Tortellini ripieni di carne, la ricetta

La pasta fresca è davvero una prelibatezza! Un’altra ricetta tradizionale che abbiamo pensato di realizzare con il macinato BIO Amica Natura oggi sono i tortelli ripieni di carne, un primo piatto gustosissimo e perfetto per ogni occasione.

I tortelli ripieni si possono condire in tanti modi a seconda dei gusti e della stagione, con salsa di pomodoro, solo burro e parmigiano, con sugo di carne, con verdure saltate in padella e tanto altro.

Scatenate la fantasia!

Ingredienti

400 g di macinato di carne

una carota

un sedano

una cipolla

sale e pepe

chiodi di garofano

un bicchiere di vino rosso

parmigiano

400 grammi di farina

4 uova bio

Preparazione

Lascia decongelare alcune ore prima il macinato di carne Amica Natura.

Fai un soffritto di carota, cipolla  e sedano e fai rosolare il macinato. Sfumalo con il vino rosso e lascialo in cottura a fiamma dolce per un’oretta. Aggiungi sale, pepe, qualche chiodo di garofano. Fai raffreddare completamente.

Prendi la farina e fai una fontana, rompi in  mezzo le uova, mescola prima lentamente e poi con sempre più forza fino a creare un impasto omogeneo. Stendi la pasta leggera e sottile e senza farla riposare dividila in due fogli, metti il ripieno di carne con l’aiuto di un cucchiaino e chiudi i tortellini.

Falli cuocere per 3 minuti in acqua bollente salata. Scolali e falli mantecare con abbondante burro fuso e parmigiano. Servi ben caldi.

 

Arrosto al forno con salsa di noci, la ricetta dello Chef

Arrosto al forno con salsa di noci, la ricetta dello Chef

Avete ospiti e volete stupire tutti con una ricetta saporita e prelibata? Perché non provare a preparare un arrosto degno di Masterchef?

Abbiamo adocchiato la ricetta di uno chef de ” La Prova del Cuoco” che fa proprio al caso nostro…

Scopri allora come preparare un arrosto con salsa di noci da far venire l’acquolina al palato!

Ingredienti

500 g di arrosto di vitello Amica Natura

Olio extra-vergine di oliva q.b.

Sale

50 g burro

un bicchiere di vino bianco

100 ml di brodo di carne o vegetale a piacere

Un mazzetto di salvia

200 g di fontina

200 g di noci già sgusciate

mezzo bicchiere di latte intero

un cucchiaio di panna da cucina

Un misto di sale, pepe, rosmarino

Olio extra-vergine di oliva

 

Preparazione

Prepara l’arrosto utilizzando la carne fatta scongelare.  La carne deve essere a temperatura ambiente prima della rosolatura.

Prendi l’arrosto di vitello e scottalo da tutti i lati con un filo di olio extra-vergine di oliva in una padella anti-aderente, per sigillare al meglio i succhi della carne.

Sfuma con il vino bianco. Lascia evaporare il vino, rigirando l’arrosto su tutti i lati e lascialo in padella per 5 minuti. Aggiungi le erbe aromatiche.

Prendi una teglia da forno ed imburrala bene. Aggiungi la carne con il  sughetto di cottura  nella teglia e aggiungi le erbe aromatiche.

Lascia cuocere in forno a 180 gradi per circa 50 minuti.

Prendere il sughetto dell’arrosto e frullarlo con la panna, il latte, la fontina e le noci, regola di sale e di pepe.

 

 

Come si usano i fiori commestibili?

Bentornati cari lettori di Food is Life! Dopo un lungo e freddo inverno, finalmente si comincia a sentire odore di primavera nell’aria! E cosa rappresenta la primavera meglio dei fiori? Colori, profumi, gioia per gli occhi e per l’anima, sensazione stupenda che la vita stia riprendendo. Ma lo sapete che i fiori non sono solo nati per essere messi nei vasi per rallegrare le nostre case, ma si possono anche mangiare? Ecco perché oggi vi racconto qualcosa sui fiori cosiddetti, per l’appunto, EDIBILI! 

I fiori edibili, elenco e uso

L’uso dei fiori in cucina risale a migliaia di anni fa: dalla civiltà cinese (sempre loro…) a quella romana, passando per quella greca, si legge e ci si rende conto che molte culture hanno usato e usano queste meraviglie della natura nelle loro ricette tradizionali, pensiamo ai fiori di zucca utilizzati da noi italiani o ai petali di rosa usati in molte preparazioni indiane. È bello dare colore, sapore, fantasia e poesia ai nostri piatti ! Alcuni sono fragranti, altri speziati o erbacei.. alcuni solo colorati…ma che gioia per gli occhi e per il palato, e quanta allegria ed eleganza pur nella semplicità.

Idee creative per i fiori commestibili

L’uso creativo non ha limiti, anche se spesso vengono utilizzati in insalate, dessert, cocktail o addirittura surgelati nei cubetti di ghiaccio da mettere poi nei bicchieri più raffinati. Ottimi nelle frittate, nelle zuppe o nei minestroni, sono circa una quarantina i fiori che si possono utilizzare in cucina ma attenzione, mangiare fiori in modo inusitato potrebbe essere pericoloso. Per cui, senza particolari allarmismi, bisogna adottare alcune precauzioni per consumarli in tutta sicurezza.

Questo perché, ovviamente, non tutti i fiori possono essere utilizzati in cucina: per cui, per prima cosa, leggete e informatevi, tramiti appositi elenchi , su quali sono i fiori cosiddetti EDIBILI, cioè “mangiabili” e poi seguite alcuni accorgimenti. 

  • innanzitutto state alla larga da quelli dei fioristi, perché sono trattati chimicamente e quindi non adatti a finire nel vostro stomaco e neppure ad essere usati come decorazione (contaminazione) 
  • poi, ovviamente, non rubate i fiori nei giardini pubblici! C’è l’inquinamento e lo smog e i trattamenti disinfestanti (pesticidi) e concimanti (agenti chimici) sono in agguato. 
  •  

    E allora? direte voi…per fortuna nei supermercati potete trovare vaschette con una selezione di fiori freschi, garantiti in tutto e per tutto. Io per esempio, per la ricetta che ho preparato e fotografato, oltre ai buonissimi burger con patateAmica Natura (comodissimi e molto gustosi) ho acquistato i fiori al supermercato e sulla confezione c’erano tutte le specifiche informazioni che mi hanno dato la massima garanzia! 

Cachi, quali sono i benefici e le calorie?

Come ricorderete, la settimana scorsa abbiamo parlato dei colori dell’autunno e vi ho raccontato dei grandi benefici della zucca. Oggi rimango, più o meno sullo stesso argomento e vi parlo di un altro grande progtagonista di questa stagione: il caco, vero e proprio re della frutta di questo periodo, con il suo inconfondibile colore arancione!

Caco, quali sono le proprietà benefiche?

Lo sapete che in alcune regioni viene chiamato Diospero (fuoco di Zeus), visto proprio il suo colore fiammeggiante? Certo, è uno di quegli alimenti che spesso “divide”, perché a molti piace e a tanti altri no, ma è indubbio che questo frutto abbia davvero tantissime virtù!

Energia d’autunno grazie ai cachi

Innanzitutto è un frutto energetico (circa 65cal per 100gr) ed è composto da zuccheri, proteine, fibre, grassi, tannini, pectina e molta acqua. Ha un buon contenuto di vitamina C, molto importante per combattere raffreddori e sindromi influenzali (tipiche del periodo) e per favorire l’assorbimento del ferro, anch’esso presente in questo frutto.

Il caco è ricco anche di carotenoidi, come il betacarotene, precursore della Vitamina A, e la criptoxantina. Contiene anche licopene, che ha da un lato azione sfiammante sulle mucose intestinali grazie alla pectina e alla mucillagine in esso contenute, dall’altro azione astringente, utile nei casi di diarrea.

Una curiosità per concludere: lo sapevate che la pianta del caco (originaria della Cina) viene chiamata “albero delle sette virtù”? Vi piacerebbe sapere perché? E allora non vi resta altro da fare che seguirci sulla pagina Facebook di Amica Natura! 🙂

Basket Brescia Leonessa, le più belle foto dalle ultime partite

Le più belle foto e gli scatti dalle partite in Europa e in Italia del Basket Brescia Leonessa, la squadra del cuore di Amica Natura.

 

A cosa serve la vitamina D?

Parliamo oggi della vitamina D. A cosa serve? Quali benefici porta al nostro organismo?

Scopriamolo insieme grazie alla nostra rubrica ” Food Is Life” a cura della della nostra nutrizionista Dott.ssa Chiara D’Adda.

Bentornati, amici di “Food is Life”! Oggi ritorno a scrivere i contributi che trattano di medicina e alimentazione, dopo una piccola sosta dovuta alla preparazione di una sorpresa per tutti voi. Sono forse contributi un po’ meno discorsivi e leggeri, ma sono doverosi perché il mio compito è anche quello di darvi nozioni prettamente scientifiche sul funzionamento del nostro corpo e sulla sua meravigliosa composizione! 🙂 

Oggi il mio argomento è la vitamina D. Una vitamina, o meglio un insieme di vitamine, delle quali si sta scoprendo la sempre più diffusa importanza, non solo limitata alla ormai famosa influenza sulle nostra ossa e sul tono calcico, ma anche a tanti altri distretti e funzioni del nostro corpo.

Per iniziare alcune nozioni prettamente scientifiche: 

  • per vitamina D si intende un gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito da 5 diverse vitamine > Vit. D1, D2, D3, D4, D5 
  • le due più importanti forme nella  quale la vitamina D si può trovare sono la D2 (detta ergocalciferolo) e la D3 (detta colecalciferolo), entrambe dall’attività biologica molto simile. Il colecalciferolo, derivante dal colesterolo, è sintetizzato negli organismi animali, mentre l’ergocalciferolo è di provenienza vegetale, formandosi in seguito all’esposizione alla luce del sole (ergosterolo); 
  • La vitamina D ottenuta dall’ esposizione solare o attraverso la  dieta è presente in  una forma biologicamente non attiva e deve subire due reazioni di idrossilazione (fegato e reni) per essere trasformata nella forma biologicamente attiva, il calcitriolo. Il colecalciferolo (D3) è 50 /100 volte più attivo dell’ergocalciferolo… 
  • importantissima l’esposizione al sole, che ci viene molto facile d’estate, meno nella stagione autunnale e invernale, per quanto riguarda l’Italia, per ovvi motivi climatici e geografici.

Gli alimenti che contengono vitamina D3 sono: olio di fegato di merluzzo, sgombro, trota, carpa, anguilla, storione, sogliola, salmone, aringhe tonno, tuorlo d’uovo e uovo intero, latte, burro, fegato e grassi animali, funghi, alcuni cereali, soia, alcune verdure. Come si può notare i cibi che apportano la vitamina sono pochi e di scarso consumo (per la maggior parte non arrivano neppure sulle nostre tavole) e non riescono a coprire ovviamente tutto il fabbisogno di cui abbiamo bisogno. Soprattutto in particolari momenti dell’esistenza dell’essere umano: 

  • bambini dai 6 mesi a 3 anni 
  • adolescenti 
  • anziani 
  • donne in premenopausa e menopausa 
  • donne in gravidanza e in allattamento 
  • persone affette da malattie della pelle (e che non si possono esporre al sole) 
  • vegetariani e vegani 
  • persone affette da malattie tiroidee, 
  • sportivi amatoriali e professionisti.

 

Polpette Bio Amica Natura con pomodorini colorati

La nostra amica food blogger Elisabetta, del blog I feel Betta, seguitissima su Instagram (@ifeelbetta) ha creato con le polpettine Amica Natura  una ricetta non solo sfiziosissima ma anche molto colorata, per mettere di buon umore tutta la famiglia. Ma facciamola raccontare direttamente da lei:

 

“Oggi per pigrizia e per far presto ho avuto la scellerata idea di farmi un caffè e una camomilla nella stessa tazza🤣. oh…😳Ho cominciato a vedere le cose psichedeliche😱, gli elefanti volanti come dumbo, le stelline dei pan di stelle in brodo col formaggino tipo iceberg del titanic 😱
**
Giuro che non lo farò mai più🙈. Betta devi scegliere: O caffè. O tisana.🙈😁🙌🏻👍😂 Mi sta passando, tranquilli😁👍 …ma ce le vogliamo fare due ( …o sette😅😁) polpettine iper colorate psichedeliche💛💚 ❤️…sane🌱, Bio, golose e velocissime per cena😋😍? ➡️ x 1 cena veloce in pieno stile goodmoodfood 🔝

Basta una confezione di pomodorini misti siciliani rossi gialli arancioni verdi e neri, 1 ciuffetto di prezzemolo, 1/2 spicchio di aglio, 2 cucchiai di olio, 1/2 confezione di polpettine biologiche @amica_natura_alcass pronte in 8 minuti in padella.
***
⭐️Polpettine ai pomodorini mille colori⭐️ ➡️Lavate e tagliate a metà 16 pomodorini dei vari colori, salateli, conditene 12 con poco olio e poco trito di prezzemolo e lasciateli da parte crudi e freschi per il contorno.
In una padella scaldate l’altro cucchiaio d’olio con l’aglio a fettine, versate le polpettine ancora surgelate, i 4 pomodorini rimasti, e rosolate le polpette e i pomodorini rigirandoli spesso su tutti i lati per circa 8/9 minuti fino a che sono dorate.
Spolverizzate verso fine cottura col prezzemolo tritato.
Aggiustate eventualmente di sale e servite calde accanto al contorno di pomodorini crudi conditi.
Obbligo scarpetta!😋
***
….stasera niente caffè né tisana prometto😅🙏🏻 ***
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⁉️Voi fate mai cose assurde -che sul momento vi sembrano furbate geniali del secolo💃😅-, e di cui poi vi pentite amaramente perché si rivelano cavolate controproducenti?🙈 …beh Almeno mi hanno dato l’idea per l’ottima cena in technicolor! 😋💛❤️💚🍅😍😋💪💃 *** Buona serata amici, riposate bene 💙🤗

Polpette Amica Natura con salsa al vino e aromi

La nostra Amica blogger Magda, veramente brava ad inventare ricette sfiziose con pochi ingredienti, oggi ha cucinato per noi le polpette Amica Natura con salsa al vino e erbe aromatiche.

Una ricetta per un secondo piatto perfetto per le cene veloci durante la settimana, quando si ha davvero poco tempo ma non si vuole rinunciare al gusto e alla qualità per tutta la famiglia.

Le polpette di bovino di Amica Natura sono infatti realizzate con un impasto di pochi e selezionati ingredienti. Senza l’aggiunta di conservanti, si conservano al massimo della qualità e freschezza a lungo e si cucinano direttamente da surgelate in padella, cotte in pochi minuti e deliziose.

Per questa ricetta in particolare, le polpette diventano ancora più golose grazie all’aggiunta di ingredienti dal profumo invernale come il vino rosso e la cannella.

Ingredienti

un astuccio di polpettine Amica Natura classiche

500 ml di brodo vegetale

200 ml di vino rosso

1 cipolla

2 spicchi d’aglio

3 cucchiai di concentrato al pomodoro

1 cucchiaio di zucchero

un pizzico di noce moscato

un pizzico di cannella

un pizzico di cumino

sale e pepe

olio extra-vergine di oliva

3-4 carciofi

prezzemolo

Preparazione

Pulite i carciofi e tagliateli a spicchi, quindi metteteli in un contenitore con acqua fredda e 1 cucchiaino di succo di limone, evitando così che diventino neri.

Salsa al vino

In una padella di grandi dimensioni riscaldate 2-3 cucchiai d’olio d’oliva. Rosolate la cipolla tritata finemente e 2 spicchi d’aglio per circa 2 minuti.  Aggiungete gli spicchi di carciofi, 1 cucchiaio di zucchero, un pizzico di cannella, cumino e noce moscata, aggiustate infine di sale e pepe.  Continuate a rosolare per altri 3-4 minuti a fuoco dolce.

Per ultimo unite il vino rosso, il brodo vegetale caldo e il concentrato di pomodoro. Cuocete la salsa per 15 minuti circa, mescolando di tanto in tanto.

Polpette

Scaldate in una padella un filo d’olio e fate rosolare le polpette per circa 8-9 minuti fino a che risulteranno ben dorate.

A questo punto mettete le polpette all’interno della salsa e lasciatele cuocere per circa 2-3 minuti a fuoco basso.

Una volta pronte, spolverizzate le polpette con del prezzemolo tritato finemente e servitele in tavola.

Il carciofo fa bene alla salute?

Food is Life, puntata n.38: viaggio nel mondo del carciofo! 

I consigli della nostra nutrizionista Dott.ssa Chiara D’Adda 

“Buongiorno  cari lettori e amici della rubrica “Food is Life”! Il mese di febbraio ci sta regalando gli ultimi scampoli dell’inverno, ma la primavera ormai ci sta strizzando l’occhio e dobbiamo affrettarci a fare il pieno di un alimento importantissimo per la nostra salute, oltre che gradito al nostro palato: il carciofo! 

Il Carciofo, nome scientifico Cynara Scolymus, è una pianta della famiglia delle Asteracee (o Composite) coltivata in Italia e in altri paesi per uso alimentare e anche medicinale (capite la grande importanza?). Documentazioni storiche sembrano indicare che la domesticazione del carciofo possa essere avvenuta in Sicilia a partire dal primo secolo, circa. Proprio in orti familiari della Sicilia centro-occidentale pare sia avvenuta, infatti, la diffusione di questa pianta, già conosciuta dai greci e dai romani, ma sicuramente a carattere selvatico. A quanto sembra le si attribuivano poteri afrodisiaci (e oggi è S. Valentino…hahaha) e prende il nome da una ragazza sedotta da Giove e quindi trasformata in carciofo. Nel XV secolo il carciofo era già consumato in Sicilia, poi in Toscana e poi in Francia, introdotto da Caterina de’ Medici. 

I carciofi sono fonte preziosa di numerosi composti,  presenti in minuscole quantità, ma che svolgono un’azione fisiologica fondamentale, sono molto utili per la nostra salute e, naturalmente, sono buonissimi…come ad esempio: 

  • CINARINA: agisce sulle cellule del fegato per aumentare la produzione di bile e su quelle dei reni per aumentare il filtrato glomerulare, per aumentare la produzione dell’urina. Con la cinarina sono presenti : cinarosido, cinaropicrina, acidi organici ( malico, lattico, citrico, glicolico, glicemico). 
  • STEROLI: sostanze, nella loro struttura chimica, simili al colesterolo ma di origine vegetale. Producono l’interessante effetto di limitare l’assimilazione del colesterolo nell’intestino.
  • Il carciofo è digeribile e ben tollerato sia dai sani che dai malati e lo si può considerare un alimento medicinale, particolarmente indicato nei seguenti casi: malattie epatiche, malattie biliari, disturbi renali, colesterolo troppo elevato, diabete, malattie della pelle (perché il fegato lavora meglio). Lo sapevate che il carciofo… 
    • contiene più calcio del latte? 
    • non contiene grassi ? 
    • contiene una particolare fibra alimentare detta inulina?
    • Quest’ultima rappresenta il nutrimento di microrganismi probiotici intestinali e di conseguenza contribuisce allo sviluppo di una microflora positiva (eubiosi intestinale): i composti che derivano dalla sua fermentazione sembrano coinvolti nella prevenzione del tumore del colon. 

      Ma  attenzione: la conservazione lunga e non adeguata dei carciofi può causare una perdita importante di inulina, perciò il miglior metodo di conservazione risulta quello in frigorifero (o comunque al freddo) a 4 gradi e avvolti in pellicola. 

      Come si preparano? Crudi, arrostiti, cotti (a vapore è meglio, perché così conservano la maggior parte dei sali minerali e degli oligoelementi). Fatene il “pieno” intanto che è ancora la loro stagione! 

      Io li abbino molto volentieri ai prodotti Amica Natura, per un pranzo sano e perfetto e gustoso e veloce da preparare. Sarà che li adoro crudi, tagliati a fettine sottilissime e messi a macerare con olio evo, sale (poco!) , limone e un pizzico di pepe. Oggi me li sono gustati proprio così… “

Vitamina B12 a cosa serve e benefici

Dalla Rubrica Food is Life “L’importanza della vitamina B12 nella nostra dieta alimentare” 

Torna l’appuntamento con la nostra rubrica #FoodIsLife con la Dott.ssa Chiara D’Adda, medico nutrizionista, esperta in alimentazione e sport e medico ufficiale della squadra Basket Brescia Leonessa. 

A cosa serve la vitamina B12, è veramente importante?

“La vitamina B12 è idrosolubile ed è una vitamina fondamentale per l’organismo, perché? 

La Dottoressa ci spiega i motivi per cui la vitamina B12 è essenziale nella nostra dieta alimentare.  

Questa vitamina in particolare è un prezioso alleato al  corretto funzionamento del nostro organismo: 

➡agisce nella formazione dei globuli rossi
➡contribuisce alla formazione dei globuli bianchi
➡agisce nella complessa sintesi del DNA
➡contribuisce alla buona salute dell’intero sistema nervoso 

Ma cosa succede se abbiamo una dieta alimentare sbilanciata e manca quindi il giusto apporto di vitamina B12 nella nostra scelta di alimentazione quotidiana? 

I primi e fastidiosi sintomi della mancanza di vitamina B12 nella nostra alimentazione possono manifestarsi con  stanchezza, debolezza, nervosismo, calo dell’attenzione e perdita di memoria. 

 In che alimenti si trova la vitamina B12? 

La preziosa vitamina B12 si trova solo in alimenti di origine animale, soprattutto nella carne e nel fegato, ma anche in alimenti di origine animale come le uova e il latte. Per questo motivo è fondamentare avere una dieta alimentare bilanciata e varia.  Se ci si avvicina ad una alimentazione vegana è invece essenziale e obbligatorio un supplemento con gli appositi preparati.   #AmicaNatura #FoodIsLife