CONOSCI LE PUNTARELLE?
Tra gli alimenti poco conosciuti, ma ricchi di benefici, troviamo le puntarelle.
Variare l’alimentazione e sperimentare è molto importante, sia per conoscere nuovi gusti, sia per integrare sostanze nutritive sufficienti e complete.
La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci parla oggi di questo alimento: le puntarelle
CONOSCETE LE PUNTARELLE?
Lo sapete che fanno benissimo se il vostro fegato è stressato?
Hanno proprietà purificanti e disintossicanti e quindi favoriscono enormemente la funzionalità epatica.
Le puntarelle non sono altro che i germogli teneri di una particolare varietà di Cicoria Catalogna. Questa cicoria si presenta come un cespo di foglie di colore verde intenso e di forma allungata.
Nella parte interna del cespo ci sono i germogli (in gergo tecnico “talli”), le puntarelle appunto, di consistenza tenera e croccante.
LA STORIA
Questo ortaggio è conosciuto da millenni, Plinio ne parla già in uno scritto del 1500 avanti Cristo e Galeno (medico dell’antica Grecia) ne consigliava il consumo per curare le malattie del fegato.
Le varietà di cicoria da cui ricavare le puntarelle sono principalmente due.
Una viene coltivata in Puglia e ha germogli più grossi e compatti. L’altra viene coltivata nel Lazio e i germogli sono più lunghi e affusolati.
Oggigiorno fortunatamente è possibile trovarle nei negozi di frutta e verdura o nei supermercati di tutto il nostro paese. Attenzione a scegliere un cespo turgido e compatto, con foglie ben chiuse intorno ai germogli e di colore intenso e brillante. E a prepararle nel modo giusto!
I BENEFICI
Si tratta di un alimento ipocalorico e molto salutare.
In 100 gr di puntarelle troviamo appena 15 calorie.
Sono ricche di acqua e hanno un buon contenuto di fibre, inulina, ferro, fosforo, vitamina B1 e B3, vitamina C, vitamina A, sali minerali.
È preferibile consumarle crude perché così rimangono inalterate le proprietà benefiche per l’organismo.
Si possono utilizzare come semplice contorno oppure realizzare primi piatti tradizionali o farcire torte salate rustiche.
Oltre agli effetti benefici sul fegato, aiutano la digestione, stimolano la circolazione sanguigna, favoriscono l’eliminazione dei grassi, ed hanno una leggera azione lassativa.
Voi come le cucinate?
Se non le avete mai mangiate è il caso di porre rimedio e provarle subito!
MANGIARE BENE, OTTIMIZZANDO COSTO E QUALITÀ
I portafogli degli italiani sono sempre più in crisi, per svariati motivi, tanto che a volte si fa fatica ad arrivare a fine mese.
Purtroppo una delle prime cose che ne risente in modo negativo è il nostro modo di far la spesa alimentare.
Ma è importantissimo e fondamentale mangiar bene, perché da qui deriva il nostro benessere.
CARNE E PESCE
Anche in momenti di crisi economica basterà fare le mosse giuste e giocare d’astuzia.
Vediamo quali.
Non serve mangiar carne tutti i giorni (anche se le proteine nobili sono essenziali) e anche per quanto riguarda il pesce si può scegliere fra categorie magari meno pregiate e costose, ma altrettanto ricche di proprietà nutritive.
Mai sentito parlare di pesce azzurro? Gustoso e ricco di omega 3 e molto versatile in cucina!
FRUTTA, VERDURA E UOVA
Un’altra buona pratica quando si va al supermercato nel reparto verdure e frutta è quella di non lasciarsi abbindolare dai prodotti già confezionati e lavati, che sono comodissimi, per carità, ma costano anche molto di più.
Meglio scegliere prodotti da pesare e di conseguenza da lavare a casa, avendo cura di riporli in appositi contenitori per una conservazione di lunga durata.
Se poi avete la possibilità di recarvi ai mercati generali, la vostra spesa in frutta e verdura sarà ancora più risparmiosa.
Fra gli alimenti via libera alle uova, che possono essere utilizzate in tantissimi modi, e non sono poi così pericolose per la salute come si pensava fino a pochi anni fa.
Alla larga dalla frutta fuori stagione, costa tanto di più e il più delle volte non è buonissima.
E anche la frutta esotica tenetela solo per qualche rarissimo momento di sfizio!
LA SPESA
Naturalmente siccome al supermercato si continuerà ad andare, un’altra regola semplicissima è quella di fare una lista di quello che dobbiamo acquistare anche in base alle date di scadenza dei prodotti che sono nel nostro frigorifero o nella dispensa.
Attenzione a non far scadere il cibo! E attenzione alla data riportata sui prodotti che andremo ad acquistare!
Lasciate perdere tutti quei prodotti precotti oppure le salse e i sughi pronti.
Costano di più e non sono affatto salutari.
Fate attenzione alle offerte speciali e alle confezioni risparmio. Sono una buona fonte di risparmio.
Cercate di non recarvi al supermercato prima di pranzo o cena, la fame può far fare acquisti immotivati.
CUCINA A SPRECO ZERO
La vera cucina a spreco zero utilizza al massimo tutte le parti degli alimenti!
Ora vi faccio un pratico esempio, ma penso che ognuno di voi abbia le proprie segretissime ricette.
Cavolfiore e broccoli:
parti più coriacee (più dure): eliminate lo strato più esterno con un pelapatate e poi
1. tagliate i gambi a cubetti e fate saltare in padella con altri ortaggi per preparare un ragù vegetale
2. cuoceteli in poca acqua con patate a cubetti e aromi a piacere, frullate il tutto e ottenete una salutare e morbido potage
3. Sbollentate i pezzetti di gambo, passateli al minipimer aggiungendo il condimento che più vi aggrada (aglio, olio, peperoncino, curcuma), fino ad ottenere un hummus (patè) da spalmare su crostini integrali.
4. Se i gambi sono troppo duri, tagliateli a striscioline con una mandolina e fate un carpaccio veg con scaglie di parmigiano e aceto balsamico.
Visto quante cose si possono fare?
E questo è solo un banalissimo esempio.
Voi che segreti avete?
POLPETTINE E ZUCCHINE
Un’idea leggera e golosa per il tuo pasto!
Un mix di sapori in un piatto colorato, partendo dalla base di zucchine dal gusto leggero e delicato, arricchito dalle note decise delle polpettine Amica Natura, surgelate senza conservanti e cotte in pochi minuti.
Un connubio di sicuro successo, per un piatto originale!
INGREDIENTI
300 gr polpettine Amica Natura
3 zucchine
Mezza cipolla
Sale
Pepe
Olio EVO
PREPARAZIONE
Lavare e asciugare bene le zucchine, tagliarle alla julienne utilizzando una grattugia dai fori larghi, oppure a mano con un coltello.
Tagliare finemente la cipolla.
Mettiamo un po’ di olio in una pentola e facciamo scaldare. Una volta caldo, soffriggere la cipolla.
Aggiungere le zucchine e cuocere per circa 10 minuti, spolverare con sale e pepe e spadellare.
Contemporaneamente prendere una seconda padella e aggiungere un filo di olio.
Usare le polpettine surgelate e cuocerle a fuoco medio per circa 10 minuti.
Una volta pronte le polpette, adagiarle sopra le zucchine.
Potete servirle a tavola direttamente in padella!
LA CIPOLLA CHE CI FA PIANGERE
Fa piangere, ma è molto buona e salutare.
Di cosa stiamo parlando?
Della CIPOLLA, naturalmente!
La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ha indovinato subito, e ci parla oggi proprio delle caratteristiche nutrizionali della cipolla.
STORIA DELLA CIPOLLA
Le cipolle sono ortaggi appartenenti al genere Allium, un genere che comprende anche aglio, cipollotto, scalogno, porro, erba cipollina.
Ma è la cipolla in assoluto ad essere ad essere la più diffusa e mangiata al mondo.
I Sumeri la coltivavano già più di 4000 anni fa!
Ma furono i Romani a diffondere la cipolla in tutto l’impero.
BENEFICI E CONTROINDICAZIONI
Tutte le specie del genere Allium contengono molecole ricche di zolfo, da cui deriva l’odore e il sapore caratteristico.
Ma la cipolla ne contiene in grandissima quantità, come se fosse una potente arma chimica per difendersi da parassiti e predatori.
Vari studi hanno dimostrato che esiste una correlazione tra il consumo di cipolle ed effetti positivi sulla salute dell’uomo, dovuto al contenuto di flavonoidi (antocianina, quercitina ecc) e fruttani.
Purtroppo però questi elementi possono recare fastidio a chi soffre della cosiddetta Sindrome dell’intestino irritabile (IBS).
TIPI DI CIPOLLA
Si possono consumare crude o cotte, a seconda del nostro piacere e di alcune intrinseche caratteristiche.
Vediamo ora i tipi di cipolla più utilizzati in cucina.
CIPOLLA ROSSA: è la migliore da mangiare cruda, ha un sapore dolce e croccante, aggiunge colore alle salse. Ideale per panini e pizza.
CIPOLLA BIANCA: croccante, molto ricca di acqua. Sapore pungente che si addolcisce con la cottura. Ottima nei sandwich, nelle zuppe, e anche lei sulla pizza. Superba lessata o cotta al forno quando è fresca di stagione.
CIPOLLA DORATA: perfetta per cucinare zuppe e stufati. Ideale da caramellare
CIPOLLA DOLCE: ideale da friggere e per fare anelli di cipolla fritti, piatti gratinati, con verdure arrostite. Buonissima anche nella frittata
SCALOGNO: sapore morbido e poco pungente, più delicato ma più aromatico. Si presta ad una cucina leggera.
E voi, avete qualche ricetta gustosa in cui la cipolla è essenziale?
E soprattutto…avete dei trucchi per non piangere copiosamente quando la affettate?
Io ce li ho…li volete conoscere?
4 febbraio, giornata mondiale contro il cancro
Il 4 febbraio è la giornata mondiale contro il cancro.
L’istituzione di questa giornata si deve alla Carta di Parigi del 1999.
Fortunatamente tanto è cambiato in meglio in questi anni e il cancro è diventata in molti casi una malattia perfettamente guaribile, ma mai abbassare la guardia!
La dottoressa Chiara D’Adda ci parla di cancro, prevenzione e nutrizione.
IL CANCRO E LA PREVENZIONE
Uno dei cardini della lotta al Cancro è la consapevolezza che molto dipende dal nostro stile di vita e dall’aver ben capito il significato della parola “prevenzione”.
Prevenire: letteralmente vuol dire “arrivare prima”, ossia fare tutto il possibile per impedire l’insorgenza di una malattia o per ritardarne l’evoluzione.
La vera prevenzione nasce dal quotidiano e cosa c’è di più quotidiano dell’alimentazione?
Del cibo che ogni giorno, regolarmente, minimo tre volte al dì, introduciamo dentro di noi?
Ne convenite che siamo responsabili (per un buon 80%), attraverso i nostri comportamenti, alimentari e non, del nostro star bene?
Per la prima volta, all’inizio di questo millennio, la mortalità per cancro, ha cominciato a diminuire e il merito di questa svolta va alla PREVENZIONE.
Si sa che il cancro è una malattia genetica e ambientale.
Lo stile di vita individuale influisce sia sull’incidenza dei tumori, sia sulla curabilità, perché seguendo i programmi di diagnosi precoce è possibile scoprire le alterazioni iniziali e intervenire nella fase in cui il tumore è trattabile, per lo più con terapie non invasive, che rispettano la qualità di vita delle persone.
LA NUTRIGENOMICA
L’altra grande svolta storica di inizio millennio è la decodifica del genoma umano.
Lo studio del DNA ha infatti spiegato e rafforzato i dati che l’epidemiologia ha raccolto per anni.
Si sapeva che il cibo è responsabile di una larga quota di tumori e sapevamo che alcuni alimenti come FRUTTA, VERDURE, SPEZIE, hanno un valore protettivo, ma non si sapeva perché.
La lettura del genoma ci ha permesso di capire che questi cibi contengono in gran parte gli ANTIOSSIDANTI, che sono in grado di proteggere i nostri geni da mutazioni che trasformano cellule sane in cellule tumorali.
Gli antiossidanti sono anche in grado di combattere l’infiammazione delle nostre cellule, principale causa delle modificazioni nocive.
In futuro la conoscenza del genoma delle piante ci condurrà ad individuare meglio i cibi anticancro e a consigliare diete personalizzate in grado di proteggere meglio la singola persona dal rischio individuale di sviluppare alcuni tipi di tumori.
Sta nascendo e sta facendo passi da gigante una disciplina dedicata a questo obiettivo: la NUTRIGENOMICA.
Attendiamo con impazienza i progressi e gli sviluppi di questa affascinante prospettiva!
Nel frattempo ricordiamoci tutti di mangiare in modo sano e sostenibile!
Gli studi più recenti hanno messo in evidenza che l’azione dei cibi sul rischio di sviluppare il cancro è molto estesa. Il tipo di alimentazione influisce sullo stato di infiammazione cellulare.
L’infiammazione cellulare può aprire la strada a modificazioni in senso maligno.
Anche come trattiamo gli alimenti nella preparazione e nella cottura ha una grande importanza.
E pure i recipienti usati in cucina devono essere di sicura origine e composizione.