IL CIOCCOLATO FA BENE?

Fra pochi giorni si festeggerà la Santa Pasqua.
Qual è il simbolo culinario di questa festa, gradito ai bambini, ma anche dagli adulti?
L’uovo di cioccolato, naturalmente!
La nutrizionista Chiara D’Adda ci parla oggi proprio del cioccolato.

IL CIOCCOLATO

Il rapporto di tutti noi con il cioccolato, è un rapporto si può dire di amore- odio.
C’è chi non ne può fare a meno, chi non lo sopporta, chi lo vede come un nemico “ingrassatore”, chi ne ottiene quiete, buon umore e serenità.
Chi impazzisce solo per il cioccolato fondente, chi lo ama solo al latte, c’è chi stravede per quello bianco.
Infine chi lo ama al naturale, e chi ama tutte le declinazioni e le aggiunte: nocciole, mandorle, pistacchi, creme, frutta, cereali, liquori ecc…
Ma devo ammettere che il più salutare è il cioccolato fondente.
Lo sapete che è stato prodotto per la prima volta nel 1879 a Berna da Rodolphe Lindt?
Si produce miscelando la pasta di cacao proveniente dai paesi di origine, con l’aggiunta di ingredienti e aromi.
Per normativa la percentuale di cacao deve essere specificata sull’etichetta.
Il cioccolato fondente contiene carboidrati, grassi, fibre e proteine in quantità maggiori rispetto al cioccolato al latte.
Circa 100 grammi di cioccolato fondente apportano dalle 500 alle 600 calorie, a seconda della tipologia

BENEFICI E CONTROINDICAZIONI

Oltre ad essere gustoso per il palato il cioccolato ha tantissime virtù.
Una di queste sembrerebbe la contribuzione al rilascio delle endorfine, sostanze in grado di portare allegria e buonumore.
Il contenuto in feniletilammina pare abbia un’influenza nel determinare la diminuzione della depressione.
Recenti e seri studi hanno messo in evidenza come una dose quotidiana di cioccolato fondente faccia bene al cuore e abbassi il colesterolo, grazie all’azione dei flavonoidi in esso contenuti.
Il cioccolato ha la capacità anche di ridurre la pressione del sangue, sempre grazie al contenuto di polifenoli.
È ricco di minerali come magnesio, rame, potassio, fosforo, zinco, calcio.
No ad eccessi in gravidanza e durante l’allattamento o in caso di malattie particolari: contenendo allergeni può dare reazioni allergiche.
Anche chi soffre di emicrania o di calcoli renali non ne deve abusare.
Il vero rischio è di incorrere in quello che io chiamo “il cioccolismo”, ovvero nella dipendenza da cioccolato!
Quindi mi raccomando: sì al cioccolato, ma consumato in modo e dose corretti!

HAMBURGER PASQUALI IN SFOGLIA

A Pasqua porta in tavola un po’ di allegria, con gli hamburger Amica Natura!
La nostra food blogger Stefany ha ideato questa ricetta, pochi e sani ingredienti, per un risultato davvero speciale.
Segui la sua pagina instagram dolcementestefany.

INGREDIENTI

4 hamburger di bovino Amica Natura
1 rotolo di pasta sfoglia
4 uova
una carota
semini di papavero o simili

PREPARAZIONE

Far scongelare i 4 hamburger.
Srotolare una pasta sfoglia rettangolare, aiutandosi con una ciotola incidere 4 dischi leggermente più grandi della circonferenza degli hamburger.
Posare su una teglia rivestita da carta forno i 4 dischi di pasta sfoglia, sopra appoggiare gli hamburger con un pizzico di sale.
Con l’aiuto di una tazzina premere al centro per creare un incavo che accoglierà l’uovo.

Con la pasta sfoglia rimanente tagliarle delle striscioline il più sottili possibile e distribuirle sull’hamburger per ricreare la paglia.
Far cuocere a 180° in forno preriscaldato per 25/30 minuti.

Nel frattempo mettiamo 4 uova in un pentolino, da quando l’acqua bolle far cuocere per 5 minuti.
Eliminare il guscio dell’uovo e adagiarlo sopra all’hamburger.
Decorare l’uovo con carote e semini creando la cresta, il becco e gli occhietti.

La Pasqua è servita e colorata!

COMINCIA LA GIORNATA CON IL PORRIDGE

Nella rubrica FOOD IS LIFE, la nostra affezionata nutrizionista Chiara D’Adda, ci spiega spesso l’importanza della colazione.
Sapete cosa è il porridge?
È il piatto tipico della colazione anglosassone, a base di fiocchi d’avena, sano e gustoso!
Ecco cosa c’è da sapere.

BENEFICI DEL PORRIDGE

È un’ottima preparazione da consumarsi a colazione.
Un piatto molto nutriente e sostanzioso, che permette al nostro organismo di avere a disposizione energie da consumare nel corso della mattinata.
Avendo un elevato potere saziante, consente di non avvertire lo stimolo della fame durante la mattinata, al contrario delle classiche colazioni dolci, che ci fanno venire fame dopo poco dall’assunzione.
È un’utile fonte di proteine di buon valore e una miniera di fibre alimentari, che garantiscono anche la regolare funzionalità del nostro intestino.

Da sempre diffuso è nei paesi anglosassoni, dove è un iconico alimento della tradizione, ma fortunatamente sta prendendo piede anche da noi.
Consente di cominciare la giornata con una marcia in più!
È una colazione ricca e sostanziosa, seppur dietetica.
Si tratta di una zuppa dolce, facile da fare, pronta in pochi minuti e adatta a tutti!

LA RICETTA

Per la preparazione si usano fiocchi di avena.
Vi ricordo che l’avena non è soltanto ricchissima di nutrienti energetici, ma aiuta anche a mantenere stabili i livelli di glucosio nel sangue.
I fiocchi di avena si fanno cuocere a fuoco lento per 5 minuti bastano nel latte, mescolando fino a quando si addensano.
Si otterrà una deliziosa crema che verrà servita, a seconda del gusto personale con frutta fresca di stagione, semi oleosi, cannella, uvetta, nocciole, scaglie di mandorle.
In una sola ciotola avrete proteine, zuccheri, vitamine e tante altre sostanze nutritive importanti per il nostro organismo.

Ideale per celiaci, in quanto l’avena è priva di glutine e se si sostituisce il latte vaccino con acqua o con latti vegetali (mandorla, riso, cocco, soia) è perfetto anche per gli intolleranti al lattosio o per chi segue la filosofia vegana.

Da provare immediatamente, non potrete più farne a meno!

DILLO CON I FIORI

Si sente odore di primavera nell’aria!
La temperatura mite di questi giorni ci fa pensare proprio a questo!
E cosa rappresenta la primavera meglio dei fiori? Colori, profumi, gioia per gli occhi e per l’anima, la sensazione stupenda che la vita stia riprendendo.
Oggi la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda non ci parlerà dei fiori che usiamo per abbellire case e giardini, ma di quelli che si possono mangiare, i fiori edibili.

I FIORI EDIBILI

L’uso in cucina dei fiori risale a migliaia di anni fa.
Dalla civiltà cinese a quella romana, passando per quella greca, se vi documentate, ci si rende conto che molte culture hanno usato e usano queste meraviglie della natura nelle loro ricette tradizionali, pensiamo ai fiori di zucca utilizzati da noi italiani o ai petali di rosa usati in molte preparazioni indiane. È bello dare colore, sapore, fantasia e poesia ai nostri piatti!
Alcuni sono fragranti, altri speziati o erbacei, alcuni solo colorati, ma che gioia per gli occhi e per il palato! E quanta allegria ed eleganza pur nella semplicità!
L’uso creativo non ha limiti, anche se spesso sono utilizzati in insalate, nei dessert o nei cocktail o surgelati nei cubetti di ghiaccio da mettere nei bicchieri più raffinati. Ottimi in frittate, nelle zuppe, nei minestroni.

QUALI FIORI USARE E DOVE TROVARLI

Sono circa una quarantina i fiori che si possono utilizzare in cucina ma ATTENZIONE: mangiare fiori in modo inusitato potrebbe essere molto pericoloso, se non addirittura in casi estremi, mortale! Per cui, senza particolari allarmismi, bisogna adottare alcune precauzioni nel consumarli in perfetta sicurezza…ma niente panico!
Ovviamente non tutti i fiori possono essere utilizzati in cucina, per cui per prima cosa leggete e informatevi, tramiti appositi elenchi, su quali sono i fiori cosiddetti EDIBILI, cioè “mangiabili “e poi seguite alcuni accorgimenti.

L’ideale sarebbe mangiare fiori coltivati personalmente.
È certo che i fiori venduti dai fioristi sono trattati chimicamente e quindi non adatti a finire nel vostro stomaco e neppure ad essere usati come decorazione (attenzione alle contaminazioni).
Non rubate i fiori nei giardini pubblici! C’è l’inquinamento e lo smog e i trattamenti disinfestanti (pesticidi) e concimanti (agenti chimici) sono in agguato.
E allora dove si possono trovare dei fiori edibili da consumare in modo sicuro?
Per fortuna nei supermercati oppure nella vendita on line, potete trovare vaschette con una selezione di fiori freschi, garantiti in tutto e per tutto.

Se soffrite di qualche allergia è consigliabile un approccio molto cauto, utilizzate i fiori in cucina per gradi, ma in ogni caso accertatevi prima di non avere allergie preesistenti a qualche fiore in particolare. Piuttosto rinunciate e teneteli solo per la gioia degli occhi!

LISTA FIORI EDIBILI

La parte edibile dei fiori sono i petali, meglio rimuovere i pistilli e i gambi.
E per l’elenco dei fiori consultate un buon libro o fate ricerche in internet, ma sappiate in anticipo che dall’Allium alla Viola ci sono tanti fiori pronti a finire nei vostri piatti!
Per esempio: achillea, arancio, aglio selvatico, basilico, camomilla, caprifoglio, crisantemo, dente di leone, dalia, erba cipollina, fiordaliso, garofano, geranio, girasole, iris, lavanda, lillà, malva, magnolia, mirto, margherita e molti altri.
Imparate a stupire e a stupirvi!
La mia parola d’ordine preferita, oramai mi conoscete bene, è “SPERIMENTARE” e aprirsi alle novità che ci fanno star bene, in tutti i campi della vita.

BURGER DI SPINACI IN CREMA DI CECI

Hai mai pensato di usare i burger Amica Natura in ricette “non tradizionali”?
La nostra food blogger Alessandra, nel suo blog La cucina di Ale, ha pensato a questo piatto con una base di vellutata di ceci, arricchito con pane carasau e burger di spinaci surgelati Amica Natura.
Un ottimo pasto vegano molto saporito, sano e gustoso!

INGREDIENTI

1 Burger di spinaci Amica Natura
200 g ceci lessati
2 pomodori secchi
polvere di olive nere qb
una sfoglia pane carasau
olio EVO

PREPARAZIONE

Prendere i ceci lessati e fare una crema vellutata, frullandoli con un po’ d’olio.

Cuocere il burger di spinaci di Amica Natura, bastano 5 minuti in una pentola antiaderente oppure 10 minuti nel forno a 200°, utilizzando il prodotto preso direttamente dal freezer. Una volta cotti fate dei piccoli pezzetti.

Prendere i pomodori secchi e divideteli in piccole parti.
La polvere di olive potete prepararla utilizzando l’essiccatore, oppure semplicemente utilizzate delle olive nere sbriciolate.

Infine comporre il piatto: in una fondina distribuire la crema di ceci calda o anche tiepida, aggiungere gli spicchi del burger, i pomodorini essiccati a pezzetti, unite il pane carasau e finite con la polvere di olive.
Buon appetito!

I BENEFICI DELLA CURCUMA

Parliamo oggi della curcuma.
Racchiude veramente molti benefici, oppure è una moda del momento?
Lo abbiamo chiesto alla dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda, che ci ha tolto ogni dubbio al riguardo.

COS’È LA CURCUMA

La curcuma è una polvere dal colore giallo intenso ottenuta dalla frantumazione del rizoma (modificazione del fusto delle piante erbacee con principale funzione di riserva) di una pianta tropicale della famiglia dello zenzero, la CURCUMA LONGA, che cresce prevalentemente in India e Indonesia.
In questi paesi è una spezia sacra e ha sempre occupato un posto importante nelle tradizioni sociali, culinarie e medicinali. Si calcola che la curcuma fa parte dell’alimentazione quotidiana degli indiani che ne consumano in media 2 grammi al giorno.
Ma è bene dire che ai nostri giorni il consumo della curcuma ha preso piede largamente anche nell’alimentazione dei popoli occidentali, in virtù anche delle proprietà medicamentose che le sono proprie.

PROPRIETÀ E CONTROINDICAZIONI

La curcuma ha proprietà coleretica e colagoga, pertanto è capace di migliorare la produzione della bile e del flusso nell’intestino. Così si permette un funzionamento dello stomaco e dell’intestino a favore di una migliore digestione.
È anche un aiuto contro il meteorismo e la digestione lenta.
Ha proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, immunostimolanti, utili anche in caso di malattie infiammatorie e degenerative croniche.
Non ultimo, la curcumina possiederebbe numerose proprietà antitumorali, e numerosi e seri studi sono tuttora in corso per approfondire il meccanismo d’azione di queste proprietà.

Ma attenzione! È meglio evitarla in caso di ipersensibilità o allergie.
È da evitare anche in caso di ostruzione delle vie biliari (come nel caso dei calcoli biliari).
In gravidanza e allattamento è ammesso l’uso molto saltuario, ma sconsigliata l’assunzione sotto forma di estratti.
Può interferire con alcuni farmaci, per cui è sempre meglio consultare il medico.

IL GUSTO

La curcuma è molto buona e piacevole al palato, con il suo gusto delicato e l’intenso profumo.
L’aggiunta di un cucchiaino da caffè nelle zuppe, nella pasta, nelle verdure, sulla carne o sul pesce, rappresenta un modo semplice per fare scorta delle sue preziose qualità.
In cucina viene anche utilizzata come colorante alimentare privo di tossicità.

DONNE CHE ISPIRANO DONNE

Essere donna, lavoratrice, moglie, madre.
In occasione della “Festa della donna” abbiamo intervistato Roberta Tusi, Amministratrice Delegata di Alcass SpA, azienda che ha dato vita al brand Amica Natura.
Ci ha parlato di come sia fondamentale la conoscenza e la formazione, il credere in sé stesse, ma anche potersi dare tempo.

Le abbiamo chiesto di parlarci della sua esperienza lavorativa e abbiamo scoperto che è possibile disegnare la propria strada, perseguendo ambizioni e desideri, che le soddisfazioni arrivano, ma che servono anche sacrificio e determinazione.

Mi sono laureata nel 1992 in Economia e Commercio presso l’Università degli studi di Brescia e, da sempre, ho avuto a che fare con il mondo dell’impresa provenendo da una famiglia di imprenditori. In verità ho cercato di coniugare la dimensione imprenditoriale con quella della formazione e della scuola poiché, sin da bambina, ho sempre visto il ruolo della maestra e dell’insegnante come una figura di riferimento, positiva ed in grado di trasmettere certezze. Non senza difficoltà visto che i genitori avrebbero desiderato vedermi immersa al 100% in Azienda, ho iniziato a fare le mie prime supplenze alle scuole superiori e, nello stesso tempo, ad occuparmi di amministrazione e finanza nell’impresa industriale di famiglia. In modo testardo e convinto, sostenendo non pochi sacrifici soprattutto dopo essere divenuta madre di due splendidi ragazzi, ho continuato a portare avanti le mie convinzioni. Da un lato le aule degli Istituti Tecnici, dall’altro l’ufficio e sempre maggiori responsabilità in ambito aziendale. Nel mezzo: la mia famiglia. Le soddisfazioni ricevute a scuola, ove mi accorgevo di consegnare un “valore aggiunto” anche per via della utilissima e parallela esperienza aziendale, mi hanno dato enorme forza ed entusiasmo, anche quando, dovendo portare avanti una famiglia con Renato, il mio amato marito, abbiamo sacrificato quasi tutto il nostro tempo libero per far funzionare bene il nostro progetto di vita. Oggi sono decisamente soddisfatta del mio percorso, mi ritengo una persona fortunata e devo ringraziare la mia famiglia, a cui ho dato e continuerò a dare tanto perché, aldilà di tutto, credo sia la cosa più importante, quella che giustifica i grandi sacrifici ma che concorre a godere delle soddisfazioni che il lavoro dà a chi si impegna e porta avanti i propri valori.

Il lavoro femminile è un argomento molto dibattuto, in un contesto socio culturale in cui ci sono ancora molti stereotipi da abbattere, affinché il ruolo della donna sia efficace e inclusivo.
Cosa ne pensa?

L’importanza del ruolo della donna nel mondo del lavoro è un fatto riconosciuto. Numerosi sono infatti gli studi che dimostrano come il ruolo femminile, sia in ambito lavorativo, sia in ambito economico, finanziario e sociale, abbia un impatto fondamentale sullo sviluppo e sulla crescita di un Paese. In Italia l’impianto normativo esistente “sembra” garantire una sostanziale parità giuridica, almeno per quanto riguarda le regole di accesso al mondo del lavoro. Sappiamo però che non è così. Le norme, infatti da sole non bastano. Serve una reale e concreta volontà civica per garantire le famose pari opportunità ed il pari trattamento. Serve quindi ancora molto “lavoro culturale” per addivenire all’indispensabile cambiamento e per combattere tutti gli atteggiamenti non inclusivi nel mondo del lavoro e della Società in genere. Sono tuttavia convinta che l’equilibrio all’interno delle relazioni passa attraverso la composizione di gruppi misti. Non si può infatti parlare del ruolo della donna senza parlare anche di quello dell’uomo. Il tasso di formazione universitaria è, come noto, più alto nelle donne rispetto agli uomini. Dobbiamo renderci conto dello spreco di talento che si concretizza quando non mettiamo a valore il prezioso contributo femminile nel mercato del lavoro, soprattutto dopo l’arrivo di un figlio. Inoltre è risaputo come le donne siano portatrici di valori importanti, di esperienze, sensibilità complementari rispetto all’uomo. È infatti dimostrato come le Aziende con buone pratiche in materia di diversità di genere godono anche di migliori indici di sostenibilità finanziaria e gestionale. Le donne sono infatti portatrici di abilità e attitudini complementari a quelle maschili ed è la combinazione di esse a produrre maggiore efficienza, produttività e innovazione. La donna deve credere prima di tutto in sè stessa e nelle proprie capacità in modo da trasmettere questo potenziale nel proprio agire. La cosa certa è che non sarà mai facile, ma ciò deve essere uno stimolo a perseverare.

Un altro tema molto importante è l’ingresso nel mondo del lavoro, che mai come oggi risulta competitivo. Che consigli si sente di dare a una ragazza che, terminati gli studi, si presta ed inserirsi nel mondo del lavoro?

Credo che il mio migliore consiglio sia contenuto in questa “ricetta di valori e priorità”:
Guardare. Guarda il mondo con occhi curiosi cercando gli stimoli per affinare impegno e professionalità dove più si addensano i fermenti di trasformazione.
Conoscere. La conoscenza è la base di tutto, come una guida deve aiutare a sintetizzare i saperi, gli sguardi e le sensibilità di chi ci sta intorno, donne e uomini, con la convinzione che tutto ciò porta innovazione in ogni campo.
Fissarsi obiettivi raggiungibili. Darsi obiettivi senza demordere quando si incontrano ostacoli ma trasformando il fallimento in opportunità e credendo in sé stesse e nella attività che si sta portando avanti.
Darsi il tempo. Impegnarsi per conoscere l’ambiente e non avere paura cogliendo ritmi, linguaggi, relazioni, stati emotivi collettivi e individuali per elaborare una strategia relazionale e professionale efficace. Dire qualche “no” si può! Così come prendere il coraggio di presentare un’idea che magari non va bene subito, ma chissà… prima o poi si concretizza. A me è successo.

L’8 Marzo è l’occasione per confrontarci con la realtà quotidiana delle donne, dove ci sono certo difficoltà (basti pensare che il tasso di occupazione è inferiore al 50% per le donne e prossimo al 70% per gli uomini, dati OCSE), ma dove troviamo anche esempi di donne che hanno voluto seguire i propri obiettivi, che hanno una marcia in più, che hanno saputo affermarsi.
Donne che ispirano donne.

COTOLETTE DI SOIA CON CAVOLO CAPPUCCIO STUFATO E SALSA ALLO YOGURT

Hai detto cotolette di soia? Buone e sane, croccanti e genuine!
Surgelate senza l’aggiunta di conservanti!
La nostra food blogger Alida ha preparato un piatto dove colori, sapori e profumi si combinano alla perfezione.
Cucinare è semplice: segui la ricetta e porta in tavola questo piatto unico!

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

2 Cotolette di soia Amica Natura
un cavolo cappuccio viola
4 cucchiai di olio Evo
tre cucchiai di aceto di mele
due scalogni
cumino
100 g di yogurt greco al naturale
uno spicchio d’aglio
una fetta di limone
Sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE

Fate scaldare in una padella ampia due cucchiai di olio con lo scalogno finemente tritato.

Aggiungete poi il cavolo cappuccio viola tagliato a striscioline sottili, sfumate con l’aceto di mele, salate e pepate e cuocete per 40 minuti a fuoco basso con il coperchio, terminata la cottura aggiungete un pizzico di cumino.

Nel frattempo cuocete le cotolette di soia Amica Natura in forno per 10 minuti, girandole a metà cottura.
Preparate la salsa allo yogurt amalgamandolo a due cucchiai d’olio, il succo di mezzo limone, sale e pepe e uno spicchio d’aglio tritato finemente.

Mettete il cavolo cappuccio ormai cotto in una ciotola, adagiatevi sopra le cotolette di soia che avrete tagliato a striscioline e guarnite il tutto con un po’ di salsa allo yogurt… Buon appetito!

SPRECO ALIMENTARE: PICCOLI GESTI, GRANDE RISULTATO!

La sensibilità verso il tema “spreco alimentare” è senza dubbio cresciuta negli ultimi anni, insieme alla consapevolezza che bastano poche accortezze per ridurre il problema.
Ce ne parla oggi la dottoressa Chiara D’Adda, per la nostra rublica FOOD IS LIFE!

SPRECO ALIMENTARE

Lo spreco alimentare è il fenomeno per cui, cibo buono per essere consumato, viene perso.
Questo succede sia lungo la catena di produzione, sia lungo la catena del consumo del cibo; dalla produzione agricola alla lavorazione degli alimenti, al trasporto, alla vendita, fino alla conservazione e all’uso del cibo nelle nostre case.

Lo spreco alimentare sembra essere una prerogativa dei paesi ricchi, in quelli in via di sviluppo infatti questa voce è quasi nulla.
Si calcola che ogni anno circa un terzo di tutto il cibo prodotto, vada purtroppo sprecato.
I numeri sono veramente spaventosi, visto che nel 2020 sono state buttate via 1.661.107 tonnellate di cibo in casa e 3.624.973 tonnellate se si includono le perdite e gli sprechi di filiera.

Le cause dello spreco sono veramente tante, ma bisogna dire che rispetto agli anni passati, siamo decisamente migliorati, cresce molto la consapevolezza e l’impegno dei consumatori.
Ma non è certo abbastanza e si può fare di più.

PICCOLI GESTI, PER UN GRANDE RISULTATO

Cosa possiamo fare?
Primo, non esagerare.
Per evitare che il cibo finisca nella spazzatura fare una spesa oculata al supermercato, partendo da una lista dettagliata di quello che manca.
Recarsi al supermercato dopo i pasti, in questo modo la fame non ci indurrà in tentazione!
Fare un check up della dispensa e del frigorifero.
Disporre le confezioni per data di scadenza, facendo attenzione a consumare per prime quelle con scadenza più vicina.
Conservare bene gli alimenti.
Mangiare verdura e frutta anche quando l’aspetto non è perfetto
Fare ordinazioni attente al ristorante.

Imparare a cucinare con alimenti che vengono considerati gli scarti del cibo: bucce, gambi, foglie esterne degli ortaggi.
Ci sono tantissime ricette molto golose, innovative, gustose e salutari!
Per avere idee su come cucinare potete curiosare nel web oppure dare sfogo alla vostra creatività in cucina.
Infine un consiglio: perché non regalare il cibo, se non si può consumare in data ottimale?

Piccoli gesti, per un grande risultato!

INCHIESTA: BURGER CHE PASSIONE!

Surgelati Magazine dedica uno speciale al tema Burger: di carne, pesce o a base vegetale, questo piatto accontenta tutti, perché è versatile e si presta a un consumo veloce.
Ne parlano Renato Bonaglia, Amministratore Delegato e Fabiola Mingardi, Marketing Specialist.

L’hamburger, top seller tra le referenze Amica Natura, si presenta al mercato retail e food service, con ricette e caratteristiche diverse, per soddisfare le più svariate necessità di gusto, cottura e utilizzo.

Per leggere l’inchiesta dedicata clicca qui.