Via libera alla zucca!
La zucca è uno degli ortaggi maggiormente legato a miti e leggende storiche. Un ortaggio che si presenta in varie forme e colori, ma che rimane ricco di proprietà e benefici per il nostro organismo. La nostra Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci svela alcuni misteri legati alla zucca.
Morbida o soda, arancione intenso o color pastello, liscia o rugosa che sia, la zucca è la regina dell’autunno.
Nonostante sia possibile trovarla sugli scaffali dei supermercati tutto l’anno, è sempre meglio rispettare la stagionalità degli alimenti che la natura ci offre, anche a seconda dell’area geografica in cui si vive. Meglio fare quindi il pieno di zucca ora!
LE ORIGINI
La zucca è stata importata in Europa dai coloni spagnoli americani. Le sue origini sono incerte, ma alcune testimonianze dimostrano come la storia della zucca inizia più di 8000 anni fa.
Sin da subito trovò in Italia un ambiente di crescita ideale, tanto che già i romani ne esaltavano le qualità.
Ma i romani antichi mangiavano zucche ?
Sì, ma non delle specie e del genere che consumiamo oggi. La storia della zucca in Italia, infatti, si discosta dall’immaginario comune di un ortaggio più o meno sferico dal colore arancione intenso.
La storia della zucca in Italia inizia grazie alla lagenaria (Lagenaria siceraria), una specie di zucca caratterizzata da un frutto cilindrico e allungato.
ZUCCA IN TUTTE LE FORME
La zucca appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee. Esistono specie diverse, come maxima, pepo, moschata, ficifolia, argyrosperma, e svariate forme. Possiamo trovarla sferica, ovale, schiacciata, a bottiglia. La buccia può essere arancione, verde, gialla o violacea, liscia o molto rugosa e bozzoluta.
In commercio è possibile trovare anche le zucche decorative, non commestibili, perfette per creare centrotavola, composizioni naturali o per decorare la casa a tema Halloween.
PROPRIETA’, BENEFICI E VALORI NUTRIZIONALI
Da un punto di vista fitoterapico, la zucca ha proprietà ipotensive, diuretiche, lassative e anche antitumorali.
Può essere un alleato in caso di disturbi allo stomaco, disturbi renali, malattie delle coronarie e arteriosclerosi.
La zucca è una miniera di caroteni, provitamina A, vitamina C, vitamine del gruppo B. Ricca di fosforo, ferro, magnesio e potassio, calcio. Contiene fibra solubile che permette di avere un effetto saziante sull’appetito.
Attenzione a non eccedere nel consumo di zucca. Nonostante abbia un apporto calorico basso, circa 26 kcal per 100g, ha un indice glicemico abbastanza elevato.
ZUCCA IN CUCINA
La zucca è comunemente usata nella cucina di svariate culture, inclusa quella italiana.
Gli usi in cucina della polpa sono innumerevoli: al forno, al vapore, nel risotto, nel minestrone, nel ripieno dei tortelli, come hummus, flan, vellutate e anche in altri mille modi, tutti lasciati alla fantasia di chi si cimenta in cucina.
Anche la buccia, accuratamente lavata, può essere tranquillamente mangiata, perché ricca di nutrienti portentosi.
Oltre alla polpa si possono consumare i semi, uno degli alimenti con maggior contenuto di arginina. Questi vengono utilizzati come rimedio fitoterapico, ad esempio, nella cura dell’ipertrofia prostatica benigna.
Dai semi di zucca si ricava, per spremitura a freddo, un olio ricco di acidi grassi polinsaturi. Quest’olio possiede un aroma che ricorda quello di noce o nocciola e un colore verde intenso. Da usare solo a crudo, mi raccomando!
È un olio molto apprezzato anche in cosmetica.
CURIOSITA’
La zucca più grande mai coltivata ha raggiunto il peso record di 1147 kg…più di una tonnellata.
Negli Stati Uniti sono diffusissime le lattine di zucca cotta al vapore e ridotta in purè, utilizzata principalmente come base per preparare la tipica Pumpkin Pie, la classica torta del Thanksgiving americano, la festa del Ringraziamento, che cade ogni ultimo giovedì del mese di novembre.
Tuttavia è sempre meglio consumare il prodotto fresco…tanto sapore e salute in più!
Forti come Braccio di Ferro
Son Braccio di Ferro, yes!
Gironzolo, navigo con i marinai,
mi chiamano anche Popeye.
E se sono debole mando giù…?
Avete capito di cosa parleremo oggi?
…spinaci a quintali, glup glup!
Esatto, gli spinaci!
Oggi cercheremo di analizzare meglio questo ortaggio, di capirne benefici, proprietà ed effetti sull’organismo. Ma soprattutto cercheremo di rispondere a una delle questioni più dibattute su queste foglie verdi: sono davvero capaci di donarci forza ed energia?
Leggi l’approfondimento della nostra Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda e scopri i falsi miti sugli spinaci.
LE ORIGINI
Lo spinacio è una pianta erbacea della famiglia delle Chenopodiacee. Il suo nome deriva dal persiano aspanahk, letteralmente “incrociato con la spina”.
Noti fin dall’antichità, sono originari della Persia. Giunsero in Cina grazie al Re del Nepal e arrivarono in Spagna, intorno all’anno 1000, grazie agli Arabi.
Si sono poi progressivamente diffusi negli altri Paesi europei e sono entrati a far parte della cucina principalmente come contorno.
Oggi, in Italia, la coltivazione degli spinaci è diffusa soprattutto in Toscana, Lazio, Campania, Marche, Veneto, Piemonte e Puglia.
Si può distinguere lo spinacio adulto e il baby-spinacio, ottenuto in serra e ottimo per le insalate.
COME CUCINARE GLI SPINACI
Gli spinaci sono un alleato prezioso per chi, in questo periodo, vuole mangiare verdura di stagione.
La loro coltivazione avviene in diversi periodi dell’anno ed è quindi possibile trovarli freschi da ottobre fino all’inizio della primavera.
Possono essere consumati:
- Crudi. Quando le foglie sono tenere e fresche, si possono mescolare nelle insalate o mangiarle abbinate con parmigiano e noci. Provate anche ad aggiungerle a un’insalata di arance: la vitamina C favorisce l’assorbimento del ferro.
- Cotti. Per evitare una perdita eccessiva di vitamine e minerali, è meglio optare per una cottura a vapore.
- Succo fresco. La dose raccomandata è mezzo bicchiere al giorno prima di pranzo. Per creare un centrifugato più ricco, si possono aggiungere anche altre verdure.
- Surgelati. Hanno solamente una piccola perdita di vitamina C e hanno il vantaggio che sono disponibili tutto l’anno con una shelf life nettamente superiore.
LE PROPRIETA’ NUTRIZIONALI
Gli spinaci sono ortaggi poco calorici: hanno un valore di 22 calorie ogni 100 gr.
Sono ricchi di vitamina A e di acido folico; presenti anche vitamina K, vitamina E, clorofilla e riboflavina (vitamina B2).
Hanno un alto contenuto di nitrato, una sostanza che pare aiuti ad aumentare la forza dei muscoli, e contengono luteina, utilissima per la salute degli occhi.
Sono ricchi in rame, fosforo, zinco, calcio, potassio, ferro.
Grazie all’elevato apporto di fibre, stimolano il senso di sazietà e combattono la stipsi (stitichezza).
Contengono inoltre tilacoidi, sostanze che riducono l’assorbimento di grassi e carboidrati.
Infine, pare che consumare una porzione giornaliera di spinaci possa aiutare a rallentare il processo del declino cognitivo.
Quindi, mangiare una porzione di spinaci al giorno ci rende davvero forti come Braccio di Ferro?
FORTI COME BRACCIO DI FERRO?
Delusione delle delusioni, gli spinaci contengono solo 3mg di ferro per 100grammi di prodotto crudo.
Il ferro contenuto negli spinaci si trova in una forma difficile da assorbire per il nostro organismo.
Gli spinaci sono in grado di diminuire la sensazione di stanchezza, hanno numerose proprietà benefiche sul nostro organismo, ma non di certo per il loro apporto di ferro.
CONTROINDICAZIONI?
Gli spinaci sono ricchi di acido ossalico, controindicato nei casi di:
- litiasi renale (calcoli)
- osteoporosi
- fratture ossee (l’acido ossalico limita fortemente l’assorbimento del calcio).
A voi piacciono gli spinaci ? Come preferite cucinarli ?
Piccoli frutti, grandi potenzialità
In questo appuntamento la Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda ci parla di un frutto ancora poco conosciuto: le giuggiole. Nonostante venga utilizzato molto nella medicina cinese e omeopatica, le giuggiole raggiungono poco le tavole degli italiani. Scoprite tutti i benefici che derivano dal portare questi piccoli frutti sulle nostre tavole.
Conoscete le giuggiole?
Stiamo parlando di un frutto piccolo e marroncino, con un sapore a metà tra una mela acerba e un dattero bello zuccherino. Un sapore particolare e allo stesso tempo gradevole.
Ma le giuggiole sono conosciute in tutto il mondo soprattutto per i loro molteplici benefici e proprietà medicinali.
LE ORIGINI
Ma vediamo da dove arriva questo piccolo frutto marroncino.
La pianta della giuggiola, appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae e al genere Ziziphus, è originaria dell’estremo Oriente. In Cina viene coltivata da più di 4000 anni sia per uso alimentare che per uso medico.
Pian piano questa pianta si è diffusa in tutto il mondo, soprattutto in Corea, Medio Oriente, Marocco, India e nel bacino del Mediterraneo.
UTILIZZO IN CUCINA
Il frutto può essere consumato sia fresco che essiccato. Il sapore del frutto fresco è molto simile a quello delle mele acerbe, mentre quello essiccato ricorda il dolce tipico di quei datteri belli morbidi e polposi.
La giuggiola, oltre a essere consumata tale e quale, può essere usata anche per realizzare confetture e sciroppi o come ingrediente per farcire dolci e biscotti. E’ inoltre l’ingrediente principale di un liquore molto particolare, conosciuto come brodo di giuggiole.
LE PROPRIETA’ NUTRIZIONALI
Piccoli frutti, grandissimi valori nutrizionali: vitamina C (contenuta ben 20 volte di più rispetto a qualsiasi tipo di agrume), vitamine del complesso B (B1, B2, B6), manganese, potassio, ferro, calcio e fosforo.
Ma quante giuggiole possiamo mangiare?
100 grammi di giuggiole fresche possiedono circa 80 calorie.
100 grammi di giuggiole essiccate possiedono invece circa 290 calorie.
Quindi via libera a quelle fresche, occhio al consumo di quelle essiccate!
LE PROPRIETA’ MEDICINALI
Grazie al loro elevato contenuto di antiossidanti, soprattutto polifenoli, hanno grandi proprietà infiammatorie e antispastiche.
Hanno inoltre azione emolliente e lenitiva, funzione regolatrice del sistema digerente e del transito intestinale.
Forniscono un valido aiuto per la salute cardiovascolare e migliorano il metabolismo.
Hanno proprietà epatoprotettrici, ipocolesterolemizzanti, espettoranti, diuretiche.
E per finire, aumentano la resistenza e la forza muscolare.
Questo piccolo frutto è quindi ottimo per aiutare la digestione, migliorare il sonno e…per ridurre l’ansia!
Sono infatti molto utilizzate sia nella medicina cinese che omeopatica.
E voi? Conoscevate le giuggiole e i loro superpoteri?
Evitare gli starnuti autunnali
Corpo e mente subiscono moltissimo il cambio di stagione. Un’alimentazione ricca di nutrienti e, in caso di carenze, l’aggiunta di integratori possono aiutarci a sostenere e rafforzare il sistema immunitario, evitando così le classiche patologie autunnali. Scopri il parere della nostra esperta Dott.ssa nutrizionista Chiara D’Adda.
Ah l’autunno!
Le castagne, i manti fogliosi arancio sgargiante e la prima nebbia.
L’autunno però è anche la stagione per eccellenza in cui aumentano a dismisura malattie delle vie respiratorie e dell’apparato gastrointestinale.
Complici il freddo e l’umidità, ma anche il passare la maggior parte della giornata in luoghi chiusi (come scuole, uffici o mezzi di trasporto).
È fondamentale quindi sostenere e stimolare il nostro sistema immunitario.
INTESTINO EQUILIBRATO, BENESSERE ASSICURATO
Visto che buona parte del sistema ha immunitario ha origine nel nostro intestino, una buona alimentazione è un tassello fondamentale per garantire la sua massima efficacia.
Punto di partenza è un intestino perfettamente funzionante. I batteri e i microorganismi naturalmente presenti dovrebbero trovarsi in stato di eubiosi, in equilibrio, e non di disbiosi, cioè squilibrati in senso negativo.
Un’integrazione a base di probiotici e prebiotici potrebbe aiutare il nostro intestino a mantenere lo stato di eubiosi. Bisognerebbe optare per quelli con più elevato numero di ceppi batterici, oltre che per quelli più consoni alle nostre esigenze.
I NUTRIENTI GIUSTI
Il secondo step per mantenerci in forze durante il cambio di stagione riguarda la nostra alimentazione. Nutrienti come vitamine e sali minerali sono essenziali.
Quindi ampio spazio a frutta e verdura, soprattutto quelle ricche di vitamine del gruppo B, C, A.
Sì ad agrumi, kiwi, frutti di bosco (anche surgelati ), cavoli, broccoli, patate, lattuga, spinaci, zucca, carote, ananas, banane, datteri, carciofi. Via libera a grandi quantità di centrifugati, ricchi di ogni tipo di frutta e verdura.
Fare il “pieno” di resveratrolo! E’ un potente antiossidante, antibatterico, antinfiammatorio e fluidifica il sangue e ha pure proprietà antitumorali. E’ contenuto nella buccia dell’uva, nei mirtilli, nei lamponi, gelso, pistacchi, noci, mandorle, arachidi, vino rosso, cacao amaro.
Aumentare il consumo di yogurt e di cereali integrali, così pure di frutta secca e di pesce, e di uova.
Non rinunciare ad aglio, porri e cipolle, alle spezie, al condire sempre tutto con abbondante olio EVO.
Porta in tavola zuppe, minestre di verdura e di ortaggi.
Per ultimo, ma non ultimo, controlla il dosaggio della tua vitamina D.
Recenti ricerche hanno rilevato che la vitamina D favorisce la reattività delle cellule T, deputate ad aggredire virus e batteri.
Se è in carenza sarebbe meglio integrarla con appositi alimenti supplementari, naturalmente sotto sorveglianza da parte di un medico.
NO ALLO STRESS!
E soprattutto, anche se sembra impossibile, cercate di ridurre al massimo stress, preoccupazioni e ansia.
Sono potenti immunosoppressori che a lungo andare compromettono l’efficienza del sistema immunitario!