Piccoli frutti, grandi potenzialità
In questo appuntamento la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci parla di un frutto ancora poco conosciuto: le giuggiole. Nonostante venga utilizzato molto nella medicina cinese e omeopatica, le giuggiole raggiungono poco le tavole degli italiani. Scoprite tutti i benefici che derivano dal portare questi piccoli frutti sulle nostre tavole.
Conoscete le giuggiole?
Stiamo parlando di un frutto piccolo e marroncino, con un sapore a metà tra una mela acerba e un dattero bello zuccherino. Un sapore particolare e allo stesso tempo gradevole.
Ma le giuggiole sono conosciute in tutto il mondo soprattutto per i loro molteplici benefici e proprietà medicinali.
LE ORIGINI
Ma vediamo da dove arriva questo piccolo frutto marroncino.
La pianta della giuggiola, appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae e al genere Ziziphus, è originaria dell’estremo Oriente. In Cina viene coltivata da più di 4000 anni sia per uso alimentare che per uso medico.
Pian piano questa pianta si è diffusa in tutto il mondo, soprattutto in Corea, Medio Oriente, Marocco, India e nel bacino del Mediterraneo.
UTILIZZO IN CUCINA
Il frutto può essere consumato sia fresco che essiccato. Il sapore del frutto fresco è molto simile a quello delle mele acerbe, mentre quello essiccato ricorda il dolce tipico di quei datteri belli morbidi e polposi.
La giuggiola, oltre a essere consumata tale e quale, può essere usata anche per realizzare confetture e sciroppi o come ingrediente per farcire dolci e biscotti. E’ inoltre l’ingrediente principale di un liquore molto particolare, conosciuto come brodo di giuggiole.
LE PROPRIETA’ NUTRIZIONALI
Piccoli frutti, grandissimi valori nutrizionali: vitamina C (contenuta ben 20 volte di più rispetto a qualsiasi tipo di agrume), vitamine del complesso B (B1, B2, B6), manganese, potassio, ferro, calcio e fosforo.
Ma quante giuggiole possiamo mangiare?
100 grammi di giuggiole fresche possiedono circa 80 calorie.
100 grammi di giuggiole essiccate possiedono invece circa 290 calorie.
Quindi via libera a quelle fresche, occhio al consumo di quelle essiccate!
LE PROPRIETA’ MEDICINALI
Grazie al loro elevato contenuto di antiossidanti, soprattutto polifenoli, hanno grandi proprietà infiammatorie e antispastiche.
Hanno inoltre azione emolliente e lenitiva, funzione regolatrice del sistema digerente e del transito intestinale.
Forniscono un valido aiuto per la salute cardiovascolare e migliorano il metabolismo.
Hanno proprietà epatoprotettrici, ipocolesterolemizzanti, espettoranti, diuretiche.
E per finire, aumentano la resistenza e la forza muscolare.
Questo piccolo frutto è quindi ottimo per aiutare la digestione, migliorare il sonno e…per ridurre l’ansia!
Sono infatti molto utilizzate sia nella medicina cinese che omeopatica.
E voi? Conoscevate le giuggiole e i loro superpoteri?
Evitare gli starnuti autunnali
Corpo e mente subiscono moltissimo il cambio di stagione. Un’alimentazione ricca di nutrienti e, in caso di carenze, l’aggiunta di integratori possono aiutarci a sostenere e rafforzare il sistema immunitario, evitando così le classiche patologie autunnali. Scopri il parere della nostra esperta Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda.
Ah l’autunno!
Le castagne, i manti fogliosi arancio sgargiante e la prima nebbia.
L’autunno però è anche la stagione per eccellenza in cui aumentano a dismisura malattie delle vie respiratorie e dell’apparato gastrointestinale.
Complici il freddo e l’umidità, ma anche il passare la maggior parte della giornata in luoghi chiusi (come scuole, uffici o mezzi di trasporto).
È fondamentale quindi sostenere e stimolare il nostro sistema immunitario.
INTESTINO EQUILIBRATO, BENESSERE ASSICURATO
Visto che buona parte del sistema ha immunitario ha origine nel nostro intestino, una buona alimentazione è un tassello fondamentale per garantire la sua massima efficacia.
Punto di partenza è un intestino perfettamente funzionante. I batteri e i microorganismi naturalmente presenti dovrebbero trovarsi in stato di eubiosi, in equilibrio, e non di disbiosi, cioè squilibrati in senso negativo.
Un’integrazione a base di probiotici e prebiotici potrebbe aiutare il nostro intestino a mantenere lo stato di eubiosi. Bisognerebbe optare per quelli con più elevato numero di ceppi batterici, oltre che per quelli più consoni alle nostre esigenze.
I NUTRIENTI GIUSTI
Il secondo step per mantenerci in forze durante il cambio di stagione riguarda la nostra alimentazione. Nutrienti come vitamine e sali minerali sono essenziali.
Quindi ampio spazio a frutta e verdura, soprattutto quelle ricche di vitamine del gruppo B, C, A.
Sì ad agrumi, kiwi, frutti di bosco (anche surgelati ), cavoli, broccoli, patate, lattuga, spinaci, zucca, carote, ananas, banane, datteri, carciofi. Via libera a grandi quantità di centrifugati, ricchi di ogni tipo di frutta e verdura.
Fare il “pieno” di resveratrolo! E’ un potente antiossidante, antibatterico, antinfiammatorio e fluidifica il sangue e ha pure proprietà antitumorali. E’ contenuto nella buccia dell’uva, nei mirtilli, nei lamponi, gelso, pistacchi, noci, mandorle, arachidi, vino rosso, cacao amaro.
Aumentare il consumo di yogurt e di cereali integrali, così pure di frutta secca e di pesce, e di uova.
Non rinunciare ad aglio, porri e cipolle, alle spezie, al condire sempre tutto con abbondante olio EVO.
Porta in tavola zuppe, minestre di verdura e di ortaggi.
Per ultimo, ma non ultimo, controlla il dosaggio della tua vitamina D.
Recenti ricerche hanno rilevato che la vitamina D favorisce la reattività delle cellule T, deputate ad aggredire virus e batteri.
Se è in carenza sarebbe meglio integrarla con appositi alimenti supplementari, naturalmente sotto sorveglianza da parte di un medico.
NO ALLO STRESS!
E soprattutto, anche se sembra impossibile, cercate di ridurre al massimo stress, preoccupazioni e ansia.
Sono potenti immunosoppressori che a lungo andare compromettono l’efficienza del sistema immunitario!
Il re dei boschi
I funghi sono protagonisti delle nostre tavole da giorni ormai, accompagnando queste prime fredde giornate di fine settembre e arricchendo i nostri piatti della tradizione. L’umidità di inizio autunno rende infatti questo mese il migliore per il consumo di funghi freschi che crescono spontaneamente in natura. Attenzione però: nonostante i numerosi benefici, i funghi possono essere un “ortaggio” (classificandolo erroneamente – i funghi infatti sono una categoria a sé stante) molto pericoloso. Ce ne parla la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda.
“Andare a funghi”
Se siete tra i più impavidi, armatevi di scarponi, giacca a vento, coltellino e cesto, recatevi nel sottobosco più vicino e date il via alla vostra ricerca! “Andare a funghi” è considerata ormai una vera e propria attività sportiva all’aria aperta, da fare da soli o in compagnia (anche di un amico peloso), soprattutto per le frequenti situazioni impervie in cui ci si può trovare. Bisogna tenere ben a mente che esistono decine e decine di tipologie di funghi e che non tutti sono commestibili. In mancanza di esperienza, quindi, ricordatevi di far controllare sempre il vostro raccolto a esperti micologi prima di procedere alla cottura e alla consumazione. Non fidatevi del vostro istinto in questo caso, i funghi velenosi possono essere molto dannosi per il nostro organismo, fino a portare, in alcuni casi, alla morte.
Funghi sì, funghi no
I più conosciuti e apprezzati sono sicuramente i porcini, seguiti da gallinacci, chiodini, cardoncelli e champignon. Ognuno ha le proprie caratteristiche e il proprio sapore particolare, adatto a diverse ricette della tradizione. Ma fate attenzione a non abusarne: i funghi contengono micosina, una sostanza che può rendere particolarmente difficile la digestione. Per questo motivo il loro consumo è sconsigliato a persone affette da patologie al fegato o ai reni e ai bambini al di sotto dei tre anni.
Oltre a quello moderato, anche un consumo consapevole deve accompagnare questi protagonisti dei nostri piatti autunnali. I funghi sono infatti pieni di tossine che potrebbero reagire improvvisamente con il nostro organismo.
Le proprietà nutrizionali
Ma guardiamo ora le caratteristiche nutrizionali di questi “ortaggi”.
Composti quasi completamente da acqua, i funghi hanno un apporto calorico che potremmo dire quasi trascurabile. Solo 20kcal per 100grammi circa.
Nonostante siano poco calorici, sono ricchi di fibre, proteine vegetali e di minerali. Potassio, fosforo, selenio, magnesio e silicio arricchiscono questo piccolo e gustoso alimento, rendendolo un super food per il nostro organismo.
Contengono inoltre lisina, triptofano, vitamine del gruppo B (B1, B2, B6), vitamina C, vitamina D, vitamina K, vitamina PP e sono ricchi di sostanze antiossidanti.
Se mangiati con moderazione e consapevolezza, i funghi si sono dimostrati ottimi alleati di ossa, sistema cardiovascolare e sistema immunitario.
E a voi piacciono i funghi?
Quali sono le vostre ricette preferite?
Carica il tuo corpo
Un piano alimentare sano ed equilibrato permette di darci la carica necessaria per affrontare tutta la giornata, scolastica o lavorativa che sia. In questo secondo appuntamento, la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci illustra alcune semplici regole che ci permettono di costruire una corretta routine a tavola, ricca dei nutrienti necessari per il funzionamento della mente e del corpo.
Dopo una lunga estate passata tra tuffi in piscina e attività sportive, il rientro a scuola viene spesso vissuto come un vero e proprio trauma. Bambini e adolescenti faticano a riprendere la routine, addirittura più di quanto gli adulti fatichino a rientrare al lavoro.
Una dieta sana e bilanciata può di sicuro aiutare gli studenti a tornare dietro i banchi con la giusta energia. Seguire alcune regole gli permetterà di passare più serenamente lezioni e momenti di studio.
LA COLAZIONE
Non saltare mai la colazione.
Il digiuno mattutino, infatti, può causare irritabilità e nervosismo, abbassare la concentrazione e rallentare l’apprendimento.
Ma come garantire ai figli i nutrienti essenziali che permettono di iniziare la giornata con la carica giusta?
I carboidrati complessi sono degli ottimi alleati.
Via libera a muesli, pane integrale (ancora meglio se fatto in casa), biscotti a basso contenuto di zucchero ma ricchi di fibre.
Se la mattina siete sempre di corsa, la sera potete preparare un porridge, arricchendolo con gli ingredienti che più piacciono ai vostri figli.
Frutta fresca (di stagione o spremuta) e secca (come noci, mandorle o nocciole) non dovrebbero mai mancare.
Ma le possibilità sono infinite! Provate a cucinare dei pancake light, dolci o salati, utilizzando latte delattosato o vegetale o una banana per realizzare l’impasto.
L’importante è permettere al bambino o all’adolescente di creare una routine che si sana, adeguata al suo fabbisogno e basata sulle sue preferenze.
Mi raccomando, però, non dimentichiamo di proporre un bel bicchiere di acqua appena svegli. Durante la notte si va incontro alla disidratazione ed è fondamentale reidratare il corpo ancor prima di mangiare.
IL PRANZO
Un pasto nutriente ed equilibrato non dovrebbe mai causare un senso di pienezza eccessivo.
Meglio preferire pasti leggeri, combinando carboidrati complessi e proteine, accompagnati da una porzione di frutta e verdura.
Pasta integrale, riso basmati e cereali (come farro, orzo o quinoa) sono facilmente digeribili e possono diventare piatti super gustosi se conditi nel modo giusto.
Optiamo per sughi light, arricchiti da una fonte proteica animale (come carni bianche e rosse, pesce o formaggio) o vegetale (come i legumi, ben cotti, anche sotto forma di creme tipo hummus).
La verdura non dovrebbe mai mancare sulla nostra tavola, cotta o cruda che sia. Un filo d’olio Evo la renderà più appetitosa.
LA CENA
La sera è sempre meglio evitare di abbuffarsi.
Seguendo le direttive per il pranzo, meglio ridurre le dosi e diminuire l’apporto calorico. Possiamo inserire minestre, passati di verdure e legumi o zuppe (soprattutto con l’inizio della stagione fredda).
Le uova possono essere un’ottima alternativa proteica. Sono ormai sul podio dei cibi benefici e si adattano a diverse modalità di cottura: strapazzate, sode, occhio di bue, alla coque, in camicia. Oppure preparate una bella frittata e conditela a piacere. Insomma, sbizzarritevi!
GLI SPUNTINI
Piccoli break sono fondamentali per mantenere la concentrazione e l’energia per tutta la giornata.
Lo zaino deve essere riempito con gli snack giusti. Meglio evitare i cibi confezionati troppo processati, molto buoni e gustosi per il palato ma poveri di nutrienti e ricchi di grassi idrogenati. A lungo tempo, questi alimenti possono manifestare effetti dannosi sull’organismo e favorire il rischio di obesità, una patologia estremamente in crescita che colpisce sempre più giovani della società odierna.
Bisognerebbe evitare anche le bevande, come bibite gassate, tè e succhi di frutta confezionati ed eccessivamente zuccherati. Da preferire infusi freschi, centrifughe o spremute naturali, frutta fresca o secca abbinata a qualche pezzetto di Parmigiano Reggiano o qualche scaglia di cioccolato fondente.
LA REGOLA D’ORO
La salute inizia a tavola.
È fondamentale avere delle buone abitudini in famiglia per permettere ai nostri figli di avere un regime alimentare bilanciato, completo e nutriente. Il buon esempio è il punto di partenza per permettergli di creare una routine che soddisfi non solo il palato, ma anche l’organismo.
Si torna a scuola!
Ritornare dietro i banchi di scuola è sempre difficile. Un’alimentazione completa e bilanciata è il giusto alleato per affrontare le giornate con le giuste energie. In questo primo appuntamento la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci indica i primi passi per poter creare e consolidare un piano alimentare corretto.
Forza ragazzi, si torna a scuola!
Speriamo che questo nuovo anno scolastico sia meno travagliato dei due precedenti, così faticosi sia da un punto di vista fisico che psichico.
Amata o odiata, la scuola è il posto dove bambini e adolescenti passano la maggior parte del tempo, in compagnia di professori, amici, responsabilità e divertimento. Le giornate sono piene e spesso stressanti. Ecco perché è fondamentale avere un’alimentazione sana e bilanciata anche dietro i banchi di scuola.
MANGIAR SANO
Mangiare in modo sano significa permettere al corpo e alla mente di rispondere nel modo corretto agli stimoli esterni, stimolando l’attenzione e la concentrazione, e migliorando la memoria. Un percorso che permette di consolidare le abitudini alimentari fin dalla più tenera età.
Naturalmente è più semplice bilanciare l’alimentazione di un bambino. È compito dei genitori offrire cibi sani ma allo stesso tempo gustosi.
Diverso invece per il periodo pre-adolescenziale e adolescenziale. I ragazzi hanno infatti più libertà nella scelta degli alimenti. Risulta fondamentale che imparino a gestire quotidianamente il cibo che decidono di ingerire. Il buon esempio della famiglia, unito alle informazioni che la scuola dovrebbe fornire, sono alla base delle regole del mangiar sano.
LA SPESA CORRETTA
Ma da dove inizia questo processo educativo?
Dal supermercato. Si dovrebbero preferire prodotti di stagione e poco trattati. L’etichetta ci aiuta a evitare cibi processati e ricchi di grassi saturi, che rendono il fisico e la mente più pesante, e la digestione più difficile.
L’apporto calorico è un altro dato determinante ma variabile, in base all’età e alla fase di crescita in cui si trova il bambino. L’importante è non saltare nessun pasto. Questo porterebbe a un disequilibrio energetico e metabolico che provocherebbe, tra le altre conseguenze, una sensazione di stanchezza.
QUANTI PASTI FARE
Una ricca ed equilibrata colazione permette di iniziare con il piede giusto la giornata. Attenzione quindi a non saltarla, una brutta abitudine degli adolescenti, sempre di fretta o, spesso, troppo pigri.
Gli spuntini (non le merendine, quelli giusti!) sono importantissimi e andrebbero fatti in due momenti della giornata: tra la colazione e il pranzo, e tra il pranzo e la cena. L’ideale sarebbe non oltrepassare le tre ore digiuni.
Il pranzo deve essere completo, mentre la cena composta da alimenti leggeri che permettano di facilitare la digestione e di conciliare il sonno.
Ma quali sono gli alimenti che permettono agli studenti di avere un corretto piano alimentare per affrontare l’anno scolastico?
Siete curiosi?
Non perdetevi il prossimo appuntamento, nel quale scopriremo gli effetti benefici di una corretta alimentazione.
Basilico: come usarlo in cucina e non solo
Il basilico, protagonista dei piatti della tradizione italiana, tra cui pizza, pomodoro e mozzarella, è un’erba aromatica molto versatile. La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci insegna come utilizzarlo e coltivarlo per esaltarne al massimo le proprietà.
Ci ha tenuto compagnia tutta l’estate, profumando le nostre cucine e insaporendo i nostri piatti freschi.
Arricchisce le ricette delle conserve di pomodoro, pronte a scaldarci lo stomaco nelle prime giornate di freddo.
Dà quel colore e quel profumo inconfondibile al pesto fatto in casa e non.
Di cosa stiamo parlando?
Basilico, basilico e ancora basilico, naturalmente!
COME CONSERVARLO
Erba aromatica annuale, appartiene alla famiglia delle Lamiaceae ed è classificato con il nome scientifico Ocimum basilicum.
Originario dell’Asia e dell’Africa, oggi viene consumato e apprezzato in tutto il mondo. Ma se non avete un giardino da dedicargli, non preoccupatevi, il basilico si accontenta anche di un piccolo davanzale.
Due piccoli accorgimenti per esaltarne al massimo le qualità.
Staccate man mano gli apici superiori in modo tale da non far fiorire la pianta e da non perdere il suo inconfondibile aroma.
Al momento dell’uso lavate le foglie con gentilezza, per non rovinarne la delicatissima struttura.
COME USARLO
Il basilico, oltre a essere inconfondibilmente buono, è un’ottima erba aromatica zero-waste. Potete utilizzare le foglie rovinate per profumare i vostri impasti. Provate a tritarle nell’impasto del pane o delle crespelle, unendole direttamente alla base di uova sbattute. Se vi sentite più avventurosi, provate a realizzare dei muffin salati al formaggio.
Cosa fare invece con quei rametti, magari con qualche fogliolina superstite? Tagliateli in piccole parti, fateli seccare e utilizzateli per realizzare tisane e infusi caldi, ottime per favorire la digestione.
Oppure usateli per preparate un olio aromatizzato al basilico…renderà uniche le vostre bruschette fatte in casa!
E perché no, sbizzarritevi in cucina e create nuovi pesti, sughi o qualsiasi ricetta vi venga in mente!
Partendo da quella più tradizionale, il pesto classico, esistono numerose varianti che si discostano. Solo per citarne alcune: pesto vegan con anacardi; pesto con rucola, capperi e mandorle; pesto con avocado, spinacini e limone.
LE PROPRIETA’ BENEFICHE
Il basilico, oltre ad avere un ruolo importante nella cucina di tutto il mondo, è conosciuto per le sue caratteristiche terapeutiche.
Ha proprietà antispasmodiche, antinfiammatorie, stomachiche (utili in caso di inappetenza), carminative e diuretiche. È un ottimo alleato contro i disturbi intestinali, come senso di pienezza e flatulenza.
L’olio essenziale di basilico ha dimostrato di possedere attività antibatterica e viene anche impiegato per il trattamento di dolori reumatici, articolari e contro i sintomi del raffreddore.
Quindi ode al basilico, ingrediente che non dovrebbe mai mancare nelle nostre cucine.
E voi, come utilizzate il basilico?
L’INSALATA È UNA COSA SERIA
D’estate, col caldo, qual è la parola che viene subito in mente quando si parla di cibo fresco, veloce ed invitante da portare in tavola?
INSALATA, naturalmente!
Ce ne parla la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda.
L’INSALATA
Può essere tranquillamente posizionata nelle prime top ten della hit parade delle tavole estive e vacanziere.
E vi ricordo che non bisogna solo considerarla un alimento “facile”, inteso come senza valori nutrizionali essenziali, ma prendere la preparazione delle varie insalate come una cosa molto seria, aumentando così la consapevolezza di fare qualcosa di prezioso per la propria salute!
Ed è talmente facile!
A me piace sperimentare, creare soprattutto nuovi abbinamenti, nuove complicità salutari fra gli alimenti, unioni a prima vista strane… ma poi rivelatesi vincenti per il palato e per la salute.
Un po’ come l’amore, insomma …
INSALATONE
INSALATA, si diceva… Le insalate non sono solo buone per la salute, ma possono anche rivelarsi innovative, audaci e sostanziose come qualunque piatto cucinato con amore, intelligenza e sapienza.
Le insalate (o insalatone, come è in auge chiamarle) sono facili da realizzare, ma per essere gustose richiedono un buon abbinamento di sapori.
Poiché perché spesso gli elementi che le compongono sono consumati crudi, gli ingredienti devono essere della migliore qualità possibile.
E di sicura igiene, visto che purtroppo d’estate, le infezioni intestinali aumentano di numero.
Ecco perché è consigliabile scegliere frutta e verdura di stagione, lavate bene e igienizzate.
SALSE
Abbinate consistenze e sapori per creare soluzioni armoniose: frutta secca, frutta fresca morbida e semi croccanti, crostini aromatizzati, possono fare la differenza.
Senza dimenticare le salse.
Non ho nulla contro olio e aceto, ma cosa ne pensate di un po’ più di originalità?
Una semplice brunisse di verdura può diventare eccezionale grazie ad una salsa dal sapore esotico.
Qui ve le nomino solo, ma pensate a quanto gusto e valore aggiunto e a quanto è in vostro potere la possibilità di stupire i vostri commensali:
• Vinagrette semplice
• Yogurt shakerato
• Vinagrette tahi
• Miso e zenzero
• Yuzu
• Salsa medio oriente
• Maionese
• Salsa alle acciughe
• Lime e peperoncino
• Salsa piccante alle arachidi
• Dukkah
L’INSALATA PERFETTA
Ecco un piccolo decalogo che vi racconta come comporre un’insalata perfetta:
1. privilegiate le verdure di prima scelta e fresche
2. aggiungete dei carboidrati (se volete) tipo crostini di pane, cuscus, quinoa, bulgur, teff, orzo, farro,
3. per un buon equilibrio nutrizionale aggiungete piccole quantità di proteine animali (carne, pollame, pesce, uova, legumi, tofu) e grassi “buoni” (olio EVO, avocado, frutta secca, semi di vario tipo)
4. aggiungete colore, tipo dadini di peperone rosso, giallo, verde, pomodori di diverso colore, uva, semi di melagrana, mirtilli, mais
5. incorporate dei tesori nascosti: pezzettini di frutta secca, semi, nocciole tostate, piccoli assaggi di salumi (pochissimi!)
6. inventatevi o copiate salse gustose
7. mescolate molto bene la vostra insalata
8. un po’ di glamour…. con germogli e fiori edibili…bellissimi e buonissimi e pieni di salute!
Non mi resta che augurarvi buona e sana insalata, ricca di vitamine, sali minerali, fenoli, polifenoli, antiossidanti… e di allegria!
ESTATE… PASTASCIUTTA SÌ, PASTASCIUTTA NO
Pastasciutta sì, pastasciutta no… come decidere?
Ce lo spiega la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda nel nostro appuntamento settimanale della rubrica FOOD IS LIFE!
PASTASCIUTTA IN ESTATE
Chi l’ha detto che la pastasciutta in estate non si mangia?
Si mangia eccome!
Anzi, è il periodo in cui ci si può sbizzarrire con i vari sughi e condimenti (naturalmente quelli non “pesanti” per la digestione e non troppo ricchi in calorie), anche se secondo me la pasta per eccellenza rimane quella al pomodoro.
Esiste, secondo voi, un piatto nella nostra alimentazione che possa essere l’emblema della cucina italiana nel mondo, paragonabile alla pastasciutta?
Un piatto di pastasciutta ben cucinato, con il condimento giusto è decisamente un supporto funzionale al nostro organismo.
Ognuno ha le proprie idee, ma secondo me la “pasta al pomodoro”, può tranquillamente piazzarsi al primo posto delle preferenze di tanti di noi.
Appagante, allegra, profumata, nutriente, saziante, semplice e dispensatrice di buonumore!
E mai come in questa stagione in cui i pomodori sono quasi al culmine della loro produzione, rappresenta il modo giusto per rallegrare le nostre tavole.
IL POMODORO
Il pomodoro (solanum lycopersicum) è la pianta più diffusa tra le Solanacee, è infatti coltivato in tutto il mondo.
Fu introdotto in Europa dagli spagnoli che lo portarono dal Messico e dal Perù nel sedicesimo secolo, anche se ci sono voluti più di due secoli prima di essere pienamente accolto sulle nostre tavole.
Questo perché era molto somigliante col frutto della Belladonna, pianta tossica e velenosa.
Al contrario ora è considerato molto più di un ingrediente per le insalate o le salse.
PROPRIETÀ NUTRIZIONALI
Le proprietà terapeutiche del pomodoro si applicano a tutta una serie di malattie, così come la sua azione preventiva si esplica su certi tipi di cancro, come quello della prostata ad esempio. Per questo è universalmente riconosciuto quale alimento medicinale.
Il pomodoro fresco contiene molta acqua (quasi il 94% del suo peso), piccole quantità di carboidrati, di proteine, di grassi.
Questi nutrienti garantiscono un apporto calorico di 21 kcal/100grammi, uno dei più bassi tra i vegetali.
Il grande valore nutrizionale è determinato dall’alto contenuto di vitamine, sali minerali, e altre sostanze nutritive, fra cui spicca il licopene.
Per quanto riguarda le vitamine, la più abbondante è la vit. C, seguita da vit. B1 B2 B6, niacina e folati.
Ricco anche di potassio, magnesio e fosforo. E anche di ferro!!
Molto importante anche il contenuto di fibra che si trova nella polpa, più precisamente nella mucillagine che circonda i semi.
Grazie a questa sostanza il pomodoro ha effetto lassativo ed abbassa il colesterolo.
Contiene anche acidi malico e ossalico che conferiscono al pomodoro il suo sapore caratteristico.
Il colorante principale è un pigmento detto licopene, sostanza importantissima, appartenente al gruppo dei carotenoidi.
Ha spiccate proprietà antiossidanti, ed è utile per combattere l’invecchiamento e le malattie cardiovascolari.
Oltre che essere usati per il sugo per con dire la pastasciutta, esistono svariati modi per gustare questo dono della natura.
Il modo migliore di prepararli secondo voi?
A me piacciono tantissimo spadellati nell’olio caldissimo per pochissimi minuti… se piace, è buona cosa aggiungere dell’aglio e, naturalmente, basilico o prezzemolo alla fine della cottura.
CETRIOLO COME ESTATE
L’estate è la stagione in cui la frutta e la verdura appare sulle nostre tavole, donando colori, sapori e allegria!
Una delle verdure più utilizzate è il cetriolo.
Abbiamo scelto questo argomento per il nostro appuntamento settimanale con la dottoressa nutrizionista Chiara D’adda.
IL CETRIOLO
È estate! Alzi la mano chi non mette nelle insalate un rinfrescante cetriolo a fettine!
Oppure lo combina con succosi e rossi pomodori.
O ancora lo usa per preparare dissetanti centrifugati o un goloso Tzatziki.
Il cetriolo è il frutto di una pianta che ha origine nel sud est asiatico, più di 10000 anni fa.
Si chiama Cucumis Sativus e appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee e i suoi tralci possono superare il metro di estensione.
I frutti sono lunghi da 15 a 25 cm, salvo eccezioni, e hanno un diametro di massimo 5 cm.
Si mangiano acerbi perché troppo maturi perdono la loro croccante fragranza e diventano spugnosi, giallognoli e amari.
BENEFICI
Mangiare un cetriolo è come bere un bicchiere d’acqua! Infatti è composto al 96 % da acqua. Questo non significa però che abbia uno scarso valore nutrizionale…anzi, quei restanti 10 g di materiale solido hanno un grande valore biologico e notevoli proprietà curative.
Il suo alto valore dietetico e terapeutico è dato soprattutto dal fatto che contiene minerali che hanno una azione altamente alcalina, atta a combattere l’acidosi generalizzata del nostro organismo.
Contiene: potassio, ferro, calcio, fosforo, magnesio e anche zolfo.
È quindi:
• depurante, facilita cioè l’eliminazione delle sostanze di scarto dal circolo sanguigno attraverso urine e la pelle
• diuretico, cioè incrementa il volume dell’urina.
• alcalinizzante, cioè neutralizza le sostanze residue in eccesso prodotte dall’organismo per il troppo consumo di cibi di origine animale.
• lassativo, perché ha un alto contenuto di acqua e di fibra solubile.
COME MANGIARLO
Il cetriolo si mangia solitamente crudo.
Dato che lo si coglie quando non è ancora maturo, occorre masticarlo bene per prevenire indigestioni.
È sempre meglio sbucciarlo per evitare i residui dei pesticidi usati nel caso non sia di origine bio.
Se invece avete la fortuna di avere un orto dove coltivarlo, la buccia si può benissimo tenere… anzi! La buccia si può impiegare in tante ricette e sappiate che la buccia appena appena scottata, si può aggiungere a gustose insalate.
È pure utile nel campo di rimedi medici naturali per alleviare le scottature e le irri
PIZZA FARCITA AL MACINATO
La pizza fatta in casa?
Sempre una prelibatezza!
La nostra food blogger Francesca, dalla sua pagina Instagram fra.INCUCINA, ci propone la sua versione preferita con 48 ore di lievitazione!
“Non sopporto l’attesa, ma per lei ne vale davvero la pena” dice.
INGREDIENTI
700gr farina w330
300gr farina w400
2gr lievito fresco
sale qb
mozzarella
carne macinata di bovino Amica Natura
PROCEDIMENTO
Sciogliere il lievito di birra in un bicchiere con un po’ di acqua tiepida.
Mettere in una ciotola tutta la farina e aggiungere l’acqua con il lievito e 3/4 dell’acqua totale.
Iniziare a miscelare fino a quando il composto non ha assorbito tutta l’acqua.
Inserire la restante acqua e il sale, lavorare l’impasto fino a far assorbire il tutto creando un panetto che risulterà molto appiccicoso.
Lasciarlo riposare coperto dalla pellicola per un’ora.
Procedere con le pieghe all’impasto: 4 giri di pieghe ogni 15 minuti, coprendo con la pellicola tra di esse.
Dopodiché prendere una ciotola, grande almeno il doppio dell’impasto, cospargere l’interno di olio, inserire il panetto e coprire con la pellicola.
Lasciare riposare in frigo a 4 gradi per 48 ore.
A questo punto dividere i panetti che formeranno le pizze (circa 260/290gr l’uno).
Per ogni panetto fare un giro di pieghe e formare una pallina.
Inserire i panetti in un recipiente oliato, coprire con la pellicola e attendere 3/5 ore per la lievitazione.
Preriscaldare il forno a 250º.
Adagiare l’impasto nella teglia e farcire a piacimento.
Io ho portato per mozzarella e carne macinata surgelata Amica Natura.
Adesso potete infornare per 15 minuti, sfornate, giro di olio e… BUON APPETITO!
Quale è il vostro gusto di pizza preferito? Avete mai provato la carne trita per condire la pizza?
Per me era la prima volta, ma devo dire #VOTODIECI 😍