al corretto funzionamento celebrale. In particolare le noci contengono anche elevate quantità di ferro, elemento essenziale per migliorare la memoria e la lucidità mentale.
- Frutta e verdura: ricche in vitamine, sali minerali e acqua; fresche e sazianti se ben combinate.
- Cioccolato fondente: oltre a essere una cura per l’umore, è ricco di flavonoidi che migliorano la concentrazione.
- Acqua: troppo spesso ci si dimentica di bere acqua, soprattutto in situazioni stressanti dove vengono preferite bibite zuccherate o energetiche. L’idratazione è fondamentale per migliorare le prestazioni intellettuali. Un recente studio ha dimostrato che bere 1,5 litri di acqua prima di eseguire un compito mentale permette velocizzare i tempi di reazione celebrale del 14% rispetto a chi non ha bevuto!
Bisogna prestare attenzione anche a pasti troppo ricchi, di difficile e lunga digestione, che aumenterebbero la sensazione di stanchezza e affaticamento.
Ma soprattutto ricordatevi di portare acqua, una barretta proteica con cereali e cioccolata fondente i giorni dell’esame!
In bocca al lupo a tutti i maturandi!
Una granita d’estate
Nonostante il tempo incerto, le temperature si sono decisamente alzate e il corpo ci richiede più idratazione e freschezza. E cos’è meglio di una granita ghiacciata con questa prima afa di fine primavera? Una granita ovviamente! Ma attenzione a quelle che decidete di consumare: la maggior parte delle granite in commercio sono a base di sciroppi eccessivamente zuccherati che causano picchi di glicemia e insulina. Ecco i consigli dell’esperta, la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda.
Frutta e verdura fresca, qualche trancio di pizza, insalate di riso e di pasta…
Ma l’estate è fatta anche di piccoli vizi, tra cui il gelato ma soprattutto la granita!
LE ORIGINI
Le radici della granita risalgono alla Sicilia tra il XIX e XII secolo. In questo periodo la regione era governata dall’impero arabo, origine di molte tradizioni siciliane tra cui la granita.
Lo Sharbat era una bevanda ghiacciata al sapore di frutta e rose, la base da cui i siciliani partirono per creare la loro tipica granita unendo succo di frutta e neve.
A Messina nacque il mestiere dei nivaroli che si occupavano di raccogliere la neve sull’Etna, sui monti Peloritani, Iblei e Nebrodi.
Una volta raccolta, la conservavano nelle niviere, delle antiche celle frigorifere che permettevano di preservarla dal calore esterno. La conservazione era possibile solamente fino ai mesi estivi quando le alte temperature iniziavano a diventare insostenibili. La neve quindi veniva trasportata fino in riva al mare dove veniva venduta per i più svariati usi.
LA GRANITA OGGI
Oggi la granita viene considerata un dolce freddo liquido e semi congelato, preparato con acqua, zucchero, succo di frutta o altri ingredienti pregiati, come caffè, mandorle o pistacchi.
Una granita a base di frutta, senza l’aggiunta di zuccheri, rappresenta l’equivalente di una spremuta, utilissima per reintegrare i sali minerali persi attraverso la sudorazione nelle calde giornate estive.
La maggior parte delle granite in commercio viene però realizzata con preparazioni zuccherate o sciroppi molto dolci e artificiali. Questo trasforma la granita in una bibita ricca di zuccheri senza alcun effetto benefico. Spesso, infatti, dopo la prima sensazione rinfrescante arriva una sete ancora più forte di quella che si aveva prima della consumazione della bevanda.
Inoltre, l’elevata quantità di zuccheri assunti da soli ha una velocità di assorbimento molto elevata. Questo causa un aumento repentino di glicemia e insulina, nemiche sia della forma fisica che della salute.
COME CONSUMARE LA GRANITA
Se siete amanti della granita, provate a prepararla in casa.
Basta aggiungere del ghiaccio tritato finemente alla vostra frutta preferita frullata, senza bisogno di aggiungere zucchero.
Se siete invece amanti di quelle granite sciroppose e zuccherine, cercate di limitarne l’assunzione e di combinarla a uno spuntino in modo tale da ridurre il carico glicemico.
Uova: sì o no?
Uova sì, uova no? Un dilemma che affligge tantissimi consumatori al giorno d’oggi. Il consumo di uova è stato demonizzato per anni senza motivi scientifici fondati. Sono state e vengono tutt’oggi associate troppo spesso a un contenuto eccessivo di colesterolo. Ma sapevate che, principalmente, è l’organismo umano stesso a produrre la maggiore quantità di colesterolo ematico? Scoprite tutte le caratteristiche di questo prodigioso alimento insieme alla nostra Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda.
Rucola, lattughino, pomodorini ciliegino, julienne di carote e zucchine… Cosa rende un’insalatona estiva perfetta?
Le uova!
Per anni sono state demonizzate, inserite in quella branca di alimenti destinati a un consumo molto limitato. Questo a causa del contenuto di grassi saturi e colesterolo, nutrienti troppo spesso associati a problemi cardiovascolari.
Numerosi studi sulla nutrizione hanno rilevato come l’assunzione di grassi saturi non sia collegata in modo significativo a questo tipo di patologie. Inoltre, si è scoperto che la quasi totalità del colesterolo ematico deriva da sintesi a livello del fegato, non dall’assunzione tramite l’alimentazione.
Oggi le uova sono viste come alimento che dona benessere e salute (sempre escludendo possibili allergie manifeste!).
Quindi via libera al loro consumo, fonte di proteine, vitamine e numerosi nutrienti.
VALORI NUTRIZIONALI
Le uova contengono acido stearico, un grasso saturo che viene convertito in monoinsaturo dal fegato con effetti positivi nella prevenzione di patologie cardiovascolari.
Il tuorlo in particolare è ricco di proteine, vitamine e micronutrienti alleati del benessere dell’organismo:
1) vitamina D, vitamina E, K, A, B6, B12
2) antiossidanti
3) colina, precursore dell’acetilcolina, (neurotrasmettitore) e modulatore del metabolismo lipidico.
L’albume è principalmente un composto di acqua e proteine; contiene pochi nutrienti in piccole quantità.
Grazie alla combinazione albume e tuorlo, il contenuto proteico di questo alimento prodigioso è il più alto a valore biologico. Forniscono tutti gli aminoacidi necessari al corpo umano in quantità estremamente simili a quelle richieste.
UOVA IN CUCINA
Le uova non dovrebbero mai mancare nella dieta di ciascuno di noi.
È importante verificarne l’origine controllata, prediligendo quelle biologiche provenienti da galline allevate a terra. Il codice riportato su ogni singolo uovo in commercio indica la tracciabilità del prodotto, riportando informazioni relative all’origine e all’allevamento.
Come ogni alimento, sano o meno che sia, non bisogna eccedere nel consumo per trarne correttamente tutti i benefici.
Sono un alimento estremamente versatile, protagonista e co protagonista di numerose ricette in tutto il mondo. Non resta che cucinarle secondo i gusti personali!
Meglio evitare frittura o preparazioni che richiedono l’utilizzo di olio o burro in cottura. Meglio utilizzare una buona padella antiaderente per cucinare le famose uova strapazzate o all’occhio di bue. Attenzione a non esagerare anche con i condimenti, specialmente per la preparazione di uova sode, alla coque, in camicia o al forno.
Abbinate ad altri alimenti, rendono il pasto sano e completo a tutti gli effetti.
E voi quante uova mangiate?