CORPO E PSICHE, L’EQUILIBRIO CONSAPEVOLE
Cosa ti dice il peso di una persona?
A prima vista sembra una domanda strampalata, ma leggendola fra le righe, si apre un mondo e scaturiscono tante riflessioni
Quante persone (donne e uomini, ragazzi e ragazze indifferentemente) idealizzano la magrezza e/o il corpo perfetto, spostando sul soma (corpo) disagi che nulla o poco hanno a che vedere con la fisicità?
La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci spiega come corpo e psiche siano strettamente collegati.
BODY CHECKING E DISTURBI ALIMENTARI
Quante persone non si piacciono e dedicano sempre più azioni e pensieri al controllo del corpo, si pesano, si misurano, si specchiano, si documentano sul web, chiedono rassicurazioni con assiduità.
Spesso si affidano a persone poco raccomandabili per trovare risposte.
Purtroppo, più una persona non si piace, più è insoddisfatta del proprio corpo, più pensieri dedica ad esso: body checking!
Da qui l’insorgenza dei cosiddetti “disturbi alimentari” (DCA), che purtroppo sono in grande aumento, a tutte le età e in tutte le sfere sociali
Si spazia dai più noti disturbi come anoressia e bulimia, alla fame notturna, allo scambio della fame fisica con quella emotiva, allo scambio della fame con la sete, al food craving (desiderio irresistibile di cibo), all’ortoressia, all’ansia sociale, alla rinuncia di riunioni con gli amici al ristorante o in casa privata, alla depressione, all’ansia, alla dipendenza dal giudizio altrui e molto altro.
Tutti questi disturbi comportano un peggioramento, sfumato o evidente, delle relazioni sociali, soprattutto nel momento della condivisione dei pasti: un momento che dovrebbe essere di gioia, si tramuta in un momento ansiogeno.
CORPO E PSICHE
Io non sono laureata in psicologia, ma anni di esperienza mi inducono a vedere il paziente che si rivolge a me, con occhi che vanno oltre la misura del peso o le varie misurazioni.
Certo, sono importanti anche le calorie e il tipo di alimentazione, ma non sono tutto.
Bisogna ascoltare quello che il paziente non ti dice con le parole, ma ti urla con il corpo.
E quante IBS (la cosiddetta colite nervosa o sindrome dell’intestino irritabile), quante stipsi o diarree, quante gastriti sono miracolosamente sparite o attenuate, dalla prescrizione di una dieta personalizzata unita alla cura dell’anima della persona.
Con la consapevolezza che non è facile aiutare chi soffre di un problema così complesso.
Anzi, a volte nell’intento di sostenere e aiutare, si possono dire frasi che feriscono, anche se non volutamente.
È nostro compito aiutare, nel percorso di guarigione, chiedendo l’aiuto e la collaborazione di professionisti preparati quali psicologi.
Motivare chi si rivolge a noi nutrizionisti affinché la persona possa essere consapevole che non è cambiando il corpo che si cambia automaticamente l’immagine di sé o si migliorano le relazioni con gli altri.
Non è così, non è automatico. Può senz’altro essere un primo passo… ma la strada è lunga.
E qualcuno deve prenderci per mano, se vogliamo proseguire in piena e sana autonomia fino a raggiungere un equilibrio corpo e psiche sano e consapevole.
PANINI ALL’OLIO PER HAMBURGER
Siete pronti per un pasto a base di panino super morbido, con hamburger Amica Natura e Formaggella della Val Trompia?
Ce lo propone Stefany, dalla sua pagina instagram dolcementestefany
Un mix da leccarsi i baffi!
INGREDIENTI
17 gr lievito di birra
un cucchiaio di zucchero
300 ml acqua
500 gr farina
70 ml olio EVO
2 cucchiaini sale
PER FARCIRE
2 hamburger Amica Natura
Formaggella della Val Trompia
1 uovo
PREPARAZIONE
Per prima cosa preparare i panini all’olio.
Sciogliere il lievito e un cucchiaino di zucchero in 300 ml di acqua.
Aggiungere la farina, l’olio extravergine e il sale.
Impastate per qualche minuto poi formate 6 palle, che andranno disposte sulla carta forno.
Lasciare in forno spento per 2 ore.
Proseguire ora con la cottura, spolverando di origano e mettendoli in forno preriscaldato a 180°, per 25 minuti.
Quando i panini saranno pronti cuocere gli hamburger Amica Natura ponendoli direttamente dal freezer in una pentola antiaderente ben calda.
In un’altra pentola cuocere l’uovo, lasciando il tuorlo morbido.
Per quanto riguarda invece la formaggella, il consiglio è di scegliere quella della Val Trompia, tipica dell’omonima valle bresciana.
Si procede tagliando il pane a metà e mettendolo in forno ancora caldo con qualche fetta di formaggella, fino a che questa si sarà ben sciolta.
Formare il panino mettendo l’uovo, i due hamburger e chiudendo con l’altra metà del pane.
Il gusto è servito!
AVOCADO E COTOLETTA TOAST
Una cena veloce, gustosa e leggera?
Ecco la ricetta della nostra food blogger Alessandra, dal suo blog Lacucinadiale, dedicato al mondo del vegano.
Cuoca per passione, concilia piatti gustosi con la leggerezza di ingredienti senza carne o derivati animali.
Anche Amica Natura ha creato una linea dedicata a chi segue questo tipo di alimentazione.
Prova la ricetta di Ale con le cotolette veg dell’orto Amica Natura, dal cuore tenero di verdure e una croccante panatura dorata all’esterno.
INGREDIENTI
2 fette pane integrale
1 cotoletta alle verdure Amica Natura
mezzo avocado
peperoncino
insalata
pomodori secchi
2 pomodori datterino
30 gr farina di ceci
1 cucchiaio salsa tahina
PREPARAZIONE
Per prima cosa cuocere la cotoletta veg alle verdure dell’orto, in padella per 5 minuti o in forno a 200° per 10 minuti, a seconda dei gusti.
Con la farina di ceci preparare una piccola frittatina.
Prendere 30 gr di farina di ceci, unire 60 gr di acqua e delle erbette a piacere (io ho messo il basilico).
Prendere la pastella e cuocere alcuni minuti in una pentola.
Scaldare leggermente le fette di pane e tagliare l’avocado a fettine.
Cominciate a comporre il toast: pane, insalata, avocado, peperoncino, frittatina di ceci tagliata a listarelle.
Sopra mettere la cotoletta divisa in 4 spicchi, i pomodorini e condire con la tahina. Spolverare con la polvere di tarallo.
Non è buono, molto di più!
WORLD FOOD DAY
Oggi 16 ottobre è la Giornata mondiale dell’alimentazione organizzata dalla Fao.
Quest’anno ricorre in un momento difficile, con una pandemia mondiale ancora in atto, che rende più importante l’azione di contrasto alla fame e alle altre forme di malnutrizione.
LA MALNUTRIZIONE E LA FAME
La fame e la malnutrizione sono piaghe che non accennano a placarsi nel Terzo mondo, dove la povertà e la scarsa informazione fanno da padrone.
I dati diffusi da Global Nutrition Report 2020 evidenziano che quasi 690 milioni di persone nel mondo sono attualmente affamate (+60 milioni negli ultimi 5 anni) e altri 265 milioni rischiano di esservene trascinati entro quest’anno a causa della pandemia.
L’infanzia è fortemente in pericolo: lo scorso anno, 5,2 milioni di bambini con età inferiore ai cinque anni (14.000 bambini al giorno) sono morti a causa di malattie collegate alla malnutrizione (Unicef, 2020).
MANGIARE BENE PER VIVERE BENE
In Italia e nei paesi europei abbiamo la fortuna di non vivere questo grave problema, se non circoscritto ad alcune aree o situazioni problematiche.
Per noi, quindi, la giornata mondiale dell’alimentazione significa imparare a tutelare la nostra salute partendo da quello che mangiamo!
Seguire una dieta equilibrata e riempire i nostri piatti di alimenti sani, è una scelta che possiamo fare ogni giorno per stare bene.
Le scelte alimentari che facciamo influenzano la nostra vita in toto e sono spesso causa di malattie e condizioni patologiche: obesità, malattie cardiache e metaboliche, ipertensione arteriosa, diabete, osteoporosi, alcuni tipi di tumore ecc…
Ci auguriamo che questa giornata possa essere motivo per rivedere le nostre scelte alimentari, affinché siano sempre più consapevoli, ad ogni età.
LEGUMI, LA CARNE DEI POVERI, MA…
Nei tempi passati, ma neppure troppo distanti, i legumi erano considerati un alimento povero, un piatto misero.
La carne scarseggiava sulle tavole del popolo meno abbiente ed era invece presente nel menù giornaliero dei nobili e dei ricchi.
Per questo motivo i legumi erano definiti “la carne dei poveri”.
La dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda ci spiega le proprietà nutrizionali dei legumi e i consigli per consumarli al meglio.
PROPRIETÀ NUTRIZIONALI DEI LEGUMI
Oggi sappiamo bene che ceci, fagioli, fave, piselli, lenticchie, soia, edamame (fagioli di soia) ed altri legumi, costituiscono un alimento sano e ricco di ferro, fosforo, magnesio, calcio, potassio, fibre, vitamine e naturalmente di proteine vegetali.
Sono anche molto buoni e versatili nella preparazione.
Si possono cucinare come primi piatti aggiungendoli nei sughi di condimento, costituiscono un secondo piatto saziante e di altissimo valore nutritivo, si inseriscono in zuppe (specialmente nella stagione fredda), si possono usare per fare polpette deliziose ed hamburger, ultima novità di prodotto sono le paste che si trovano in commercio, prodotte con le farine dei più svariati legumi.
LEGUMI E ABBINAMENTI ALIMENTARI
Ci sono alcune regole da seguire per far sì che questi preziosi alimenti siano consumati nel modo più performante.
Abbinamenti sì: pasta, riso e altri cereali.
È l’associazione che permette di assorbire al meglio le proteine dei legumi, ed è anche semplice da realizzare.
Ottimo anche l’abbinamento con le verdure, soprattutto in funzione depurativa, visto l’alto contenuto in fibre per il corretto transito intestinale.
Abbinamenti no: frutta.
Non vanno consumati nello stesso pasto.
La frutta è infatti molto digeribile se mangiata da sola, ma meno se associata ad altri alimenti, in quanto l’assorbimento degli zuccheri della frutta viene rallentato dagli altri alimenti e questo genera gonfiore intestinale e rallentamento digestivo. Questo è vero particolarmente se alla frutta si associano legumi, che come è noto tendono a dare già loro un po’ di gonfiore.
Abbinamenti ni: latte, formaggio, uova e pesce.
La composizione di aminoacidi nei due tipi di alimenti è molto diversa e per questo si potrebbero verificare problemi di digestione. Meglio consumarli in pasti diversi.
Abbinamenti plus: mandorle, nocciole, noci, semi oleosi (zucca, sesamo, girasole, lino, canapa…), pistacchi, anacardi.
Rappresentano una fonte importante di vitamine, minerali e grassi polinsaturi, i cosiddetti grassi buoni.
SACCOTTINI DI POLPETTE
Una nuova proposta dalla pagina Instagram di Stefany Foodblogger!
Un piatto semplice da cucinare, senza rinunciare ad un aspetto davvero invitante ed elegante.
Ottimo per stupire i vostri ospiti durante una cena casalinga.
INGREDIENTI
Polpettine Bio Amica Natura
Una sfoglia rettangolare
Sugo di pomodoro
Fontina
Rosmarino
Basilico
Sale
PREPARAZIONE
Far scongelare le polpette Biologiche. Da istruzioni andrebbero cotte direttamente da freezer, ma per questa particolare ricetta è necessario farle scongelare.
Srotolare una sfoglia rettangolare e tagliare dei quadrati, tanti quante sono le polpette.
Su ogni quadratino adagiare del pomodoro, un pezzo di fontina e la polpetta.
Salare e chiudere i quadrati formando dei saccottini, in ognuno infilare un ciuffetto di rosmarino.
Cuocere in forno caldo a 180° per 15 minuti.
A parte preparare un sughetto veloce con pomodoro, basilico e sale.
Cuocere 10 minuti e mettere in un piatto fondo.
Adagiarvi sopra i saccottini.
Regole per mangiarli:
Niente forchetta! Si prende il saccottino con le mani e si inzuppa nel sughetto.
Finiti i saccottini leccarsi le dita come da buon galateo!
FOOD DELIVERY, IL BOOM E LE REGOLE DA SEGUIRE
Abbiamo tutti vissuto il lockdown chiusi nelle nostre abitazioni.
Alzi la mano chi non ha usufruito del “servizio a domicilio”, una coccola che ci si poteva permettere, per rincuorarci in un momento difficile.
È entrata in uso comune la parola “delivery”, abitudine che molte persone hanno mantenuto, un po’ per comodità, un po’ per pigrizia, ma anche per godere di pasti golosi.
È proprio del food delivery che vogliamo parlare con la dottoressa nutrizionista Chiara D’Adda.
DELIVERY, UN’ABITUDINE CONSOLIDATA
È un termine che abbiamo sentito da giornali, televisione, radio, social, amici.
La parola delivery, significa letteralmente “consegna” e anche i nostri amici a cui non piacciono gli inglesismi dovranno rassegnarsi a comprendere e utilizzare questa parola, essendo un trend in crescita, destinato ad accompagnarci per tanto tempo.
La consegna a domicilio sta spopolando nel nostro paese e in tutto il mondo, divenendo un’abitudine consolidata soprattutto a seguito del lockdown.
Il servizio di delivery più conosciuto forse è quello legato al mondo del food.
La consegna della pizza a domicilio o di un qualsiasi piatto dal ristorante alla propria casa è l’esempio più lampante, ma esistono anche servizi relativi alla spesa a domicilio, tramite i quali viene consegnata a casa la spesa del proprio supermercato o negozio di fiducia.
Esistono norme europee da seguire per poter manipolare e consegnare gli alimenti, nel pieno rispetto delle misure di prevenzione connesse ai rischi per la sicurezza e per l’igiene.
Chi effettua servizio di delivery deve affrontare questo compito con organizzazione e strategia, per la tutela dei fattorini che consegnano e del cliente che riceve.
Naturalmente in questo periodo è obbligatorio ancora mantenere le distanze, usare le mascherine, disinfettare spesso le mani, il mezzo e i box di consegna.
NON SCORDIAMOCI DI CUCINARE
Ben venga allora questo nuovo modo di intendere la gestione dei nostri pasti.
Io sono però del parere che una buona e razionale organizzazione della nostra dispensa, del nostro frigorifero e del nostro surgelatore, siano la strada più salutare per il nostro corpo e la nostra psiche…sì sì avete letto bene, psiche!
Non c’è nulla di più rilassante per la nostra mente del cucinare con amore il piatto preferito dai nostri affetti o da noi stessi.
Un momento di stacco dai pensieri a volte tossici che ci ronzano nella testa.
Possiamo utilizzare materie scelte da noi, di cui sappiamo la provenienza, e metterci il nostro tocco personale. Tutto nel modo più salutare possibile.
Usando troppo questo (decisamente utile) mezzo di approvvigionamento delle nostre tavole, si rischia di ritrovarsi in sovrappeso senza neppure accorgersene!
Concludendo: evviva il delivery nei momenti in cui siamo impossibilitati a uscire di casa per un qualsiasi motivo, ma se diventa un’abitudine, diamoci delle regole da rispettare, per quanto riguarda la frequenza e il tipo di cibo.
PASTA, SALSICCIA E FRIGGITELLI
La creatività del nostro food blogger Giuseppe lo ha portato a creare un piatto di pasta gustoso, con la salsiccia Amica Natura, ingrediente d’eccezione i friggitelli!
Potete visitare il suo profilo Instagram Cucinaconpeppe oppure il personale blog di GIALLO ZAFFERANO, per scoprire altre ricette.
INGREDIENTI
Salsiccia Amica Natura
Friggitelli
Rigatoni
Sale q.b
Pepe qb
Pecorino
Per la besciamella
100 gr farina 00
100 gr burro
1 lt latte
PREPARAZIONE
Per prima cosa in una padella antiaderente facciamo andare i friggitelli con un filo di olio, fino a quando diventano morbidi.
Una parte di friggitelli li teniamo da parte, li utilizzeremo come decorazione per il piatto finale.
Proseguiamo preparando la nostra besciamella.
Scaldare in un pentolino il latte.
A parte sciogliere 100 g di burro a fuoco basso, spegnere il fuoco e aggiungere 100 g di farina tutta in una volta. Mescolare con una frusta per evitare la formazione di grumi, rimettere sul fuoco dolce e mescolare fino a farla diventare dorata.
Aromatizzare il latte con la noce moscata e un pizzico di sale. versarne un poco caldo sul roux per stemperare il fondo, infine unire tutto il latte mescolando energicamente con la frusta.
Cuocere 5-6 minuti a fuoco dolce finché la salsa si sarà addensata e inizierà a bollire.
Ora che abbiamo anche la besciamella, poniamola con una parte di friggitelli nel frullatore e facciamo andare finché otteniamo una crema.
A questo punto mettiamo a cuocere la pasta, scegliendo il formato che più preferiamo.
Come ultima cosa cuociamo la salsiccia, ponendola ancora surgelata in una pentola antiaderente.
Bastano 4 minuti di cottura per lato e la salsiccia è pronta!
Nella padella dove abbiamo fatto i friggitelli buttiamo la nostra salsiccia tagliata a piccoli pezzetti e la crema di friggitelli.
Serviamo il nostro piatto aggiungendo qualche friggitello intero e una bella spolverata di pecorino!