Un mondo…Fico!

Depressione settembrina? State tranquilli, è più che normale! La fine dell’estate lascia sempre un po’ di malinconia nel cuore, ma lascia anche il rimedio: la dolcezza. Esatto, i dolci sono spesso una cura per l’anima, riescono a donare una sensazione di benessere momentanea che permette di ridare la carica giusta per risollevarci. Ma non potendo strafogarci di dolci confezionati, super zuccherini e processati, l’estate ci lascia l’elemento chiave: un falso frutto con un gusto piacevolmente dolce, ma perfetto anche per delle ricette salate. Avete capito di cosa stiamo parlando?

L’estate è ufficialmente finita.
Nonostante le sue peculiarità, il mese di settembre porta sempre con sé un po’ di malinconia.

È la malinconia di fine estate, quella che affligge quasi la maggior parte degli esseri umani. Solitamente questa sensazione viene sconfitta con i dolci, sempre pronti a risollevare momentaneamente il morale.

Ma quale dolce possiamo mangiare senza eccesso di grassi, zuccheri e conservanti?

Esiste un frutto molto particolare, utilizzato per arricchire piatti dolci o salati, fresco o disidratato che sia. Ma soprattutto, dolcissimo!

Stiamo parlando del fico.

L’ABERO DI FICO

Il fico è uno degli alberi spontanei più diffusi nel bacino mediterraneo. Il loro frutto viene raccolto tra agosto e settembre, un regalo che ci lascia l’estate per affrontare l’inizio della stagione autunnale.

Una caratteristica particolare dei fichi è che non sono propriamente frutti, ma fiori invertiti.
Sono gusci contenenti centinaia di minuscoli fiori che producono semi.

Esistono diverse tipologie, tra cui le più pregiate sono il Brogiotto e il Dottato, e colori, dal giallo-verde al bruno-viola.

Un piccolo svantaggio coinvolge il tempo di conservazione molto breve. È sempre meglio optare per tipologie locali che non hanno dovuto affrontare lunghi viaggi di trasporto.

I più buoni?

Quelli appena raccolti dall’albero, naturalmente!

Puliteli appena prima del consumo, prestando sempre attenzione che non vi siano dei piccoli ospiti indesiderati al suo interno.

PROPRIETA’ E VALORI NUTRIZIONALI

Il loro sapore dolce non viene gratuitamente: i fichi sono altamente energetici!
Forniscono circa 48kcal per 100gr.

Occhio a non abusarne!

I fichi sono ricchi di fibre, alleati contro la stitichezza e facilitatori nell’eliminazione delle tossine.

Hanno un contenuto di carboidrati considerevole (11%), ma sono soprattutto un concentrato di sali minerali: potassio (importante per la funzionalità cardiaca), magnesio e ferro.

Contengono in grandi quantità antiossidanti e vitamine. Contribuiscono a mantenere giovani le cellule dell’organismo contrastando la formazione di radicali liberi e aiutando a prevenire la formazione di alcuni tumori.

Grazie alla potente azione antinfiammatoria, antibatterica e antifungina, i fichi vengono considerati degli antibiotici naturali.

CONTROINDICAZIONI

Attenzione a chi soffre di problemi alla colecisti o ai reni.

I fichi secchi possono contenere solfiti spesso causa di gravi reazioni allergiche, soprattutto in chi soffre di asma.

UN PIATTO…FICO!

I fichi sono estremamente versatili in cucina. Possono essere utilizzati in mille modi, freschi, al forno o secchi.

Provateli su una bruschetta: tagliateli a fettine sottili, adagiateli su un tomino appoggiato su una fetta di pane croccante. Spruzzate con dell’olio al rosmarino e infornate il tutto! Avrete una bruschetta gustosa e soddisfacente.

O perché no, provate ad abbinarli alle nostre polpettine Amica Natura!

Bacco Docet

L’appuntamento di oggi con la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda è dedicato a un frutto dai colori e sapori settembrini: l’uva. Dolce, croccante e succosa allo stesso tempo, l’uva si adatta perfettamente a diversi utilizzi in cucina, dalle ricette salate a quelle dolci, da quelle consistenti a quelle liquide! Ma oltre a essere piacevolmente delizioso, questo frutto ha anche numerose proprietà benefiche per l’organismo umano. 

Protagonista di settembre, preannuncia i colori dell’autunno e delizia le nostre serate tutto l’anno.
Bianca, rossa o nera che sia, l’uva è sicuramente uno dei frutti più antichi e diffusi al mondo.

È un frutto particolare in grado di donare sensazioni gustative e tattili differenti: è croccante, ma la polpa è succosa e dolce. Le sfumature di gusto la fanno adattare a diversi utilizzi in cucina, dai piatti salati a deliziosi dessert.

ORIGINI

Numerosi reperti fossili collocano le prime tracce di vitigni selvatici a 65 milioni di anni fa. Questi erano diffusi su tutta la superficie del globo, anche in luoghi ostili come l’Alaska e la Groenlandia. La distribuzione dei vitigni selvatici è andata poi riducendosi con le glaciazioni, facendole concentrare nelle zone più attive delle attuali coltivazioni.

Oggi, l’uva è il frutto più coltivato al mondo dopo l’arancia.
La maggior parte del raccolto viene utilizzato per la produzione di bevande alcoliche. La parte restante viene consumata come frutto.

COMPOSIZIONE

Le principali componenti che emergono da un’analisi dell’uva sono:

  • Zuccheri: dal 15 al 30% e prevalgono il glucosio e il fruttosio. Questi passano direttamente in circolo senza il bisogno di essere digeriti.
  • Vitamine: B6, B1, B3, ma anche vitamina C, A ed E.

L’uva contiene inoltre molti minerali come potassio, ferro e pectina, una fibra vegetale che permette di contrastare la stitichezza, ridurre la produzione e l’assorbimento del colesterolo, e stabilizzare i livelli glicemici.

Ma possiamo trovare anche numerose sostanze che, pur non appartenendo a nessun gruppo classico di nutrienti, svolgono numerose funzioni a favore dell’organismo.
Questi sono composti fitochimici come acidi organici, flavonoidi, antocianidi e resveratrolo.

Grazie ai suoi valori nutrizionali, l’uva apporta la giusta energia alle nostre cellule e favorisce il benessere delle arterie, soprattutto quelle coronariche.

FRUTTO PORTENTOSO?

Recenti studi hanno dimostrato l’azione benefica dell’uva su diverse patologie:

  • Malattie epatiche;
  • Malattie del tratto intestinale (grazie alla pectina che permette di formare le feci e all’effetto lassativo);
  • Malattie renali;
  • Gotta;
  • Processi favorenti il cancro.

ACINI IN CUCINA

L’uva è un ingrediente molto versatile in cucina.

Può essere utilizzato in ricette salate, come risotto, schiacciata, arrosti, legumi e formaggi.
Si spossa bene con i dessert, sia da mangiare che da bere!

E soprattutto, è l’ingrediente principale della tradizione enologica italiana: il vino!

E voi come la preferite?

Una chioma da leoni

Le temperature si abbassano, le giornate cominciano ad accorciarsi e le prime timide coperte iniziano a presenziare sul divano accanto a voi. Ed è proprio quando siete coricati sul divano in un tranquillo mercoledì sera che vi scappa l’occhio sul pavimento appena pulito. Lì, ad aspettare il vostro occhio curioso, troverete il primo segno del cambio di stagione sul vostro corpo: un cumolo di capelli che vi guarda intimidito. Capelli caduti che continueranno a moltiplicarsi e invaderanno ogni angolo della vostra casa. Sapete come fare per affrontare questo inevitabile momento? La Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda illustra oggi come far sopravvivere la vostra chioma al cambio di stagione. 

Shampoo, balsamo, crema, argan, pettine e piega.
Stress, smog, cambio di stagione e alimentazione.

I vostri capelli affrontano ogni giorno agenti chimici e atmosferici, sbalzi di temperature e stati d’animo.

Li amiamo, vengono considerati come elemento di bellezza e come espressione della propria personalità. Molto spesso sono anche una spia dello stato di salute psico-fisico dell’organismo, riflettendo il momento della vita che state attraversando, sereno o infelice che sia.

La struttura del capello deve essere robusta per affrontare tutto ciò. È quindi fondamentale prendersi cura dei propri capelli così che vi facciano risplendere nel loro benessere.

IL CAMBIO DI STAGIONE

Con la fine dell’estate e il cambiamento delle temperature il ciclo di crescita del capello inizia ad accelerare. Questo fenomeno fisiologico permette di rinnovare i capelli causandone la perdita di quelli più deboli, alla fine del loro processo vitale.

I principali fattori “autunnali” che intensificano la normale caduta dei capelli sono:

  • Variazioni di temperatura
  • Diminuzione delle ore di luce, che ha un effetto diretto sulle secrezioni di melatonina e prolattina. Questi ormoni stimolano i follicoli influenzando le fasi di crescita dei capelli.

Tuttavia, una perdita di capelli eccessiva è un chiaro campanello di allarme di un malfunzionamento del naturale circolo di vita del capello.

NUTRIRE I CAPELLI

L’alimentazione è fondamentale per mantenere i capelli in uno stato di salute ottimale. Uno scorretto regime alimentare o l’abuso di lunghe diete dimagranti provocano carenze di alcuni nutrienti essenziali.

Per arginarne la caduta, bisogna nutrire i capelli dall’interno.

Ma quali alimenti assumere?

È importante garantire un corretto apporto di proteine, vitamine (soprattutto del gruppo B, E e C) e di sali minerali, senza dimenticarsi di mantenere un alto livello di idratazione.

TUTTI A TAVOLA

Non devono mai mancare:

  • Frutta e verdura: ricche di vitamine e sali minerali, nutrienti per la fibra del capello.
    Via libera a banane e avocado!
  • Carne rossa (magra), pesce e frutti di mare: garantiscono un corretto apporto di zinco, ferro e proteine.
  • Legumi, come fagioli e lenticchie: sono fonte di proteine, zinco e ferro.
  • Carne bianca e uova: grazie all’elevato contenuto proteico, sostengono la struttura interna del capello rendendolo più robusto.
  • Frutta secca: contiene magnesio, potassio, ferro, omega 3 e altre vitamine.
  • Semi oleosi.
  • Olio extravergine d’oliva.
  • Farine integrali.
  • Salmone: ricco di omega 3 che nutrono i capelli inariditi e sfibrati. Una carenza di questi grassi buoni può deteriorare il cuoio capelluto e favorire la caduta dei capelli.

OSPITI INDESIDERATI

Attenzione alle abitudini alimentari scorrette.

Meglio evitare di assumere troppi insaccati e formaggi grassi, così come bisogna moderare la quantità di zuccheri assunti.

Uno scarso consumo di frutta e verdura comporta una riduzione di vitamine e minerali fondamentali per nutrire i capelli.

Ma oltre all’alimentazione, ricordatevi che anche stress prolungato, traumi fisici e psichici influenzano negativamente sulla vostra chioma.

 

I segreti della Menta

Sicuramente vi sarà capitato di farvi prendere alla sprovvista da un profumo forte e deciso, fresco e dai sentori estivi. La menta ha la capacità di arricchire passeggiate in campagna e ricette in cucina, da piatti freschi a golosi dessert. Ha un odore inteso e inebriante in grado di dare un tocco esotico all’ambiente circostante. Ma sapete che la menta ha anche numerose virtù benefiche sull’organismo umano? Scopritele insieme alla Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda. 

La menta ha un profumo particolare, molto riconoscibile e in grado di caratterizzare ricette di vario tipo da insalate a dessert fino alla miscelazione.

Ma volete scoprire qualcosa di più su questa pianta aromatica utilizzata sin dai tempi antichi?

LE ORIGINI

La menta, nome scientifico mentha piperita, appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. È una pianta erbacea perenne, durevole e anche infestante, che può raggiungere un’altezza di 50-120cm.

Il suo nome deriva da Myntha, ninfa greca dei fiumi.

Nell’antico Egitto e nell’antica Roma, le sue foglie venivano strofinate sul tavolo spoglio prima e dopo i pasti. Questo gesto, oltre ad avere un significato simbolico di accoglienza, garantiva una sommaria pulizia della superficie.

La menta, infatti, è sempre stata riconosciuta per le sue proprietà disinfettanti.

PROPRIETA’ E BENFICI

Grazie alle numerose proprietà, questa pianta è largamente utilizzata in fitoterapia, erboristeria e medicina sin dai tempi più antichi.

Aggiunta ad alimenti e tisane di vario tipo, veniva e viene tuttora utilizzata per correggere i sapori e migliorare una digestione difficile.

Svolge un’attività antispastica sulle cellule muscolari lisce dell’apparato respiratorio e digerente.

Ha proprietà decongestionanti e balsamiche, carminative, colagoghe, secretolitiche, antibatteriche e persino analgesiche.

Proprietà digestive, antistress e antibatteriche vengono amplificate con l’utilizzo dell’olio essenziale di menta. Questo è particolarmente utile in caso di nausea, dolori addominali, alitosi, affaticamento fisico e mentale.

UTILIZZO IN CUCINA

La menta è sempre utilizzata in cucina per arricchire soprattutto piatti freschi come pasta fredda, insalata di riso, insalatone o verdure saltate in padella.

Si sposa in modo particolare con ortaggi e legumi, come fagiolini al vapore, carciofi o fagioli cannellini.

CONTROINDICAZIONI

Nonostante le proprietà digestive, il suo consumo è controindicato per chi soffre di reflusso gastroesofageo severo.

È sconsigliato il consumo prima di coricarsi in quanto potrebbe causare disturbi del sonno come l’insonnia.

A tutto Avocado! 🥑

Pensate a piatti esotici e super gustosi, al Messico e a meme super teneri di anime gemelle. Avete capito di cosa parleremo oggi? Dell’avocado! Ne esistono di molte varietà, tutte accomunate dai numerosi effetti benefici che derivano dal loro consumo. Scopriteli insieme alla Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda che, in questo nuovo appuntamento, ci porta alla scoperta di questo frutto diventato ormai parte della nostra cucina.  

Protagonista indiscusso di questi ultimi anni è sicuramente un frutto che rende più gustose insalatone, frullati, toast e pokè.
Stiamo parlando dell’avocado, uno dei super food più popolari degli ultimi 5 anni ormai.

ORGINI E TIPOLOGIE

La pianta di avocado, appartenente alla famiglia delle Lauracee, è originaria del Messico. Date le grandi quantità che vengono consumate del frutto, questi alberi si sono diffusi in tutto il mondo, anche in Italia (specialmente nel Sud).

Esistono diverse varietà di avocado nel mondo. Le più comunemente coltivate sono:

  1. Fuerte, dalla forma allungata e dalla buccia di un bel verde acceso. Apprezzato per la facilità nel separare buccia e polpa.
  2. Hass, la varietà più conosciuta e considerata la migliore. La buccia è rugosa, di un verde scuro intenso che tende al violaceo. La polpa è molto cremosa, perfetta per preparazioni di salse o hummus.

Ma esistono molte altre varietà:

  • Cocktail, senza nocciolo e dalla buccia commestibile;
  • Pinkerton, dalla forma allungata;
  • Ettinger, dalla buccia verde, lucida e sottile;
  • Nabal, dalla forma tondeggiante, buccia spessa e verde scuro, polpa gialla e dura;
  • Bacon, più grande rispetto ai precedenti;
  • Lula, dalle dimensioni simili a quelle di una papaya, gusto leggero e dolce.

VALORI NUTRIZIONALI

L’avocado è un frutto particolare che differisce dai suoi simili per la sua composizione e i suoi valori nutrizionali.

Non è infatti una importante fonte di carboidrati, mentre lo è dei grassi monoinsaturi, i cosiddetti grassi buoni che hanno un’azione benefica su cuore, cervello e arterie.

L’avocado è anche fonte di omega 6 e, in piccole quantità, di omega 3. Ricco in minerali, vitamine e antiossidanti come:

  • Carotenoidi e betacarotene;
  • Tocoferolo e vitamina E;
  • Betasitosterolo, sostanza che aiuta a ridurre i livelli di LDL, il colesterolo cattivo:
  • Potassio;
  • Magnesio;
  • Calcio;
  • Vitamine del gruppo B;
  • Colina, utile per la memoria e anticolesterolo;
  • Luteina, antiossidante che protegge occhi e vista.

Il consumo di avocado è raccomandato anche durante la gravidanza grazie all’apporto di folina e di vitamine del gruppo B, fondamentali per il neonato.
È inoltre un ottimo antistipsi.

Nonostante i numerosi benefici, bisogna prestare attenzione alle quantità: 100g di avocado apportano circa 160kcal!

NUMEROSI BENEFICI

L’avocado è utile contro ipertensione e ritenzione idrica, ideale per aiutare la digestione e combattere la stipsi.

Utile contro la prevenzione del diabete e per ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. Funge la funzione di scudo contro glicemia e pressione alta.

Ha proprietà snellenti e antiossidanti pur donando tanta energia. È particolarmente indicato a chi segue regimi dietetici dimagranti (sempre tenendo d’occhio le quantità dato l’apporto calorico!) e per chi fa attività sportiva.

COME MANGIARE L’AVOCADO?

L’avocado si adatta a molte ricette dolci e salate, rendendolo ideale per personalizzare le preparazioni secondo i propri gusti personali.

Può essere sbucciato e frullato, creando così una salsa a cui può essere aggiunto del lime e della menta fresca. Provate ad affettarlo e aggiungerlo a yogurt, fette biscottate integrali o a un toast di pane di segale. Abbinatelo come contorno a un piatto di pesce, idealmente sotto forma di guacamole o hummus.

CURIOSITA’

Sapete che l’avocado può essere utilizzato al posto del burro in preparazioni dolci? Grazie alla sua consistenza cremosa e al suo gusto delicato, arricchisce le ricette con grassi buoni e diventa una soluzione per una dieta vegana.