PANINO ALLA PARMIGIANA
Siete pronti per un super panino?
Il nostro food blogger Giuseppe ne ha preparato uno con gli hamburger Amica Natura, le melanzane e il provolone… un mix di bontà!
Potete seguirlo sulla sua pagina Instagram Cucinaconpeppe oppure sul personale blog di GIALLO ZAFFERANO.
INGREDIENTI
2 hamburger surgelati Amica Natura
Provolone a fette
1 melanzana
1 mozzarella
passata di pomodoro
PREPARAZIONE
Tagliare a fette la melanzana e metterla in teglia da forno con abbondante olio.
Cuocere per 10 minuti in forno preriscaldato a 200°.
Condire la melanzana con passata di pomodoro e mozzarella. Cuocere per altri 5 minuti.
Nel frattempo cuocere gli hamburger, ponendoli ancora surgelati in una padella antiaderente.
Bastano 4 minuti per parte e la cottura è conclusa!
Procedere adagiando sull’hamburger una bella fetta di provolone, fino a farlo sciogliere.
Far scaldare per qualche minuto il pane nel forno.
Infine preparare il panino: alternare il pane, una melanzana alla parmigiana, un hamburger e di nuovo una melanzana.
Per concludere maionese come se non ci fosse un domani!
L’ideale è servirlo con un contorno di patate fritte o al forno.
Buon appetito!
FESTIVAL DELLA SOSTENIBILITÀ SUL GARDA
Il Festival della sostenibilità sul Garda nasce per proporre attività che suscitano emozioni.
Si vuole creare consapevolezza con iniziative culturali inedite e inclusive, di turismo sostenibile.
Il programma conta numerose proposte, tra cui camminate sostenibili, aperitivi biologici all’Orto botanico Ghirardi, foto contest sul Paesaggio gardesano.
Inoltre è possibile partecipare a seminari On-Line, appuntamenti didattici e culturali.
“La sostenibilità è oggi un modus operandi imprescindibile, per vivere il presente e progettare il futuro.
È parte del nostro quotidiano in ogni comparto della nostra esistenza.
In ogni stagione della nostra vita troviamo delle parole chiave, a casa, sul lavoro e nel tempo libero: meno sprechi, più efficienza, più rispetto per l’ambiente, più salvaguardia per la nostra civiltà.” dichiara il presidente Luigi Del Prete.
In particolare è consigliato l’utilizzo dell’app Garda Sostenibile che permette di avere notizie approfondite sugli appuntamenti del Festival, prenotarli e accedere a molti altri vantaggi.
Scopri il programma completo.
Amica Natura, da sempre attenta al tema della sostenibilità, promuove il Festival.
Saremo presenti in modo attivo, grazie ad un appuntamento fissato per il 27 Giugno!
A breve maggiori informazioni!
ORTORESSIA, L’OSSESSIONE PER IL MANGIAR SANO E NATURALE
Oggi la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci parlerà di un argomento non molto conosciuto, ma che si sta tramutando in una patologia a tutti gli effetti, considerando che un numero sempre crescente di persone ne mostra, più o meno velatamente, i sintomi: l’ORTORESSIA!
Prova a pensare:
– Sei così attento all’alimentazione sana da rinunciare a cene e uscite?
– Pianifichi la dieta e la spesa fin nei minimi dettagli?
– Hai eliminato gli alimenti che sospetti essere nemici della salute?
– Ti documenti in modo ossessivo circa gli effetti degli alimenti sul tuo organismo e sulla possibilità che ti facciano ingrassare?
ATTENZIONE!
L’ORTORESSIA NERVOSA È L’OSSESSIONE PER IL MANGIAR SANO E NATURALE.
Detto così potrebbe sembrare una cosa da poco, poiché l’attenzione al mangiar bene e ad uno stile di vita sano è una parte importante del nostro modus vivendi ed è qualcosa di molto positivo per la nostra salute.
Purtroppo può diventare una sorta di fanatismo, con un comportamento estremo e ripetitivo di controllo sul cibo, che nulla ha a che fare con il benessere .
Questo disturbo fu diagnosticato per la prima volta nel 1997 dal medico inglese Steven Bratman.
Il nome deriva dal greco Orthos “giusto” e Orexis “appetito”.
Descrive una condizione para-patologica caratterizzata da un comportamento alimentare eccessivamente rigido e una fissazione verso il cibo sano, biologico e puro.
Chi soffre di questo disturbo non è preoccupato della quantità dei cibi che introduce nella propria dieta, ma dalla qualità.
Questo comporta una ricerca maniacale di cibi naturali, non contaminati da sostanze chimiche artificiali e da analisi esasperate sull’origine, la lavorazione e il confezionamento degli alimenti.
L’ossessione può riguardare anche la componente calorica dei cibi, riferita al contenuto di grassi e zuccheri.
In Italia, secondo recenti ricerche, circa il 15 % degli individui soffrirebbe di ortoressia, con una netta prevalenza degli uomini (11,3%) rispetto alle donne (3,9%).
Ripeto ancora una volta che questo interesse verso il cibo è in condizioni normali positivo, ma diventa problematico quando l’attenzione per l’alimentazione sana diventa L’ASPETTO PIÙ IMPORTANTE DELLA VITA di una persona.
Di conseguenza si può assistere ad una restrizione sempre più rigida dei cibi permessi.
La persona affetta da ortoressia diventa quasi un’asceta alimentare.
Mangiare cibo sano è bellissimo, ma non quando diventa il fulcro ossessivo della nostra vita!
MEDITERRANEO SHOW
La nostra food blogger Alessandra ha racchiuso i sapori del Mediterraneo in un mix di cucina greca e araba!
Ingredienti principali i Falafel Amica Natura e il pane “pita” tipico greco, che potete farcire a fantasia, oppure seguire passo per passo la ricetta di Alessandra.
La potete trovare anche sul suo blog La cucina di Ale, oppure sulle pagine Facebook e Instagram.
INGREDIENTI
Falafel Amica Natura
250g farina tipo 0
2g lievito di birra
5g olio evo
6g sale
200g ceci cotti
1 cucchiaino tahina
mezzo limone
100g yogurt di soia bianco
1 cetriolo
aceto di mele qb
verdure di stagione a volontà
PREPARAZIONE
Si comincia preparando l’impasto per le pita.
In una ciotola mettiamo la farina, il lievito di birra sbriciolato e aggiungiamo l’acqua (150 g circa) facendola assorbire bene fino a quando l’impasto avrà un aspetto uniforme.
Aggiungete il sale e poi l’olio, continuate a lavorare e lasciate riposare una decina di minuti.
Riprendete e fate ancora qualche giro di lavorazione.
Mettete a lievitare coprendo la ciotola con la pellicola.
Nel frattempo preparate i condimenti.
Per lo tzatziki grattugiate li cetriolo e fatelo scolare in modo che perda l’acqua in eccesso.
In una ciotola mescolate lo yogurt, un cucchiaino di aceto di mele, un pizzico di sale e unite il cetriolo.
Mettere in frigorifero e lasciare insaporire.
Proseguite preparando l’hummus.
Frullate i ceci già cotti con il succo di mezzo limone, la tahina e aggiustate di sale.
Dovrete ottenere una crema soffice.
Per quanto riguarda le verdure potete usare quelle che preferite.
Io ho usato delle zucchine tagliate a bastoncino e fatte in griglia senza aggiunta di olio.
Stesso per le cipolle rosse, meglio se quelle di Tropea che sono più dolci.
Di crudo ho usato i pomodori oblunghi da insalata.
Trascorso il tempo di lievitazione riprendete l’impasto delle pita.
Dividetelo in 4 parti e fatene delle palline.
Procedere stendendolo con le mani o aiutandovi con il matterello.
Le pita sono pronte per la cottura!
Scaldare molto bene una pentola, adagiare una pita e cuocere girandola su entrambi i lati.
Un piccolo trucco che vi consiglio, è di adagiare la pita cotta in una busta da pane, resterà così molto soffice.
Nel frattempo cuocere i falafel surgelati Amica Natura in forno, bastano 10 minuti a 200°.
Per concludere possiamo farcire la nostra peta!
Spalmate l’hummus, unite le verdure, i falafel caldi e condite con la salsa allo yogurt.
Chiudete la pita… e buon appetito!
IL SOLE BACIA I BELLI
Ci meritiamo lo star bene, ci meritiamo la felicità!
Dopo questo periodo molto stressante, diciamo pure angosciante e pieno di limitazioni e di paure, la ripartenza non deve farci paura.
Naturalmente è indispensabile mettere in pratica i comportamenti virtuosi imparati nel nostro vivere quotidiano di questi giorni.
La ripartenza è fatta anche dallo stare all’aria aperta e dalla cura del nostro corpo!
E cosa c’è di più bello e salutare del farci “baciare dal sole”?
Ecco i consigli della dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda
Il sole, al mare come in montagna o in città, fa bene alla salute e alla nostra psiche.
Ci regala un aspetto salutare e tonico, che tanto ci piace.
Ma attenzione, c’è un organo che più degli altri può soffrire di una eccessiva esposizione al sole: la nostra pelle.
È per questo che bisogna prepararla per tempo, attraverso una giusta alimentazione
Questo è fondamentale per ottenere un’abbronzatura omogenea, evitare le scottature, e far sì che si mantenga nel tempo.
Naturalmente non dimentichiamo mai l’uso di appositi prodotti solari con un’alta protezione dai raggi UV.
Vitamine e betacarotene sono le parole d’ordine, ma dobbiamo anche prediligere cibi antiossidanti e antinfiammatori.
Aiutano a regolarizzare il microcircolo e rinforzare i capillari, che vanno in sofferenza per le alte temperature e per l’esposizione eccessiva al sole.
Inoltre sulla nostra tavola, in questa stagione, non devono mai mancare cibi contenenti acido lipoico, licopene, betacarotene, luteina, zeaxantina, vitamine A, C, E, acido folico, coenzima Q10, Omega 3.
Vediamo la lista della spesa
• Pomodori, ricchi di licopene, che dona elasticità alla pelle, stimolando la rigenerazione del collagene.
• Carote, cavoli, bietole, peperoni rossi, fragole, mango, melone, anguria per avere un’abbronzatura senza scottature e che duri nel tempo. Contengono betacarotene, che favorisce la produzione di melanina, utile a neutralizzare la produzione di radicali liberi in risposta ai raggi UV per previre l’invecchiamento cutaneo.
• Patate, spinaci, broccoli che contengono acido lipoico, un potentissimo antiossidante.
• Cicoria, piselli, uova, prezzemolo, cavoletti di Bruxelles contengono luteina, la quale protegge gli occhi dall’azione dei raggi UV.
• Mele, pesche, e tutti i vegetali di colore giallo arancione, si fa il pieno di vitamina A!
• Frutti di bosco, agrumi, kiwi, peperoni, ortaggi e foglia verde ricchi di vitamina C, prevengono le macchie dovute all’avanzare dell’età e la pelle rimane molto elastica.
• Germe di grano, oli vegetali, avocado, ricchi di vitamina E. Migliorano l’idratazione e l’elasticità della pelle.
• Yogurt naturale e formaggi, aumentano l’acido folico indispensabile nella riparazione delle fibre del collagene ed elastina.
• Frutta secca, pesce azzurro, frutti di mare nei quali troviamo Omega 3 e Omega 6!
• ACQUA! Indispensabile berne in abbondanza, per mantenere stabile il bilancio idrico.
BUONA E SALUTARE ABBRONZATURA!
BURGER E POLPETTE CHE GUARDANO AL FUTURO
La nuova linea Plant Based “Over the meat” presentata da Surgelati Magazine.
Amica Natura da sempre guarda alle tematiche della sostenibilità ambientale e della salute.
INTOLLERANZA AL LATTOSIO
L’appuntamento odierno con la rubrica FOOD IS LIFE è dedicato all’intolleranza al lattosio.
La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci spiega quali sono i sintomi, come procedere la diagnosi e la terapia.
Soffrite di:
• Digestione lenta
• Gonfiore addominale (a volte doloroso)
• Flatulenza, meteorismo, crampi addominali severi
• Stanchezza, senso di pesantezza dopo i pasti
• Diarrea, feci non formate, stipsi, alternanza di diarrea e stipsi
• Mal di testa
• Problemi cutanei
È molto probabile che siate intolleranti al lattosio!
Il lattosio è costituito da due zuccheri: il galattosio e il glucosio.
Il primo è essenziale per la formazione delle strutture nervose, il secondo rappresenta il substrato energetico primario dell’organismo.
DIAGNOSI
Ricordatevi sempre che la diagnosi di questo tipo di intolleranza deve essere sempre confermata da un medico che si accerterà tramite test validati scientificamente.
Il più accurato e diffuso è il “Breath test”, esame semplice e non invasivo che consiste nel soffiare in un rilevatore, il quale valuta la presenza di gas idrogeno nell’aria espirata.
L’intolleranza al lattosio è una condizione patologica in cui il consumo di latte e derivati provoca una reazione non allergica, ma che si manifesta con disturbi del tratto gastrointestinale
L’intolleranza al lattosio può essere primaria o secondaria e quindi transitoria.
Nel primo caso il nostro organismo non produce le LATTASI per un difetto genetico e per questo motivo i sintomi si manifestano sin dalla prima infanzia.
Nel secondo caso, si può soffrire di una intolleranza transitoria, in cui si assiste alla temporanea perdita delle lattasi. Infezioni o lesioni del tratto gastrointestinale, mutazioni dietetiche repentine sono i fattori causali più comuni alla base di questa condizione.
In alcuni e rari casi, l’intolleranza al lattosio può essere dovuta non tanto alla carenza di lattasi, quanto alla deficienza degli enzimi proteolitici necessari alla digestione delle proteine del latte.
COSA FARE SE VIENE CONFERMATA LA DIAGNOSI DI INTOLLERANZA AL LATTOSIO?
Il vostro medico di fiducia, il medico nutrizionista o lo specialista in allergologia, saprà senz’altro consigliarvi nel modo giusto, togliendo alcuni alimenti causa di malessere e dandovi un regime dietetico ad hoc!
DIVERSI TIPI DI CAFFÈ
“Un caffè ristretto in tazza grande, molto caldo, con del latte di soia temperatura ambiente e mezza bustina di zucchero di canna. Grazie.”
Le richieste di caffè al bar sono talmente varie che si prestano ad essere ironizzate.
La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci ha parlato la scorsa settimana del caffè e dei suoi valori in termini di contenuti e di effetti sull’organismo umano.
Oggi ci fornisce delle alternative al caffè espresso, le possiamo trovare al bar, oppure prepararle a casa.
CAFFÈ D’ORZO
L’origine di questo prodotto viene fatta risalire alla seconda guerra mondiale. Visto che il costo del caffè classico era talmente elevato ed era anche introvabile, si è creato un surrogato economico e facile da produrre. In Europa il suo consumo si è via via ridotto, ma in Italia è molto diffuso.
È una bevanda totalmente priva di caffeina (in effetti chiamarlo Caffè è alquanto un controsenso) e si ottiene tramite l’infusione di orzo tostato e macinato. Si può preparare con la moka classica o con le macchine da espresso.
Il suo consumo favorisce il controllo del glucosio nel sangue.
Ha proprietà antinfiammatorie, antisettiche, antiossidanti e contiene ferro!
Benefico effetto sulle funzioni intestinali!
CAFFÈ DI CICORIA
Si ricava dalla radice di cicoria, che viene raccolta in autunno, ripulita dalla terra, fatta essiccare e poi tostata e polverizzata.
Ha un gusto molto amaro, e naturalmente non contiene caffeina.
Ricco di polifenoli, inulina, vitamine C – P – K, calcio, ferro, magnesio, fosforo.
È digestivo, depurativo, nutre e migliora la flora batterica, per merito dell’inulina in esso contenuta.
Ha effetti antiossidanti, anti diabetici, lassativi.
Meglio non consumarlo in gravidanza, perché può stimolare le contrazioni uterine.
CAFFÈ AL GINSENG
È una bevanda di origine asiatica, dove è diffusa da tanti anni.
Nei primi anni duemila si è diffuso anche in Italia, primo paese occidentale a farne uso in modo significativo.
Il Ginseng è una pianta dalle cui radici si ricava una droga utilizzata da sempre nella medicina tradizionale cinese come tonico energizzante, utile per contrastare stress e affaticamento. Attenzione al consumo se si soffre di ipertensione, ipertiroidismo, insonnia, stati di ansia, irritabilità, agitazione psicomotoria.
Attenzione se si assumono antidepressivi, ansiolitici, anticoagulanti orali.
CONCORSO DI DISEGNO PER BAMBINI
Colorare questo buio momento con i disegni dei nostri bambini!
Ecco perché abbiamo voluto indire un “CONCORSO DI DISEGNO PER BAMBINI”, destinato a figli, nipoti e fratelli dei dipendenti.
I temi proposti erano due, a libera scelta:
– il lavoro di mio papà/mamma/zio/zia/fratello
– la primavera
I bambini sono stati chiamati a creare un disegno con la propria fantasia ed esprimersi liberamente.
Ognuno ha potuto scegliere la tecnica preferita: matite colorate, pennarelli, tempere, pastelli a cera ecc.
Una commissione interna ha valutato le opere e ha deciso di proclamare due vincitori a pari merito, consegnando a tutti i partecipanti un regalo, per premiare l’impegno.
L’iniziativa è stata promossa anche con l’intenzione di alleviare le giornate dei nostri bambini e ragazzi, costretti a stare casa per via delle misure restrittive dovute all’emergenza Coronavirus.
Il nostro ringraziamento a tutti i partecipanti, che hanno voluto condividere la propria visione romantica e allegra con cui vedono la nostra azienda e il mondo!
Di seguito i diesgni presentati.
PRIMI CLASSIFICATI A PARI MERITO
Giulia
Eric
Cristian
Nicolò
Raul
Riccardo Andrea
Tancredi
CI PRENDIAMO UN CAFFÈ?
“Per prima cosa Dio creò il caffè, altrimenti non ce l’avrebbe fatta a fare tutto il resto”.
Naturalmente è una frase ironica, ma si avvicina alla realtà del potere di una buona tazzina di caffè.
Esistono varie tipologie, da quelle più pregiate a quelle meno diffuse, ma altrettanto deliziose.
Si contano oltre 60 specie di piante di caffè.
L’articolo della dottoressa Chiara D’Adda è dedicato proprio a questa bevanda, consumata a livello mondiale.
IL CAFFÈ
Volete sapere qualcosa di più su questa droga?
Per droga si intende una pianta o parte di pianta utilizzata allo stato fresco o essiccato, per estrarne i principi attivi a scopo principalmente terapeutico.
Il caffè è una bevanda ottenuta dalla macinazione dei semi di alcuni piccoli alberi tropicali, i quali appartengono al genere Coffea, famiglia delle Rubiacee.
Fino al XIX secolo non era certo quale fosse il luogo d’origine della pianta del caffè, si pensava all’Etiopia, alla Persia, alla Turchia allo Yemen. Ma nel celebre manuale di cucina di Pellegrino Artusi, egli sostiene che il miglior caffè sia quello di Mokha, città dello Yemen.
Perciò si individua in questo paese l’origine di questa bevanda.
LA LEGGENDA DEL PASTORE KALDI
Secondo la leggenda più conosciuta, il pastore Kaldi, in Etiopia, portava a pascolare le sue capre in zone in cui erano diffusissime le piante del caffè.
Un giorno le capre iniziarono a mangiarne le bacche e, anziché dormire durante la notte, si misero a vagabondare con una energia e una vivacità mai vista fino ad allora.
Il pastore, vista questa reazione, abbrustolì i semi delle piante, li macinò e ne fece una infusione… e voilà il caffè!
PROPRIETÀ E CONTROINDICAZIONI
La caffeina ha il potere di migliorare il livello di attenzione, stimola la veglia e migliora la reattività muscolare.
Ha un effetto sul sistema cardio-circolatorio, agendo come vasodilatatore e accelerando il battito cardiaco.
Possiede inoltre una spiccata funzione diuretica.
Sembra anche che la metilxantina (sostanza contenuta nella miscela di caffè) possa influire sul metabolismo dei lipidi, incrementando il rilascio di acidi grassi da parte delle cellule adipose.
Per questo che molti prodotti dimagranti, usati per accelerare la perdita di peso in corso di regimi dietetici, contengono dosi elevate di caffeina. Stesso principio per le creme dimagranti.
Ma attenzione! Si rischiano nervosismo e tachicardie!
La settimana prossima vi parlerò di vari tipi di caffè, oltre quello tradizionale: caffè d’orzo, caffè al ginseng, caffe di cicoria ecc.
Il caffè è per milioni di persone al mondo un appuntamento; sorseggiare una tazzina di caffè da soli o in compagnia, uno dei piaceri della vita!